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La decisione dell’Italia di partecipare attivamente ai bombardamenti in Libia:
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: "L’Italia deve aiutare il popolo libico a liberarsi dalla doppia morsa di Gheddafi e della guerra.
Perchè non attivare subito la missione europea EUFOR Libia?"
La decisione dell’Italia di partecipare attivamente ai bombardamenti in Libia è insensata, inutile e inconcludente.
Se è vero che ci sono già dodici paesi che bombardano la Libia, che senso ha che lo faccia anche l’Italia? Qual è il valore militare aggiunto di questa decisione? E poi: bombardare chi? Bombardare cosa? Di quali obiettivi mirati stiamo parlando?
40 giorni di bombardamenti non hanno impedito l’assedio e il massacro di Misurata. Quanto tempo deve passare ancora prima che il mondo decida di cambiare strategia? Dov’è finita la coerenza con la risoluzione dell’Onu 1973 che al primo punto chiede a tutti di operare per "raggiungere l’immediato cessate il fuoco e la fine di tutte le violenze e gli attacchi contro i civili"? Perchè si continua a parlare solo di guerra e non si discute di alcuna iniziativa politica?
Possibile che non ci sia altro da fare?
Invece di partecipare ai bombardamenti,
Prigionieri di Gheddafi e della guerra. L’Italia deve aiutare il popolo libico a liberarsi da questa doppia morsa. Non c’è obiettivo più importante. Per questo . Ma per ottenere questo risultato servono credibilità , coraggio e lungimiranza. Doti più rare della pace che nessuno riesce più a invocare. Per il popolo libico la Pasqua è ancora lontana. Questo è il tempo lungo della Passione.
, coordinatore nazionale della Tavola della pace
Perugia, 27 aprile 2011