Occasione persa (magari “piccola”, ma comunque perduta…) questo film di , nelle intenzioni giocosa commediola che vorrebbe spaziare tra le tematiche relative a “concepimento, nascita e famiglia” ma che in vero gira parecchio a vuoto tra “fertilità e fertilizzanti, orgasmi precoci e ritardati” e “vagamente e con disordine” finisce mesta e silenziosa in un vicolo cieco…
L’anima spensierata, (elegantemente) “kitsch” del regista di “Libera” e de “I buchi neri” ed il suo tocco vagamente “Almodovariano” finiscono per affiorare pallidamente solo attraverso i colori luminosi di pareti ed arredi e per il resto che rimane lasciano che “immaginazione e fantasia” facciano capolino solamente da alcune “gag” appena abbozzate, che sembrano soffocare sul nascere o di sicuro sono poco e mal sviluppate (vedi la finta “suora commessa” o l’amante con il “reggiseno a scatto”….)
Tra gambe di donne (e non solo gambe…), alcuni “strani richiami” della carne e del cibo (…”carnose” cosce di pollo…), citazioni cinematografiche in ordine sparso quanto poco significativo (…una carrozzina che cade dalle scale…..) nonché rimandi letterari (..??..) debolucci e che lasciano il tempo che trovano, Caterina Murino trova il tempo per sfoggiare la sua debordante bellezza e si atteggia per una manciata di secondi ad Uma Thurman versione “La sposa”, ma stavolta in rosso e con la “vanga d’oro”…… Isabella Ferrari ha un gran daffare con la sua famiglia “4 per 4”, mentre Martina Stella svogliatamente ciondola tra manichini e vetrine per poi rivitalizzarsi d’incanto con il suo balletto, ma
Eppure…., ma la fantasia è rimasta “alla briglia”, inesplosa…disinnescata…
non diverte più di tanto, non incuriosisce più di un po’…. Non stupisce…non “stimola la mente….non va ad occupare nicchie nella galleria dei nostri ricordi…
Rigido, tutto sommato molto scontato e monocorde… , buttato giù con sufficienza di gusto, tutto cervello e niente amore….
Visto il tema, forse, trattasi di “peccato mortale”…..