On. Romano Prodi
Presidente del Consiglio dei Ministri
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p.c.
On. Alfonso Pecorario Scanio
Ministro dell’Ambiente
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On. Paolo Ferrero
Ministro della Solidarietà Sociale
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On. Bianchi
Ministro dei Trasporti
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Milano 16-1-07
Oggetto: contrarietà all’ampiamento della base di Vicenza
Gentile Presidente Prodi,
con la presente le scriventi Associazioni ribadiscono il loro NO all’ampliamento della base USA di Vicenza ed invitano il governo italiano a decidere in tal senso nel Consiglio dei Ministri fissato il 26 gennaio p.v.
Il problema, a nostro parere, non è semplicemente opporsi ad un ampliamento delle servitu’ militari nefasto socialmente ed ambientalmente per la città veneta; ma contrastare un progetto funzionale per la "guerra unica" al terrorismo dichiarata dagli USA in termini inaccettabili per lo stesso programma dell’Unione, per gli interessi del nostro Paese oltre che per la vocazione pacifista del patto fondativo della nostra Repubblica sancito dalla Costituzione .
In questa inaccettabile logica di guerra "globale, preventiva e permanente", la base di Vicenza, ospitando la 173^ Brigata, sarà il perno operativo del fronte Sud per le operazioni unilateralmente perseguite dagli Stati Uniti.
È quindi in gioco, in questa decisione, oltre la sovranità nazionale, la credibilità di una impronta indipendente, europea, di pace della politica estera italiana.
Una risposta negativa Sua e del Suo governo, si aggiungerebbe alla non comprensione delle Vostre scelte operate ad esempio in Afghanistan, in Nigeria, in Libano, in Iraq: non siamo a conoscenza in esse dei piani "di pace" da Voi dichiarati, mentre ogni giorno sui media vediamo in quegli scenari azioni di guerra, di violenza inaudita.
Inoltre non comprendiamo l’aumento delle spese militari operato in Finanziaria, sottaciuto di fronte alle dichiarate difficoltà finanziarie di molti settori sociali e culturali dell’Italia.
Con queste motivazioni, essendo soggetti attivi nel Movimento Pacifista italiano ed in particolare per le campagne di obiezione di coscienza al servizio militare e alle spese militari, dichiariamo il nostro appoggio alle lotte popolari contro la base militare a Vicenza, e l’opposizione alle armi di distruzione di massa presenti sul nostro territorio.
In caso di sordità alle richieste popolari la resistenza nonviolenta continuerà e noi ne sareme parte integrante con le nostre idee, le nostre proposte, il nostro impegno.
Chiediamo al governo italiano di sottoporre comunque questa decisione ad un preventivo dibattito parlamentare.
Distinti saluti
per le segreterie Lega Disarmo Unilaterale – Lega Obiettori di Coscienza – Riconciliazione
Alfonso Navarra – Massimo Aliprandini – Francesco Lo Cascio