Ottava puntata di "Attraverso lo Specchio", impegno civile è il leitmotiv

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La serata si apre con un recitato di Sansone a braccio di testi di Shakespeare, Leopardi, Ionesco, un brano del suo repertorio, mentre i ragazzi del gruppo esanimi vagabondano nello studio, accompagnati dal ritmare del tamburi africani del Togo come in un ipnotico mantra recitato, questo a farci ricordare la tragedia del disastro nucleare del 26 aprile 1986 di Chernobyl, una bella performance estemporanea.

Un progetto portato avanti dal Prof. Fabio Petrangeli, docente di Lettere all’Università  di Tor Vergata, ospite in studio, ha riguardato il coinvolgimento di detenuti del carcere di Rebibbia che hanno avuto con lui ed altri docenti di altre facoltà  l’opportunità  di conseguire una laurea durante il loro periodo di detenzione penale; questo progetto ha dato ottimi frutti a livello culturale e sociale, lo stesso Professore si è manifestato soddisfatto affermando che ha notato più passione negli studi nei detenuti di quanto ne trova, di solito, negli studenti consueti. Da questa esperienza è stato ricavato un libro, brano del quale è stato letto dall’attrice Patrizia Bernardini. Sempre relativamente al carcere il Prof. Petrangeli e la Bernardini inizieranno un percorso laboratoriale con le detenute del reparto femminile, sempre a Rebibbia, di elaborazione verbale e presa di coscienza, se così lo possiamo definire ricavandolo dalle parole dell’attrice che ha descritto gli intenti del progetto, dal quale, il prossimo anno, se ne ricaverà , come conclusione del percorso, un libro ed un video.

Argomento curioso quello delle famiglie miste, che viene sottovalutato spesso, c’è stata l’occasione di parlarne con Sabrina Iacobucci, Presidente dell’Associazione "Afroitaliani/e", che ha illustrato le varie casistiche, che non riguardano solo la combinazione di matrimoni tra etnie differenti, ma anche l’adozione di bambini di etnie differenti, ha denunciato l’assenza di figure simboliche che rispettino anche i neri, ad esempio l’assenza nell’immaginario di scienziati neri, figure di riferimento dell’immaginario collettivo assenti.

E a proposito di neri c’era tanta Africa ieri sera ad "Attraverso lo Specchio", con Koffi Akpaka e i suoi amici del Togo, hanno portato un po’ di aria africana nello studio con i loro ritmi, i loro canti selvaggi, Koffi si è prestato all’intervista spontanea ed innocente dei ragazzi bielorussi che sembravano un po’ perplessi nel vederli conciati nei loro costumi tribali tipici indossati all’uopo.

Venuti da Paliano e capeggiati da Enzo Prisco, coordinatore della Casa Johnny, i membri della Compagnia teatrale del luogo, alcuni di loro hanno un disagio psichiatrico, sono seguiti dai DSM della zona, ma in un lavoro coordinato si cerca di abbattere le differenze e i pregiudizi e tramite il lavoro insieme, la convivenza, l’accettazione reciproca, non ci sono più distinguo e giudizi e ognuno "accettato per quello che", questo anche tramite il teatro, ed è di teatro che vengono a parlarci per il Festival che si terrà  appunto a Paliano il 7 giugno prossimo, numerose compagnie si alterneranno tra la mattina e il pomeriggio per un happening di sicuro interesse, "Corto, ma non troppo", ma per chi volesse seguire più da vicino c’è la loro pagina FB: www.facebook.com/corto.manontroppo

Concluderei con l’intervento finale del Prof Gigi Attenasio che cita Carlo Maria Martini nel ricordare che una società  ha il dovere di aiutare chi sta male, chi soffre, che un uomo va tolto dal suo stato di colpevolezza e non scolpito in esso, chi lo lascia fare – colpevole anch’egli, mai abbandonare le persone ai loro errori e alle loro malattie.

Ora mancano tre puntate che saranno cadenzate il mercoledì, sempre alle 21.05 su Lazio Tv, buona visione.

Per rivedere la trasmissione in streaming: http://www.youtube.com/user/cooperativamatrioska

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