Prima della sigla di inizio la trasmissione si apre con il video toccante della bambina Severn Suzuki, discorso che fece all’Onu nel 1992, un video in cui con sorprendente saggezza questo gruppo di bambini da lei rappresentati, menzionano all’Assemblea riunita una serie di priorità per il Pianeta che sono sotto gli occhi di tutti e che non possono essere più lasciate correre: vedi la fame nel mondo, l’estinzione degli animali, il buco nell’ozono, le guerre.
La regia ci mostra nel frattempo immagini della compagine teatrale della cooperativa Matrioska intenta nel divorare spaghetti a tutto spiano in contrasto con le parole di rammarico per la fame nel mondo della bambina, dopo la sigla i conduttori, Giovanni Sansone in splendida forma coadiuvato da Andrea Venuto, che è in buona salute dopo aver avuto problemi recentemente da superare (a lui il nostro in bocca al lupo), presentano gli ospiti, mentre la scenografia è ricca di personaggi improbabili, giudici togati, baronesse, uomini d’affari, zingari meteorologi, donne in ammollo, dame da sposa e vallette accattivanti.
Primo tra gli ospiti ad essere intervistato è Oles Horodetskyy, dell’Associazione cristiana degli Ucraini in Italia, che ovviamente ci ha parlato della situazione drammatica odierna del suo paese, come le cose si stanno pian piano sistemando, come è forte il loro anelito all’onestà , alla liberazione da un regime clientelare e corrotto che ha caratterizzato gli ultimi decenni del loro Stato.
Presente come sempre negli spettacoli in diretta della cooperativa Matrioska la musica, con la band dei Wild stavolta, un gruppo sobrio di musica latin rock che ripropone cover anni ’60 e ’70 con gusto ed eleganza, che hanno accompagnato la serata intervallandosi agli ospiti in studio.
A seguire è intervenuto Giuseppe D’Agostino, della Segreteria Particolare Garante Diritti dei detenuti del Lazio, che ha descritto la situazione nelle carceri laziali con particolare accento posto specie sul Cie di Ponte Galeria, dove la situazione è più grave che altrove, il motivo è facile da capire, le persone recluse non hanno commesso un reato e per di più non sanno nemmeno per quanto saranno recluse, per non aggiungere le condizioni in cui devono scontare la pena, un problema urgente che necessita di essere affrontato a livello di rispetto dei diritti umani.
Già ospite altre volte della precedente serie, Giuseppe Speranza che ha, in qualità di pittore energetico, dipinto l’umore della serata e a fine trasmissione ha mostrato agli spettatori il suo lavoro, chissà che un giorno il suo operato potrò essere riconosciuto più in grande.
Per concludere, nel rispetto dell’arte come Sansone ci ha sempre abituati, una bella e commovente poesia di Lucianna Argentno, per invitarci a tornare a vederci domenica prossima sempre su Lazio Tv, sempre alle 21, per nuovi ospiti, nuove musiche, nuove gag.
Per rivedere la puntata: http://www.youtube.com/user/cooperativamatrioska