22/04/2013
, cioè teleguidate. La rivelazione proviene dal quotidiano britannico Guardian. Non solo. .
, dato che il nostro Paese ha il di ultima generazione.
Il Guardian, paraltro, (accusa respinta dagli Stati Uniti perché – secondo l’amministrazione americana – rendere teleguidati i missili rappresenta soltanto, "un significativo cambiamento", per cui "non viola gli impegni del 2010").
, in Belgio, Olanda, Germania, Turchia, ma .
Bombe atomiche di vecchia generazione, ma : quelle presenti in Europa sarebbero di (un chilotone corrisponde a mille tonnellate di tritolo), ossia oltre .
. La pressione della campagna – promossa da Rete Italiana Disarmo, Sbilanciamoci e Tavola della Pace – aveva coinvolto . Era anche stata promossa una petizione che aveva raccolto più di 75 mila firme.
Ora, al "no" nei confronti di un velivolo da guerra tipicamente offensivo e al suo costo esorbitante – , senza contare il costo di mantenimento degli aerei – , cioè armi di distruzione di massa.
, neo deputato di Sel, e già coordinatore di "Sbilanciamoci". "Dopo questa notizia e costruzione dei cacciabombardieri F-35. . E oltretutto per portare ordigni nucleari".
"Chiediamo", dice ancora Marcon, "che al programma e chiediamo la completa denuclearizzazione del territorio italiano. : chiediamo al governo italiano di attivarsi subito con la Nato e gli Stati Uniti per la loro rimozione".
"Che ci sia una presenza in Italia, pur se in basi Nato, di bombe nucleari ormai è un fatto acquisito da diverso tempo sulla base di numerosa documentazione" – Una problematicità già nota e che oggi acquista ancora più forza, perché la combinazione letale tra F-35 e ordigni nucleari potrà essere concretizzata senza doversi allontanare dall’Italia". esprime "forte preoccupazione per questa ulteriore dimostrazione della problematicità non solo tecnica e di costo che la partecipazione italiana al programma dei cacciabombardieri F35 rende evidente. ".
Un’eventuale violazione degli accordi internazionali non si ferma oltretutto a questo: va ricordato infatti come in tutta la documentazione tecnica ufficiale dell’F-35 . Tanto più che "gli Stati Uniti non hanno aderito alla Convenzione contro le cluster (come invece l’Italia) ed hanno a disposizione grande stock di questi ordigni – dichiara – e siamo preoccupati perché l’Italia la scorsa settimana non è nemmeno riuscita a far sentire la propria voce contro l’uso di tali armi in Siria: tutte le buone intenzioni ad una politica di disarmo razionale ed umanitaria vengono disattese da continue e preoccupanti iniziative che spingono in senso diametralmente opposto".