L’iniziativa è il risultato dei Laboratori espressivi-creativi proposti dal (con la collaborazione dell’ e la , che ha coinvolto anche i giovani bielorussi partecipanti al in svolgimento con il contributo L.R. 24/96). agli alunni della , e realizzati da un gruppo integrato di cooperatori sociali, di nazionalità italiana e bielorussa, con e senza disabilità .
La proposta: la diffusione di una cultura fondata sul rispetto della persona e sul valore delle singole diversità attraverso l’esercizio della spontaneità e della ricerca di un proprio linguaggio autentico con cui esprimere se stessi nella relazione con l’altro e con il gruppo.
Il si propone di favorire il processo culturale di valorizzazione di tutte le diversità , ricercando nuovi percorsi da sperimentare in cui la crescita e lo sviluppo di competenze individuali si realizzano attraverso un continuo dialogo e confronto con "l’altro da sè, contribuendo ad un processo di trasformazione sociale che si fonda sui valori dell’interculturalità e della partecipazione.
L’unicità e la non ripetibilità di ogni percorso intrapreso è una delle caratteristiche che contraddistingue il metodo portato avanti dal , che, ponendosi come obiettivo principale una sorta di "alfabetizzazione culturale" in materia di diversità e integrazione, modella ogni specifico intervento sulla valutazione qualitativa dei contesti in cui opera.
Nei laboratori si tende a non suddividere le attività in categorie distinte e separate, ma al contrario s’incoraggiano insolite contaminazioni tra discipline, materiali, strumenti e tecniche differenti. Il modello teorico di riferimento, scientificamente comprovato, è l’arteterapia come possibilità di una meta-lettura dei processi che inevitabilmente "avvengono" nello sviluppo di percorsi che stimolano conoscenza, fiducia e creatività .
Percorsi creativi che, all’interno di una struttura pedagogica e didattica definita, lasciano spazio all’improvvisazione attraverso un programma di attività che si definisce per lo più "in itinere", modellandosi sulle peculiarità morfologiche del gruppo, anch’esso in continua evoluzione, definendo allo stesso modo i tempi, i ritmi, il peso da assegnare ad ognuna delle attività previste. Percorsi in cui il focus è posto sul processo e non sul risultato.
Percorsi espressivi, volti a rafforzare l’idea che molto può essere appreso solo sperimentando, facendo esperienza nel clima protetto di un contesto in cui si realizza l’accoglienza e la condivisione di tutte le diversità . Espressione come luogo del "fare", spazio dedicato alla scoperta di parti di sè prima sconosciute e alla conoscenza dell’altro come punto di vista alternativo sul mondo.
Il è uno dei tanti strumenti che sono utilizzati nell’ambito dei laboratori, un contenitore di esperienze molto diverse tra loro che possono dialogare raccordando attività espressive analogiche (disegno, scrittura, drammatizzazione) e digitali (riprese e montaggio video e campionamento suoni).
La caratteristica che lo rende speciale rispetto agli altri è il suo forte potenziale divulgativo e la possibilità di replicare infinite volte il contenuto prodotto, cosa impossibile da fare, per esempio, con il teatro.
è una storia fluttuante tra realtà e finzione, ambientata in un mondo parallelo al nostro,
quello dei videogame, universo colorato e seducente che a volte sembra rapirci. Un gruppo di ragazzi si troverà ad essere risucchiato dentro lo schermo di un computer. Inizierà quindi un’esplorazione di questo mondo virtuale dai colorati scenari fiabeschi che non tarderà a presentare i suoi pericoli e i suoi "mostri".
Scorci notturni del quartiere degradato della periferia di una città , rasserenanti paesaggi di campagna, surreali composizioni di creature partorite dagli incubi notturni fanno da sottofondo a queste avventure in cui i nostri eroi si trovano ad affrontare giganteschi insetti, furiosi cani da guardia, apocalittici temporali, strani, inquietanti locandieri e giganteschi orchi.
Solo gesti esemplari di straordinaria solidarietà e collaborazione potranno aiutare i nostri coraggiosi protagonisti ad affrontare tutte queste difficoltà , permettendo loro di tornare in dietro, finalmente, incolumi, a casa.
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