SCIOPERO DELLA FAME DELLE COOPERATIVE SOCIALI DI ROMA

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La storia che sottoponiamo alla vostra attenzione è quella delle Cooperative sociali di integrazione lavorativa, cioè¨ quelle realtà nate ormai da molti anni che svolgono inserimento lavorativo di persone in condizioni di svantaggio sociale in vari settori produttivi.

Occorre sapere che la nostra realtà oltre ad avere un peso specifico dal punto di vista sociale ha anche la sua rilevanza nell’economia della nostra città. Esiste dal 1991 una normativa (la Legge nazionale 381) che ci riconosce e ci tutela e che tra l’altro prevede all’art. 5 la possibilità, da parte della Pubblica Amministrazione, di affidare servizi in deroga alla normativa sui pubblici appalti.

Le precedenti Amministrazioni Comunali, hanno recepito ed applicato ampliamente la stessa normativa, affidando tra l’altro circa il 60 % dei servizi di manutenzione del verde della città alle Cooperative Sociali. Una scelta coraggiosa e lungimirante che ha consentito negli anni a detenuti ammessi a lavoro esterno, disabili fisici e psichici, ex tossicodipendenti, extracomunitari e richiedenti asilo, l’uscita dalla marginalità e dalla precarietà attraverso un lavoro dignitoso e regolare, contribuendo dunque anche alla sicurezza delle nostre strade.

L’organizzazione Federlazio negli anni passati ha più volte espresso in vari modi disappunto e contrarietà all’impiego delle Cooperative sociali. La Giunta Alemanno, pur riconoscendo il valore della cooperazione sociale istituendo una specifica riserva di appalti, sulla questione della manutenzione delle aree verdi ha sempre evidenziato la presenza delle cooperative come distorsione del mercato ed al 31/12/2009, alla scadenza della nostra vecchia convenzione, ha bandito una gara europea per la manutenzione del verde dell’intera città.

Le Cooperative Sociali hanno nel frattempo più volte manifestato in Campidoglio, chiedendo che la gara europea almeno prevedesse l’obbligo dell’assorbimento del personale per i vincitori del nuovo bando, e chiedendo l’apertura di nuovi spazi di lavoro; richieste recepite dal Sindaco durante un incontro, nel corso del quale Egli evidenziò che, ovviamente le Cooperative sociali avrebbero potuto comunque partecipare alla gara europea e misurarsi così con il mercato.

Le Cooperative sociali hanno costituito 3 raggruppamenti per partecipare alla gara, 2 con riferimento a Legacoop, 1 a AGCI e 1 a Confcooperative.

Pertanto, a partecipare alla gara (3 lotti per Euro 21.000.000,00 in tre anni), sono rimaste soltanto i 3 raggruppamenti delle Cooperative sociali, la Roma Multiservizi ed un’azienda di Napoli, in seguito anche ad una pronuncia del TAR del 10.3.2010 che ha respinto i ricorsi presentati.

Dunque attualmente ci troviamo, inaspettatamente, con buone possibilità di vincita della gara. Un fatto che evidentemente ha creato scompiglio tra chi aveva fatto previsioni diverse e cerca ora di lavorare per l’annullamento della stessa gara.

Infatti, rumors provenienti dal Campidoglio sempre più insistenti, danno per certo l’annullamento della gara per affidare i servizi in house all’AMA in attesa di un nuovo bando di gara che consenta a chi era stato escluso di partecipare nuovamente.

Per questo motivo abbiamo manifestato il 18 e 19 Marzo, presidiando l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma e sia l’Assessore Fabio De Lillo e sia il Consigliere Delegato alla Cooperazione Sociale Ugo Cassone hanno confermato che vi è una verifica di legittimità del bando di gara da parte del Segretariato Generale e del Dipartimento X del Comune di Roma e nel contempo hanno confermato la proroga dei servizi fino al 30.6.2010, escludendo affidamenti in house ad A.M.A..

Pur apprezzando la proroga dei servizi fino al 30.06.2010 e l’esclusione degli affidamenti in house ad A.M.A. questa verifica a posteriori del bando di gara ci appare strana dato che la gestazione dello stesso fu lunga e laboriosa ed attentamente valutata in tutti i suoi aspetti dai legali del Comune; anche il TAR non ha ravvisato estremi per l’annullamento della gara

Nel corso di questi anni vi è¨ stato un aumento delle gare a trattativa privata e le poche gare indette con normativa europea, quando hanno visto prevalere imprese non propriamente vicine all’Amministrazione, hanno subito annullamenti o rinvii.

Da sempre abbiamo cercato con fatica di trasmettere ai nostri soci (in gran parte detenuti ed ex-detenuti) il rispetto delle regole, della legalità e delle Istituzioni che dovrebbero essere al servizio di tutti i cittadini e non solo di una parte: dunque noi chiediamo, in un percorso di assoluta limpidezza e legalità, che la gara prosegua il suo corso naturale e venga espletata.

Con la presente chiediamo sostegno a questa nostra lotta per la difesa della legalità ed il rispetto delle regole.

Coordinamento Cooperative Sociali di Roma

Roma, 22.03.2010

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