DIARIO DI UN INTELLETTUALE INCOMPRESO – 2007parte seconda

Sabato scorso, 27 Ottobre, i miei soliti amici non sarebbero andati nè in palestra e nè avrebbero partecipato alle altre attività  che svolgono, alla nostra cosiddetta "Scuola d’arte", nella struttura che ci ospita: io, comunque, ero stato già  avvertito telefonicamente in anticipo.
Quel Sabato, nel consueto anticipo di massimo campionato italiano di calcio del turno (quello delle 18.00), il Torino ha battuto per 2-0 la squadra rossoblù del Cagliari, ottenendo questa vittoria sul proprio campo, lo stadio "Olimpico" torinese.
Dalle 20.30, dopo l’incontro di cui sopra, ho seguito anche il posticipo serale, quello giocato a Napoli tra i locali e la Juventus.
L’incontro è stato vibrante, teso e affascinante. Io volevo che vincesse il Napoli, che effettivamente ha vinto per 3-1, dopo una partita molto equilibrata in cui qualunque risultato sarebbe stato possibile. Dopo il vantaggio juventino firmato da Del Piero, il Napoli ha risposto alla grande pervenendo al pareggio, grazie ad un’entusiasmante rete dell’Uruguayano Gargano.
Poi, come ho detto poc’anzi, la squadra napoletana avrebbe vinto per 3-1, grazie a due rigori realizzati. Anche se tifavo per i Partenopei, la loro vittoria mi ha lasciato non completamente soddisfatto, poiché i due rigori non c’erano assolutamente.

Domenica 28 Ottobre, sono andato da solo a Messa, di mattina, e ho portato il messalino a casa per rileggerlo un po’, nonchè per conservarlo per la mamma, che quel giorno non se l’è sentita di andare in chiesa e avrebbe letto più in là , con calma, il foglietto della Messa di quella Domenica.
A partire dalle ore 15.00 ho assistito, con mia madre, all’incontro di campionato che l’Inter, dopo un match equilibrato condito da molta suspense e continui capovolgimenti di fronte, ha pareggiato a Palermo per 0-0, contro i locali siciliani: devo ammettere che, considerando tutta una serie di fattori e per quello che è successo in campo, il risultato è stato equo, anche se il punteggio di parità  poteva pure definirsi (e sarebbe stato più giusto così!) tranquillamente con un 1-1 o un 2-2.
Il posticipo serale conclusivo (che naturalmente non mi sono perso) si è giocato a Genova tra i locali del Genoa e la Fiorentina, era ovviamente valido per il campionato di A ed è terminato con un altro risultato a reti inviolate, 0-0 appunto.
Mercoledì scorso, 31 Ottobre e festa tradizionale di Halloween, si è giocato l’ultimo turno (ultimo ad oggi, naturalmente) del massimo campionato di calcio, con partite tutte in notturna e in contemporanea, a partire dalle 20.30.
Mamma ed io abbiamo assistito alle appassionanti vicende dell’Inter, che affrontava il Genoa, giocando al "Meazza" di Milano.
La gara mi ha particolarmente avvinto nelle situazioni dipanatesi durante tutto il suo svolgimento, ha emozionato anche la mamma e, a tratti, mi ha tenuto molto in apprensione.
Si è conclusa con una bella e meritata vittoria dei "nerazzurri" interisti per 4-1, anche se la punizione è stata senz’altro troppo pesante per il Genoa.
Le reti sono state segnate nell’ordine da Cordoba e Cambiasso ( il quale, dopo la punizione calciata da Chivu e non trattenuta dal portiere genoano Rubinho, ribadiva in gol) per l’Inter, da Konko per il Genoa, da Suazo (che finalmente si è sbloccato e ha giocato abbastanza bene!) e Cruz ancora per l’Inter. Quest’ultima marcatura è stata segnata su penalty, rigore che si è procurato Suazo, dopo una sua azione entusiasmante in percussione!
Da segnalare, in quel turno infrasettimanale, anche la vittoria della Roma per 3-2, nel derby capitolino contro la Lazio.

Giovedì, 1° Novembre, era la festa in commemorazione di tutti i Santi e, quindi, ero libero da impegni di lavoro. Nel pomeriggio, sono andato all’appuntamento che avevo, alle 17.00 davanti al cinema "Adriano", con gli amici della palestra e delle altre attività , con cui avrei dovuto vedere il film d’animazione "Ratatouille" per lo spettacolo delle 17.40.
Sono arrivato davanti alla sala cinematografica poco dopo le 16.00 e lì è iniziata, per me, una lunga attesa che ho un po’ smorzato, tra l’altro, fumando una sigaretta mentre ascoltavo buona musica profusa, all’esterno del cinema, dall’impianto di filodiffusione.
Tutti noi avremmo dovuto fare insieme i biglietti per entrare ma, prima dell’ora prevista per l’appuntamento, è arrivata Lucina avvertendomi prontamente di aver parlato per telefono con Susanna, la quale aveva lanciato un… "ultimatum disperato!"; in poche parole, occorreva fare immediatamente i biglietti (e qualcuno aveva l’incarico di farli per più persone), onde evitare che si esaurissero e, vista la tremenda ressa di folla e bambini che volevano assistere a quel film, per darci modo di entrare tutti nella sala 3, dove si sarebbe proiettata la pellicola.
Dopo aver pagato il mio biglietto, ho atteso l’O.K. di chi regolava il flusso di quelli che uscivano dalla menzionata sala 3 e di coloro che vi sarebbero dovuti entrare per lo spettacolo delle 17.40 e, finalmente, biglietto alla mano e con un certo anticipo sull’orario di inizio dello spettacolo stesso, sono riuscito ad entrare in sala, dove mi sono accomodato al mio posto numerato.
Il film in sè, della durata di 2 ore, mi è piaciuto; sulle ali della fantasia, raccontava di una storia, con risvolti moderni (perché i vari personaggi vivevano nella Parigi del terzo millennio), ma anche pieni di umanità . Il messaggio lanciato dal film era praticamente questo: ognuno di noi, per realizzarsi nella vita lavorativa e affrontare tutte le difficoltà  quotidiane, non può fare tutto da solo, ma ha bisogno dell’aiuto degli altri (nel caso del film, può essere aiutato anche dagli animali) e tutti, anche i più incapaci, possono realizzarsi sia nell’ambito del lavoro, che in campo affettivo!
Finito lo spettacolo e uscito rapidamente dal cinema, ho aspettato il 49 al capolinea e, salito sul bus, ho fatto tutto il tragitto fino a casa (dove sarei arrivato intorno alle 20.30) in compagnia di un mio vecchio conoscente (che sarebbe sceso dall’autobus un certo numero di fermate dopo quella di casa mia), con cui ho conversato fin quasi alla mia fermata d’arrivo e, accomiatatomi da lui, gli ho porto i miei migliori auguri per il prossimo Natale.

Di Sabato, 3 Novembre, parlerò nella prosecuzione del mio diario.

Quel pomeriggio del 3-11 sono riuscito a esibirmi nella mia miglior prestazione stagionale, in palestra, per quanto concerne il volley. La mia squadra, dopo aver perso il primo set, ha vinto il secondo; io ho infilato uno score totale di 10 punti, raggiungendo una quota personale complessiva stagionale, stimabile tra i 18 e i 19 punti (e, da Settembre, ho giocato a pallavolo soltanto per 3 volte): ma, quel che conta di più è il fatto che, quando ho lasciato la palestra al termine del 2° set, per rinfrescarmi, asciugarmi il sudore e riposarmi un po’ al piano superiore dell’edificio (dove ho chiacchierato con alcune amiche), sono stato accolto da scroscianti applausi, attestati di stima e cori inneggianti il mio nome da parte di compagni e avversari!
Rientrato a casa prima delle 19.30, ho consumato una discreta cenetta, nell’attesa che mamma, che mi stava registrando, perfettamente e in presa diretta, l’anticipo del campionato calcistico italiano di serie A (Lazio-Fiorentina, giocato a Roma) delle 18.00, mi avvertisse riguardo alla fine della partita stessa, che io mi sarei gustata, senza sapere il risultato in anticipo, dopo aver seguito, in diretta, il posticipo serale relativo al massimo campionato italiano di calcio, cioè quello delle 20.30 tra Milan e Torino, che si è tenuto a Milano e si è concluso sullo 0-0, dopo un incontro in cui i calciatori del team milanese hanno buttato letteralmente al vento varie e nitide palle-gol e sono stati chiaramente danneggiati (come spesso avviene durante il torneo) dalla terna arbitrale.
Per quanto riguarda il match pomeridiano, la Fiorentina era andata ad espugnare l’Olimpico, imponendosi sulla Lazio per 1-0, grazie ad una rete, siglata nel primo tempo ad opera di Pazzini.
Domenica mattina, 4 Novembre e anniversario della "Vittoria", sono andato da solo alla consueta Messa delle 10.30, arrivando appena in tempo per l’inizio della celebrazione e, dopo aver ricevuto Comunione e Benedizione, sono rientrato a casa, mi sono letto e riletto con calma parte del messalino, che poi avrei lasciato alla mamma per farglielo leggere visto che, per una serie di ragioni legate alla sua depressione e non solo, mia madre quel giorno non sarebbe andata a Messa neanche di pomeriggio.
A partire dalle 15.00, mentre mia madre si riposava, io ho seguito in TV una divertentissima partita del massimo torneo calcistico italiano, partita dov’è successo…di tutto e di più!
Il match in questione si teneva a Genova tra i locali del Genoa e il Palermo.
Le due squadre si sono date battaglia dal primo all’ultimo minuto e, perciò, ne è venuto fuori un incontro emozionante, maschio e vibrante sotto tutti i punti di vista, conclusosi con uno spettacolare 3-3! Al termine della partita, ho seguito la rubrica televisiva "SKY Calcio Show".
A partire dalle 20.30, mamma ed io, comodamente assisi nella mia stanza, abbiamo seguito, in TV, le appassionanti vicende legate all’ultimo incontro calcistico in programma per quel turno di campionato italiano di serie A.
Mi riferisco al cosiddetto "derby d’Italia", quello cioè giocato all’Olimpico di Torino, tra i locali della Juventus e l’Inter. La partita non è stata altamente spettacolare, ha avuto occasioni da gol da entrambe le parti (l’Inter ne ha costruite forse di più e, senza dubbio, più clamorose) e, dopo il vantaggio interista del primo tempo siglato da Cruz (al quinto centro in campionato!), ha visto purtroppo, nella ripresa il pareggio juventino di Camoranesi, sul cui tiro c’è stata una sfortunata deviazione "nerazzurra", che ha messo fuori causa il portiere interista Julio Cesar.
Il match si sarebbe concluso, appunto, sull’1-1, ha messo in mostra la solita Inter spietata sotto rete, un’Inter che però non è stata in grado di chiudere la partita quando avrebbe potuto.
Il risultato è stato, comunque, giusto poiché, se è vero che le palle-gol della squadra nerazzurra sono state più nitide e, forse, anche più numerose, è pur vero che, dall’altra parte, la squadra bianconera della Juventus ha fornito una prova di grinta e carattere, dimostrando di non demeritare il pareggio finale. Sulla schedina Totocalcio di quella Domenica, ho realizzato un altro scialbo 5, mentre su quella della Domenica seguente, costata solo 10 euro, avrei totalizzato solo 6 punti.
Dopo il menzionato incontro di calcio tra Juventus e Inter, a partire da dopo le 23.30 del 4-11, io e la mamma abbiamo seguito la prima puntata della fiction di "Canale 5" "La figlia di Elisa: ritorno a Rivombrosa", che io avevo registrato durante la partita.

Martedì, 6 Novembre, avevo appuntamento, nel pomeriggio inoltrato, col mio amico "Tino", per la consueta visita psicoterapeutica, che è stata più distensiva e rasserenante rispetto alla volta precedente, soprattutto perché Santo mi ha rincuorato, dicendomi che sto finalmente cominciando a imparare a trattare con le donne, nei miei rapporti generali con loro.
Tra il 6 e il 7 di questo mese, ho dedicato le serate assistendo, sia da solo che con mia madre (con la quale ho visto la partita dell’Inter), alla manifestazione calcistica internazionale riguardante la "Champions’ League".
La sera del 6-11, erano di scena 2 squadre italiane impegnate in questa importante competizione, la Lazio e il Milan. Io ho scelto di guardarmi l’incontro della Lazio che, sul terreno dell’Olimpico di Roma, affrontava i Tedeschi del Werder Brema nel match di ritorno.
La squadra romana ha affrontato nella giusta maniera il team germanico, pressando i Tedeschi in ogni zona del campo, attaccandoli e fornendo una prova gagliarda, dimostrando così, almeno per il momento, di essere uscita dalla crisi che l’attanagliava soprattutto in campionato, dove era reduce da 4 sconfitte consecutive. I calciatori tedeschi non sono praticamente mai stati in partita, mentre la squadra bianco-celeste ha avuto dalla sua un numero incredibile di palle-gol dimostrando soltanto, se proprio vogliamo trovare un lato negativo nella sua prestazione, di essere troppo sprecona in fase realizzativa; in effetti, il punteggio con cui si è conclusa la sfida (2-1 per la Lazio, con doppietta di Rocchi per i colori bianco-celesti e gol del Werder su rigore) sarebbe dovuto essere ampiamente più largo da parte dei Laziali, ma l’importante era vincere e convincere e, in questo, la Lazio ha fatto in pieno il suo dovere, portando a casa la vittoria di misura e, quel che più conta, scavalcando in classifica il Werder e avendo adesso maggiori possibilità  di qualificarsi per gli ottavi della "Champions’ League"! Per quanto riguarda il match del Milan, impegnato in trasferta contro gli Ucraini dello Shaktar Donetsk, non ho potuto vederlo, ma ho saputo il risultato, che è stato di 3-0 in favore dell’èquipe italiana, grazie alla doppietta di Inzaghi e al gol di Kakà .
Ho comunque visto le reti e le fasi salienti della partita in TV.
Da segnalare, tra gli altri risultati della serata e, più che altro dal punto di vista statistico, lo squillante 8-0 con cui gli Inglesi del Liverpool hanno letteralmente "demolito", in Inghilterra, i malcapitati Turchi del Besiktas di Istanbul!

Come già  detto in precedenza, il 7 Novembre sera mamma ed io abbiamo assistito, sempre nell’ambito della competizione calcistica europea, alla partita che l’Inter disputava, a Milano, contro la squadra russa del C.S.K.A. di Mosca.
L’incontro, che rappresentava la classica "ultima spiaggia" per la permanenza in "Champions’" dei Moscoviti, ha registrato un’iniziale partenza fiacca da parte degli interisti che, fra l’altro, avevano cominciato, erroneamente, a prendere "sotto gamba" gli avversari al punto che, durante il primo tempo, questi si erano trovati in vantaggio, del tutto meritatamente, per 2-0.
A quel punto, c’è stata fortunatamente una orgogliosissima reazione dell’Inter che, intorno alla mezzora e in meno di tre minuti, è riuscita a portare in parità  la gara, grazie alle reti di Ibrahimovic e Cambiasso e, così, si è andati all’intervallo sul risultato di 2-2.
Nella ripresa, poi, grazie nell’ordine ancora a Cambiasso e ad un’altra rete, davvero strepitosa, del solito "Ibracadabra" (uno dei soprannomi di Ibrahimovic), la squadra nerazzurra ha capovolto il risultato, portandolo sul 4-2 a suo favore, gestendo poi bene il resto della partita, che si è conclusa con la vittoria meritata dell’Inter sullo stesso punteggio, 4-2 appunto!
Così, la squadra milanese, con 9 punti in classifica dopo 4 partite, è in piena corsa per la qualificazione agli ottavi ed ha anche ottime chances di primato finale, nel suo girone eliminatorio!
Al termine della gara, mamma ed io abbiamo festeggiato la vittoria interista con un bicchierino di liquore e io, questa volta da solo, mi sono visto l’altro incontro delle squadre italiane, quello della Roma, che avevo registrato su RAI 1, mentre assistevo al match dell’Inter.
La Roma, giocando a Lisbona, ha pareggiato 2-2 contro i locali Portoghesi dello Sporting riuscendo, seppure dopo una prestazione non certo brillante in Portogallo, a mantenere il secondo posto nella classifica del suo raggruppamento; la squadra capitolina alimenta, così, buone possibilità  di passaggio agli ottavi di coppa!

Venerdì 9 Novembre, mamma ed io siamo riusciti, finalmente, a vaccinarci contro lìinfluenza e, in questo modo, saremo più protetti e potremo evitare il fastidioso virus, che registrerà  i suoi più alti picchi nel prossimo mese di Dicembre.
Aggiornerò in seguito il mio diario.

Oggi, Mercoledì 14 Novembre, è il compleanno della mia amica romana Daniela: tanti auguri, Dany! Purtroppo, questa è una giornata uggiosa in cui si prevedono pioggia e temporali.
Già  ieri sera e stanotte è piovuto in abbondanza, con forte presenza anche di tuoni.
Per fortuna, durante tutto il tragitto che mi ha portato in ufficio stamattina, non ho preso neanche una goccia di pioggia.

Ora parlerò di Sabato scorso, 10 Novembre. Quel giorno, dopo pranzo, mi stavo riposando, nell’attesa di uscire di casa e raggiungere la palestra dove avrei dovuto giocare a pallavolo coi miei amici, quando mi telefona Enrico, avvertendomi che l’intera struttura che ci ospita non sarebbe stata disponibile e che, comunque, avevamo tutti appuntamento, per le 5.00 pomeridiane, davanti alla chiesa di "Santa Maria in Trastevere" per andare poi, nella stessa zona, a visitare una mostra di pittura di persone disabili.
Io, ringraziando, ho declinato l’invito preferendo rimanere a casa, per una serie di motivi validi e meno validi. Sono, perciò, tornato a riposare e, più tardi, mi sono immerso nella vasca per farmi un bel bagno caldo e tonificarmi col doccia-shampoo e il balsamo protettivo.
Dopo essermi asciugato i capelli, cambiato e pettinato, mi sono organizzato il pomeriggio tra le care, amate e confortevoli mura domestiche!
Dalle ore 18.00, ho seguito l’anticipo televisivo della scorsa giornata del massimo campionato italiano di calcio, giornata che si sarebbe rivelata veramente infausta Domenica 11-11, per l’uccisione del tifoso laziale Gabriele Sandri e tutti gli episodi e gravi incidenti di guerriglia urbana ed efferabile violenza scatenatisi, fino a tarda sera, in varie città  italiane e proprio nel giorno dedicato ad un nobile Santo, qual’è San Martino.
Io capisco che quella Domenica sia stata spezzata, sfortunatamente, una giovane vita per lo sbaglio, risultato fatale, di un poliziotto; quello che condanno categoricamente è tutto quest’odio verso le forze dell’ordine in genere, da parte di svariate decine (e forse più!) di pseudo-tifosi violenti e criminali che inoltre, prendendo come mero pretesto la morte di Gabriele, si arrogano il diritto di trascendere in tutto quel putiferio ai danni di persone, istituzioni e cose!
Ma, tornando all’anticipo di Sabato, la partita, disputata a Genova tra i locali della Sampdoria e l’Empoli, è finita con la vittoria dei Doriani per 3-0.
Dalle 20.30, ho assistito al posticipo di quel Sabato. La partita, molto più divertente, appassionante e spettacolare rispetto alla gara pomeridiana, ha visto di fronte, in terra siciliana, il Palermo e il Napoli. Gli episodi migliori si sono verificati nel secondo tempo quando, dopo l’iniziale vantaggio napoletano ad opera, mi sembra, di Bogliacino, il Palermo ha reagito con gli "attributi", riuscendo a rimontare e vincere per 2-1, grazie alla doppietta messa a segno da Tedesco.
Per ciò che è accaduto in tutta la gara, devo dire onestamente che, con tutta probabilità , un pareggio sarebbe stato più giusto.

Domenica mattina, sono andato alla Messa delle 10.30, riuscendo a riportarvici, finalmente, anche la mamma, con cui ho presenziato alla celebrazione di Padre Raffaele.
Dopo aver ricevuto, entrambi, Comunione e Benedizione, siamo rientrati a casa dove, mentre la mamma preparava il pranzo, io assistevo ad una partita di basket del massimo campionato italiano, e di tanto in tanto, andavo a mangiare con mamma, finendo il pranzo con lei e gustando il caffè, gentilmente servitomi da mamma in camera mia, dove io bevendolo e fumandoci sopra, ho seguito il resto della sfida di pallacanestro fino alla fine.
La gara, che si svolgeva a Milano, era relativa allo scontro tra i padroni di casa dell’Armani Jeans e la Cimberio Varese, la squadra per cui io faccio il tifo ormai da moltissimi anni.
La squadra varesina, in netto vantaggio fino a poco dal termine gara, ha purtroppo rovinato tutto (anche per merito di una strepitosa reazione e rimonta milanese) con una prestazione scellerata nel finale, perdendo per 78-72 contro i rivali milanesi!

A causa di tutti i fatti incresciosi e violenti, che nulla hanno a che fare col calcio e lo sport in genere, e a cui ho abbondantemente fatto riferimento prima, quella Domenica non ho visto molto calcio (se si escludono la partita che la Fiorentina ha perduto in casa per 2-1 contro l’Udinese e la rubrica "SKY Calcio Show") visto che, per quanto riguarda il torneo di serie A, sono state rinviate Inter-Lazio e Roma-Cagliari, mentre Atalanta-Milan è stata sospesa dopo appena 7 minuti del primo tempo.
Attualmente, comunque, la "mia" Inter, unica compagine imbattuta del torneo, è in testa con 25 punti, seguita dalla Fiorentina a quota 23 e da Roma, Juventus ed Udinese, che hanno tutte 22 punti.
Così, quella sera, mamma ed io abbiamo visto, in diretta, la seconda puntata della fiction di "Canale 5", dal titolo "La figlia di Elisa: ritorno a Rivombrosa".

Lunedì, 12 Novembre, sono regolarmente tornato al lavoro in ufficio.

Oggi, 15 Novembre, sono arrivato in ufficio intorno alle 9.30, ho tentato di registrarmi al S.I.A. ma, purtroppo, ci sono stati problemi (come se non bastassero tutti quelli che abbiamo io e mia madre!) e, almeno per il momento, non ho potuto effettuare l’operazione. Allarme rientrato, perché fortunatamente ora è tutto a posto ed io, quindi, posso riprendere la stesura del mio diario!
Prima, però, sento di avere il sacro diritto di andarmi a godere una bella pausa!
Nel pomeriggio odierno, tra l’altro, ho appuntamento alle 18.00 col mio barbiere personale, per farmi radere e, quindi, avere la possibilità  di essere più ordinato, presentabile e sembrare più giovane; perciò, stamattina, non posso trattenermi in ufficio molto più del dovuto dato che, una volta rientrato a casa nel primo pomeriggio, dovrei anche mangiare, prima di andare a farmi fare la barba da Benito!

Lunedì sera, 12-11, mamma ed io abbiamo visto, a casa nostra, un film d’animazione proprio bello che, dalle ore 21.00, è andato in onda su "SKY Cinema 1".
Il film in questione, molto divertente, umano e realistico, si intitolava "La gang del bosco", ed era soprattutto incentrato sul rapporto odierno, quasi impossibile, tra uomo, animali, spazio, natura e ambiente. La proiezione, in cui spiccavano i valori dell’amicizia tra gli animali e della loro condivisione di ogni cosa, nel bene e nel male ma pur sempre nell’ambito della loro comunità , aveva anche un lieto fine!

Qualche settimana fa, mamma ed io abbiamo assistito all’ultima puntata televisiva della fiction di RAI 2 "Il capitano 2", di cui avevamo visto già  tutti gli altri episodi precedenti.
Dopo la penultima puntata, nel prosieguo che ne annunciava l’ultima (dal titolo "Il quarto uomo"), io e mia madre, con grande stupore e contentezza al tempo stesso, abbiamo scoperto un colpo di scena che poi, si sarebbe rivelato, giust’appunto, nell’ultimo episodio della fortunata serie televisiva. Vi ricordate che, in precedenza, avevo detto che il capitano Giulio Traversari era morto e, al suo posto ne sarebbe stato assunto un altro? Bene, l’altro capitano, Francesco Spada, aveva preso il comando della squadra d’azione da quel momento ma, nell’ultimo appuntamento del serial, è ricomparso misteriosamente il capitano Traversari (Alessandro Preziosi).
Ora scioglierà  l’alone di mistero: il capitano creduto morto era, in realtà , riuscito a salvarsi buttandosi dal tir, zeppo di tritolo, un istante prima che il grosso camion saltasse in aria.
Quindi il colonnello Fioravanti (Giuliano Gemma) aveva assegnato al Traversari un’altra missione, da tenere in assoluta segretezza e che il capitano Spada, con l’ausilio del Traversari e di tutta la squadra, ha poi portato felicemente in porto all’epilogo della fiction, in cui tutti i componenti del team operativo realizzano i loro sogni di carriera, nonchè in campo affettivo. A questo proposito, aggiungo che, nel frattempo, la compagna del Traversari, che aveva partorito la bambina concepita con lui, gli rimane fedele per sempre. Della serie…e vissero tutti felici e contenti!

Ieri, 14 Novembre, giornata di "diluvio universale", tornato a casa dopo aver lavorato alacremente in ufficio, mi sono debitamente rifocillato grazie al pranzo preparato da "mammina" e, dopo aver gustato un buon caffè (di lunga migliore, rispetto a quello che mi propina la macchinetta dell’ufficio!), ho cercato di rilassarmi un po’, fumando un cigarillo nel salone, ascoltando le noti romantiche e stupende del Long Playing "Portrait in music" di B. Bacharach, disco dal quale sono anche estrapolati noti brani del film "Butch Cassidy", e mi riferisco a "Raindrops keep falling on my head" e alle meravigliose ballate "Southern getaway" e "The sundance kid".

Ora voglio parlarvi un po’ delle mie passate ferie estive, ma per questo e, magari altro, vi rimando tutti alla prosecuzione del mio diario.

Oggi, 16 Novembre, è un’ennesima giornata invernale (anche se siamo ancora in Autunno), con temperatura rigida e tempo uggioso da schifo come, del resto, quasi sempre in questi giorni recenti!
Fra un po’, vi parlerò, come ho già  avuto modo di dire, delle passate ferie estive che ho trascorso con la mamma, prima a Riccione (dove mamma ed io siamo arrivati nella seconda metà  di Luglio, rimanendovi fino al 22 Agosto) e poi nella località  garganica di San Menaio, dove io e mia madre abbiamo passato l’ultimo scorcio delle mie ferie, a partire dal 24-8 fino al 13 Settembre, quando siamo rientrati a Roma tra le 22.30 e le 23.00.
Prima, però, lasciate che mi vada a concedere una pausa sulla veranda coperta del mio ufficio!

A Riccione, sono uscito spesso con la mamma, ma non ho mancato di frequentare i miei amici più cari, in spiaggia la mattina o il pomeriggio, e uscendo con loro, talvolta alla sera anche se specie coloro, che conosco da molto tempo o coi quali sono legato da strettissima amicizia, non erano molti.
Con mia madre ho visto 8/9 film al cinema, apprezzandoli quasi tutti e, tra questi, mi hanno molto colpito, per varie ragioni che erano anche differenti, a seconda dei film, "L’amore va in vacanza", "Will: alla ricerca della felicità ", "Bobby", ispirato alla vita e alla tragica scomparsa di quel grande uomo che è stato Robert F. Kennedy, sia a livello politico che, soprattutto, umano, "Le vite degli altri", "Harry Potter-L’ordine della fenice" e "Il pirata dei Caraibi-Ai confini del mondo".
Al mare ho fatto moltissimi bagni, il cui totale dovrebbe ammontare a 92, ripartiti in questo modo: 65 o 67 al mattino, 25 o 27 il pomeriggio. (Scusate se i calcoli sono approssimativi, e lo saranno anche per i bagni che ho fatto a S. Menaio ma tutto questo dipende, in special modo, dal fatto che quest’anno, diversamente rispetto al passato, non ho compilato il mio diario sul quaderno, che pure avevo portato con me durante il periodo estivo).
Vi voglio raccontare di una bella serata passata, sulla riviera adriatica, con il mio amico Stefano Lecchini (che conosco praticamente da 40 anni) e sua moglie Daniela (che conosco da tre anni e con la quale ho subito instaurato un bel rapporto di amicizia, e devo dire che è anche una gran bella ragazza!). Stefano e sua moglie, che erano arrivati a Riccione qualche giorno dopo di me, avevano progettato un’uscita, alla quale avrei partecipato anch’io, per andare in bicicletta in un magnifico posto all’aperto, dove avremmo giocato a golf, per poi tornare insieme ai nostri rispettivi alberghi.
Nel primo pomeriggio, dato che non montavo su una bici dall’Estate precedente, ho noleggiato gratuitamente il mezzo a due ruote al mio Hotel (il "Monica") e ho cominciato ad allenarmi ma, nei pressi di un incrocio pericoloso con segnale di Stop e mentre pedalavo, ho sentito una dolorosa fitta e uno strappo tra il gluteo sinistro e il bacino (ciò era il risultato dei postumi, risalenti allo scorso Giugno quando, non abituato da troppo tempo, avevo fatto un sacco di scarpinate inerpicandomi, coi miei soliti amici "Sabatani", per le strade in sampietrini e ripide di Tagliacozzo e partecipando, tra l’altro e sempre con loro, a divertenti ma faticosissime e stressanti ascese e ridiscese lungo le alture abruzzesi!); istintivamente, ho cercato di frenare ma, così facendo, ho perso un po’ l’equilibrio e sarei caduto dalla bicicletta: tuttavia, con un ultimo sforzo, ho ripreso padronanza del mezzo meccanico e, lanciandomi rapidamente, sono riuscito a oltrepassare l’incrocio, senza procurare danni nè a me, nè ad altri, evitando qualsiasi incidente di sorta e tirando un grosso sospiro di sollievo! Imboccata la pista ciclabile, ho quindi proseguito in scioltezza e rapidità  fino alla zona del porto-canale, per poi tornare indietro, posteggiare la bici nei pressi del salone del barbiere dove, in vista della serata che mi si prospettava, mi sono fatto radere per tenermi ben ordinato.
Una volta pronto, ho ripreso la bici e, prima di riportare in albergo il mezzo, a dir la verità  non troppo affidabile, mi sono prodotto in un’altra bella sgambata, raggiungendo con la bicicletta la discretamente lontana zona intorno al Luna-Park, per poi tornare indietro sano e salvo, pur avendo rischiato un po’!
Finalmente, arriva la sera ed io, in tutta tranquillità  mi avvio a piedi verso l’albergo di Stefano e Daniela, l’"Hotel Carignano", senza bicicletta, dato che ero convinto di poter usufruirne di una più affidabile di quella del pomeriggio, da noleggiare sempre gratuitamente presso l’albergo dei miei amici. Arrivato con discreto anticipo al luogo del nostro appuntamento, ne approfitto per chiacchierare amabilmente con loro, fumando e consumando qualcosina, gentilmente offerta dall’hotel, insieme a Stefano e Dany quando, all’improvviso, ecco il colpo di scena non previsto!
C’era stato, precedentemente, un malinteso tra noi tre per cui, mentre i miei due amici credevano che io avrei dovuto usare una bici del mio hotel, io stesso ho spiegato loro di aver capito di poter usare tranquillamente un velocipede, che la direzione del "Carignano" mi avrebbe fornito.
Dopo un po’ di scoramento da parte di tutti e tre, siamo riusciti, comunque, a risolvere il problema, poiché il loro albergo ha procurato, all’ultimo momento, una terza bicicletta!
Io ho scelto, tra le tre, una bici con sellino meno alto e, perciò a quel punto, i "magnifici tre", montate le loro rispettive biciclette, sono partiti alla volta dell’"Indiana golf".
Il posto che dovevamo raggiungere era parecchio distante e il tragitto da percorrere era denso di pericoli ed ostacoli vari perché, dopo una circonvallazione, ci siamo dovuti immettere su una strada statale, dove le segnalazioni del luogo in cui saremmo dovuti arrivare non erano per niente chiare, tanto è vero che, in un primo tempo, avevamo pure superato, senza accorgercene, il posto in questione. Tuttavia, dopo che i miei amici hanno raccolto varie informazioni, siamo riusciti finalmente a raggiungere il favoloso parco dell’"Indiana golf", nei pressi del quale abbiamo parcheggiato, con le dovute cautele, le nostre bici!
Entrati nell’immenso e incantevole posto, abbiamo preso bevande rinfrescanti e tutta l’attrezzatura (compresi il segna-punti e la matita) per giocare a golf, spendendo, tutto sommato, una modica cifra. Poi, con tutta la nostra roba (bevande comprese), ci siamo avviati verso il percorso golfistico scegliendo, soprattutto dietro mia esortazione (visto che era una vita che non praticavo questo sport e che sono un dilettante puro in questa disciplina!), quello più semplice (che, in ogni caso, era irto di difficoltà !): quindi, rispettando i vari turni di persone in fila tra una buca e l’altra, abbiamo cominciato a giocare. Io ho iniziato piuttosto male e, dopo una prima serie di buche mi trovavo alle spalle, in classifica, sia di Daniela che di Stefano; poi, ho cominciato a realizzare una serie di buche impressionante e, completando una bella rimonta, sono riuscito a balzare in testa!
Ho rovinato tutto, però, nell’ultima serie di buche e, alla fine, ha vinto Stefano, con un certo margine, davanti a me (comunque buon secondo), che ho preceduto per una sola buca Dany, terza in classifica: quello che conta, comunque, è che ci siamo divertiti tanto tutti e tre!
Terminata la partita, ci siamo seduti ad un tavolino della struttura per distenderci un po’, fumando e ingurgitando una grossa quantità  di bevande rinfrescanti e poi, usciti dall’"Indiana golf" e riprese le nostre biciclette, ci siamo avviati velocissimamente in direzione del "Carignano" ma, prima di arrivarci, siamo passati davanti ad una farmacia a pochi metri dal loro albergo (poiché Daniela aveva urgente bisogno di un medicinale per i denti), trovandola, però, chiusa.
Infine, posate le bici al "Carignano", ci siamo accomiatati cordialmente ed io, in tutta fretta, ho raggiunto il mio albergo serenamente, e pienamente soddisfatto della serata trascorsa con i miei amici! Devo dire, tra l’altro che, durante tutta la mia escursione serale in bicicletta, ho rischiato la mia incolumità  e quella altrui di più, rispetto alla sgambata pomeridiana ma, proprio perché stavolta mi trovavo in buona compagnia mi sono, un po incoscientemente, divertito e, in fin dei conti, sono riuscito a non causare nè incidenti, nè il benché minimo danno!
Mi è solo capitato di scucire involontariamente i miei pantaloncini mimetici, con un profondo squarcio, successivamente ben riparato, che interessava soprattutto la zona inferiore!

Voglio parlare, ora, di una cosa accadutami sempre a Riccione; è stato un fatto che io non avevo assolutamente previsto potesse succedermi, prima dell’arrivo in riviera, ma è successo e, per diverso tempo, mi ha molto coinvolto emotivamente.
Si tratta di questo; il mio albergo, già  da prima di quest’anno ospita, tra i suoi villeggianti, una ragazza, di nome Francesca, che io avevo già  notato prima del 2007, ma che ho avvicinato e con cui ho avuto occasione di scambiare due chiacchiere amichevoli, in alcune circostanze, soltanto quest’anno. Lei è una splendida fanciulla, che dimostra un po’ più della sua effettiva età , ma che avrebbe compiuto soltanto 17 anni, il 21-10-2007.
Beh, che volete che vi dica, nonostante la sua età  ancora adolescenziale, quest’anno avevo proprio preso la classica sbandata per Francesca, sbandata (comunque non corrisposta, anche perché non gliene ho mai parlato) per fortuna rientrata dopo un certo periodo di tempo, ma che comunque, per parecchi giorni, mi ha fatto forse quasi sentire innamorato di lei e certo, alla mia età  e nel periodo che stavo attraversando e che ancora attraverso (ad oggi, 20-11), non avrei mai immaginato, specie al momento della partenza per le mie ferie estive, di poter perdere la testa per un’adolescente!
Comunque, quel che mi è successo è stato anche bello, di Francesca conservo un bel ricordo e, semmai dovessi incontrarla di nuovo (in realtà , lei mi ha anche detto: "Ci vediamo il prossimo anno") in futuro, spero di rimanere in buoni e sinceri rapporti di amicizia con lei!

A Riccione ho rivisto, con piacere, anche altri amici, tra cui meritano una particolare menzione "Betta", sempre comprensiva e disponibile nei miei riguardi, sua sorella "Chicca" e Riccardo, di qualche anno meno giovane di me e che, con me, condivide la stessa "fede" per la squadra dell’Inter.
Domani, 21-11, aggiornerò il mio diario.

Tornando a parlare delle mie ferie estive, devo dire che, sempre a Riccione e in varie occasioni, io e i miei amici, sia in spiaggia che altrove, siamo scoppiati in grasse risate; talvolta mi è capitato, comunque, di far ridere anche mia madre, che aveva bisogno di distendersi più di me, visto che si trovava in villeggiatura dopo la solita vita nella metropoli di Roma, logorante e alienante, che l’aveva alquanto stressata ed esaurita!
Ma parliamo di cose più allegre e proiettiamoci, dunque, a quella sera di Agosto riccionese (quasi sicuramente il 3-8) , vigilia della partenza dei miei amici Daniela e Stefano dal lido della riviera.
Era d’obbligo, perciò, passare quella serata tutti e tre insieme e, per quella circostanza, avevamo preso l’accordo comune di andare, a piedi, ad assistere al concerto gratuito di Fabio Concato, che si teneva in Piazzale Roma, luogo non molto distante dai nostri rispettivi alberghi. Ad ogni modo, prima di lasciare il "Monica" per il consueto appuntamento, al "Carignano", con Daniela e Stefano, ho raccomandato alla mamma di non restare sola in hotel, suggerendole caldamente di andare ad assistere almeno ad una parte del concerto, consigliandole di consumare qualcosa ad uno dei tavolini all’aperto della gelateria "Nuovo Fiore", situata proprio di fronte a Piazzale Roma, in modo che lei potesse ascoltare, in tutta comodità  e tranquillità , il concerto di Concato, il popolare e bravissimo cantautore milanese. (A serata conclusa e al mio ritorno al "Monica", mia madre mi avrebbe poi detto di aver assistito ad una parte della manifestazione musicale, ritirandosi in albergo prima della conclusione del concerto e molto in anticipo rispetto a me, poiché non era riuscita a trovare posto a sedere nemmeno al "Nuovo Fiore"; mi avrebbe riferito, comunque, di aver molto apprezzato la parte del concerto che aveva seguito!).
Ma torniamo a me. Lasciato l’albergo, mi sono frettolosamente incamminato verso il "Carignano", dove sono arrivato in un battibaleno, trovando i miei due amici coi quali, subito dopo, mi sono diretto alla volta di Piazzale Roma.
Una volta arrivati nel centralissimo Viale Ceccarini che, al termine del suo lunghissimo percorso, sbocca proprio in Piazzale Roma, che dà  le spalle direttamente alla spiaggia, ci siamo comunque attardati nel famosissimo viale, perché Stefano e Daniela dovevano fare acquisti in un negozio, dove si è dilungata soprattutto Dany nella scelta dei vari articoli (sapete come sono fatte le donne a questo proposito!) al punto che, mentre io attendevo impaziente all’uscita dell’esercizio pubblico, fumandomi una sigaretta, già  echeggiavano le note della prima canzone intonata da Fabio Concato, la splendida "Sexy tango".
Arrivati finalmente nel piazzale, a concerto da poco iniziato, ci siamo sistemati sedendoci su un muretto di un’aiuola, da dove abbiamo ascoltato benissimo, fino alla fine della manifestazione musicale, un vasto repertorio di Fabio Concato, che spaziava in lungo e in largo su tutta la carriera del cantautore offrendo al pubblico presente varie "chicche" come, tra le altre, la melodica e vitale "Domenica bestiale", la poetica, struggente e malinconica "…e ti ricordo ancora", l’allegra e spensierata"Rosalina", che dà  letteralmente un calcio a tutte le diete, spesso maniacali e controproducenti, intraprese da quel certo tipo di donna smaniosa, a livello esagerato, di dimagrire ad ogni costo e, per citare un’altra canzone, la recente "Il giardiniere", che affronta il penoso quanto attuale tema dell’uomo sposato e padre di famiglia che, all’età  di 50 anni perde il lavoro non per sua colpa e, in situazione disperata, è costretto a trovarsi un’altra occupazione lavorativa, dopo anni di sacrifici spesi nella precedente attività !
Il concerto è stato bellissimo, noi tre l’abbiamo vissuto stupendamente, tra l’altro bevendo e fumando a volontà  e poi, una volta tornati al "Carignano", ci siamo dati appuntamento alla prossima Estate. Lasciato il loro albergo, mi sono diretto a piÈ sospinto verso il mio hotel, sereno in cuore per la bella serata trascorsa!
Prima di abbandonare il discorso relativo alle mie ferie estive passate a Riccione, voglio aggiungere che svariate volte, la mamma ed io, o anche io da solo, siamo andati a passare parte della serata al bar "Italia" e, la sera del 21 Agosto, vigilia della nostra partenza dal lido adriatico, abbiamo dato l’arrivederci, per la prossima Estate, a tutti i nostri amici del locale; il padrone del bar ci ha anche offerto una confezione di caffè "Illy" in omaggio: inoltre, quella mattina del 21-8 Ulderico, il bagnino responsabile dello stabilimento della zona 68 (di cui mamma ed io siamo clienti assidui da oltre 40 anni), nel salutarmi, mi aveva offerto una bottiglia di buon vino bianco da bere, una volta a Roma e insieme alla mamma, per brindare alla salute di tutti i nostri amici (Ulderico compreso, naturalmente) dei bagni 68!

Adesso vado a fare una pausa e poi riprenderò a stendere il mio diario: a dopo.

Nella prima mattinata del 23-8-2007, mamma ed io siamo partiti, in pullman, da Riccione alla volta di Roma, destinazione Piazzale Tiburtino e, arrivati nella capitale poco prima delle 13.00, carichi di bagagli, abbiamo poi usufruito di un taxi che ci ha accompagnato a casa, dove abbiamo fatto rientro tra le 14.00 e le 14.30.
Siamo successivamente ripartiti sempre in pullman, con biglietti già  pronti in anticipo e posti a sedere prenotati, intorno alle 7.00 del mattino del 24-8, per raggiungere la località  del lido di San Menaio, sul Gargano, dove siamo arrivati intorno alle 12.30 e lì Sandro, il fratello di Vincenzo, quest’ultimo proprietario dell’Hotel "Nettuno", albergo che ci ospita da quasi dieci anni sulla riviera adriatica locale, ci ha gentilmente accompagnato in hotel, dove dopo l’unica esperienza che avevamo fatto l’anno scorso nella villa appartenente all’albergo, mamma ed io abbiamo ripreso possesso, questa volta, della nostra consueta camera 204, con vista sul mare, e quest’anno rimodernata e meglio attrezzata (sul modello della villa, anche se meno lussuosa), nonchè dotata di migliori comfort e accessori, rispetto agli anni precedenti (aveva persino il frigo-bar, oltre ad altri optional!).
Rifocillatici un po’ nella stanza, siamo subito scesi nel ristorante dell’albergo, dove abbiamo pranzato. Risaliti al secondo piano, dove è situato anche un bar, ci siamo rilassati un po’ sul terrazzino pubblico e poi, rientrati in camera nostra, stanchi del viaggio, ci siamo riposati!
Il 26 Agosto, sono sceso per la prima volta in spiaggia e ho respirato, finalmente, l’aria salubre di mare e della verde pineta che si estende, per chilometri e chilometri, alle spalle della spiaggia, sovrastando l’immensa distesa marina!
Quest’anno, a San Menaio ho fatto, più o meno, 36 bagni di mare, ripartiti approssimativamente in questo modo: 15 la mattina e 21 il pomeriggio per cui, tra Riccione e il Gargano, il totale di tutti i miei bagni, durante le ferie estive, dovrebbe ammontare a 128; ma questa è una cifra indicativa, che potrebbe essere approssimata in eccesso o in difetto.
Ho fatto molte passeggiate con la mamma sulla spiaggia garganica, ascoltando anche buona musica in albergo, dove la direzione mi ha masterizzato 3 CD (uno di Diana Krall, uno di Pino Daniele dal vivo e il celebre "90125" degli Yes dove, tra gli altri, si trova lo storico brano "Owner of the lonely heart"), e ho anche partecipato, talvolta, alle serate danzanti sulla vasta terrazza dell’albergo, ballando anche, di tanto in tanto, qualche bel lento!
Con Vincenzo divido, da sempre, le passioni per l’Inter e la musica.
Il 13 Settembre, mamma ed io siamo tornati a Roma, raggiungendo la nostra casa intorno alle 23.00 e chiudendo, così, le nostre lunghe ma meritate ferie estive!
Concludo adesso il mio diario (ad oggi, 22-11-2007), sperando che sia stato di vostro gradimento.

chiuso al 22 Novembre 2007

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