Nuove pagine dalDIARIO DI UN INTELLETTUALE INCOMPRESODiario estate-autunno 2006

Oggi, 10 Ottobre, sono rientrato al lavoro dopo un lungo periodo di ferie; per la verità , il mio rientro in ufficio era previsto per il giorno prima ma ieri mattina, per una serie di motivi, non me la sono sentita di uscire di casa e ho preferito concedermi una lunga dormita e recuperare un po’ di sonno, che mi ha fatto bene da tutti i punti di vista.
Prima di inoltrarmi in questo lungo diario, vorrei fare un accenno alla giornata di ieri.
Dopo pranzo e mentre mia madre riposava, ho fatto una lunga chiamata, tramite cellulare e destinazione Aosta, ad una delle mie migliori amiche, Betta, a cui ho raccontato varie cose (problemi inclusi); lei mi ha dato buoni consigli, rasserenandomi e calmandomi un tantino.
Dopo la telefonata, ho passato la prima parte del pomeriggio nell’attesa che il tecnico SKY venisse per sostituire il vecchio decoder visto che, con il nuovo, ora posso ricevere anche tutti i 25 canali SKY audio di musica digitale non-stop.
Come ho passato quest’attesa?!? Vi chiederete voi; la risposta è questa: ho letto un po’ di "Tex", ascoltato buona musica (nel salone) dalla radio del mio impianto stereo Hi-Fi, fumato un cigarillo alla vaniglia e registrato canzoni dalla radio dell’impianto stesso.
Alle 16.30 è arrivato il tecnico e ha portato a termine il suo lavoro però (e di questo me ne sono reso conto amaramente in serata), dopo che ci ha messo le mani, sono scomparsi tutti gli altri canali (che si captano solo via audio), tranne quelli di tutto il mio pacchetto SKY.
In prima serata, poi, mamma ed io abbiamo seguito (in camera mia e sulle frequenze di RAI SPORT SAT) la partita di C1 che il Foggia, la "nostra" seconda squadra di calcio, ha giocato e pareggiato 1-1, in casa, contro l’Avellino: è stato un bel "match", avvincente ed emozionante, che la compagine pugliese (ora terza in classifica insieme alla Salernitana e ad un punto dalla vetta) avrebbe meritato di vincere.

Stamattina, dopo una dormita di 6 o 6 ore e un quarto, mi sono recato in ufficio dove ho ripreso la mia attività  lavorativa, sebbene con un certo ritardo rispetto all’orario in cui ho aperto il SIA, ma questo a causa di antipatiche noie tecniche.
Ho anche parlato con Giovanni e salutato i miei colleghi; quest’anno sono pure particolarmente contento, poiché la nazionale italiana di calcio è diventata campione del mondo e la giustizia sportiva ha assegnato lo scudetto di campione d’Italia all’Inter, la squadra di cui mamma ed io siamo tifosi: evviva e in barba agli stranieri e all’odiatissima Juve!
Inoltre Bettini, il mio ciclista preferito, ha vinto il campionato del mondo su strada e gli atleti "azzurri" hanno mietuto altri importanti successi sportivi a livello internazionale tra cui, da non sottovalutare, il titolo mondiale femminile a squadre di tennis, cioè la "Federation Cup", che è l’equivalente della Coppa Davis maschile, battendo in finale le quotatissime Belghe.

Ora vorrei parlare di come abbiamo passato l’estate mamma ed io.
Siamo partiti e arrivati a Riccione il 17 Luglio, dove la nostra prima parte di vacanze si è protratta fino al 22 Agosto; ma procediamo con ordine.
(A questo punto apro una parentesi sulla giornata del 10 Ottobre, partendo dal mio arrivo a casa, dove sono arrivato, intorno alle 15.30 e piuttosto stressato: ho mangiato un boccone con mamma, nell’attesa che tornasse il tecnico SKY per quella faccenda di cui ho parlato sopra. Per fortuna era tutto a posto e il problema col nuovo decoder era legato soltanto al suo corretto uso e a quello dei telecomandi. Accomiatatoci, infine, dal tecnico, mamma ed io abbiamo finito di mangiare e ci siamo gustati un delizioso caffè freddo. In serata, abbiamo poi seguito alla Tv la partita di calcio di ritorno, a livello Under 21, che la nostra nazionale, dopo lo 0-0 dell’andata, ha brillantemente vinto, in Spagna contro gli Iberici, grazie soprattutto a un impeccabile primo tempo degli "azzurrini", andati 2 volte a segno con gli strepitosi gol di Chiellini e Montolivo, ai quali le "furie rosse" hanno replicato soltanto nella ripresa e con un’inutile rete che ha sancito il risultato finale sul 2-1 a nostro favore! Per la cronaca, l’incontro era valido per l’ammissione alla fase finale a 8 squadre del campionato europeo di categoria, che si terrà  a Giugno in Olanda. L’11 Ottobre, invece, sarà  la volta dell’Italia di Donadoni, chiamata a vincere a tutti i costi a Tbilisi contro la Georgia, e questo riguarda l’ammissione alla fase finale del campionato europeo maggiore: forza "azzurri", dunque!

Il 17 Luglio, nonostante il famoso sciopero dei tassisti, mamma ed io abbiamo ovviato all’inconvenienza, grazie al marito della nostra colf, che ci ha accompagnato in macchina fino al Piazzale Tiburtino facendosi pagare, però, profumatamente l’intero servizio (bagagli compresi) con la somma di 100 Euro, che mia madre gli aveva offerto molto ingenuamente!
Comunque, perlomeno, la mamma ed io ci siamo accomodati finalmente nel pullman che, intorno alle 6.45 del mattino, ha lasciato il piazzale romano, per intraprendere il viaggio che ci avrebbe portato a Riccione, dove saremmo giunti poco dopo mezzogiorno e alla fermata di Villa Mussolini; (Tra parentesi, il viaggio in pullman è stato piacevole e ci ha permesso anche una sosta, della quale ho approfittato per concedermi qualcosa da bere a un bar, un caffè e una pausa all’aria aperta, con relativa sigaretta che mi sono goduta, prima della ripartenza per la riviera adriatica.) lì, nell’attesa che mamma chiamasse un taxi per il tragitto fino all’"Hotel Monica", dove alloggiamo da 6 anni, io ho fatto la guardia ai bagagli.
Sistematici poi in albergo, abbiamo occupato per due giorni una camera, aspettando che si liberasse la nostra, più fresca, comoda e spaziosa, e situata al n. 52 del terzo piano.
Ma torniamo al 17. A Riccione faceva piuttosto caldo, anche se la temperatura era più mite dell’afa infernale di Roma e c’era un’apprezzabile ventilazione, come avrebbe detto il compianto Sandro Ciotti! Sceso a pranzo con mamma, speravo fortemente di non rivedere Rimedia (la cameriera tuttofare che conosco da 6 anni, studia "Ingegneria ambientale" all’Università  di Cagliari e mi piaceva molto), poiché dallo scorso Febbraio non mi aveva dato più notizie di sè, nonostante i miei tentativi epistolari ripetuti coi quali io le offrivo e chiedevo solo amicizia e, perciò avevo deciso successivamente di tagliare completamente i ponti con lei anche perché, nel frattempo sentivo una certa attrazione per Silvia, che abita a Roma.
Mentre sto per recarmi al tavolo da pranzo, vedo con la coda dell’occhio spuntare Rimedia dalla cucina: sono attraversato, quindi, da un forte stato di ansia, durante il quale non so come comportarmi con lei, se filarmela o no e non riuscendo, comunque, a mantenere una certa calma; in poche parole mi sento con quattro piedi in una scarpa, come dicono i Pugliesi di Lucera!
Ma, appena sono seduto al tavolo, Rimy mi sorprende letteralmente, perché mi accoglie calorosamente con baci e abbracci, dando il benvenuto anche a mia madre e rischiando di far rovesciare il contenitore dei grissini (con il contenuto stesso) sulla tovaglia!
Finito di mangiare, mamma ed io saliamo in camera, io comunico, via cellulare e a Roma al mio amico Santo, la grande notizia della sorprendente reazione di Rimedia nei miei confronti, e "Tino" mi consiglia sul come comportarmi, sia con Silvia (verso la quale provo sempre un certo trasporto) che con Rimy, con cui vorrei reinstaurare un rapporto di buona amicizia; il consiglio del mio psicoterapeuta (Santo), in pratica, è quello di mantenere buone relazioni amichevoli con tutte e due le ragazze, nell’attesa degli eventi, senza precludermi la possibilità  di conoscere e frequentare qualche altra donna a Roma, in modo da poter scegliere, un domani, la persona giusta per me.
Quello che mi raccomanda Tino, in ogni modo, è di fare un passo alla volta con le ragazze, senza cioè farmi troppe illusioni con loro, non appena mi mandano un piccolo e semplice segnale positivo. E i consigli di Tino e, direi, di quasi tutte le persone a me care e che conosco, sono sempre gli stessi anche oggi (13 Ottobre).

Tornando a quel 17 Luglio, quella chiacchierata telefonica con Santo mi ha rasserenato e tranquillizzato; quel giorno, stanchi del viaggio, mamma ed io abbiamo riposato un po’ in camera e, nel pomeriggio, io sono sceso in spiaggia per salutare gli amici che ho lì, avvertendoli del nostro arrivo. Prima di rituffarmi nel mio diario, voglio aprire una parentesi.

Mercoledì 11 Ottobre, la nazionale italiana maggiore ha affrontato a Tbilisi, la locale formazione della Georgia, in vista delle qualificazioni alla fase finale del campionato europeo calcistico di categoria. Il primo tempo è stato piuttosto opaco da parte degli "azzurri", che hanno giocato bene solo a sprazzi, illudendoci col gol di De Rossi e con le due nitide occasioni da rete create da Toni prima del gol al quale, pochi minuti dopo, la Georgia ha replicato con il pareggio e, nel finale di tempo (che si è concluso sull’1-1 ed è stato, in sostanza, equilibrato), con un clamoroso palo, che ha fatto correre brividi tremendi sulla schiena di tutti gli Italiani, tifosi compresi!
Nell’intervallo, ho finito di fumare, sul balcone della mia casa, una sigaretta al mentolo, poi sono rientrato, apprestandomi a seguire la ripresa insieme alla mamma, nel salone, con non molte speranze sull’esito finale della partita.
Comunque, alla fine è andata bene per gli azzurri che, pur soffrendo di tanto in tanto, hanno portato in porto la vittoria meritatamente, grazie ad un discreto secondo tempo e, soprattutto alle belle reti di Camoranesi e Perrotta, che hanno fissato il punteggio sul 3-1 a nostro favore.
Nel girone degli azzurri la Francia, come prevedibile, ha battuto in casa le Far Oer con un rotondo e squillante 5-0, mentre l’Ucraina ha regolato la Scozia per 2-0; la situazione in classifica, per ora, vede Francia e Scozia in testa con 9 punti, davanti all’Italia (rientrata piuttosto bene in corsa per l’ammissione alla fase finale) con 7, poi segue l’Ucraina con 6, la Lituania con 4, la Georgia con 3 e le "cenerentole" Far Oer, che non hanno ancora incamerato alcun punto.

Per quanto riguarda il campionato mondiale piloti Formula 1, nel quale io faccio il tifo per Fisichella, che ormai non può più vincere il titolo, le mie speranze in una vittoria finale del ferrarista Schumacher sono ridotte, praticamente, al lumicino perché, dopo il ritiro del Tedesco nella gara di Domenica scorsa e la contemporanea vittoria di Alonso (lo Spagnolo), che contende la corona mondiale a "Schumi", la situazione in classifica generale (con la sola corsa rimasta da disputare, in Brasile, il prossimo 22-10) è ora la seguente: Alonso al comando con 126 punti, seguito da Schumacher con 116, dall’altro ferrarista, il Brasiliano Massa a quota 70, poi c’è l’Italiano Fisichella, quarto a 69, Raikkonen (Finlandia) a 61 e l’Inglese Button a 50 punti.
Solo una vittoria di Schumacher nel prossimo Gran Premio e un mancato piazzamento di Alonso tra i primi otto nella stessa gara, consegnerebbe il titolo al Tedesco che, in questo caso, raggiungerebbe lo Spagnolo a quota 126 ma avrebbe, dalla sua, un maggior numero di gare vinte.

Per la giornata di ieri, 12 Ottobre, nonchè per il resto del diario, vi aggiornerò prossimamente.

Giovedì scorso, 12-10, mi ero svegliato con lìidea di andare in ufficio e avevo anche fatto colazione; ma poi, non me la sono sentita di andare a lavorare: del resto, ero bianco come un cencio, avevo bisogno di riposo e, infatti, tornato a letto, ho dormito per altre tre ore. Comunque, sono tornato al lavoro il giorno dopo, munito di regolare certificato medico, così non ho perso la giornata di Giovedì. E parliamo un po’ di detta giornata, nel pomeriggio della quale mi sono recato dal mio amico Santo, per la consueta seduta psicoterapeutica. A "Tino" ho parlato dei miei problemi, di come mi sento adesso (sostanzialmente depresso e, o troppo mogio o troppo adirato, nervoso ed euforico), nonchè della forte depressione che sta attraversando mia madre in questo periodo; in ogni caso, durante la nostra chiacchierata, non sono mancati un briciolo di relativa serenità  e qualche spunto di ilarità : infatti, Tino mi ha trovato meglio rispetto alla visita precedente e, tra l’altro, mi ha consigliato anche di non spezzettare troppo il lavoro con le assenze, ma di dare un ritmo continuativo ad esso ed una cadenza giusta a tutte le altre cose. Devo, insomma, cercare di essere sempre sereno il più possibile, per me e la mamma, e mirare a raggiungere un certo equilibrio interiore; piano piano, i problemi di mia madre e quelli miei (da quelli più seri a quelli meno importanti) si appianeranno, anche con l’aiuto del buon Dio, e tutto confluirà  in una vita normale e serena per noi due!
Venerdì 13, sono tornato in ufficio, ho lavorato di buona lena e ho notato con piacere che, anche se la notte prima non avevo dormito molto, i miei riflessi erano più pronti e lucidi di Mercoledì 11.
Al termine della mattinata lavorativa del 13 Ottobre, ho firmato il SIA dell’uscita con 14 minuti di esubero (che porta il totale ad oggi, 16-10, a 49 minuti) e sono tornato a casa, dove ho pranzato, bevuto il caffè e fumato la sigaretta, parlando intanto con mamma.
Nel pomeriggio, è tornato da noi il tecnico SKY, per spiegarci come fare per registrare qualsiasi programma su qualsiasi emittente usando il video-registratore JVC che ho in camera mia (dove ce ne sono 2, per non contare il SABA per la TV di mamma nel salone!), senza incorrere negli inconvenienti che possono derivare dal nuovo decoder SKY, che sto utilizzando da pochissimo.
Il tecnico se ne è andato via alle 17.00 circa, dopodichè io e mamma abbiamo intrapreso le prove di registrazione per ben 3 ore, dopo le quali, io sono riuscito a incidere qualcosa, ma mia madre ha bisogno ancora di un po’ di pratica, per imparare bene a registrare per me, quando io sono assente da casa.
Sabato 14, in mattinata, ho parlato molto, via cellulare, col mio amico Bruno, col quale mi vedo spesso alla palestra che frequento per la pallavolo; quel giorno, sarebbero iniziate le attività  del mio gruppo di amici "sabatani", ma io ho spiegato a Bruno che avrei disertato la palestra, nel pomeriggio, per tutta una serie di motivi di vario genere ed eventuali effetti collaterali.
Perciò, ho passato tutta la giornata di quel 14 Ottobre tra le mura domestiche tranne il mattino, quando sono uscito per comprarmi le sigarette, i cigarillos alla vaniglia e giocare la schedina Totocalcio, che mi è costata 19 Euro!
Il primo pomeriggio, l’ho passato seguendo, sul canale 205 "Diretta gol" di SKY, le partite del campionato cadetto di calcio dai vari campi e poi, alle 18.00 e sempre sulle frequenze della grande emittente, mamma ed io abbiamo assistito all’avvincente anticipo calcistico di serie A, tra la Sampdoria (che giocava tra le mura amiche dello stadio di Genova) e il Milan, contro cui facevamo un tifo appassionato e sfegatato (soprattutto io!).
Al termine di una gara vibrante e piena di colpi di scena il risultato finale, maturato nel secondo tempo grazie al vantaggio doriano di Bonazzoli e al pareggio di Kaladze, è stato di 1-1.
In serata, poi, l’altro anticipo giocato a Siena, tra i locali e il Messina, si è concluso con la vittoria senese per 3-1.

Ora scappo e domani, 17 Ottobre, aggiornerò il mio diario.

Domenica scorsa, dopo essermi alzato intorno alle 9.00 del mattino, aver fatto una leggera colazione e sbrigato le mie cose in casa, mi sono acceso una sigaretta mentolizzata ascoltando un po’ di buona musica dai canali audio di SKY( c’era anche "Vogue" di Madonna).
Uscito di casa, sono andato a piedi e in tutta fretta alla chiesa di "San Leone Magno" per la messa delle 10.30; dopo aver ricevuto la Comunione e la Benedizione, la cerimonia si è conclusa ed io ho aspettato pochi minuti, prima di prendere appuntamento con Padre Raffaele (che aveva officiato la funzione) per un appuntamento con lui, che mi ha fissato l’incontro-confessione-chiacchierata nel suo ufficio, attiguo alla chiesa, per il 23 Ottobre alle ore 18.00.
Tornato a casa, ho avuto un’accesa e animata discussione con mia madre per cui, subito dopo, ho fumato un’altra sigaretta per allentare la mia tensione, tranquillizzarmi un po’ e riflettere pregando.
Più tardi, mentre la mamma stava preparando il pranzo, io ero immerso nella lettura di uno dei miei innumerevoli "Tex". Finito di mangiare, mamma ed io abbiamo gustato un buon caffè, che io ho bevuto nella tazzina dell’Inter, poiché la nostra squadra del cuore avrebbe giocato, alle 15.00 e a Milano, contro il Catania. In ogni caso, dopo pranzo, mentre mia madre andava a farsi un pisolino, io ho fumato tranquillamente nel nostro ampio soggiorno, nell’attesa che partisse il Grand Prix motociclistico del Portogallo, classe 500 e valevole per il titolo mondiale piloti, che avrei seguito in camera mia, sullo schermo di "ITALIA 1".
Ma procediamo con ordine; alle 14.00 scatta il Gran Premio, penultima gara prima della prova finale (che si terrà  a Valencia, in Spagna), e la corsa si rivela subito avvincente ed emozionante;
succede di tutto: sorpassi e controsorpassi, incidenti vari (per fortuna senza il morto), in uno dei quali lo Spagnolo Pedrosa (in lotta per il mondiale, ma molto distante in classifica generale), nel tentativo di superare il compagno di squadra Hayden, l’Americano leader in classifica, lo tampona ed esce fuori pista con lui, autoescludendolo dal duello serrato che il pilota statunitense ha con l’immediato inseguitore in classifica generale, l’Italiano Valentino Rossi, partito in pole position in questa gara e autore di un’ottima prestazione durante la stessa.
Per farla breve, la competizione finirà  con la vittoria dello spagnolo Elias, che precederà  per 2 millesimi Rossi in un arrivo bruciante, terzo sarà  l’americano Roberts Jr. davanti al connazionale Edwards. Adesso, in classifica generale è balzato al comando il nostro alfiere nazionale (Rossi, appunto), che precede di 8 punti Hayden, e potrà  laurearsi campione del mondo: ma tutto si deciderà  nell’ultima gara a Valencia, dove ci sarà  una spasmodica lotta tra l’Italiano e lo Statunitense, gli unici che possono ancora aspirare al titolo.
Ma parliamo adesso del match calcistico della sesta giornata di serie A (che interessa più da vicino me e la mamma), quello delle 15.00 tra l’Inter e il Catania, che si tiene allo stadio meneghino del "Meazza", e va in onda sul canale 252 di SKY.
Dopo l’accensione propiziatoria del lume davanti al quadro di Gesù Bambino e della Madonnina (accensione che ho effettuato, sì, per scaramanzia, ma in primo luogo per ottenere vittorie per me e mamma nella grande e problematica battaglia della vita!), mia madre e io ci apprestiamo a seguire l’incontro con fondate speranze.
La partita ha inizio ed è bella e vibrante, poiché l’Inter parte bene e comincia ad attaccare con una certa pressione sugli avversari, ma il Catania risponde bene in contropiede e, su uno di questi, va in vantaggio grazie a uno splendido gol di Mascara che, con un meraviglioso pallonetto scoccato dal vertice offensivo sinistro fa secco, dalla parte opposta e col pallone che muore nel sette, il portiere Julio Cesar (forse anche leggermente ingannato dal sole): rete capolavoro e, purtroppo, è 1-0 per i Siciliani! A quel punto, l’Internazionale si getta in avanti, creando numerose situazioni pericolose e qualche nitida palla-gol, ma gli Etnei ribattono colpo su colpo giocando a viso aperto; l’Inter aumenta la pressione finchè, intorno alla mezzora, raggiunge il meritato pareggio: bellissima azione avvolgente, cross dal vertice d’attacco destro su cui, a centro area, si fa trovare puntuale Stankovic che incorna di testa, battendo imparabilmente il portiere catanese Pantanelli: 1-1!
Sulla spinta emotiva per la rete ottenuta, l’Inter continua ad attaccare, approfittando anche del contraccolpo psicologico subito dagli Etnei che, a loro volta, arretrano pericolosamente il baricentro rischiando di passare in svantaggio sui reiterati assalti nerazzurri; poi ,il Catania si riprende ma il primo tempo, relativamente equilibrato e con i giocatori interisti che avrebbero meritato il vantaggio di misura, si chiude in parità .
La ripresa è ancora più bella dei primi 45 minuti. Il Catania ha anche qualche buona situazione da sfruttare in attacco, ma è l’Inter che preme di più e assedia letteralmente il fortino siculo finchè, alla fine, gli sforzi della squadra milanese vengono premiati, grazie ad un’altra rete di Stankovic, in straripante forma fisica: 2-1!
Tra l’altro, c’è da dire anche che nel primo tempo e ancora sul risultato di 1-0 per il Catania, l’attaccante nerazzurro Cruz si era fatto parare un rigore dal portiere avversario.

Il secondo tempo scorre via, poi, con occasioni da una parte e dall’altra ma con la squadra interista che alla fine, per opportunità  da rete e volume di gioco, porta a casa meritatamente la vittoria per 2-1 contro un Catania che, comunque, ha fatto la sua bella figura: ed ora, l’Inter si può godere il primato solitario in classifica con 14 punti e 2 lunghezze di vantaggio sulle seconde!
La serata domenicale, infine, l’ho trascorsa seguendo su SKY il posticipo calcistico del massimo campionato tra la Lazio (che giocava a Roma) e il Cagliari.
Prima di questo, però, ho festeggiato con la mamma, la vittoria e il primato interisti: prima abbiamo brindato con un bicchierino e poi il mio festeggiamento personale è proseguito, al crepuscolo quando, godendomi un cigarillo aromatico alla vaniglia nel salone, ho ascoltato prima il bel long playing di Gazebo degli anni ’80 (con pezzi stupendi come "Love in your eyes", "Masterpiece" e "I like Chopin") e poi le note decisamente rock e scatenate del 45 giri di Suzi Quatro, e mi riferisco al famosissimo "Devil gate drive".
Ma torniamo al posticipo di prima serata Lazio-Cagliari.
La partita non è stata un granchè e, dopo un secondo tempo più squallido del primo, l’incontro è terminato con un salomonico 0-0. Sulla schedina Totocalcio ho totalizzato 8 punti.

Lunedì 16 Ottobre, sono tornato nel primo pomeriggio a casa, dopo le mie regolari ore di lavoro in ufficio e, alle 18.40, mi sono immerso nella vasca e, in circa 10 minuti, ho fatto un bel bagno caldo, rilassante e tonificante, con relativi shampoo e balsamo per capelli.
In prima serata ho seguito, su SKY, il posticipo di serie B che la Juventus, a Treviso e contro i locali veneti, ha fatto suo grazie alla bella rete di Cristiano Zanetti, maturata nel primo tempo.
Naturalmente, io facevo il tifo per la compagine trevigiana e, perciò, sono rimasto un po’ deluso; in compenso, la partita è stata molto bella e appassionante, ricca di spunti tecnici (soprattutto juventini) e pathos emotivo, è stata condotta in porto meritatamente dalla Juve, ma contro un bel Treviso che, nonostante i suoi mezzi tecnici inferiori rispetto alle "zebre" torinesi, ha lottato ad armi pari contro gli avversari, dimostrando di meritare in pieno la sconfitta con l’esiguo risultato.
Quella notte sono andato poi, a dormire, ma non riuscivo a prendere sonno. Mi sono ripetutamente alzato per mangiare qualcosa nel latte, fumarmi una sigaretta mentre ascoltavo, in cuffia e nel salone, il disco mix "Good times" degli "Chic" e scrivere, alla fine, un ennesimo bigliettino a Rimedia, in toni decisi ma corretti. Dopodichè, sono andato sul balcone e mi sono acceso un’altra sigaretta nel gelo notturno; sono, quindi, tornato a letto, dove mi sono addormentato per le 4.30 e così, il mattino seguente (Martedì 17) e con sole 2 ore e mezza di sonno, mi sono recato in ufficio, dove sono arrivato alle 8.45.
Vorrei spendere qualche parola, ora, sulla tragedia occorsa alla stazione "Vittorio Emanuele" della linea A della metropolitana di Roma, drammatico incidente accaduto proprio in quell’infausto 17 Ottobre, alle 9.35 di mattina, e che ha causato la morte di una trentenne pendolare nonchè il ferimento di centinaia di persone, molte delle quali versavano in condizioni gravissime.
Tutto questo per colpa dell’imperizia di un macchinista che ha superato il limite di velocità  consentito in galleria; poi il boato, le urla e tutto il caos che sapete: spero vivamente che queste cose non succedano più in nessuna parte del mondo! Quella mattina, ho appreso in ufficio del tragico evento tra le 10.00 e le 11.00, e le notizie che si susseguivano via via sulle cause del disastro, sulla sua entità  e sulla ripresa efficiente della metropolitana (bus e tram compresi) si propagavano più disparate e discordanti che mai. Io so solo che vari tratti della linea A della metro sono rimasti bloccati per tutto il giorno e che solo la linea B e i mezzi pubblici in superficie funzionavano regolarmente; per cui, al termine della mia giornata lavorativa, ho preso la metro B dalla fermata "Garbatella" e, su consiglio di alcuni gentili passeggeri, sono sceso a "Colosseo", onde evitare tutto il "casino" di folla, ressa e traffico che avrei trovato, sempre in superficie, in zona "Termini" e, appena raggiunta l’uscita della fermata metro "Colosseo" e intravisto il 60, mi sono fiondato all’aria aperta riuscendo a prendere, quasi al volo, quel mezzo piovutomi come manna dal cielo!
Una volta sceso a via "4 Novembre", ho attraversato a piedi "Piazza Venezia" e poi, ho intrapreso una folle corsa, facendomi largo tra la folla, per montare sul 46 che, partito pochi minuti dopo dal capolinea, mi ha riportato finalmente a casa, dove sono giunto poco prima delle 15.30.
Ma adesso parliamo di cose più allegre: sarebbe anche ora!
La serata si prospettava interessante, poiché proponeva, sugli schermi di SKY, il match calcistico di andata di "Coppa Campioni", in quel di Bruxelles, tra i Belgi dell’Anderlecht e il Milan.
La partita è stata interessante per i primi 15 minuti nei quali, a un promettente avvio della squadra italiana, rispondeva quella belga con pericolosi affondo in contropiede.
Tuttavia il primo tempo non è stato all’altezza, perché ha registrato scarsezza di mezzi tecnici e sterilità  offensiva da parte dell’Anderlecht (che sarebbe calato visibilmente nella ripresa) e, dall’altra parte, la stessa incapacità  in attacco rivelata dal Milan che, pur costruendo numerose e nitide palle-gol contro le poche belghe, non riusciva a segnare nonostante la sua netta superiorità ; per cui, si andava all’intervallo sul risultato di 0-0.
Nel secondo tempo, ricco di ammonizioni ed espulsioni da entrambe le parti, il Milan ha cinto letteralmente d’assedio la porta avversaria e, alla fine, è riuscito a condurre in porto la vittoria per 1-0 e con pieno merito, grazie a una rete, mi sembra, di Kakà .

Mercoledì 18, è stata la volta delle altre 2 squadre italiane impegnate nella "Champions’League", l’Inter e la Roma.
Alle 20.45, mamma ed io abbiamo assistito in diretta e sugli schermi di "SKY" (mentre io registravo la partita della Roma su RAI 1), alla partita della nostra squadra del cuore che affrontava, a Milano, i Russi dello Spartak Mosca, che dovevano essere alla nostra portata anche perché, nelle fila del team moscovita si registravano parecchie assenze di titolari.
L’inizio è scoppiettante da parte dei giocatori interisti che, dopo appena 10/15 minuti del primo tempo, si trovano in vantaggio per 2-0, grazie alla doppietta di Cruz (tempista e preciso nell’inserirsi per le 2 reti) e ad una prestazione super di Recoba e di tutta la squadra!
Ma poi, l’Inter si rilassa troppo, commette i soliti errori in difesa (pur creando tantissimo) e, nella ripresa, arriva puntuale il gol russo, che rimette tutto in discussione.
Ciononostante l’Inter tutto cuore e con nervi abbastanza saldi, riesce a vincere meritatamente la partita per 2-1, mettendo in carniere i primi 3 punti in coppa e mantenendo ancora qualche speranza per la qualificazione agli ottavi di finale.
A incontro finito, mamma è andata a letto, mentre io mi sono visto la registrazione del match della Roma (senza che sapessi come era andato a finire!) che ad Atene ha piegato, con pieno merito e per 1-0, i Greci dell’Olympiakos Pireo.
Adesso la Roma, con 6 punti in classifica nel suo girone, ha buone possibilità  di approdare agli ottavi della prestigiosa competizione europea.
Giovedì sera, in quel diluvio torrenziale scatenatosi a Roma, ma ben coperto e munito di ombrello, mi sono rivisto finalmente (e dopo le ferie), col mio amico Enzo, col quale avevo appuntamento davanti al cinema "Giulio Cesare" dove, per le 20.20, era in programmazione il film "Scoop", scritto, diretto e interpretato da Woody Allen e che aveva, come protagonista femminile, una bellissima, frizzante e brava Scarlett Johansson.
Ma procediamo con ordine; quando è arrivato Enzo, siamo andati alla ricca tavola calda con servizio di ristoro, situata nei pressi del cinema, dove abbiamo consumato qualcosa di caldo, abbiamo bevuto e ci siamo intrattenuti parlando un po’.
Dopodichè, siamo entrati al "Giulio Cesare" e abbiamo assistito alla proiezione.
Il film era un giallo-rosa molto carino, con una trama interessante con contorni fiabeschi ed anche un relativo lieto fine: insomma, a noi due è piaciuto parecchio!
Usciti dalla multisala, Enzo mi ha accompagnato a casa in macchina; durante il tragitto e mentre sostavamo davanti al cancello del mio palazzo, abbiamo avuto modo di chiacchierare amabilmente affrontando vari temi: lui mi ha anche dato vari consigli sulla mia linea di comportamento, soprattutto nei confronti di mia madre, che purtroppo è alle prese con una forte e antipatica depressione. Alla fine, posso tranquillamente dire di aver passato, con il mio amico, una bella serata, serena e distensiva. Voglio ancora sottolineare che, giunto nella mia abitazione e dopo aver fatto un breve e conciso resoconto, a mamma, su come avevo trascorso il mio tempo con Enzo (spendendo anche due parole sul film visto), ho controllato i risultati calcistici delle squadre italiane impegnate in coppa "U.E.F.A.", scoprendo che era andata male solo al Livorno, sconfitto in trasferta o in casa, ma era andata meglio al Parma e al Palermo, che avevano raggiunto buoni risultati ;in particolare, la simpaticissima compagine siciliana era riuscita a espugnare il "tosto" campo tedesco di Francoforte, ottenendo un bel 2-1 contro l’Eintracht!

Apro una parentesi. Oggi, Martedì 24 Ottobre, mi sento abbastanza sereno e tonico anche in ufficio e voglio approfittare delle ore mattutine per lavorare bene a questo mio diario: infatti le ore del mattino hanno l’oro in bocca! (Antico proverbio, ripreso da Jack Nicholson nel celeberrimo film di Stanley Kubrik, dal titolo "Shining"). Ieri ho lavorato discretamente e, al termine, ho firmato il "SIA" di uscita con 17 minuti di esubero, portando il mio recupero, rispetto all’unica giornata persa di Ottobre, a 113 minuti. Quando sono tornato a casa, ho mangiato, bevendo un goccio di vino rosè (oltre a una discreta quantità  d’acqua) e, a fine pranzo, la mamma ed io abbiamo gustato un buon caffè caldo. Poi mi sono acceso una "Marlboro" rossa lunga, ma mi sentivo nervoso e arrabbiato per varie ragioni: oltretutto ero visibilmente stanco, anche perché la notte precedente avevo dormito molto poco. Comunque, nel pomeriggio sono uscito per recarmi da padre Raffaele, con cui avevo appuntamento alle 18.00 (e ho quasi spaccato il minuto!) per la confessione-chiacchierata che avevo prenotato, d’accordo con lui, due Domeniche prima, e che abbiamo tenuto nel suo ufficio, attiguo alla chiesa di San Leone Magno. Il buon sacerdote barese mi ha confessato e assolto, dandomi una bella e breve Penitenza, nonchè preziosi consigli su come comportarmi con mamma, che si trova in quella difficile situazione di cui ho già  parlato, e sulla mia linea di condotta per affrontare le piccole e serie difficoltà  della vita di tutti i giorni (e buona parte di tutto questo era contenuto, in poche parole, nella Penitenza assegnatami).
Insomma, quando sono uscito dalla chiesa per ritornare a casa a piedi, mi sentivo più sereno e rinfrancato nello spirito.
Con la mamma, appena arrivato, ho fatto la pace (poiché nella stessa giornata ero stato molto brusco con lei), ho parlato con calma e pazienza e, intorno alle 19.00, sono entrato in camera mia e mi sono rilassato un po’, ascoltando il favoloso LP "Wish you were here" dei Pink Floyd, mentre fumavo un aromatico cigarillo.
Dopo cena ho assistito, con mia madre e in camera mia, su "SKY Cinema 1", al film "Cinderella man-una ragione per lottare", una storia vera, ambientata nell’America degli anni ’20/’30, nel periodo che abbraccia e conclude la "grande depressione", storia che trattava di un pugile irlandese-americano( interpretato da un magnifico Russell Crowe) e delle sue vicissitudini (comprese le responsabilità  di marito e padre, con moglie e tre figli da mantenere), durante la sua carriera di boxeur non eccellente ma pieno di coraggio. Per una serie di circostanze, il pugile è costretto a interrompere la sua professione; poi, aiutato soprattutto dal suo amico allenatore e secondo, si ritrova a sfidare l’allora campione mondiale dei pesi massimi, e riesce a conquistare il titolo ai punti contro l’avversario straricco, super favorito, cattivo, arrogante e nettamente più valido dal punto di vista tecnico. Il protagonista (eroe per la sua gente) così, spinto dalle necessità , oltre che dalla sua grande forza interiore e dall’affetto che nutre per la sua famiglia, ottiene quello che voleva, riuscendo soprattutto a dare un futuro degno per sè e i suoi familiari. Dopo il film, sono andato a letto e ho dormito per circa 7/8 ore.

Ora vi lascio e aggiornerò il mio diario – prossimamente su questi schermi!

Oggi, 25 Ottobre, sono arrivato in ufficio e ho firmato il SIA di entrata alle 9.10. Vorrei fare una puntualizzazione: anche se spesso scrivo che sono stanco, nervoso ,arrabbiato, in qualsiasi luogo in cui mi trovi e, talvolta, parlo anche dei miei minuti di recupero( giunti a 138) sulla mia giornata lavorativa persa in questo mese, non vuol dire che il mio lavoro non mi piaccia, ma soltanto che in ufficio,a volte, mi capita la giornata positiva e altre quella no. Questo, d’altra parte, succede a tutti noi comuni mortali; quando mi trovo nella giornata negativa, ciò dipende anche dalla mia natura particolarmente sensibile e insicura, nonchè dal fatto che, magari, la notte prima io abbia dormito poco e sia stato agitato. Ieri pomeriggio, a casa e in camera mia, ho ascoltato il primo 33 giri degli "Imagination" (quello, per intenderci, col pezzo pilota "Body talk"), godendomi un cigarillo e cercando di rilassarmi dopo una solenne arrabbiatura, che poi sarebbe precipitata in uno dei miei momenti di sconforto generale. In ogni caso, poi mi sono ripreso, ho consumato una cenetta fredda e ho chiamato col telefonino il cellulare di Aosta, per parlare con la mia amica Betta, con cui ho avuto una gradevole e distensiva conversazione, dopo la quale ho continuato a leggere uno dei miei "Tex" arretrati, dal titolo "I dominatori della valle".
Dopo le 21.00 e su RAI 1 ho seguito, con la mamma, la seconda e ultima parte della "fiction" dedicata a Papa Giovanni Paolo I (Albino Luciani) e intitolata "Il sorriso di Dio".
Mamma ed io non avevamo visto la prima parte, ma ieri abbiamo assistito, prima della proiezione, al riassunto della puntata precedente, di cui mi aveva anche parlato abbondantemente un mio collega d’ufficio, fornendomi i più esaurienti dettagli.
La seconda parte è stata molto bella, interessante e commovente, e ha portato alla luce la splendida figura di Papa Luciani, pontefice buono, semplice ma anche innovatore e proiettato nel futuro, che voleva una Chiesa più umana e aperta, tesa soprattutto a riavvicinare le folle, di qualsiasi razza e ceto sociale, alla parola di Dio e Gesù. Nonostante la sua grande cultura, Papa Luciani si rivolgeva a tutti con parole prive di fronzoli, che arrivavano direttamente al cuore, ed aveva spesso il sorriso sulle labbra; il Papa veneto non aveva perso la semplicità  del piccolo prete montanaro che era stato una volta, e ha indirizzato il suo messaggio principale ad una evangelizzazione universale, rivolta particolarmente ai deboli, ai poveri e a tutti i bisognosi e sofferenti nel corpo e nello spirito. Mi ha colpito molto la sua frase, in cui diceva che Dio era anche madre, volendo far capire che il cuore del Signore ha la bontà  del papà  e la dolcezza di una mamma. Quindi il pontefice, ha anche rivalutato la figura della Madonna. Nonostante il suo brevissimo pontificato (conclusosi con la sua morte prematura, su cui ancora oggi non sono ancora chiare le cause), Albino ha lasciato un’impronta fondamentale nella Chiesa e storia italiane e mondiali, essendosi occupato anche di altre problematiche basilari, e ha dimostrato di essere il degno predecessore del suo grande amico, Cardinal Woytila, che lui voleva fosse il suo successore e che sarebbe diventato pontefice massimo, nel 1978 e poco dopo la scomparsa di Albino Luciani, col nome di Giovanni Paolo II, altra immensa figura.
Dopo la "fiction", che è piaciuta molto anche alla mamma, ho continuato a leggere un tantino quel "Tex" e sono andato a letto ma, poiché non riuscivo a prender sonno ed ero alquanto agitato, mi sono rialzato, ho fatto colazione all’una di notte, mi sono fumato una sigaretta disteso sul letto, mi sono finalmente addormentato e stamattina, con appena 5 ore/5 e mezza di sonno, ero già  in piedi alle 7.30.

Ora vorrei parlare di Sabato 21 Ottobre, ma sto per andare via dall’ufficio e, perciò, di questo e altro ancora parlerò domani.

Oggi, Giovedì 26-10, mi era già  preso un colpo! Infatti, in ufficio ,avevo perso la continuazione di questo file (cosa che era successa già  ieri), ma per fortuna, grazie al "miracoloso" intervento della mia collega Barbara, ho ritrovato il prosieguo di tale documento: ora posso tirare un sospiro di sollievo e continuare il mio diario. Sabato scorso era il mio giorno di libertà  dall’impegno lavorativo e, quindi, potevo gestirmi la giornata in santa pace! La mattinata, dal punto di vista atmosferico, era fredda e non prometteva nulla di buono per l’intero dì e, infatti, ho preferito non recarmi in palestra nel pomeriggio, visto che ero piuttosto raffreddato, avevo paura di beccarmi l’influenza sotto la pioggia, regolarmente e copiosamente scesa verso il vespro, e non volevo correre il rischio di dovermi, eventualmente, assentare dall’ufficio per malattia; questo, anche perché non ho ancora fatto il vaccino anti-influenzale e, in questo periodo, gira un fastidioso virus intestinale, primo sintomo del malanno.
Comunque, mi riprometto di tornare dagli amici Sabato prossimo, intanto per rivederli, poi per praticare un po’ di pallavolo e anche per parlare con Simonetta, una mia amica romana che conosco da molto tempo, ma con la quale non ho ancora molta confidenza e con cui voglio vedere se è il caso che nasca, in futuro, qualcosa di bello tra noi.

A questo punto, voglio aprire una parentesi sulle schedine Totocalcio che ho giocato finora: non ho ancora vinto niente ma, nei 6 concorsi su cui ho scommesso, ho realizzato due volte 10 punti, altre due 8, una 9 e un’altra 7; tutto questo fa una buona media a schedina (non c’è che dire!) e, in totale, non ho neanche speso una grossa somma.

Ora torniamo a parlare dello scorso Sabato; dopo pranzo, ho fatto un bel bagno rilassante e tonificante, con tanto di shampoo e balsamo: poi, alle 16.00, ho assistito su SKY, all’incontro di calcio di serie B, che si teneva a Trieste e vedeva di fronte i locali della Triestina e l’odiatissima Juventus. La partita è stata bella e vibrante e si è sbloccata, dopo la prima mezzora del primo tempo, grazie a un gol di Cristiano Zanetti (il secondo in campionato), che ha peraltro finalizzato una bella manovra corale, avvolgente e ariosa: 1-0, purtroppo, per la Juve!
In tutto il match, ripresa compresa, ci sono stati capovolgimenti di fronte e opportunità  di rete (alcune clamorose!) da entrambe le parti ma, sfortunatamente per me, il risultato non è cambiato e, così, la Juventus ha vinto anche questa gara, ma la Triestina avrebbe meritato il pareggio!
Dopo la partita, ho visto le reti e le fasi salienti del campionato cadetto e, alle 18.00, ho assistito all’anticipo calcistico del massimo campionato, che aveva luogo allo stadio "San Filippo" di Messina, e si disputava tra il simpatico team siciliano e l’Empoli.
La partita è stata rocambolesca e ricca di contenuti anche troppo fisici e agonistici e, al termine della tenzone, in cui è successo di tutto, si è registrato un giusto pareggio (2-2)tra le due compagini.
Dopo cena, alle 20.30 e sempre sulle frequenze SKY, era di scena l’altra sfida di serie A, quella relativa a Cagliari-Torino, incontro combattuto, nel quale i locali sardi avrebbero meritato qualcosa in più rispetto alla formazione piemontese. Tuttavia la partita si è conclusa sullo 0-0.

Ora vorrei parlare di Domenica 22.
La mattina, sono andato alla solita chiesa, stavolta però, contrariamente al solito, per la Messa delle 11.30, lasciando a casa mamma, ancora molto depressa. Durante la funzione, ho ricevuto la Comunione da padre Raffaele (che non celebra quella Messa) e, dopo la Benedizione finale, sono tornato a casa a piedi, portando il messalino a mia madre che, così, avrebbe potuto leggere le Sacre Letture nel tardo pomeriggio.
In ogni caso, alle 15.00, lei ed io abbiamo seguito, su SKY e in camera mia, l’incontro Udinese-Inter, in scena allo stadio friulano.
Dopo un primo tempo non pienamente convincente da parte di tutte e due le squadre, abbiamo assistito ad una ripresa che ha sancito un netto progresso da parte dell’Inter che, pur meritando di più rispetto alla squadra locale, non è riuscita a sbloccare il risultato (che alla fine è rimasto inchiodato sullo 0-0), ma ha conquistato un ottimo punto su un difficile campo e contro una "signora" squadra, dimostrando anche margini di miglioramento per il futuro!
Adesso ,vorrei scrivere qualche nota sull’ultima prova del campionato mondiale piloti "Formula 1", il Gran Premo del Brasile, che ho seguito sulla RAI, a partire dalle 19.00.
Nella gara è successo di tutto e, a causa dei primi incidenti (per fortuna senza conseguenze per nessuno, piloti compresi) e di una foratura della Ferrari di Schumacher, autore all’inizio di una strepitosa rimonta (malgrado la sua partenza in quinta fila), è dovuta intervenire più volte la Safety Car. "Schumi", poi ripartito dopo il suo incidente, ha fatto un’altra rimonta che ha dell’eccezionale, poiché ha dovuto recuperare un giro rispetto a moltissimi piloti, ma non è riuscito nell’ardua impresa di conquistare il titolo.
La gara si è conclusa con la vittoria del ferrarista brasiliano Massa, davanti allo Spagnolo Alonso e, in successione, a Button, Schumacher, Raikkonen, l’Italiano Fisichella, Barrichello e De La Rosa.
Per cui l’alloro mondiale è stato vinto per la seconda volta consecutiva da Alonso che, con 134 punti nella classifica finale, ha preceduto Schumacher, a quota 121, 3° si è piazzato Massa a 80 poi, nell’ordine, Fisichella a 72, Raikkonen a 65, Button a 56 e Barrichello a 30.
La classifica costruttori è stata vinta dalla Renault (206 punti) davanti alla Ferrari (201).
Al termine del Gran Premio ho assistito, su SKY, al posticipo calcistico serale di serie A, che era appena iniziato ed era relativo a Milan-Palermo. Si giocava nello stadio milanese e io, ovviamente, tifavo Palermo, sia per simpatia nei confronti dell’èquipe sicula, che per interessi speculativi personali, visto che sono un tifoso interista e voglio che la mia squadra vinca, magari proprio ai danni dei cugini milanisti, tanto lo scudetto che la Coppa dei Campioni. Per quanto riguarda il campionato, inoltre, avrei una grandissima soddisfazione, se un’eventuale vittoria finale dell’Inter avvenisse, senza tener conto della penalizzazione di punti (che Sabato o Lunedì potrebbe essere ridotta) inflitta al Milan all’inizio del campionato stesso!
Ma riprendiamo a parlare dell’argomento che avevo introdotto e, cioè, della sfida Milan-Palermo, che avrebbe concluso l’intero 8° turno della massima serie.
Nel primo tempo si assiste ad una grande partenza milanista, che mette in difficoltà  l’attenta e ordinata difesa della squadra siciliana, ottimamente organizzata anche a centrocampo.
Ma il Palermo, lasciata passare la sfuriata iniziale avversaria, comincia a ribattere colpo su colpo, rendendosi estremamente pericolosa in contropiede; in tutta la partita si registreranno pali da una parte e dall’altra, oltre ad un numero considerevole di palle-gol e situazioni pericolose, create da entrambe le squadre. La prima parte di gara si conclude sullo 0-0 e mette in evidenza una latente sterilità  offensiva e un’opaca condizione fisica da parte del Milan che, durante i suoi attacchi, trova anche un ottimo e decisivo portiere rosa-nero, Fontana; ma anche Dida, portiere milanista, compie difficili interventi. Nella ripresa, il Palermo va subito in vantaggio, grazie ad una magnifica azione corale finalizzata dall’Italo-Australiano Bresciano: io esulto!
Poi il Milan stenta a riprendersi e, quando lo fa, è molto confusionario e assai poco lucido in tutti i reparti, attacco compreso. Gli assalti milanisti mancano di concretezza nella finalizzazione dell’azione, il Palermo è sempre pericolosissimo nelle ripartenze, gestisce bene la gara, Fontana effettua grandi parate, ma anche Dida è costretto più volte a metterci una pezza, finchè sono i rosa-nero che raddoppiano, al 35° minuto, grazie ad un’altra magnifica azione, concretizzata dal Brasiliano Amauri: 2-0 per i Siciliani!
Il finale di incontro è tutto per il Palermo che, tra gli olè del pubblico, mette in mostra un pregevolissimo possesso-palla, legittimando il risultato (che non cambierà  più) e riuscendo, quindi, a mettere a segno un fantastico colpo in trasferta!
Quella tarda sera domenicale, io ero particolarmente contento anche per altre ragioni di carattere calcistico e sportivo: l’Inter, seppure in coabitazione col Palermo, manteneva il primato in classifica e l’imbattibilità  (è l’unica squadra in serie A a non aver mai perso), il Foggia, la "mia" seconda squadra aveva vinto per 2-0, in casa, nel derby col Gallipoli e, nel suo girone di C 1 èin testa al campionato; per finire, il team di pallacanestro per cui tifo, la Whirlpool Varese, aveva vinto la sua prima partita di torneo di A1 battendo, in casa e con 20 punti di distacco, la Air di Avellino.
Adesso, vorrei parlare di mercoledì sera, 25 Ottobre quando, alle 20.30 e su SKY, mamma ed io abbiamo assistito alla partita casalinga dell’Inter contro il Livorno, nell’ambito del turno infrasettimanale del massimo campionato di calcio.
È stato un bellissimo match, in cui forse si è vista la migliore Inter della stagione che, alla fine, ha prevalso per 4-1 sulla squadra toscana.
Inizio interista al fulmicotone e, dopo appena 13/14 minuti del primo tempo, la squadra nerazzurra si trova in vantaggio di due reti, grazie ad un autogol di Pfertzel ,che batte il proprio portiere Amelia, lasciandosi ingannare da un velenosissimo cross di Recoba, e al raddoppio di Materazzi, pronto a incornare di testa un precisissimo corner battuto da un giocatore nerazzurro.
Recoba è in forma strepitosa, Cruz colpisce anche un incrocio dei pali e sfiora il 3-0 quando, nel finale di tempo, si coordina e batte a colpo sicuro, ma Amelia devia in calcio d’angolo.
Tra l’altro, l’Uruguayano Recoba si era dovuto far sostituire, alla mezzora, per un guaio muscolare.
Il primo tempo si chiude sul 2-0 e vede, praticamente, solo l’Inter in campo!
Nella ripresa ,dopo il gol livornese di C. Lucarelli, la squadra nerazzurra è brava a reagire e a portarsi immediatamente sul 3-1, grazie a un preciso tocco dello Svedese Ibrahimovic, servito splendidamente in area da Stankovic, autore di una prepotente azione.
Il sigillo finale al gran trionfo, lo mette a segno finalmente Cruz che, di testa, ottiene il suo primo gol in campionato. L’Inter, pur soffrendo un tantino, ha strameritato il risultato conclusivo!
Ora la squadra del "biscione" mantiene il primato in classifica, sempre a pari merito col Palermo e a 18 punti, poi ci sono la Roma a 14, Udinese e Atalanta a 13, Siena e Livorno a 12.

Ora descriverò la giornata di ieri, 26-10, partendo dal pomeriggio.
Intorno alle 17.00, sono stato ricevuto da "Tino" per la mia seduta psicoterapeutica, durante la quale io e lui abbiamo affrontato argomenti e problemi importanti, tra i quali la crisi depressiva di mia madre alla quale Santo, per telefono, ha indicato un ottimo modo, onde superare tale crisi.
Al termine della seduta, ero abbastanza calmo e un po’ rasserenato, e ho fatto ritorno a casa, dove sono giunto alle 19.00. Dopo una frugale cenetta, mi sono ritirato in camera mia, per rilassarmi un po’, ascoltando musica di vario genere da diversi canali audio SKY, condendo il tutto con un cigarillo alla vaniglia. (Alla fine di quella giornata, mi sarei contenuto molto sul fumo, perché in tutto il giorno, mattino compreso, il totale di questo vizio, sarebbe ammontato a due sigarette e due cigarillos). Più tardi, in prima serata, ho dedicato una buona parte del mio tempo libero, immerso nella lettura della "Gazzetta dello sport" e, verso le 22.40, ho lasciato libera la mia camera a mamma, per farle assistere, su "SKY Cinema 1", all’ultima versione dello splendido film "Oliver Twist" (la cui stessa rielaborazione cinematografica avevo già  visto in TV un po’ di giorni prima, sempre su SKY, avendo modo di apprezzarla pienamente), versione che a mia madre sarebbe piaciuta tantissimo. Mentre mamma stava vedendo il film, io sono andato nel salone, dopo le 23.00, per ascoltare in cuffia il 33 giri dei Rockets "On the road again", ma mi sono addormentato una mezz’oretta durante l’ascolto. Infine, io e la mamma siamo andati a letto nelle rispettive camere e stamani, mi sono svegliato dopo aver dormito per buone 7 ore durante la notte e mi sono regolarmente presentato in ufficio. Ora stacco, vado a casa e spero di passare un bel weekend!

Oggi, 30 Ottobre, mi sento molto teso e agitato; oltretutto, ieri notte non ho dormito molto: ho bisogno di raccogliere bene le idee, per lavorare proficuamente, continuando la stesura di questo diario. Ora passo alla descrizione dell’ultimo fine-settimana, ma prima voglio prendere un caffè in ufficio e fumarmi una sigaretta.

Adesso, dopo la pausa, vorrei fare un accenno alla serata di Venerdì scorso, che ho passato seguendo, in camera mia e sul canale di RAI SPORT SAT, la partita di calcio Perugia-Foggia, relativa al girone B del campionato di C 1. L’incontro è stato brillante e vivo a tratti, ma ha offerto lampi di bel gioco solo a sprazzi. Il Foggia, che giocava in trasferta, ha raccolto un buon punto, riuscendo a rimontare, nella ripresa e su penalty siglato dal Cileno Salgado, la rete del momentaneo vantaggio perugino, marcata da Mazzeo nel primo tempo: quindi, 1-1 finale, con la squadra pugliese che, ad oggi (30-10), è sola al secondo posto in classifica e con 18 punti, staccata di un solo punto dalla capolista Ravenna. Spero proprio che, al termine della stagione, la squadra foggiana faccia ritorno in serie B, da dove manca da diversi anni!
Come già  saprete, mamma ed io tifiamo Foggia, naturalmente subito dopo l’Inter.

Sabato 28 Ottobre, non ho potuto vedere Simonetta, poiché i miei soliti amici non sarebbero andati in palestra; avevano in programma, invece, una gita nell’alto Lazio per la quale, però, si doveva partire col treno, dalla stazione Ostiense, alle 8.20 del mattino: io non me la sono sentita di svegliarmi per tempo e di fare tutta la sfacchinata in treno, andata e ritorno, anche perché in questo periodo sono molto stressato e, tra l’altro, non mi sento ancora pronto ad affrontare una marea di gente. Perciò sono rimasto a casa a riposarmi. Prima di pranzo ho lavato piatti e posate del giorno prima, dando anche una bella pulita al lavandino. Dopo mangiato, ho ascoltato una musicassetta (su cui, tra altre canzoni, era inciso il 33 giri "Thriller" di Michael Jackson) nel salone, rilassandomi col solito cigarillo alla vaniglia. Dimenticavo di dirvi che, in mattinata, avevo fatto un bel bagno caldo e rilassante, lavando anche i capelli e tonificandoli con shampoo e balsamo!
Nel primo pomeriggio, ho fatto un riposino di circa 45 minuti, senza addormentarmi.
Dopodichè ho seguito, alle 16.00 e su una frequenza SKY, la partita di calcio di serie B, tenuta allo stadio di Piacenza, tra i locali e i Pugliesi del Bari che, sfortunatamente e meritatamente, hanno perso per 2-1. Poco dopo le 18.00 e dopo aver visto tutti i gol del campionato cadetto, ho assistito al primo anticipo del turno di serie A, quello di Udine tra i Friulani e la Roma, conclusosi con la vittoria romanista per 1-0 grazie ad una rete, segnata nel secondo tempo dall’extra-comunitario Virga. Ma adesso vorrei occuparmi del piatto forte della serata e, cioè, del derby milanese (giocato in casa del Milan che,inoltre, non ha ottenuto nessuno sconto sulla penalizzazione di 8 punti inflittagli all’inizio del massimo campionato: evviva!) tra la squadra rossonera e l’Inter, partita che mamma ed io abbiamo seguito entrambi, da super-tifosi interisti, sullo schermo di SKY Sport 1.
L’incontro ha registrato una partenza a razzo da parte dell’Inter capace, dopo aver corso solo un serio pericolo, di trovare immediatamente il vantaggio grazie ad un gol dell’Argentino Crespo (4° centro in campionato), pronto a colpire di testa, su palla inattiva, e a battere sul palo opposto l’esterrefatto Dida che, pochi minuti dopo, doveva incassare anche la seconda rete, frutto di una splendida conclusione balistica di Stankovic (anche per lui è il quarto gol di questa stagione, in serie A), il cui tiro a pallonetto andava a insaccarsi sotto l’incrocio dei pali!
Dopo il tremendo uno-due dell’Inter, il Milan ha accennato a una reazione confusionaria, nella quale, però, ha denunciato i suoi limiti di gioco e di carenza, nella sua "rosa", di attaccanti di peso.
Nella ripresa, l’Inter ha trovato presto il 3-0, grazie ad un gol di Ibrahimovic, pronto a sfruttare una gran palla, servitagli in area e su un piatto d’argento, dal solito Stankovic.
A quel punto si è vista una reazione d’orgoglio del Milan che, subito dopo lo 0-3, ha segnato con Seedorf e ha creato situazioni insidiose nell’area nerazzurra. Ma per "nostra" fortuna, intorno alla mezzora, ci ha pensato Materazzi, di testa, a ristabilire le distanze :4-1 per l’Inter che subito dopo il gol, si è vista espellere lo stesso giocatore, per una sua grossa ingenuità .
Con un uomo in meno (ma praticamente con due, visto che Vieira ha giocato buona parte del match con un infortunio alla caviglia), l’Inter ha subito la vera reazione milanista, che ha portato ai gol di Gilardino e Kaka e, pur soffrendo, ha concluso l’incontro sul 4-3 a suo favore, meritando anche la vittoria sul Milan, nonostante i rischi corsi nel finale di gara.
Il derby è stato bello e spasmodico, soprattutto nel secondo tempo, ma è stato rovinato da una direzione alquanto discutibile dell’arbitro Farina!
Mamma ed io abbiamo festeggiato con un goccio di vino e, io, anche ascoltando un 33 giri di musica "disco" in camera mia, prima di andarmene a letto.
Aggiornerò il mio diario domani, perché adesso devo andare via dall’ufficio!
Oggi, 31 Ottobre, mi sento più pimpante e in forma di ieri mattina, dato che ieri notte ho dormito per 7 ore abbondanti; credo di poter lavorare più alacremente, oggi, in ufficio,anche perché ho ancora molto da scrivere in questo diario e, dopo una parentesi piuttosto lunga, vorrei fare un "flashback" per tornare a parlare della scorsa Estate.
Ma ora voglio descrivere la giornata di Domenica scorsa; prima, però,consentitemi di fare la mia pausa, dedicata al caffè e alla sigaretta!

La mattina del 29-10, dopo essermi alzato e aver fatto le mie cose, mi sono recato alla solita Messa delle 10.30, officiata da Padre Raffaele. Una volta ricevute la Santa Comunione e la Benedizione, sono tornato a casa a piedi, portando il messalino a mamma (che poi lo avrebbe letto il giorno dopo). Quella Domenica, l’Inter non avrebbe giocato, ma io mi ero prefissato una "tabella di marcia", per trascorrere la mia giornata che vorrei descrivere, procedendo con ordine.
Dopo il pranzo, mamma mi ha gentilmente portato il caffè in camera, e io l’ho gustato accompagnandolo con la solita sigaretta e mentre assistevo, in TV su SKY Sport 2, alla fase finale del derby bolognese di pallacanestro, che la Vidivici ha vinto, per pochi punti, contro la Climamio.
Alle 14.00 e su Italia 1, mamma ed io abbiamo visto, purtroppo, il triste epilogo del motomondiale (classe 500) andato in scena a Valencia, in Spagna. Non vi preoccupate, non è morto e non si è fatto male nessuno, ma la relativa tristezza deriva dal fatto che Valentino Rossi, caduto dopo pochi giri dall’inizio del Gran Premio e comunque autore di una grossa rimonta durante il resto della gara, è giunto all’arrivo soltanto 13°, mentre l’Americano Hayden (arrivato terzo), ha riscavalcato Rossi in classifica generale, relegandolo al secondo posto e conquistando, perciò, l’ambito titolo mondiale.
I campioni del mondo, nelle classi 125 e 250, sono rispettivamente gli Spagnoli Bautista e Lorenzo (quest’ultimo ha preceduto, nella classifica finale, il nostro Dovizioso).
Comunque mi sono ripreso, senza grandi drammi per il mancato titolo di Rossi e, alle 15.00 ho assistito, insieme a mia madre, ad una partita di calcio della giornata di serie A scegliendo, per l’occasione, il match Fiorentina-Palermo, che si disputava al "Franchi" di Firenze.
L’incontro è stato semplicemente spettacolare, ricco di colpi di scena e sempre vivo, con belle azioni, situazioni pericolose, palle-gol e pali da entrambe le parti.
Il risultato finale ha premiato il Palermo, che è riuscito a vincere per 3-2, anche se i locali toscani, pur con i loro limiti in difesa e col centrattacco Toni in non buone condizioni, avrebbero meritato il pari. Le reti, in ogni caso, sono state segnate, nel primo tempo, da Di Michele per il Palermo e da Barzagli, autore di uno sfortunato autogol in favore della squadra fiorentina.
Nella ripresa, splendida e scoppiettante, i Siciliani sono ritornati in vantaggio grazie al Brasiliano Amauri e, nel finale, hanno prima subito il 2-2 per merito del Romeno Mutu, per poi chiudere definitivamente il discorso ancora con Amauri!
La sera alle 20.30 poi, e sempre su SKY, ho visto il posticipo del massimo campionato calcistico, quello di Livorno tra i locali e l’Empoli.
Dopo un primo tempo molto scialbo, la ripresa è stata migliore ma le due squadre toscane, alla fine, si sono divise la posta, concludendo l’incontro sullo 0-0. ( Sulla schedina Totocalcio domenicale, costatami solo 10 Euro, ho totalizzato 7 punti).
Dopo la partita, ho fatto un po’ di "zapping" seguendo, tra l’altro, anche il calcio spagnolo, per poi andare finalmente a dormire.

Ieri, dopo la mia mattinata lavorativa in cui, finalmente, sono anche riuscito a parlare con Giovanni, sono tornato a casa molto stanco e stressato per cui, appena finito di mangiare, sono andato a stendermi sul letto per riposarmi (pur senza dormire) e mi sono alzato poco prima delle 18.00.
Quindi, mi sono accomodato nel salone dove, sulle note del compact "The collection" del grande e compianto Barry White, mi sono rilassato fumando un cigarillo "Che". Poi ho cenato con mamma, consumando solo frutta e bevendo un bicchiere di latte e, in prima serata,oltre a leggere una quarantina di pagine di un mio "Tex" arretrato, ho rivisto volentieri con la mia genitrice (che non l’aveva mai visto prima) il film, in onda su SKY Cinema 3, che aveva come titolo "Nata per vincere". La storia era drammatica ma a lieto fine, il film conteneva molta buona musica di vario genere e aveva, come protagonista femminile, una ottima e dolcissima Hilary Duff.
La morale della proiezione era che quando qualcuno crede in qualcosa di importante, è giusto che lotti con tutte le sue forze, per realizzare i suoi sogni sia a livello professionale che affettivo.
Il film è piaciuto anche alla mamma, che è rimasta ancora un po’ in piedi con me, anche dopo la conclusione di esso. Io sono andato a letto a mezzanotte e mezza e mi sono addormentato poco dopo.

Si sta per concludere la mia mattinata odierna (Martedì, 31-10) di lavoro. Domani è la festa di tutti i Santi, quindi aggiornerò il mio diario Giovedì prossimo, 2 Novembre.

Oggi, Lunedì 6 Novembre, sono tornato al lavoro dopo essermi preso 2 giorni di riposo, ma non ho perso le due giornate, poiché Giovedì scorso il medico di famiglia mi ha rilasciato un regolare certificato. Inoltre ,mamma ed io ora siamo più tranquilli, perché lo stesso dottore ci ha fatto il vaccino anti-influenzale, che così ci proteggerà  bene per ogni infausta evenienza e ci potrà  salvaguardare dai rigori dei primi freddi di questa stagione e del prossimo Inverno.

Martedì scorso (31 Ottobre) nel tardo pomeriggio, io e la mamma abbiamo seguito, nella mia camera e sugli schermi di SKY, alla sfida calcistica di Coppa Campioni tra l’Inter e la squadra moscovita dello Sparta, partita che si teneva nel nevoso gelo già  invernale della capitale russa.
Dopo pochi minuti dall’inizio della gara e, praticamente al primo affondo, l’Inter era già  in vantaggio, grazie a un’azione intelligente di Ibrahimovic che, sfruttando un errore difensivo russo, si involava sulla destra e serviva uno splendido pallone a Cruz che, smarcato completamente a centro-area, lasciava partire un bel fendente che non dava scampo al portiere dello Sparta Mosca!
Nel secondo tempo il risultato non sarebbe cambiato e l’Internazionale, pur soffrendo, portava a casa la meritata vittoria per 1-0.
Ora la squadra italiana – seconda nel girone con 6 punti, dietro ai Tedeschi del Bayern (10 punti), davanti allo Sporting Lisbona a quota 5 e allo Spartak, ultimo in classifica; quindi, l’Inter ha ora buone possibilità  di approdare agli ottavi.
In prima serata ho seguito l’altra partita di "Champions’League", tra Roma e Olympiakos Atene.
La gara è stata disputata nella capitale italiana, e si è conclusa sull’1-1, lasciando intatte le speranze di passaggio al turno successivo per la simpatica formazione giallorossa (la Roma)!
Mercoledì 1° Novembre poi, è stata la volta del Milan che, dopo un’ottima prestazione (la più convincente della stagione) ha superato, a "San Siro", la formazione belga dell’Anderlecht di Bruxelles, battendola nettamente per 4-1.

(a cura di )

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