Oggi, 17-9-2007, riprendo il posto nel mio ufficio, dopo aver trascorso praticamente 2 mesi di ferie, passati in parte a Riccione, sulla riviera adriatica, e in parte a San Menaio, sul litorale garganico.
Ieri mi sono alzato molto tardi, perché avevo bisogno di recuperare sonno e anche perché mi sentivo nervoso e già di morale per svariati motivi.
Dopo aver pranzato e aver gustato un ottimo caffè, mi sono ritirato in camera mia e ho fumato un cigarillo, ascoltando un po’ di buona musica dal mio canale audio preferito di SKY.
Alle ore 14.03 ho iniziato a seguire il Gran Premio di Formula 1, del quale ho registrato l’ultima parte, che avrei seguito dopo la Messa del pomeriggio delle 18.30, anche perché alle 15.00 mamma ed io abbiamo assistito in TV alla partita di calcio che la "nostra" Inter, pur con un po’ di sofferenza, ha vinto a Milano meritatamente contro il Catania (2-0 con reti di Crespo e Cesar), e visto che, sempre prima della Messa, ho seguito su SKY la consueta rubrica dei dopo-partita e ho scritto tutti i risultati delle partite del pomeriggio di serie A e di serie C1, girone A, dove è impegnato il Foggia, la "nostra" seconda squadra del cuore.
Per la cronaca, il Gran Premio è finito con la vittoria del ferrarista Raikkonen, davanti al compagno di squadra Massa, allo spagnolo della Mc Laren Alonso e al suo compagno di squadra Hamilton ma, per la ben nota faccenda della Spy Story della casa Mc Laren ai danni della Ferrari, la squadra di Maranello ha sì vinto il titolo costruttori per la 15^ volta, ma ben difficilmente un pilota della Ferrari riuscirà a vincere il mondiale piloti, visto che la classifica vede in testa, a sole tre gare dalla fine, Hamilton con 97 punti, davanti ad Alonso con 95, mentre Raikkonen ne ha 84 e Massa 77.
Dopo il Gran Premio, ho cenato in fretta e, intorno alle 20.30, ho seguito su SKY, il posticipo serale del massimo campionato di calcio, dove i locali del Parma hanno pareggiato 1-1 col Cagliari.
Sulla schedina Totocalcio ho realizzato 9 punti, non vincendo quindi niente, ma ottenendo il mio miglior risultato della stagione, visto che nelle altre due schedine (la prima non giocata e che sarebbe costata 52 euro, quindi risparmiati!) ho ottenuto rispettivamente 8 e 7 punti.
Ho concluso la serata ascoltando in camera mia il disco di Donna Summer "I remember yesterday", long playing che ho sentito dal giradischi di camera mia per festeggiare la vittoria dell’Inter e per rilassarmi un po’ e, dopo aver seguito su SKY, un po’ della rubrica "Euro calcio show", sono andato a letto dopo mezzanotte, ma non riuscivo a prendere sonno; credo di essermi addormentato, ma a notte fonda e avrei bisogno di riposarmi un po’ oggi pomeriggio.
L’Inter va abbastanza bene in campionato e spero che quest’anno riesca a rivincere lo scudetto e a portare a casa anche la tanto sospirata Coppa campioni, che la squadra nerazzurra non vince dal lontanissimo ’65!
In serie A, è in testa la Roma con 9 punti, davanti ai nerazzurri milanesi che ne hanno 7, alla Juventus e al Napoli con 6.
Stamattina in ufficio ho parlato con la mia collega Barbara, che è stata molto comprensiva con me, e sono riuscito a parlare anche con Giovanni, che mi ha un po’ rincuorato, via telefono, dal trauma della ripresa del lavoro e da altre cose, assicurandomi che domani sarà in ufficio e potrà parlare a voce con me!
Oggi, 18-9, sono più tranquillo di ieri; mi sento anche più riposato, poiché questa notte ho dormito un po’ di più, più fattivo e attivo e vorrei spendere meglio di ieri le mie nuove energie fisiche e mentali, scrivendo tante cose nel mio diario e curando di più, in ufficio, i rapporti sociali.
Passo ora ad analizzare il pomeriggio e il resto della giornata di ieri, cercando di fare un resoconto succinto ed esauriente il più possibile.
Sono arrivato a casa stracco morto e sudato intorno alle 16.10; ho pranzato, bevuto un buon caffè e mi sono trasferito nel salone dove, parlando di tanto in tanto con la mia mamma, ho fumato un cigarillo rilassandomi sulle note dell’ottimo long playing "La voce del padrone" di Franco Battiato, disco che, ad atmosfere musicali melodiche ed irreali, aggiunge anche un sound ritmato ma mai scatenato!
Più tardi, prima delle 18.00, mi sono andato a stendere sul letto, riposando un’oretta ma senza dormire, dopodichè mi sono fatto un bel bagno con shampoo e balsamo e, ancora in accappatoio e coi capelli bagnati, sono andato in camera mia, dove mi sono rilassato completamente fumando e bevendo un ottimo succo di frutta all’arancia e, naturalmente, ascoltando ottima musica sul mio canale audio preferito di SKY.
Più tardi, dopo aver cenato frugalmente, mamma ed io abbiamo assistito ad un film che andava in onda, poco dopo le 21.00, sul canale SKY Studio Universal.
La pellicola in questione si intitolava "Il cigno", era interpretata da Grace Kelly (splendida e intramontabile come sempre, seppure con la sua fredda e altera bellezza e un modo di recitare distaccato ma impeccabile, che è un po’ la caratteristica che spicca nei personaggi interpretati dalla celebre attrice nei suoi film!) e, tra gli attori, annoverava anche un ottimo Alec Guinness.
Il film, ambientato nell’Europa centrale del 1910, era una bella commedia a sfondo romantico e narrava la storia di una ricca principessa ereditiera (Grace Kelly) la cui madre, "ossessionata" dalle vedute e dai pregiudizi particolarmente ristretti e ottusi dei nobili di quell’epoca, teneva in modo eccessivo a dare in moglie la propria figlia al potente principe erede al trono (venuto a far visita alla principessa nel castello dove abitavano tutti i suoi familiari), perché il costume di allora così imponeva anche per il bene di tutta la famiglia della giovane principessa, indipendentemente dalle sue aspirazioni, dai suoi desideri e sogni; in questo modo, l’ereditiera sarebbe diventata regina.
Tuttavia, durante la visita del principe ereditario, il precettore che si occupava della principessa e dei suoi fratelli si innamora di lei che, dopo varie vicissitudini e rimasta turbata, finisce con l’innamorarsi del precettore, che comunque decide infine di lasciare il castello e di rinunciare a sposare la principessa, credendo così di farla felice e evitando lo "scandalo" e tutte le ripercussioni che il loro matrimonio avrebbe creato nell’ambiente mondano.
Ma francamente non so fino a che punto la principessa sarebbe stata felice, anche perché il film lascia il finale in sospensione, poiché termina senza far vedere il matrimonio ormai certo tra la bella principessa e il principe ereditario e, quindi, tutto il resto della vicenda viene lasciato all’immaginazione dello spettatore.
Il film mi è piaciuto, ma il finale mi ha proprio…fatto cadere le braccia per la delusione!
Ho terminato la serata sul balcone di casa mia, fumando una sigaretta al mentolo mentre parlavo con la mamma e poi sono andato a letto non prima di aver trascritto, sul mio opuscolo dei vari campionati nazionali di calcio, il risultato dell’incontro relativo al torneo di C1/girone A in cui, nel derby veneto, il Padova ha espugnato il campo del Cittadella battendo la squadra locale per 2-1.
Tornando a parlare della giornata di ieri, 18 Settembre, devo dire che dopo essere riuscito finalmente a parlare a voce, in ufficio, con Giovanni, e aver terminato la mia giornata lavorativa, sono rientrato a casa intorno alle 15.10 e, appena finito di pranzare e aver bevuto il caffè, ho fumato una sigaretta in salone senza neanche ascoltare musica e, piuttosto stanco, sono andato a schiacciare un pisolino e, mentre ero ancora a letto ma ormai sveglio, ho ricevuto la telefonata del mio amico Enzo, che aveva appuntamento con me per la sera intorno alle 20.30 per assistere, a casa mia, al match calcistico della "sua" Lazio che, alle 20.45 avrebbe giocato in Champions’ League contro l’Olimpyakos di Atene, in casa greca e a porte chiuse; ovviamente la partita sarebbe stata l’occasione buona per rivederci e stare un po’ insieme, visto che erano passati più di due mesi dall’ultima volta che ero stato in sua compagnia: purtroppo però, ieri Enzo aveva un mucchio di lavoro imminente da sbrigare per l’indomani mattina e, quindi, ha rimandato il nostro rivederci ad una migliore occasione, magari anche per andare a un cinema e, perciò, avere più tempo da trascorrere insieme, conversando amichevolmente nella nostra meravigliosa città di Roma.
Dopo la telefonata, ho chiamato e parlato al cellulare con una mia cara amica romana, Daniela.
Quindi, alle 20.45, mi sono apprestato a seguire, sugli schermi di SKY, la partita più interessante delle due squadre italiane impegnate appunto in Champions’ League ieri sera e, cioè, l’incontro di andata tra il Milan e la squadra ospite, i Portoghesi del Benfica di Lisbona.
La partita è stata molto bella e mi ha parecchio avvinto, ma ha visto lo strapotere del Milan, che ha creato una caterva di palle-gol (subendo anche grossi rischi per la sua porta, rischi però che si riducevano ad una minima quantità di opportunità da rete), dominando gli avversari in tutti i sensi, compreso il possesso palla, e dando autentico spettacolo; il Milan avrebbe meritato di vincere con un copioso risultato, tuttavia per qualche errore ma soprattutto per non essere riuscito a chiudere la partita anzitempo, con il colpo del K.O., ha finito per battere il Benfica soltanto per 2-1, dopo aver concluso il primo tempo per 2-0 grazie alla splendida punizione battuta e realizzata da Pirlo e alla spettacolare azione che ha sfociato nel raddoppio di Inzaghi, ed ha subito il gol portoghese nel recupero del secondo tempo e proprio all’ultima azione, finalizzata da Nuno Gomes.
Per la cronaca, la Lazio ha pareggiato 1-1 ad Atene. Dopo aver visto l’incontro del Milan e aver assistito a tutti i gol della giornata di coppa di ieri (da segnalare, come risultato, il 2-0 con cui la squadra ucraina dello Shakhtar, nello stesso girone del Milan, ha liquidato gli Scozzesi del Celtic Glasgow, giocando in casa e segnando il raddoppio con il giocatore italiano Lucarelli, ex Livorno: da rilevare anche il sorprendente pareggio interno del Chelsea Londra, che ha impattato 1-1 contro i Norvegesi del Rosenborg), ho trascritto tutti i risultati di ieri della stessa manifestazione calcistica europea sulla mia guida relativa, per l’appunto, alla coppa campioni mentre, sull’opuscolo relativo ai vari campionati nazionali di calcio, libretto già menzionato in precedenza, ho annotato il risultato di 2-0 con cui, in serie B, i locali del Brescia hanno battuto il Piacenza nel recupero della 3^ giornata cadetta. Infine sono andato a dormire, mi sono svegliato stamattina con la sveglia delle 7.30, ma poi mi sono riaddormentato un tantino. Ieri notte fino a stamattina, insomma, ho finalmente dormito per un discreto numero di ore, sentendomi più fresco e riposato del solito, e ciò mi ha permesso di affrontare la mia mattinata di lavoro odierno (19-9) con maggiore vigore e miglior esito sulla qualità e quantità di tutto ciò che ho scritto, sul mio computer, a proposito del mio diario. Ora vi lascio, per tornare finalmente a casa: ciao e…a domani!
Ieri, 19 Settembre, sono arrivato a casa, dopo le 16.00, stremato dai nervi e dalla fatica accumulati in ufficio nonchè, soprattutto in tutto il tragitto di ritorno all’"ovile domestico", dalla fretta, dai miei pensieri e da altri problemi.
Quando sono arrivato, mi sono sfogato scaricando tutta la mia rabbia (compreso il problema che temo anche quest’anno e quello prossimo angustierà il mio posto di lavoro, cioè il fatto che, per una ragione o per l’altra, Giovanni farà un po’ l’"uccel di bosco" e non sarà presente in ufficio tutte le volte che vorrei o arriverà quando, per esempio, io starò già tornando a casa), purtroppo su mia madre. Durante il pranzo, mamma mi ha letto la breve ma dolce e cara lettera che mia nonna ha scritto a me, per il mio passato compleanno, accludendomi con essa, in regalo, un assegno di 60 euro. Dopo il pranzo e il consueto caffè, sono andato nel soggiorno dove, fumando un cigarillo e bevendo un gustoso succo di frutta, mi sono rilassato un po’ ascoltando il compact disc relativo ad un’ottima raccolta, a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, interpretata dai "K. C. & the Sunshine Band".
In questo compact dal sound tipicamente disco-music, si alternano le note ritmiche di brani che hanno fatto la storia della classica musica da discoteca, come "Get down tonight", "That’s the way (I like it)", "Boogie shoes" e "(Shake, shake, shake) Shake your booty", alle altre più dolci, lente e romantiche, seppur sempre in chiave disco, della celebre "Please, don’t go", dal testo decisamente sentimentale. Più tardi, la mamma ed io abbiamo telefonato a mia nonna, per ringraziarla del bel pensiero che aveva avuto per la ricorrenza del mio compleanno. Dopodichè, mamma ed io abbiamo cenato, nella vana attesa del tecnico della TV, che sarebbe dovuto venire a riparare la maggior parte dei canali del televisore del salone. (Oggi, 20-9, ho saputo da mia madre che il tecnico non è potuto venire e non ha potuto avvertirci, per impedimenti di causa maggiore; in ogni caso, telefonicamente, farò sapere a mamma, oggi stesso, l’ora e il giorno del nuovo appuntamento).
Dopo cena abbiamo assistito, sugli schermi di Rai 1, al debutto della "nostra" Inter in "Champions’ League", esordio che è risultato una disfatta (non nell’ottica del punteggio della partita, ma per quanto concerne il gioco espresso dai "nerazzurri" milanesi) per la squadra italiana perché, nel match di andata ha perso per 1-0 (rete giunta nel finale del primo tempo e marcata dal giocatore brasiliano Deivid che, con un capolavoro in esecuzione acrobatica, finalizzava una spettacolare azione corale durante la quale, tuttavia, la difesa interista non era esente da colpe), nella tana di Istanbul, contro i Turchi del Fenehrbace.
L’incontro è stato caratterizzato da una supremazia abbastanza netta da parte della squadra turca, supremazia che è venuta fuori, anche a proposito di palle-gol, soprattutto nella ripresa, laddove l’Inter ha limitato il passivo a suo sfavore, grazie ad una certa dose di fortuna (vedi i pali colpiti dai Turchi) e, in special modo, per merito del portiere interista Julio Cesar, che ha compiuto 3/4 interventi eccezionali, salvando la propria squadra da un possibile tracollo.
Al di là delle attenuanti che l’Inter aveva, come l’indisponibilità di parecchi calciatori, per squalifiche ed infortuni, la squadra ambrosiana ha palesato evidenti limiti vari nel corso dell’incontro. Nell’altra partita del girone interista, il P.S.V. Eindhoven ha sconfitto, per 2-1 e in casa, i Russi del C.S.K.A. di Mosca.
Dopo la mia cocente delusione per la partita dell’Inter, mi sono ritirato in camera mia, per assistere alla registrazione, da me effettuata in precedenza, dell’altro incontro di coppa della serata, che vedeva impegnata l’altra squadra italiana, la Roma, posta di fronte agli Ucraini della Dynamo Kiev, match che aveva luogo tra le mura amiche dello stadio Olimpico romano e che mi ha riconciliato con lo spettacolo calcistico, perché l’èquipe romanista ha demolito la squadra avversaria, battendola per 2-0 e fornendo una bella prova, ricca di spunti ed azioni di splendido calcio, scintillante per diversi tratti, soprattutto nella prima parte della gara, anche se i "giallorossi" romanisti hanno peccato, come al solito, di essere spesso ancora troppo poco "cinici" e "cattivi" sotto porta e, nell’arco dell’intero match, hanno palesato rilassamenti e cali di concentrazione, sovente paurosi e troppo pericolosi.
Il primo tempo è stato più spettacolare e degno di nota, e si è concluso sull’1-0 per la Roma, grazie ad una straordinaria e velocissima azione, tutta di prima e degna del miglior calcio di tipo brasiliano, finalizzata da un perfetto tocco di testa di Perrotta. Nella ripresa, la squadra italiana è partita male, ma poi ha controllato degnamente gli Ucraini, trovando anche il raddoppio firmato dal solito Totti. Da segnalare, nell’arco dell’intera partita, anche i pali colti dai romanisti Juan e Cassetti. Dopo aver assistito a tutto ciò, ho trascritto sulla mia guida dedicata alla "Champions’ League" tutti i risultati della serata di coppa; quelli che non conoscevo, sono riuscito ad annotarli sull’opuscolo di cui ho parlato, consultando il Televideo. Da segnalare, tra gli altri, il risultato con cui i Catalani di Spagna del Barcellona hanno "disintegrato" per 3-0, in casa, i Francesi del Lione e quello dell’Arsenal Londra che, con l’identico punteggio, ha fatto fuori, tra le mura amiche, la squadra spagnola del Siviglia. Per quanto concerne il girone della Roma, gli Inglesi del Manchester United hanno piegato per 1-0 i Portoghesi dello Sporting Lisbona, cogliendo il successo in trasferta.
Dopo la mia "full immersion" di calcio, sono andato a dormire e la mattina dopo (20-9) ho ripreso regolarmente il mio lavoro in ufficio.
Giovedì, 20-9, che a questo punto diventa ieri (visto che oggi ne abbiamo 21), è stata per me, decisamente, una giornata… "campale"! In ogni caso, dopo aver lavorato alacremente al mio diario, ho lasciato l’ufficio sotto un caldo, per me, molto fastidioso e, rientrato a casa tutto sudato, ho ricevuto da mia madre una bella e consolante notizia; il tecnico della televisione era venuto a casa prima del mio rientro e non aveva trovato nessun danno al televisore del soggiorno: la causa della cattiva ricezione e scomparsa di quasi tutti i canali televisivi era da ricercare, infatti, semplicemente in un cavo staccato per cui, dopo averlo riattaccato, lo stesso tecnico si era fatto pagare solo 20 euro, da mia madre, per la chiamata. Così, mamma ed io abbiamo pranzato, sollevati per il problema risolto, abbiamo preso il caffè, io mi sono fumato una sigaretta e poi, in tutta fretta, sono riuscito dalla mia abitazione, ho fatto un rapido scatto di corsa per raggiungere e salire sull’autobus 791 che, pochi minuti dopo, è partito dal capolinea sotto casa e così, ansante e trafelato, ho preso posto a sedere sul mezzo dal quale, in men che non si dica, sono sceso alla solita fermata della via Olimpica, per recarmi alla mia seduta psicoterapeutica presso il mio carissimo amico Santo, con cui avevo il primo appuntamento, dopo le mie ferie.
L’appuntamento era fissato per le 17.00, io sono arrivato con un anticipo di circa 20 minuti, ma "Tino" non mi ha fatto aspettare troppo a lungo, visto che mi ha ricevuto poco dopo rispetto all’orario previsto. Santo mi ha messo subito a mio agio e la seduta, cominciata con una divertente chiacchierata sui "guai" della "nostra" Inter si è poi snodata, in modo rilassato e proficuo, su parte dei miei problemi, fisici e umorali, che sto attraversando in questo periodo.
Dopo aver terminato con lui e averlo salutato, ho fatto il solito tragitto a piedi fino alla via Olimpica, dove ho preso il mio autobus fino al capolinea; una volta arrivato lì, prima di tornare a casa, ho fatto una breve passeggiata nei dintorni andando a rifornirmi delle schedine del Totocalcio della Domenica successiva (avrei giocato la scheda il giorno dopo, spendendo 12 euro) poi, rientrato tra le mie care mura domestiche intorno alle 18,45, ho seguito in TV una parte dell’incontro calcistico, iniziato alle 18.15, tra la squadra italiana del Palermo che, nel quadro della "Coppa U.E.F.A." affrontava, nella Repubblica ceca, i modesti locali del Mlada.
La partita è stata scarsa di contenuti tecnici, ma il Palermo ha dovuto faticare più del previsto per aver ragione del team ceco, piegato per 1-0 grazie ad una rete di Jankovic sopraggiunta praticamente nell’ultima azione della ripresa, segnatura che ho potuto vedere apprezzandone la sua spettacolarità , nonchè la qualità e fluidità dell’intera manovra palermitana.
In quella serata dedicata alla competizione continentale (turno di andata), le altre squadre italiche si sarebbero comportate discretamente: la Fiorentina avrebbe pareggiato 1-1, in Olanda, contro il Groeningen, l’Empoli avrebbe battuto gli Svizzeri dello Zurigo per 2-1, giocando nello stadio amico empolese, mentre i Genovesi della Sampdoria, pur non perdendo, non sarebbero andati al di là di un 2-2 interno contro gli Scandinavi, probabilmente Danesi, dell’Aalborg.
Quella stessa sera, dopo aver cenato, mamma ed io abbiamo presenziato nel salone, per assistere alla prima trasmissione televisiva dedicata a "Miss Italia"; la prima puntata è vissuta, all’inizio, nella polemica (che ad oggi, 27-9, non si è ancora placata!) tra i due conduttori, Loretta Goggi e Mike Bongiorno, "reo" quest’ultimo di aver fatto attendere la Goggi per 33 minuti, prima di introdurla sul palcoscenico, a causa soprattutto di una lunga chiacchierata, che il presentatore italo-americano ha tenuto col suo amico Fiorello, in collegamento da un paese vicino a Bergamo per un suo spettacolo teatrale.
A parte questa diatriba, piuttosto antipatica in se stessa, devo dire che la prima serata di "Miss Italia", in scena da Salsomaggiore, ha trovato in me più che discreti consensi solo verso le "fanciulle", diverse delle quali erano davvero belle e affascinanti, che sfilavano per il titolo di ragazza più bella d’Italia visto che, per quanto riguarda l’intera prima puntata, sono rimasto piuttosto deluso sia dal troppo poco spazio concesso dalla trasmissione alla parte di intrattenimento, che dall’"eterna" lungaggine delle continue pause pubblicitarie, oltre che da interminabili chiacchiere, spesso anche prive di interesse, che si susseguivano nel corso di tutta la puntata.
Proprio a proposito dell’intrattenimento, ricordo che le precedenti edizioni della manifestazione, quelle condotte prima da Fabrizio Frizzi e poi da Carlo Conti, erano certamente più ricche sotto questo aspetto.
Al termine della trasmissione e della mia intera giornata, sono andato a letto piuttosto tardi e il giorno dopo, Venerdì 21, ho ripreso regolarmente il mio lavoro in ufficio.
Nel pomeriggio dello stesso 21 Settembre, dopo aver pranzato a casa con la mamma, ho ascoltato un po’ di musica, durante la fine della quale ho dato uno sguardo al giornale sportivo "Calcio di C e D". Più tardi, dopo aver compilato la schedina Totocalcio di Domenica 23, l’ho giocata quello stesso Venerdì (come avevo già ricordato sopra) e, dopo essere rincasato e aver cenato, mi sono apprestato a passare la serata con la mia dolce "mammocchia"!
Poco dopo le 21.00, lei ed io abbiamo assistito alla seconda puntata televisiva (in onda su RAI 2) della "fiction" poliziesca "Il capitano 2" e, precisamente, alla seconda ed ultima parte dell’episodio dal titolo "Operazione tritolo". La puntata di quella sera, ricca di colpi di scena, ci stava tenendo letteralmente col fiato sospeso e, nonostante la pericolosità e la drammaticità delle varie situazioni criminali legate alla conclusione della vicenda iniziata Venerdì 14, compresi gli aspetti umani e sentimentali che s’ntrecciavano nella stessa vicenda, sembrava avviarsi ad un lieto fine; infatti, il protagonista principale, il capitano Traversari (un ottimo Alessandro Preziosi), che nell’ambito dell’intero episodio ne aveva passate di tutti i colori, dopo essere stato liberato, per mano della polizia, dai vari criminali che lo avevano fatto prigioniero era infine riuscito, grazie naturalmente anche al valido apporto congiunto delle varie forze dell’ordine, a far arrestare o uccidere i principali capi e killer appartenenti alle cosche della " ‘ndrangheta" delle due grandi famiglie calabresi in lotta tra loro nell’episodio, ponendo così fine allìintera "operazione tritolo": inoltre, la compagna del capitano (l’attrice Gabriella Pession), ufficiale di polizia anche lei e incinta di lui, avrebbe dovuto partorire il loro figlio e sposare il suo capitano. Ma proprio sul più bello il Traversari, salito su un tir imbottito di tritolo, cerca di allontanarsi in zona più sicura nel tentativo di evitare una strage.
Purtroppo, però, il tritolo esplode e il capitano muore. Così, Venerdì prossimo mamma ed io seguiremo un altro episodio della fortunata serie televisiva, con la delusione di trovare un altro capitano al posto di quello che noi due amavamo di più!
Tornando alla sera del 21-9, mamma ed io abbiamo poi assistito, fino alla fine, al resto della seconda puntata televisiva (cominciata in prima serata) dedicata all’elezione di "Miss Italia".
Dopodichè si era fatto piuttosto tardi ma io, approfittando del fatto che il mattino dopo era Sabato, il mio giorno libero da impegni di lavoro, e volendo concludere in bellezza la giornata del 21 Settembre, mi sono messo ad ascoltare musica dalla vecchia ma ottima e funzionale radio stereo "Grundig" di mio nonno, fumando un cigarillo alla vaniglia. Poi, non contento, ho chiacchierato amabilmente del più e del meno con mamma, facendomi delle grasse risate con lei, e finalmente sono andato a letto, addormentandomi a notte fonda.
Sabato pomeriggio, 22-9, mi sono rivisto con gli amici consueti con cui pratico pallavolo, amici alcuni dei quali si dedicano ad altre attività e che non vedevo praticamente da tre mesi.
Nella partita di volley che ho disputato con molti di loro (l’incontro è terminato sull’1-1), non ho brillato nella mia prestazione (ho messo a segno, alla fine, 4 o 5 punti), ma ho comunque combinato qualcosina di buono: tenete presente che non giocavo da Maggio/Giugno ed ero, quindi, piuttosto arrugginito! Davanti all’istituto che ci ospita e all’interno della struttura stessa, ho parlato un po’ coi miei amici, risollevandomi un tantino il morale, particolarmente basso in questo periodo.
Tornato a casa, tutto sudato e parecchio stanco, ho mangiato in fretta un boccone e, ritiratomi nella mia stanza ho assistito, dalle frequenze televisive di "SKY", alla partita di serie A che il Milan ha pareggiato 1-1, sul suolo amico del "Meazza", contro il team emiliano del Parma.
Finito l’incontro, ho visto l’altro anticipo del massimo campionato di calcio della giornata, la sfida tra i locali dell’Udinese e la Reggina, che mamma mi aveva perfettamente registrato sempre su "SKY" alle 18.00 di quel giorno, mentre mi trovavo in palestra a giocare.
La partita ha visto praticamente una sola squadra in campo, l’Udinese, che ha sfoggiato a tratti un gioco spumeggiante e veloce, mettendo in mostra un Di Natale in forma smagliante e controllando, a suo piacimento, le poche e timide manovre offensive dei malcapitati calciatori reggini, messi sotto alla fine per 2-0, grazie ad una doppietta, manco a dirlo, di Di Natale.
La supremazia della squadra friulana si è avvertita in ogni zona del campo e le palle-gol e situazioni di pericolo create dall’èquipe udinese sono scaturite a raffica; dal canto suo, la Reggina ha prodotto la propria opportunità da rete più nitida, grazie ad un palo colpito da Amoruso.
Più tardi, stanco dell’ennesima "overdose" di calcio, sono andato a dormire, risvegliandomi il mattino seguente (Domenica 23), nel primo giorno d’Autunno.
Ricordo che quella mattina annunciava una bella giornata di sole, con una mite temperatura ancora tipicamente estiva! Mamma ed io ci siamo alzati intorno alle 9.00 e, dopo esserci rinfrescati un po’, lavati e preparati, siamo usciti di casa per avviarci alla chiesa di San Leone Magno, dove padre Raffaele avrebbe celebrato la Messa delle 10.30. Arrivati in chiesa con un po’ di anticipo, mentre la mamma prendeva i posti a sedere, io ne approfittavo per pregare e distribuire l’elemosina agli altari di Gesù e della Madonna, nonchè presso la statuetta di San Pio; al Santo, però, mi piace rivolgermi chiamandolo ancora, in modo più colloquiale e amichevole, Padre Pio!
La celebrazione è poi cominciata e si è protratta regolarmente con i vari canti, la mamma ed io abbiamo ricevuto la Santa Comunione ma, subito dopo, una signora anziana è svenuta (forse anche a causa del caldo); per fortuna, è stata soccorsa da un medico presente, dopo la Messa mi sembra sia stata assistita nell’ambulanza prontamente intervenuta di fronte all’ingresso della chiesa, ma effettivamente non sono in grado di dare altri ragguagli sull’esito dell’intera vicenda.
Prima della fine della celebrazione, in ogni caso, padre Raffaele ha impartito frettolosamente la Benedizione a tutta l’assemblea presente in chiesa.
Dopo essere rincasati e aver pranzato, mamma ed io ci siamo preparati a passare il primo pomeriggio domenicale; a partire dalle 15.00 circa, ci siamo piazzati in camera mia per assistere, dagli schermi di "SKY", alla partita relativa al massimo campionato italiano di calcio, match che poneva di fronte, in quel di Livorno, i labronici locali e l’Inter.
La sfida partiva subito in salita per i "nostri" colori poiché, dopo nemmeno un minuto dal fischio iniziale, l’Inter si era trovata in svantaggio per 1-0.
L’intero incontro è stato vibrante e altalenante, carico di tensione ed agonismo (in molte occasioni addirittura eccessivi!), ed ha offerto palle gol e autentici assalti offensivi da una parte e dall’altra, con frequenti capovolgimenti di fronte!
L’Inter è riuscita a raddrizzare le sorti della gara, grazie soprattutto all’estro di Ibrahimovic, autore di due reti, di cui una su rigore; tuttavia, la squadra nerazzurra non riusciva ad andare oltre il risultato di parità e, anche se temporaneamente in vantaggio per 2-1, si faceva raggiungere dal Livorno, che trovava il 2-2 finale grazie ad un penalty segnato da Loviso.
Devo dire che l’esito conclusivo di parità , con cui è terminata la partita, è stato comunque giusto.
La sera di quella Domenica, ho assistito anche all’ultima gara nel programma della serie A italiana e, per la precisione, al posticipo, trasmesso da "SKY", riguardante il derby genovese tra la Sampdoria (che giocava in casa) e il Genoa.
La gara è stata semplicemente…un obbrobrio! La carica agonistica con cui le due squadre si affrontavano in campo rasentava il parossismo: continui falli, spesso anche gravi e pericolosi, da entrambe le parti, col risultato che il gioco era continuamente spezzettato e ne risentiva, decisamente, lo spettacolo, davvero latitante per l’intero match.
Conclusione?!? La partita è…finalmente terminata con uno scontatissimo 0-0!
Dopo aver assistito a quello scempio, mi sono un tantino consolato raggiungendo la mamma nel salone, dove ho visto l’ultima parte della terza serata dedicata a "Miss Italia".
Ah, dimenticavo, sulla schedina Totocalcio di quella giornata ho realizzato la miseria di 5 punti!
Andato a letto a tarda notte, non sono andato a lavorare, poi, per tre giorni di seguito, presentando poi, al ritorno in ufficio, un regolare certificato medico; in effetti, per varie ragioni, avevo proprio bisogno di prendermi tre giorni di riposo.
Lunedì, 24-9, si è conclusa la manifestazione dedicata a "Miss Italia". La vittoria finale è andata ad una giovanissima bellezza veneta, tutta acqua e sapone, che rispondeva al nome di Silvia Battisti.
La ragazza aveva un incantevole visino, illuminato da un dolcissimo sorriso e da due splendidi e cristallini occhi azzurri!
Vorrei continuare il mio diario, adesso, parlando un po’ dei giorni che si sono susseguiti fino ad oggi (Giovedì, 11-10) e facendo, ogni tanto, qualche flashback; cercherò, magari, di sfrondare un tantino la stesura dello stesso diario anche perché, da quel 24-9 già citato, sono passati diversi giorni e i miei ricordi si vanno un tantino annebbiando. Peccherà forse, talvolta, la precisione, ma spero ne guadagni la qualità !
Mercoledì, 26 Settembre, si disputava la quinta giornata del campionato italiano di calcio di serie A, con il primo turno infrasettimanale in notturna. Dalle 20.30, quindi, mamma ed io ci siamo accomodati in camera mia per assistere, in TV e sulla frequenza di "SKY", alla partita che l’Inter affrontava, sul terreno amico di S. Siro, contro la Sampdoria di Genova.
La prestazione dei meneghini interisti è stata superba e impeccabile, e la squadra nerazzurra ha portato, infine, a casa la vittoria per 3-0, anche se le dimensioni del punteggio sono state un po’ troppo severe per i doriani e l’incontro è stato troppo teso e ha registrato falli e scontri di gioco troppo duri. Dopo il match, mamma ed io abbiamo festeggiato la vittoria della nostra squadra del cuore con un liquorino, io ho seguito la consueta rubrica "SKY Calcio Show" alla televisione e, più tardi, sono andato a dormire.
Il Giovedì e Venerdì seguenti, ho ripreso la mia normale "routine" di lavoro in ufficio, tornando poi a casa per godermi il meritato riposo di cui godo ogni fine settimana.
Sabato, 29 Settembre, non sono andato in palestra e ho passato tutto il giorno in casa, anche perché l’Inter avrebbe giocato a Roma contro i capitolini giallorossi e, visto che l’incontro era previsto per le 18.00 e nella capitale ci sarebbe stato un traffico terrificante per coloro che sarebbero andati allo stadio, era perfettamente inutile il mio recarmi a giocare a pallavolo (tra l’altro non avrei voluto perdermi l’incontro in diretta TV accanto alla mamma, col rischio di conoscere già il risultato della sfida, prima di assistere alla sua eventuale registrazione, che ovviamente mia madre mi avrebbe dovuto assicurare da casa!). La partita, a cui ho assistito con la mia genitrice dagli schermi televisivi di "SKY", dalle 18.00 in poi e comodamente seduto sulla poltrona della mia camera da letto, è stata entusiasmante!
Dopo un inizio favorevole alla Roma, l’Inter cominciava a prendere le sue contromisure alla squadra avversaria e l’incontro registrava palle-gol e capovolgimenti di fronte da una parte e dall’altra, facendosi vivo e interessante. Ad un certo punto del primo tempo, da una palla inattiva battuta male, in zona d’attacco, da parte della Roma, si sviluppava un rapidissimo contropiede interista con un’azione travolgente a cui partecipavano tre giocatori nerazzurri, tra i quali Cesar e Ibrahimovic che, lesto a riprendere una respinta a terra del portiere romanista Doni, riusciva a indirizzare un perfetto colpo di testa a pallonetto che, a porta praticamente vuota, si sarebbe infilato in rete senza il disperato e scellerato intervento difensivo del giallorosso Giuly che, con entrambe le mani in azione-baker di pallavolo, respingeva il pallone; rigore ineccepibile e ovvia espulsione del malcapitato calciatore romanista. Ibrahimovic batteva il penalty e segnava: 1-0 per l’Inter!
Nella ripresa, dopo un fiacco inizio dell’Inter la Roma, che aveva cominciato il secondo tempo in modo molto convincente, perveniva al pareggio grazie ad uno splendido gol di Perrotta (con la difesa nerazzurra inspiegabilmente piazzata male e colpevole e col "nostro" portiere Julio Cesar, esente da colpe, che si era vanamente proteso in tuffo!). Tuttavia, la reazione dell’Inter era immediata, portava subito al raddoppio grazie al solito opportunista Crespo e, più tardi, fruttava gli altri due gol interisti, grazie a Cruz e Cordoba, quest’ultimo con uno stacco prepotente di testa su azione susseguente a calcio d’angolo: il match finiva, quindi con un trionfo nerazzurro per 4-1!
L’Inter ha fornito una prova esemplare! Dalle 20.30, ho poi seguito, da solo e…nel mio "regno", l’anticipo serale televisivo di serie A, quello tra i locali del Livorno e la Fiorentina, conclusosi con la vittoria di questi ultimi per 3-0, grazie alla doppietta messa a segno da Osvaldo e al gol di Santana. Domenica, 30 Settembre, sono andato alla Messa delle 18.30 senza la mamma, che non se la sentiva di uscire per varie ragioni; comunque, le avrei portato poi a casa il messalino, perché lo leggesse in un secondo tempo.
Prima di adempiere al mio dovere domenicale di cristiano cattolico, ho passato il pomeriggio casalingo assistendo, in camera mia, alla partita di serie A che avevo scelto di vedere su "SKY"; l’incontro in questione si disputava a Cagliari e poneva di fronte i locali sardi al Siena: il match non è stato brutto, ma nemmeno mi ha entusiasmato, ed è finito con la vittoria del Cagliari per 1-0.
Al ritorno dalla Messa, ho mangiato qualcosina e poi ho assistito, con la mamma e nel salone, alla prima puntata televisiva della fiction RAI "Era mio fratello" interpretata, tra gli altri attori, da Anna Valle, Pamela Villoresi, Massimo Ghini ed Enzo De Caro. La puntata, molto bella e interessante, metteva in luce un aspetto molto drammatico della società moderna, e cioè la ‘ndrangheta e tutte le sue collusioni e i suoi traffici internazionali; resta il fatto, però, che in questi ultimi tempi troppi serial polizieschi e fiction si occupano esclusivamente di questa piaga sociale, tralasciando le altre importanti e famigerate organizzazioni criminali.
Più tardi, mi sono ritirato nella mia camera, dove avevo predisposto la registrazione del posticipo serale domenicale di serie A (rigorosamente in onda su "SKY"), e l’ho quindi seguita.
L’incisione riguardava il derby torinese Torino-Juventus, finito con la vittoria juventina per 1-0, grazie alla solita rete di Trezeguet, che è stata marcata nel finale del recupero del secondo tempo.
Sulla schedina Totocalcio ho realizzato 9 punti, e avrei realizzato lo stesso risultato anche la Domenica seguente (7-10).
Alla fine sono andato a letto molto tardi, ma il giorno dopo (Lunedì, 1° Ottobre) non me la sono sentita, per varie ragioni, di tornare in ufficio, dove sarei rientrato Giovedì, 4-10, munito di certificato medico valido per 3 giorni di riposo, di cui sentivo effettivamente bisogno, visto che mi trovo in una fase di depressione e stanchezza piuttosto acute.
Oggi, Giovedì 18 Ottobre, mi sono svegliato intorno alle 7.30 e sono uscito di casa, poco dopo le 8.00, per recarmi in ufficio, dove sono arrivato alle 9.00.
Vorrei continuare, adesso, il mio diario, ripartendo da Lunedì 1° Ottobre.
Il pomeriggio di quello stesso giorno, dopo aver pranzato ed essermi un tantino rilassato, sono uscito di casa prima delle 18.00 per incontrarmi, finalmente, con Enzo, che avrei rivisto per la prima volta dopo l’Estate scorsa, e con cui avevo appuntamento, davanti al cinema "Eden" in piazza Cola Di Rienzo alle 19.30/19.45, dove avrei assistito con lui al film "La ragazza del lago", pellicola in programma alle 20.30.
Giunto a piazza Cavour con il 49, ho fatto una veloce passeggiata per raggiungere il luogo del nostro appuntamento, dove sono arrivato praticamente con un’ora di anticipo.
Fatti i biglietti per il film e chiamata mia madre via cellulare, ho fumato una sigaretta davanti al cinema e, prima che arrivasse Enzo, ho ingannato nervosamente l’attesa camminando su e giù davanti al locale e distraendomi, di tanto in tanto, guardando il passaggio delle belle ragazze.
Quando, infine, è arrivato il mio amico, siamo andati insieme a prendere qualcosa da mangiare e bere (io ho consumato un tramezzino caldo e, dopo tanto tempo che non lo facevo…ho finalmente gustato un bicchiere di birra fresca!) e poi, continuando a parlare del più e del meno, ci siamo seduti sul muretto della vetrina del locale vicino al cinema, e io mi sono rilassato fumando un’altra sigaretta. Entrati poi al cinema un po’ prima dello spettacolo delle 20.30, ci siamo accomodati in sala e, nell’attesa che incominciasse il film, abbiamo continuato a chiacchierare, toccando anche argomenti politici.
Il film era un thriller non agghiacciante, ma più a sfondo poliziesco, era ambientato in un paesino del Friuli-Venezia Giulia e, quindi, metteva in scena pochi personaggi.
Pur se un po’ lenta soprattutto nel primo tempo, la storia della proiezione è stata molto interessante nei suoi risvolti umani, intensi e drammatici; il film ha affascinato sia Enzo che me, coinvolgendoci completamente e, alla fine, io e lui abbiamo molto apprezzato l’opera cinematografica.
Usciti dal locale, il mio amico ed io abbiamo raggiunto la sua auto e lui mi ha rapidamente accompagnato davanti al mio palazzo, dove abbiamo sostato parlando ancora.
Enzo ha cercato di rasserenarmi un po’, visto che io ero preso da vari problemi e, grazie a lui, ho passato una gradevole serata.
Quando ci siamo accomiatati, sono rientrato a casa e, mentre mamma stava assistendo alla seconda e ultima puntata di "Era mio fratello", registrandomela contemporaneamente io, per non vedermi il finale della fiction televisiva, ne ho approfittato per mangiare un po’ di frutta, bermi qualcosa e seguire nel frattempo, nel soggiorno, una parte di un film interessante, in onda su "Mediaset", peraltro già iniziato e di cui non avrei visto il finale.
Appena è finita la puntata di "Era mio fratello", in onda su RAI 1, ho fatto un breve resoconto, a mamma, di tutta la mia serata trascorsa fuori casa, dopodichè io e lei abbiamo assistito, in camera mia alla registrazione della fiction "Era mio fratello" (la cui seconda parte, quindi, mia madre ha visto ben due volte!). La puntata mi ha avvinto fino alla fine e si è conclusa, attraverso una serie di colpi di scena, in modo abbastanza positivo.
Il giorno seguente, Martedì 2 Ottobre, mi sono confessato, intorno alle 17.45, da padre Raffaele, parlando con lui anche dei miei problemi diretti e indiretti, nell’ufficio attiguo alla chiesa di San Leone Magno e, ricevuta l’assoluzione, ho pregato e recitato la penitenza in chiesa, e poi sono tornato velocemente a casa.
Nelle serate tra il 2 e il 3 Ottobre, ho seguito in televisione, la manifestazione calcistica a livello europeo dedicata alla "Champions’ League", vedendo con mia madre la sfida che l’Inter ha vinto (a Milano) contro gli Olandesi del P.S.V. Eindhoven per 2-0 (rigore di Ibrahimovic e raddoppio di testa dello stesso giocatore svedese; la partita ha messo in mostra una più che discreta Inter, cinica e letale sotto rete! In quei due giorni ho visto anche, da solo mentre mamma assisteva ad altri programmi televisivi in salone, ad altre due partite di Coppa Campioni, e precisamente alla sfida, giocata a Roma, tra i locali della Lazio e gli Spagnoli del Real Madrid (2-2) e alla registrazione, da me effettuata, dell’incontro di Glasgow, dove purtroppo gli Scozzesi del Celtic hanno prevalso per 2-1 sul Milan; da notare, sfortunatamente, che la quarta squadra italiana impegnata in "Champions’ League", la Roma, ha perso a Manchester, contro il team inglese del Manchester United, per 1-0.
Giovedì 4 Ottobre, nel giorno dedicato a San Francesco, dopo aver lavorato in ufficio ed essere rincasato, sono andato al mio consueto appuntamento con "Tino", col quale mi dovevo vedere alle 17.30. Arrivato con un po’ d’anticipo, ho dovuto aspettare parecchio prima di essere ricevuto dal mio amico psicoterapeuta, poiché egli è giunto in ritardo causa contrattempi e, prima di me, doveva visitare altre persone. Giunto a casa col buio, ho passato la serata con mamma e, il giorno dopo, sono andato in ufficio e, per quanto riguarda la serata, l’ho trascorsa con mamma assistendo al quinto episodio televisivo della fiction gialla di RAI 2, dedicata alla serie "Il Capitano 2".
E passiamo, ora, a Sabato 6 Ottobre.
Quel pomeriggio non sono andato in palestra per la pallavolo, a causa di svariati motivi; ero giù di corda per la mia depressione ed altre cose, quel mattino ho dormito fino a tardi per recuperare un po’ di sonno arretrato accumulato nelle notti precedenti e la sera di quello stesso Sabato non avevo intenzione di fare troppo tardi per vedermi la registrazione della partita del pomeriggio (che avrei visto poi in diretta su "SKY", con la mamma, a partire dalle 18.00) dopo la diretta "SKY" dell’incontro di calcio di serie A che, alle 20.30 avrei visto con mia madre, match che avrebbe posto di fronte la "mia" Inter e il Napoli nella sfida di S. Siro: oltretutto, quel giorno era prevista a Roma la manifestazione di solidarietà in favore del popolo dell’ex Birmania contro la dittatura militare vigente in quel Paese e, quindi, avrei corso il rischio di essere coinvolto nel prevedibile traffico della città , e chissà quando sarei potuto rientrare a casa.
Perciò, per tutte le motivazioni di cui sopra, ho deciso di rimanere tra le mura domestiche.
Dalle 18.00 in poi (come ho già ricordato prima), ho seguito con mamma l’anticipo di serie A, che riguardava la sfida tra i padroni di casa dell’Atalanta di Bergamo e i Friulani dell’Udinese, partita che si è conclusa con un salomonico 0-0.
Dalle 20.30, ho visto poi, sempre con la mamma, Inter-Napoli. è stata una discreta partita, che la "nostra" Inter ha meritatamente vinto per 2-1, grazie a due splendide reti di Cruz a cui, nel finale dell’incontro hanno risposto i Napoletani (che sofferenza per l’Inter in quei minuti conclusivi!) con un gol di testa di Sosa.
Adesso (ad oggi, 19-10) devo andare a casa, perché ho finito il mio lavoro odierno, per cui mi vado a godere il meritato relax di fine settimana! Riprenderò la stesura del mio diario Lunedì prossimo, 22 Ottobre.
Oggi, Mercoledì 24 Ottobre, sono tornato in ufficio dopo essermi preso 2 giorni di riposo (Lunedì 22 e Martedì 23), che il mio amico psicoterapeuta "Tino" mi ha concesso, quando mi ha ricevuto Lunedì scorso, nel pomeriggio.
Adesso vorrei riprendere il mio diario, ma prima andrò a fare una pausa caffè-cigarillo.
Stamattina (24-10), mi sono svegliato dopo aver dormito per un buon numero di ore e sono arrivato in ufficio registrandomi, sul S.I.A., alle 9.41, nonostante fossi uscito di casa alle 9.00.
Domenica, 7-10, sono andato a Messa nella solita chiesa al mattino o nel pomeriggio e, dopo aver assistito alla funzione, aver ricevuto Comunione e Benedizione, sono tornato in fretta a casa. Non ricordo bene se quello che sto per dirvi sia accaduto quel giorno o la Domenica successiva ma, in una di quelle due occasioni, mamma ed io abbiamo comperato le paste (era da tanto tempo che non lo facevamo e, mamma ancor più di me, aveva un gran desiderio di mangiare dolci!).
Nel primo pomeriggio domenicale relativo al 7 Ottobre, ho assistito all’incontro di calcio, in onda su "SKY" e valevole per il campionato italiano di serie A, match che poneva di fronte i locali della Fiorentina e gli ospiti torinesi della Juventus.
La partita è stata molto tirata, agonisticamente parlando, ha registrato vari episodi dubbi e un’insufficiente condotta arbitrale e, dopo l’iniziale vantaggio juventino del primo tempo, si è conclusa sull’1-1, grazie al pareggio della squadra "viola", giunto nella ripresa: risultato che, secondo me, ha rispecchiato sostanzialmente i valori espressi in campo.
La sera, mentre avevo quasi finito di cenare, mi ha telefonato, da Parma, il mio caro amico Stefano, e la cosa mi ha fatto piacere, sia perché mi ha chiamato di sua iniziativa, sia visto che, durante la nostra breve chiacchierata telefonica, è stato molto caro con me e mi ha rasserenato un po’.
Dalle 20.30 circa ho assistito, dalla TV di camera mia, al posticipo calcistico del turno del massimo campionato italiano, incontro tra i locali romani della Lazio e il Milan. È’ stata una sfida che mi ha parecchio entusiasmato ed ha visto la momentanea "resurrezione", nel torneo italico, del Milan, mentre la Lazio, sfortunatamente, ha avuto praticamente il suo unico momento di ottima reazione (in tutto il match), quando è riuscita ad arrivare al temporaneo pareggio, con una strepitosa azione corale finalizzata in gol, dopo che i "rossoneri" milanisti si erano portati in vantaggio per 1-0.
La partita sarebbe poi finita con un sonante 5-1 a favore del Milan che, tra le sue 5 reti totali, ne ha segnate 2 con Kakà (1 su rigore) e due con Gilardino; la squadra rossonera è stata quasi perfetta, ha giocato a tratti mettendo in mostra un calcio altamente spettacolare e di gran classe mentre, dal canto suo, la Lazio è apparsa in crisi, sotto tutti i punti di vista.
Dopo aver assistito alla partita, ho raggiunto mia madre che stava vedendo, dall’inizio, la prima puntata della fiction RAI "Chiara e Francesco", e quindi ho seguito, fino alla fine e con lei, la restante parte della puntata della stessa fiction, dedicata naturalmente alla vita di S. Francesco e Santa Chiara. La sera dopo (Lunedì 8), mamma ed io abbiamo assistito alla puntata finale della fiction relativa alla vita dei due Santi. La produzione RAI, con quest’opera, ha realizzato un ottimo lavoro sotto tutti gli aspetti, curati in ogni particolare, e ha consegnato al pubblico un fedele, semplice e umano ritratto dell’esistenza di Chiara e Francesco, prima, durante e dopo che i due si dedicassero, con le loro opere e specialmente una volta presi i voti religiosi, al servizio del Signore e all’aiuto del prossimo, con particolare attenzione verso quel prossimo più bisognoso e afflitto.
Un Martedì dei primi giorni di Ottobre, sono finalmente uscito a fare una bella passeggiata, nel pomeriggio, con la mia mamma.
Dopo aver sbrigato alcuni servizi, infatti, siamo saliti sul 49, che si è fatto attendere poco e, scesi ad una fermata di via Crescenzio, ci siamo incamminati, passeggiando per le vie del centro.
Avevamo intenzione di raggiungere piazza Cola di Rienzo, per poi dirigerci alla gelateria "Le Cafè du Roy". Quando siamo arrivati a destinazione, abbiamo scoperto con delusione che il locale era chiuso, probabilmente per riposo; tuttavia, mamma ed io non ci siamo persi d’animo e, percorrendo la via Cola di Rienzo, siamo giunti ad un’altra famosa gelateria, che non frequentavamo da diversi anni. Lì, ci siamo seduti ai tavolini all’aperto; la mamma ha ordinato una cioccolata calda con panna per lei, mentre per me io ho ordinato lo stesso più un caffè dopo il quale, chiaramente, mi sono concesso l’immancabile sigaretta, godendomi anche un po’ di…panorama femminile!
Siamo stati bene in quel posto e, inoltre, le cioccolate con panna e il caffè erano ottimi.
Naturalmente, ho pagato tutto io, compresa la mancia alla bella cameriera!
Prima di tornare a casa (dove saremmo giunti, mi pare, dopo le 18.00), la mamma è voluta passare con me da "Franchi", dove ha acquistato qualche fetta di torta rustica da portare via.
Vorrei parlare ora di Sabato, 13 Ottobre, ma prima farò una pausa.
Quel Sabato pomeriggio, per la seconda volta dopo le mie ferie, sono tornato finalmente in palestra, ho rivisto i miei soliti amici e ho giocato a pallavolo.
La squadra di cui facevo parte ha perso per 2 set a 0 e io ho realizzato 4 punti, portando il mio score a 8 o 9 punti in due presenze.
Al termine della mia fatica, Enrico mi ha detto che la mia prestazione era stata migliore della volta precedente e che, rispetto ad allora, avevo fatto meno cretinate, anche se lui ha usato un’espressione molto più colorita al posto di questa parola!
Quando sono rientrato a casa, ho cenato in fretta e, intorno alle 21.00, sono entrato nel salone e ho assistito con la mamma (su RAI 1) alla partita di calcio che la nazionale maggiore italiana, in tema di qualificazione al prossimo campionato europeo (che si terrà in Austria e Svizzera), giocava contro la Georgia. L’incontro non è stato male, ma neppure trascendentale: i nostri avversari erano abbastanza modesti dal punto di vista tecnico – tattico e, inoltre, il loro portiere era piuttosto scarso.
Tuttavia, l’Italia ha funzionato soprattutto a sprazzi, ma non ha convinto pienamente; comunque, l’èquipe "azzurra" è riuscita a battere i Georgiani per 2-0 grazie alle reti, nel primo tempo, di Pirlo direttamente su punizione e, nella ripresa, di Grosso, che ha finalizzato uno splendido scambio in tandem con Toni.
La vittoria italiana è stata meritata, ma si può e si deve assolutamente giocare meglio.
In ogni caso, i 3 punti conquistati sono fondamentali per le speranze "azzurre" di qualificazione all’Europeo, dove soltanto le prime due squadre del nostro girone arriveranno e, nel nostro raggruppamento, le due piazze europee disponibili se le contendono la Francia, la Scozia e, appunto, l’Italia.
In queste ultime Domeniche (ad oggi, Giovedì, 25 Ottobre), la mia mamma non è andata a Messa, per una serie di ragioni dovute anche alla sua depressione, per 2 volte; io comunque, in quelle due occasioni, sono andato regolarmente in chiesa e, al mio ritorno a casa, ho sempre consegnato il messalino a mia madre, che poi lo ha letto, con calma, in un secondo momento.
In questo periodo, devo sottolineare un’iniziativa importante che io ho preso, convincendo anche mia madre ad assumere la mia stessa iniziativa; in poche parole io e lei, con 30 euro a testa e tramite la nostra banca, abbiamo fatto spedire la somma totale in Africa, per dare un contributo ed un sostegno ai bambini e, comunque, a tutta la popolazione del Darfur che, oltre ad essere vittima delle malattie e situazioni di indigenza più serie e disperate, deve soffrire delle gravissime conseguenze portate dalla guerra che, ormai da molti anni, funesta quel Paese.
Mercoledì, 17 Ottobre, ho assistito in camera mia (su una delle svariate frequenze "SKY"), a partire dalle 17.00, all’incontro clou delle qualificazioni europee di calcio, quello che ha veduto la vittoria della Russia per 2-1 sull’Inghilterra.
Il match, che si è disputato a Mosca, è stato emozionante e ricco di colpi di scena, ma ha vissuto indubbiamente la sua parte migliore nella ripresa, cioè quando i Russi hanno preso letteralmente in mano le redini del gioco, riuscendo a ribaltare il risultato (che, al termine del primo tempo li vedeva soccombere 1-0, per la rete spettacolare messa a segno dall’Inglese Rooney) e, alla fine, meritando ampiamente l’esigua vittoria ottenuta contro la squadra britannica.
La sera ho poi seguito con mia madre, nel soggiorno e su RAI 1, la partita amichevole di Siena, che vedeva di fronte la nostra nazionale maggiore di calcio contro il Sudafrica.
La partita non è stata certo entusiasmante, ma l’Italia ha comunque vinto per 2-0, grazie alle due reti di Lucarelli, segnate entrambe di testa.
Sabato, 20-10, non era prevista nessuna attività , nell’impianto dove io pratico pallavolo il pomeriggio, e quindi sia io che i miei soliti amici siamo stati assenti, quel giorno, dall’intera struttura, retta da suore, che ci ospita generalmente ogni Sabato.
Quella mattina, sono uscito di casa per andare all’appuntamento che, per quel giorno, avevo preso con la mia guida spirituale, Padre Ivo, per confessarmi e parlare con lui visto che, tra l’altro non lo vedevo dalla scorsa Estate.
L’appuntamento era previsto tra le 9.00 e mezzodì ed io ho raggiunto il collegio, dove il simpaticissimo prete vive immerso nel verde della via Aurelia Antica, poco prima delle 10.00.
Padre Ivo mi ha ricevuto, non molto tempo dopo, in un’accogliente e riservata stanza dell’istituto e io, confessandomi con lui, ho cercato di aprirmi nel modo migliore, parlandogli anche di problemi miei personali diretti, indiretti e vari.
La mia confessione – chiacchierata con il sacerdote è durata, più o meno, 45/50 minuti e, quando ci siamo accomiatati, io ero un po’ più sereno di prima.
Nel tragitto di ritorno, prima di salire a casa, ho comprato il pane per mamma e me; quindi, una volta entrato nel mio palazzo e raggiunto il 4° piano, dove abito con la mia… "padrona di casa" (è una battuta, ma il riferimento a mia madre non è puramente casuale!), mi sono apprestato a passare il resto della giornata con lei, preparandomi "spiritualmente" al modo in cui avrei organizzato il mio tempo libero di quel giorno che si preannunciava, si fa per dire, molto…intenso!
Dopo aver pranzato, aver gustato il caffè e fumato, mi sono rilassato e, se la memoria non m’inganna, mi sono andato a riposare per un certo periodo di tempo.
Più tardi, ho seguito su "SKY" il secondo tempo del derby inglese di calcio, relativo al massimo campionato, incontro che vedeva di fronte le due formazioni di Liverpool, Everton e, appunto, Liverpool, e che è terminato con la vittoria di questi ultimi, che hanno espugnato il terreno dei rivali concittadini, andando a vincere per 2-1.
A partire dalle 18.00, ho seguito l’anticipo di calcio del campionato italiano di serie A, naturalmente sempre sulle frequenze "SKY".
La partita, che si giocava a Roma a porte semichiuse e senza l’apporto dei tifosi ospiti, era Roma-Napoli, e la sfida è stata altamente emotiva, altalenante e appassionante sotto tutti gli aspetti e, alla fine, ha premiato entrambe le compagini, visto che si è conclusa su un… "pirotecnico" 4-4!
Dalle 20.30, mamma ed io abbiamo assistito all’altro anticipo calcistico del turno del massimo campionato italiano, quello relativo a Reggina – Inter, disputatosi sul campo di Reggio Calabria.
La partita non è stata bella, anche perché il terreno calabro era in pessime condizioni, a causa dell’abbondante pioggia che vi si era riversata prima e durante il match; queste due particolari situazioni hanno condizionato non poco l’andamento dell’incontro, favorendo e ostacolando al tempo stesso entrambe le squadre: tuttavia, lo scontro è stato ricco di pathos, ha registrato palle-gol da ambedue le parti, anche se lo spettacolo ha latitato parecchio.
Per fortuna, l’Inter è riuscita a vincere la gara per 1-0, grazie ad una rete di Adriano, portando a casa una vittoria non demeritata: occorre rilevare, però, che se i calciatori reggini fossero riusciti a pareggiare, non avrebbero certo "rubato" nulla.
Domenica, 21-10, sono andato alla messa mattutina delle 11.30 nella solita chiesa che frequento e che si trova a Largo Boccea.
Tornato a casa, ho mangiato e, dalle ore 15.00, ho assistito alla ripresa televisiva della partita di Cagliari, sempre nel quadro del principale campionato calcistico italiano, tra i locali sardi e il Catania. La sfida, parzialmente condizionata dal forte vento, è stata in complesso discreta, ma non ha esaltato in modo particolare, e si è conclusa sul punteggio di 1-1: il pareggio finale mi è sembrato risultato sostanzialmente giusto.
Dopo la rubrica "SKY Calcio Show" ho seguito, dalle 18.00 in poi e sempre in camera mia, l’ultimo Gran Premio di Formula 1 (che mamma ha guardato nel salone), quello che andava in scena sul circuito brasiliano di Interlagos e doveva assegnare il titolo mondiale piloti dopo che, per le note vicende, il campionato mondiale costruttori era stato già vinto dalla Ferrari, per la 15^ volta nella sua storia e con pieno merito.
La corsa è stata bellissima, per emozioni e continui cambiamenti di classifica, e ha portato al trionfo assoluto della Ferrari che ha piazzato, a fine gara, i due suoi piloti, Raikkonen e Massa, rispettivamente al primo e al secondo posto!
Terzo è arrivato Alonso (Spagna), a bordo della Mc Laren, mentre l’altro pilota della casa anglo-tedesca, l’Inglese Hamilton, è giunto solo settimo al traguardo.
Ma, quello che conta di più è che il Finlandese Raikkonen, in questo modo, ha vinto anche il mondiale piloti con 110 punti, davanti ad Alonso ed Hamilton, ambedue a 109, mentre quarto nella classifica iridata finale si è piazzato l’altro magnifico ferrarista, il Brasiliano Massa.
Quindi, la casa di Maranello vince anche il mondiale piloti, e la susseguente e nota inchiesta, che poteva privare Raikkonen del titolo, a favore di Hamilton, non ha cambiato niente,…lasciando il "povero" pilota anglo-caraibico con un palmo di naso!
Dalle 20.30 in poi, ho seguito, su "SKY", l’ultimo incontro calcistico, valevole per il campionato italiano serie A, e relativo a quel turno di Sabato e Domenica. La partita in questione si giocava a Torino e opponeva i locali della Juventus al Genoa; il match è stato abbastanza spigoloso, molto teso e assai vivo sotto l’aspetto agonistico. Il secondo tempo della gara è stato migliore e più spettacolare del primo, soprattutto per quanto riguarda i capovolgimenti di fronte e le palle-gol, che si sono registrate da entrambe le parti. Alla fine l’ha spuntata la Juventus, che ha battuto gli avversari genovesi per 1-0, grazie ad una rete segnata, se non erro, nel primo tempo.
Sulla schedina Totocalcio ho realizzato 8 punti, mentre in quella della Domenica successiva, costatami ben 56 euro, equamente divisi tra mamma e me, avrei totalizzato la miseria di 5 punti!
Tornando a Domenica 21-10, dopo la menzionata partita serale, ho raggiunto mia madre, che nel salone stava assistendo alla prima puntata della fiction RAI "Guerra e pace", per seguirne un pezzo fino alla fine. Le altre tre puntate del famosissimo romanzo storico scritto da Tolstoj sarebbero andate in onda Lunedì 22-10 e la Domenica e il Lunedì successivi; mia madre ed io le abbiamo seguite fino alla fine (anche se io un po’ a tratti). Avevamo già visto la versione cinematografica del romanzo, ma nel film di molto tempo fa, quello, per intenderci, interpretato da Audrey Hepburn verso la fine degli anni ’60: quindi i nostri ricordi erano un po’ sbiaditi. Per cui, per me, il seguire la fiction RAI, magistralmente prodotta, è servito a ricollegare i miei vecchi ricordi e a rifarmi un quadro storico più dettagliato della Russia di quell’epoca (primi anni del 1800), impegnata a combattere, con l’aiuto delle forze alleate, l’invasione napoleonica.
Martedì 23 Ottobre, mamma ed io abbiamo assistito, nella mia accogliente camera, alla sfida di "Champions’ League" dell’Inter impegnata, a partire dalle 18.30, a Mosca contro i Russi del C.S.K.A. La squadra del nostro cuore ha vinto, con un po’ di fortuna e sofferenza, per 2-1, dimostrando comunque un ottimo spirito di squadra e riuscendo, avendoci creduto fino in fondo, a ribaltare il risultato del primo tempo (1-0 per il C.S.K.A.) nella ripresa, prima con Crespo (bel gol ispirato da un perfetto contropiede) e poi grazie ad una rete di Samuel, piuttosto fortunosa.
Dopo questa partita, ho assistito, a partire dalle 20.45, all’altro incontro di coppa in cui era impegnata una squadra italiana, la Roma che, giocando sul suolo amico dell’Olimpico romano contro la squadra portoghese dello Sporting Lisbona, ha prevalso su questi ultimi sempre per 2-1, direi meritatamente, sebbene con una certa sofferenza e commettendo troppi errori in quasi tutte le zone del campo.
Mercoledì, 24 Ottobre, ho dedicato la serata allìaltra giornata di "coppa Campioni", ma di questo parlerò prossimamente.
Oggi, 2 Novembre, è la giornata dedicata alla commemorazione di tutti i defunti e io, prima di continuare il mio diario, vorrei dedicare un pensiero a tutti i miei morti e a quelli della mia mamma, nella speranza che tutti essi possano riposare in pace e andare in Paradiso; forse, chissà , potrebbero già essere là , ora!
Tornando a parlare della serata di Mercoledì, 24-10, anche quella sera sono riuscito a vedermi in TV le due partite di "Champions’ League", nelle quali erano impegnate le altre due formazioni italiane, il Milan a S. Siro contro gli Ucraini dello Shakhtar Donetsk, e la Lazio a Brema contro l’èquipe tedesca del Werder; poiché i due incontri erano trasmessi in contemporanea a partire dalle "fatidiche" 20.45, ne ho visto uno in diretta, mentre mi registravo l’altro, a cui ho potuto assistere dopo le 22.30.
Il Milan ha fornito un’ottima prestazione contro lo Shakhtar, anche se non è stato certo esente dalle sue solite pecche, ed ha concluso la sua prova "folgorando" letteralmente i malcapitati giocatori ucraini e imponendosi, perciò, per 4-1, grazie alle doppiette di Gilardino e Seedorf, alle quali lo Shakhtar ha potuto contrapporre soltanto il bello, ma inutile, gol dell’italianissimo Lucarelli.
La squadra di Milano ha messo anche in mostra uno "stratosferico" e "straripante" Kakà , che è risultato infine il migliore di tutti i 22 calciatori in campo (ha colpito anche un palo al termine di un’azione eccezionale!) e avrebbe certo meritato il premio di un gol personale!
Purtroppo la Lazio, invece, non ha fornito la stessa prova convincente del Milan e, dopo essere passata in svantaggio per 2-0, è solo riuscita a limitare i danni, contro il Werder Brema, grazie ad una rete segnata, a quanto ricordi, da Manfredini, che ha concesso ai giocatori laziali di contenere la sconfitta sul risultato di 2-1 punteggio però che, per quanto si è visto sul campo, avrebbe potuto assumere proporzioni più pesanti ai danni della squadra capitolina.