IL PREMIO PER LA SOLIDARIETÀ "LORENZO CUNEO" 2007A DUE NOSTRI GIOVANI SOCI BIELORUSSI

Il premio per la solidarietà  "Lorenzo Cuneo", istituito dal Municipio IX del Comune di Roma, nel nome e nel ricordo di un giovane Consigliere, che ha impostato la sua esistenza nell’attenzione all’uomo e all’ambiente e che, in uno slancio di generosità , sacrificò la sua vita nel tentativo di portare soccorso ad un automobilista in difficoltà , premia annualmente, su delibera di un apposito Comitato, tre giovani che si sono distinti per comportamenti di autentica solidarietà  o per testimonianza di impegno civile nel territorio del Municipio Roma IX.

Riceveranno il premio i giovani:

Riceveranno una targa ricordo i giovani:

In un successivo incontro sarà  messo a dimora l’albero, in ricordo del giovane Consigliere scomparso.
La consegna dei premi e delle targhe avverrà  alla presenza di autorità  civili e religiose.

La PresidenteSusana Fantino

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IX Municipio – Comune di Roma

Via Tommaso Fortifiocca, 7100179 Roma

In riferimento alla Nota del 05.11.2007 prot. 69032 – Ufficio Sport e Cultura Municipio Roma IX, , si segnalano i seguenti giovani tra i 16 e i 28 anni, che si distinguono per significativi comportamenti di solidarietà  e impegno civile nel territorio del Municipio IX, con particolare attenzione alle problematiche sociali e ambientali:

1) IVAN KRASNIK
2) MIKHAIL ( Misha) KRASNIK

I due giovani segnalati sono nati in Bielorussia nel 1983, sono gemelli monozigotici e hanno vissuto in Orfanotrofio dall’età  di 3 anni, quando venne tolta la patria potestà  ai loro genitori naturali, che, da allora, non hanno più rivisto.
Sono giunti in Italia, per la prima volta, nel mese di Ottobre 1995, inseriti in un gruppo di bambini bielorussi in accoglienza temporanea presso famiglie italiane del IX Municipio, nell’ambito dei . In particolare, il gruppo di cui facevano parte proveniva dall’Internato per bambini oligofrenici di Begoml ed era ospitato presso famiglie collegate alla Parrocchia S. Giovanni Battista De Rossi e all’. Durante l’accoglienza invernale, i gruppi di bambini bielorussi, durante il giorno, frequentavano Scuole Elementari e/o Medie del IX Municipio, dove il Municipio provvedeva all’erogazione gratuita della mensa scolastica.
Dopo circa 7 anni di accoglienza costante, più volte all’anno, dal 2002 i due giovani sono stabilmente in Italia con regolare permesso di soggiorno per lavoro, domiciliati presso una famiglia italiana aderente all’, che li ha accolti come figli.

La segnalazione che si fa rispetto ai due suddetti giovani è legata al percorso di autonomia e responsabilizzazione intrapreso in circa 12 anni di contatti con l’Italia, che li ha portati ad acquisire uno spirito di gratuità  e di disponibilità  verso il prossimo.
Infatti, essi sono soci dell’ (a cui hanno espressamente chiesto di aderire alla maggiore età , dopo averla frequentata nelle attività  fin da minorenni, quando erano essi stessi oggetto di aiuto ed assistenza) e si sono sempre distinti per l’impegno e la fatica nelle attività  di volontariato, soprattutto quelle rivolte verso categorie svantaggiate ed emarginate.
In particolare, si sottolinea la loro costante ed intensa presenza nelle accoglienze annuali in strutture parrocchiali (per circa un mese di seguito) di gruppi di bambini bielorussi con gravi disabilità  psichiche e mentali, che vengono accolti e seguiti costantemente (per l’intera giornata) dall’ nei momenti ludici, nelle attività  riabilitative, nelle trasferte quotidiane al mare, nell’organizzazione di laboratori teatrali, nella preparazione dei pasti e nella somministrazione: i due giovani, nel corso dei cinque anni della specifica attività  di accoglienza a Roma del gruppo di bambini bielorussi con le più gravi disabilità  psichiche e mentali dell’Internato di Begoml, sono stati mediatori culturali e linguistici, operatori "sociali" e animatori delle attività , con assoluta gratuità  e senza lesinare in alcun modo tutto il proprio tempo libero da attività  lavorative.
Anche nel loro recente viaggio in Bielorussia, dopo cinque anni in cui non tornavano in patria, si sono prevalentemente occupati di animare ed aiutare i giovani ospiti della Casa-famiglia dell’ e i bambini dell’Internato di Begoml.
Rispetto alla Bielorussia, si occupano anche del reperimento di alimentari e vestiario da destinare ad aiuti umanitari: prelievo dai luoghi indicati, selezione e predisposizione dei pacchi per la spedizione.
Infine, il loro spirito di solidarietà  emerge anche nelle numerose occasioni in cui concretamente aiutano persone anziane (che vivono da sole) nei lavori domestici ovvero famiglie che hanno necessità  di piccole manutenzioni o piccoli traslochi, inviati come volontari dall’, a cui le suddette persone si rivolgono.
Provenienti da una nazione enormemente provata dal disastro di Chernobyl, hanno sviluppato una buona coscienza ambientalista, a cominciare dalla irrinunciabile raccolta differenziata (che curano personalmente presso la propria abitazione italiana) alle recenti testimonianze sul nucleare "cattivo" nelle Scuole Elementari "Rodari" e "Quasimodo", in occasione dei percorsi didattici sulla diversità  e sulle barriere architettoniche e culturali, che l’ ha proposto nell’ultimo anno, in collaborazione con Cooperative Sociali.

Disponibili ad ulteriori informazioni ed approfondimenti, si cogli l’occasione per inviare distinti saluti.

Il Presidente
( Gaia Carletti)

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