Ieri, Lunedì 4 Dicembre, sono tornato a casa, dopo la mia giornata lavorativa, intorno alle 17.00, stanco e stressato come non mai, ho direttamente cenato e preso il caffè, sono andato a riposare un po’ (e così ha fatto anche la mamma) e, quando mi sono alzato, ho ascoltato l’impegnato e particolare 33 giri ( fumando e bevendo nel salone) "Graceland" di Paul Simon.
Poi, dopo aver parlato un tantino al telefono col mio vecchio amico Massimiliano, mi sono apprestato a passare la serata.
A partire dalle 21.00 ho seguito in TV, su "SKY CINEMA 1", le vicende di un bel film avventuroso, i cui protagonisti erano Antonio Banderas e Catherine Zeta-Jones.
Il film, proiettato per la prima volta in televisione, era "The Legend of Zorro" e mi è piaciuto molto perché, oltre ai toni avventurosi e di azione, in cui spiccavano spesso esagerazioni divertenti e, talvolta ,di una certa tensione emotiva, la pellicola offriva contenuti passionali e sentimentali, storici e, ovviamente, di pura fantasia, alternati a valori umani ricchi di significato e, a tratti, anche commoventi. La morale del film era, alla fine, l’eterna lotta del bene contro il male, con il trionfo del primo e dei valori di pace, giustizia, amore e fratellanza sulle prepotenze e i progetti insani dell’uomo, che spesso è cattivo e, per mero interesse proprio, è pronto anche alla distruzione dei popoli. Insomma, specialmente sotto alcuni aspetti, questo lavoro cinematografico ha precorso gli attuali tempi, non certo buoni e carichi di speranza, specie in prospettiva futura.
Dopo il film, ho ascoltato un bellissimo disco strumentale di Stephen Schlacks, dalle atmosfere melodiche, sentimentali e sognanti!
Prima di parlare della giornata di Martedì 5 Dicembre, vorrei aprire una parentesi sulla classifica del massimo campionato italiano di calcio classifica che, per le prime posizioni, vede in vetta l’Inter a quota 36, poi c’è la Roma con 32 punti, terzo è il Palermo con 28, seguono Catania e Livorno a 20, Empoli a 19 e Lazio a quota 18.
Il Milan è molto indietro e dista di ben 24 punti dalla testa della classifica! (Ad oggi, 6-12).
Ieri, 5-12, tornato a casa dopo il lavoro, ho pranzato con la mamma e ho gustato il caffè nella tazzina dell’Inter (poi capirete il perché!).
Finito di mangiare, mamma ed io ci siamo accomodati sul divano del salone e, mentre io mi fumavo un cigarillo aromatico, abbiamo assistito a un bellissimo DVD della "National Geographic", che riguardava il mondo animale, con particolare attenzione verso i cuccioli e la loro infanzia.
Si vedevano scimpanzè, gattini, felini e canidi piccoli e adulti, orsi bianchi e neri, elefanti ed elefantini, anfibi, rettili, mammiferi e volatili di varie specie (compresi i suini), il tutto contornato da splendidi paesaggi naturali, che svariavano dalla California, Florida e Virginia fino alle latitudini polari, passando per l’Africa e l’Asia. Gli scenari e la fotografia erano fantastici e splendidamente colorati, e le immagini erano, talvolta, anche toccanti ma, per fortuna, il documentario era privo di scene cruente.
Insomma, questo DVD, alla fine, ha riconciliato mamma e me con il buon Dio e con tutti gli aspetti buoni della natura del mondo che ci circonda, e anche la narrazione era pregevolmente curata!
Finito il documentario, mamma ed io siamo andati a riposare un po’ e poi, dopo essermi alzato, io ho fatto un bel bagno rilassante, lavandomi e tonificandomi anche i capelli, con shampoo e balsamo profumato!
Più tardi, a partire dalle 20.45, mia madre ed io (che indossavo pantofole, braccialetto e orologio, tutti dell’Inter, nonchè una vestaglia nerazzurra!) abbiamo assistito al match calcistico, giocato a Monaco di Baviera e relativo all’ultima giornata dei gironi eliminatori di "Coppa Campioni", e che vedeva di fronte la formazione tedesca del Bayern, opposta all’Inter.
Le due squadre erano già qualificate per gli ottavi, ma c’era in palio il primato nel girone che, solo in caso di vittoria nerazzurra, avrebbe arriso ai "nostri" colori.
Il primo tempo è stato di una noia quasi mortale, la regia televisiva tedesca era pessima e sarebbe stata molto scadente per tutta la partita, visti i suoi interminabili indugi soprattutto sui primi piani di pubblico e panchina tedeschi, nonchè dell’allenatore interista Mancini.
Comunque, la prima parte della garaè stata avara di emozioni, se si eccettuano due palle gol, una per parte, la prima creata dai Bavaresi con un tiro insidioso di Makaay che ha sfiorato il palo alla destra di Toldo e la seconda, ancora più clamorosa, procurata dal calciatore interista e argentino Gonzales, che colpiva la traversa avversaria con una tremenda conclusione da fuori, su cui il portiere tedesco Kahn non avrebbe potuto proprio farci niente.
Si va all’intervallo sullo 0-0. La ripresa è leggermente più vivace ed emozionante, il Bayern passa in vantaggio grazie a Makaay, autore di un gran gol.
Finalmente, ad un certo punto del secondo tempo, entrano in campo, nelle fila interiste, prima l’Uruguayano Recoba e successivamente Grosso.
L’Inter si sveglia e, nel finale di partita, lo stesso Recoba, con un passaggio preciso e illuminante, libera sulla fascia destra proprio Grosso, il cui forte tiro in area è respinto col corpo da Kahn, che compie un ottimo intervento ma rimane a terra e, così, il "nostro" Vieira è lesto a raccogliere la respinta del portiere tedesco e a ribadire in rete, con una conclusione che si insacca, dalla parte opposta, sotto la traversa germanica: 1-1 e questo sarà anche il risultato finale!
Bayern e Inter passano agli ottavi, rispettivamente con 12 e 10 punti.
Dopo l’incontro, che comunque non è stato bello, mamma ed io abbiamo visto e rivisto, nell’apposita rubrica curata da SKY, tutti i gol della serata di "Champions’ League", apprendendo con piacere che la Roma, avendo battuto in casa il Valencia per 1-0 grazie a una rete di Panucci, passava anche lei agli ottavi come seconda del suo girone, insieme alla sua avversaria spagnola.
Più tardi, mentre mamma andava a dormire, io ne approfittavo per ascoltare, in camera mia, il 33 giri "Amigos" dei Santana, disco che mischia atmosfere rilassanti e melodiche a caratteristici e allegri ritmi neo-latini e, durante l’ascolto, ogni tanto consultavo Televideo.
Poi anch’io sono andato a letto e stamattina (6-12), poco dopo delle 9.30, ero già in ufficio.
Adesso vorrei riaprire quella parentesi sull’Estate, che ho interrotto parecchi giorni fa.
Vorrei raccontarvi qualcosa, sia continuando a parlare delle ferie trascorse, con la mamma, a Riccione, che narrando anche del nostro periodo di vacanza passato sul Gargano e, precisamente, a San Menaio, in provincia di Foggia.
Ma, procediamo con ordine e parliamo di Riccione.
Un giorno, io e i miei amici, marito e moglie, Stefano e Daniela, che vivono a Parma ma si trovavano anche loro sulla riviera adriatica per trascorrere le loro ferie, avevamo progettato insieme di passare la serata, andando in bicicletta in direzione del lontano quartiere riccionese dell’"Alba" dove, depositate le bici, avremmo speso il nostro tempo notturno facendo il giro delle discoteche situate sulla spiaggia di quel quartiere, ubicato nel Nord di Riccione; c’era da sottolineare, però, un particolare di notevole importanza: io non salivo su una bicicletta da molti anni e, perciò, dovevo riprendere dimestichezza col mezzo di trasporto.
Quindi, nel primo pomeriggio di quel dì (mi pare che fosse una Domenica di Agosto), dietro consiglio dei miei amici, ho fatto un allenamento in proposito, facendomi prestare una bici dall’Hotel "Monica", in cui alloggiavo con mia madre.
La bici in questione era vecchia, abbastanza veloce ma, particolare non certo da sottovalutare nel traffico di veicoli vari e via vai di gente, era dotata di campanello non funzionante!
Comunque io, rischiando anche un po’ ma non troppo, lanciandomi anche in lunghe volate sulla pista ciclabile, avvertendo, mentre la stavo sorpassando, un’anziana signora, anch’essa in bici, del campanello privo di suono, e facendo qualche altra peripezia senza causare, peraltro, nessun tipo di danno e di incolumità nè a me, nè ad altri, nè a cose, ho coperto l’intero percorso dal mio albergo al porto-canale di Riccione e ritorno all’Hotel in un tempo quantificabile tra i 15 e i 30 minuti (non ricordo bene), ma in ogni caso inferiore alla mezzora!
Rientrato in albergo, tutto sudato anche per il caldo pomeridiano, mi sono dissetato al bar e, più tardi, intorno alle 9.30 della sera, mi sono recato a piedi all’Hotel "Carignano", dove alloggiavano Daniela e Stefano, che mi aspettavano lì per poi partire verso la nostra meta.
Dopo una breve chiacchierata tra di noi davanti al loro albergo, la cui direzione ci ha procurato le tre bici, siamo montati in sella intorno alle 22.00, intraprendendo il nostro lungo tragitto verso l’"Alba" e, questa volta, i nostri mezzi di locomozione erano tutti funzionali e dotati di campanelli sonori. Arrivati a destinazione in poco tempo, con non poche difficoltà ma divertendoci un "casino", (anche perché io, nei momenti che lo consentivano, scattavo ogni tanto in testa con rischio calcolato!), abbiamo parcheggiato le biciclette e ci siamo incamminati verso una discoteca, dove pagando una cifra molto modica, avevamo la possibilità di bere, fermarci e poi, conservando lo scontrino di ingresso, avremmo potuto fare il giro degli altri locali prossimi alla spiaggia, senza dover spendere più niente.
Entrati nel locale e dopo aver pagato le nostre consumazioni (io ho bevuto anche un gin-fizz!), ci siamo accomodati nelle poltrone e nei divani, chiacchierando amabilmente, bevendo e fumando e trovando, all’inizio, pochissima gente. Poi, via via, la discoteca si è affollata, ma non troppo e, ad una certa ora, dopo aver ballato abbastanza (io, in particolare, mi ero scatenato nelle danze anche al ritmo di una mia richiesta, "Calimba de luna", di Tony Esposito!), siamo entrati in un’altra discoteca, molto più affollata della precedente (anche vista l’ora), e la cui pista da ballo dava direttamente sulla bianca sabbia. L’atmosfera era irreale, con il mare a pochi metri in lontananza, la possibilità di sedersi su divani e poltrone situati sulla spiaggia, per riprendersi un po’ tra un ballo e l’altro e chiacchierare, e il disc jockey che, sia a richiesta che non, mandava brani moderni, ma anche a cavallo tra gli anni ’70/’80 e ’90. Pensate che io, dopo le 2 di notte, ho persino ballato sui ritmi anni ’70 di "Rock your baby", di George Mc Crae!
Ogni tanto, io non perdevo occasione per rifarmi gli occhi, verso il "panorama" femminile particolarmente curato!
Un tantino dopo le 2.00, Daniela, Stefano ed io siamo usciti dal locale, abbiamo ripreso le biciclette e ci siamo diretti, molto rapidamente, verso il "Carignano", schivando abilmente passanti, cose e veicoli ma, pur con qualche rischio che ho preso soprattutto io, senza causare alcun danno.
Arrivati a quell’albergo, depositate le bici e chiacchierando ancora un pochino tra di noi, ci siamo allegramente e serenamente accomiatati ed io, con passo veloce, ma contento per l’ottima riuscita della serata e nottata trascorse, ho raggiunto il mio vicino hotel intorno alle 3.00!
Vorrei aprire ora una parentesi sulla serata di ieri, Mercoledì 6-12 quando, dopo aver comprato il nuovo "Tex" e aver fatto una breve e salutare passeggiata vicino casa nel tardo pomeriggio, sono rientrato nell’"ovile domestico", ho cenato dopo le 19.00 e, a partire dalle 20.45, ho seguito su SKY la partita casalinga del Milan contro i Francesi del Lille, nell’ambito dell’ultimo turno dei gironi eliminatori della "Coppa Campioni" di calcio, partita conclusasi con la vittoria del Lille per 2-0, dopo un incontro che ha vissuto i suoi momenti migliori e più spettacolari nella ripresa che, oltre al raddoppio della squadra francese, ha anche offerto due clamorosi legni, uno per parte.
Il Milan, tuttavia è passato agli ottavi come prima classificata nel suo girone, mentre il suo avversario si è qualificato anch’esso per gli ottavi, ma classificandosi al secondo posto.
Dopo il match, mi sono visto e rivisto tutti i gol di quella serata di "Champions’ League", ho consultato Televideo per sapere gli esiti delle due partite calcistiche, in programma ieri sera e riguardanti il ritorno degli ottavi di "Coppa Italia", dopodichè sono andato a letto, addormentandomi dopo le 0.30.
Oggi (7-12), avrei un appuntamento alle 20.00 e davanti al cinema "Adriano" col mio amico Enzo, per assistere al film fantastico "I figli degli uomini", cenare con lui e stare in sua gradevole compagnia, ma tutto dipende dalle condizioni meteorologiche della giornata perché lui, per vari problemi, non vuole girare in macchina per Roma, in caso di pioggia.
Io spero di vederlo, di andare al cinema e cenare con lui anche perché, altrimenti, non saprei quando si ripresenterebbe questa felice occasione di distrazione!
Tornando al discorso delle mie ferie estive riccionesi, vorrei parlarvi ora di quando mamma ed io, in una bella e mite serata di Luglio, siamo andati ad assistere, nel centralissimo "Piazzale Roma", al concerto dei "Pooh", previsto per le 21.00 di quella stessa sera ma, tra una "fresca e l’altra", iniziato verso le 22.00 e protrattosi fino a oltre la mezzanotte.
Il concerto è stato bellissimo, mamma ed io ci siamo divertiti e siamo riusciti anche a trovare un cantuccio per sederci, nell’immane mare di gente che c’era!
Devo dire però, che la maggior parte di canzoni belle, amate, celebri e più conosciute sono state cantate in una fantastica "medley", eseguita dal gruppo da mezzanotte in poi.
Dopo il concerto, mamma ed io siamo andati a consumare qualcosa ad uno dei tavolini all’aperto del bar "Italia", per poi fare ritorno al "nostro" hotel "Monica".
Oggi, 11-12, vorrei mettere a frutto la mia giornata lavorativa in ufficio ed essere positivo per tutto il giorno, ma devo raccogliere un po’ le idee, che al momento ci sono ma si presentano un po’ confuse. Giovedì scorso, rientrato dal lavoro, ho trovato mamma che stava parlando al telefono col mio amico Enzo; ho parlato con lui, che purtroppo ha rimandato l’appuntamento per la nostra cena e il cinema per i suoi motivi, di cui avevo già parlato in precedenza e anche perché, quella mattina, si era svegliato con un forte mal di testa che, al momento della sua telefonata, gli era passato. In ogni caso, aveva paura di riaccusare il malessere, se ci fossimo rinchiusi quella sera in una sala cinematografica: quindi, temeva che non avrebbe trascorso serenamente la serata con me e perciò, considerando tutto l’insieme di cose, abbiamo deciso di rivederci la prossima settimana, così avremo anche l’occasione di scambiarci gli auguri per le ferie natalizie.
Sabato scorso, 9 Dicembre, dopo una serie di telefonate fatte e ricevute, ho saputo che la palestra, dalle 17.00 in poi di quel pomeriggio, sarebbe stata disponibile; tuttavia, per vari motivi, quel giorno non me la sentivo di andare all’istituto che ci ospita generalmente tutti i Sabati, e ho preferito rimanere a casa, dalla quale ero uscito soltanto la mattina, per comprare le sigarette al mentolo e fare un po’ di spesa per la sera.
Alle 18.00, dopo aver seguito su SKY il match calcistico di serie B che il Bari, in casa, aveva vinto per 1-0 contro il Modena e aver visto tutti i gol di quella giornata, relativi al campionato cadetto ho assistito, sulla stessa emittente, all’anticipo casalingo della Reggina (serie A calcistica), che ha battuto l’Ascoli per 2-1.
Dalle 20.30, ho assistito, naturalmente sempre su SKY, all’anticipo serale del massimo campionato di calcio, quello che il Palermo, giocando tra le mura amiche, ha fatto suo battendo il Livorno per 3-0, dando spettacolo di calcio spumeggiante e perfetta organizzazione tecnico-tattica!
Ieri mattina, Domenica, dopo essere andato alla Messa delle 11.30 nella solita chiesa, aver ricevuto Comunione e Benedizione finale ed essere tornato a casa, consegnando il messalino a mamma (che poi l’avrebbe letto verso sera) ho recato, dopo aver pranzato, gustato il caffè nella tazzina dell’Inter e aver fumato, le chiavi a un condomino del nostro palazzo, che le aveva perse lasciandole inavvertitamente, nella serratura del cancello del nostro edificio, quella mattina stessa.
Dalle 15.00 in poi, mamma ed io abbiamo assistito all’ennesima prova di forza, condizione fisica ottimale e "cattiveria", che l’Inter ha dato, vincendo ad Empoli contro la squadra locale per 3-0, grazie alle esaltanti reti, tutte di pregevole fattura, segnate nella ripresa rispettivamente da Crespo (7 gol in campionato), Ibrahimovic (6) e Samuel!
Mamma ed io abbiamo brindato alla vittoria con un liquorino e io mi sono goduto il trionfo nerazzurro, anche ascoltando più tardi il 33 giri relativo alla colonna sonora del film "Jocks", con splendide canzoni, in chiave "disco" anni ’80!
Dopo aver ascoltato il Long-Playing, ho ricevuto una telefonata dalla mia amica Simonetta, telefonata che mi ha rasserenato ed emozionato alquanto.
In prima serata ho poi assistito in TV, al posticipo calcistico, che chiudeva il turno di serie A, posticipo che riguardava il derby capitolino Lazio-Roma, conclusosi con la meritata e brillante vittoria laziale per 3-0.
Nella classifica della massima serie calcistica, riguardante le prime posizioni, l’Inter è sempre al comando con 39 punti, davanti alla Roma con 32, terzo è il Palermo a quota 31, poi c’è il Catania a 23, la Lazio a 21, Atalanta e Livorno a 20.
Il Milan è sempre più lontano dalla vetta, che ora dista ben 26 punti!
La serata domenicale l’ho conclusa, sul far della notte, ascoltando in camera mia le note melodiche e romantiche, ma anche ritmiche e suadenti, di una raccolta, a 33 giri, di Christopher Cross.
Ritornando al discorso della scorsa Estate, vorrei sottolineare che a Riccione ho fatto ben 82 bagni di mare (43 la mattina e 39 il pomeriggio), mentre sul Gargano ne ho fatti, tra fine Agosto e Settembre, 71 (36 al mattino e 35 il pomeriggio), prendendone qualcuno anche all’inizio dell’Autunno, e portando il totale di tutta la mia stagione balneare alla cifra, più che rispettabile, di 153 bagni!
A Riccione, la mamma ed io ci siamo goduti i fuochi artificiali di Ferragosto, gustandone lo spettacolo dal centralissimo "Viale Ceccarini"!
Ad Agosto ho anche passato una piacevolissima serata a cena, in compagnia della mia amica Betta e dei suoi familiari (figli, sorella e babbo compresi), serata che si è tenuta nella residenza estiva di Betta, e conclusasi con una sigaretta che lei ed io abbiamo fumato sul suo balcone (e lei non fumava da moltissimi anni, non avendo questo vizio, visto che in tutta la sua vita ha fumato pochissime e sporadiche sigarette), chiacchierando amabilmente.
Subito dopo, la mia amica mi ha accompagnato in macchina vicino al mio albergo, che poi ho raggiunto velocemente a piedi.
La mattina del 22 Agosto, infine, dopo che io e mia madre abbiamo salutato Rimedia, ci siamo fatti accompagnare dal gestore del "Monica" fino alla fermata del pullman in partenza per Roma e, all’arrivo nella capitale, mamma ed io abbiamo raggiunto in taxi e in tarda serata la nostra bella casa, dove ci siamo fermati fino a tutto il 23-8, prima di partire nuovamente in pullman, la mattina presto del 24-8, verso il Gargano, destinazione San Menaio.
Il viaggio è stato abbastanza confortevole; a San Severo abbiamo cambiato e, una volta raggiunta la nostra meta di arrivo, io ho chiamato, davanti alla stazione e via cellulare, la direzione del nostro albergo (il "Nettuno"), che ci ha subito mandato qualcuno a prenderci e ad accompagnarci al nostro hotel dove, per 2 giorni, abbiamo occupato la solita camera in cui alloggiamo da anni, nell’attesa di farci trasferire nella stanza della villa dell’albergo, nuovo alloggio scelto espressamente dal sottoscritto, che quest’anno voleva fare il "gran signore" e la mamma, pur sobbarcandosi una spesa maggiore, lo ha comunque accontentato, avendo prenotato per entrambi, e da molti mesi, la nuova sistemazione, in cui abbiamo preso posto, appunto, due giorni dopo rispetto al nostro arrivo sul Gargano, e dopo la sistemazione temporanea.
Vorrei fare ora una descrizione del lido di San Menaio (provincia di Foggia); la spiaggia sabbiosa si stende davanti a un mare chiaro e cristallino, e presenta tratti scogliosi davanti alla distesa marina solo in lontananza, dove il fondale del mare stesso è un po’ roccioso: alle spalle della spiaggia, sorge una vastissima pineta che si erge altissima, coprendo un raggio di molti chilometri e il cui nome è "Pineta Marzini". Sfortunatamente, però, l’immenso bosco non dispone di attrezzature idonee per le persone, ed è assai poco valorizzato.
Ora vorrei aggiungere due parole sul padrone dell’hotel "Nettuno"; si chiama Vincenzo come me, è quasi mio coetaneo, tifoso dell’Inter anche lui e avendo, come me, una sviscerata passione per la musica, mi masterizza ogni anno ,su mia richiesta, scelta e,talvolta ,dietro suo consiglio, una grande quantità di compact disc, tutti splendidi, che io mi ascolto soprattutto a Roma: il tutto, senza mai farmi pagare un solo euro!
Inoltre, come quasi tutti i Pugliesi, Vincenzo è sempre molto gentile, cordiale e simpatico con me e mia madre in particolare, ma mantiene una squisita affabilità con tutti i clienti dell’albergo.
Vorrei parlarvi ora della camera della villa, che quest’anno ha ospitato la mamma e me durante il nostro soggiorno, che si sarebbe protratto poi fino al 28 Settembre! La stanza ha due letti singoli, è dotata di bagno con tutte le attrezzature igieniche perfettamente funzionali (comprese vasca e doccia), dispone di un balconcino esterno con due brandine, varie sedie e un tavolino e offre, all’interno, tutti i comfort, TV Color e frigo-bar inclusi.
L’accesso alla spiaggia sottostante è piuttosto impervio, visto che scende ripidamente fino ad un cancelletto, chiuso il quale occorre passare su dei gradoni "vecchi quanto il cucco" (e spero che il prossimo anno siano degnamente sostituiti) ,per poi imboccare un tunnel (vecchio e ripido anch’esso) che arriva, finalmente, alla spiaggia.
Una volta ,mi sono preso uno spavento tremendo perché, accompagnando al mare la mamma seguendo questo percorso, è successo questo: dopo aver chiuso il cancelletto, io ho aiutato mia madre (che è facile alle cadute e non sopporta i gradini, specie in fase di discesa) a scendere i primi gradoni, poi ho proseguito da solo davanti a lei e, proprio mentre stavo pregando Dio perché mamma non cadesse, quest’ultima è inciampata su uno di tali gradoni, ruzzolando per essi e battendo la testa sul duro suolo, verso l’imboccatura del tunnel!
Non immaginate lo "spaghetto" che ci siamo presi! Per fortuna mamma se l’è cavata solo con forti contusioni e varie escoriazioni, ma non c’è stata nessuna frattura nè complicazione di qualsiasi genere anche se, per diversi giorni, lì ho dovuta aiutare a tavola, tagliandole porzioni principalmente di carne, visto che soprattutto la sua mano sinistra è rimasta praticamente inservibile per vario tempo, rendendole particolarmente difficoltoso il preparare i bagagli.
Vorrei parlarvi adesso della gita che ho fatto, stavolta senza la mamma, gita di gruppo in jeep alla volta della "foresta umbra" (che avevo visitato con mamma tanti anni fa, ma seguendo un altro itinerario). Siamo partiti in prima mattinata dall’albergo, fermandoci talvolta in luoghi di varia conformazione (anche sassosa ) per le spiegazioni della guida (il conducente della jeep) sui posti in cui ci trovavamo e, a volte, anche per riposarci un po’ nelle varie oasi, dove potevamo ammirare fauna e flora, in splendidi scenari naturali, incontaminati dall’uomo!
Io ho provato anche l’ebbrezza (dopo anni che non la provavo), di montare in cima al fuoristrada, servendomi della scaletta, e stare lassù mentre la jeep correva lungo un certo tratto: con una mano mi reggevo alla scaletta e, godendomi il panorama, con l’altra mi fumavo una sigaretta!
Arrivati ad un agriturismo di proprietà della guida e di sua moglie, abbiamo pranzato, gustando il ben di Dio e io ,finito di mangiare e gustato caffè e relativa sigaretta, ho anche cavalcato per un po’ (come hanno fatto anche altri) un somarello, con l’aiuto della guida e, tra l’altro e sempre nella proprietà , mi sono anche cullato su un’amaca e su un dondolo.
Sono rientrato in albergo, con gli altri, intorno alle 16.30, esausto ma piuttosto soddisfatto della giornata trascorsa!
A proposito dell’Hotel "Nettuno", occorre dire che ogni anno e per due volte la settimana, sulla vasta terrazza dell’albergo, si tengono feste danzanti allietate da un duo che canta e suona musica di qualsiasi genere e spesso, dalla complicata strumentazione elettronica situata sul terrazzo stesso, partono anche musiche da discoteca , dalla nascita di questo tipo di musica fino ai giorni nostri.
Si possono fare richieste di brani e, addirittura, anche i clienti, se lo vogliono, possono esibirsi canoramente! Io ho cantato spesso e mi sono scatenato nei balli veloci frequentemente danzando anche qualche lento, di tanto in tanto, con belle ragazze e gentili signore affascinanti, che partivano dai 16/17 fino agli oltre 40 anni: una volta ho invitato a ballare anche la mamma! Durante queste occasioni di festa, la direzione dell’albergo offre anche torta e spumante a tutti.
Il giorno del mio compleanno, il 1° Settembre e sempre per una di queste speciali occasioni, Vincenzo ha anche comprato la torta appositamente per me, regalandomi anche una bella camicia di gran classe!
Prima di ripartire per Roma, ho anche spedito un bel bigliettino floreale per il compleanno di Rimedia, la cui ricorrenza cadeva il 28-9, giorno in cui, nel primo pomeriggio, la mamma ed io siamo stati accompagnati da Vincenzo e Carla (una bella e giovane signora facente parte della direzione), in macchina, alla fermata del pullman per San Severo, ci hanno salutato affettuosamente e, all’arrivo del pullman stesso, mia madre ed io vi ci siamo saliti e, raggiunto San Severo, abbiamo preso la coincidenza per Roma dove, una volta giunti, siamo stati accompagnati in taxi alla nostra abitazione e, intorno alle 23.30 di quello stesso giorno, siamo rientrati nella nostra bella casa, concludendo così le nostre lunghe e belle ferie!
Oggi, 13 Dicembre, nel giorno dedicato a Santa Lucia, patrona della vista, pongo fine al mio interminabile diario, che spero sia gradito da tutti voi che lo leggerete!