Stringimi
al Tuo petto,
al par d’una neonata,
ricullami con un circolamento
tutto particolare
e colmo del Tuo eterno amore.
Sono desiderosa di sentire
il Tuo cuore battente
della Tua illimitata bontà .
O, Signore!
Spontaneamente,
fà che tutto ciò che poeto
lo pensi realmente
e tutto ciò che rifletto
lo scriva liberamente.
Voglio costantemente
essere spontanea e leale,
così,
come la Tua meravigliosa natura
mi ha formata.
O, Signore!
Altamente il sonetto
nasce in me.
Altamente la poesia
esce da me.
Altamente
versi, ritornelli e rime
si mescolano, come per gioco,
e danzano con me,
nella mia fantastica mente…
… E la luna, divertita,
nel cuore della notte,
altamente,
induce a vibrare me.
Io non sono illuminata
da molta scienza,
però, possiedo
un’altra illuminazione:
quella vera e profonda,
quella che non si spegne mai
e non mi procura noia alcuna,
quella che più la cerco e più mi dà ,
quella che più le chiedo e più mi sazia,
quella che m’illumina in continuazione.
È la raggiante lampadina
della Tua infinita saggezza,
o, Signore!
Colmami di pensieri nuovi
e di poesie spirituali.
Voglio costruire,
tra le pareti domestiche,
con l’ausilio supremo
della mia forza interna,
il mio santuario interiore,
il mio rifugio quotidiano
dov’è percettibile,
soltanto,
la voce dell’anima mia.
O, Signore!
Sembro una fragile foglia
che, al soffio del maestrale, trema…
… Ma non ho paura alcuna.
So che in ogni angolo del mondo
ed in ogni punto dell’universo
ci sei Tu, o, Signore!
Le Tue porte
sono sempre aperte,
ma qualora mi chiudessi una,
fà che ne trovi pazientemente un’altra,
laggiù,
in fondo al mio tunnel.
Voglio lottare con ardore per conquidere
la mia piccola, preziosa indipendenza,
e libertà di agire e di pensare,
tutto,
a modo mio.
O, Signore!
Assorbimi
piano piano,
di minuto in minuto,
nella Tua pienezza.
Vorrei udire il canto celeste
dei Tuoi messaggeri,
o, Signore!
Fà che l’uomo più potente
della terra si rappiccolisca
al par d’un’umile ghianda.
Voglio ammirare
la possente bellezza
d’una grande quercia.
O, Signore!
Fà che il mondo miri
verso la Tua pace,
che raggiunga il Tuo bene più alto.
Voglio contemplare lo splendore
della Tua gloria,
o, Signore!
Allorchè il mio cuore giocondo
percepisce le mie membra,
inducimi a vibrare
di poesia e di rima.
Vorrei dare molto e ricevere poco.
O, Signore!
Fammi toccare
il Tuo grande cielo,
con un solo dito,
come una piccina.
Nella vita,
vorrei essere
sempre solare
per un nonnulla,
o, Signore!
Immersa nelle poesie,
sempre,
desidererei essere.
Poetar per te, vorrei,
o, Signore!
Da bambina,
ancora inconsapevole
della mia spasticità fisica,
sognavo che da grande
avrei fatto
"la dottoressa dei bambini poveri".
Speravo di raggiungere,
veramente,
questa meta.
Sarei partita per Calcutta,
l’angolo del mondo più disadorno,
e mi sarei dedicata
completamente,
come laica,
al servizio dei bisognosi
e degli ultimi.
Purtroppo,
il mio destino decise diversamente.
Seppur nella mia minuscola ricchezza,
io sono una di loro.
Fammi conoscere
l’aridità del Tuo natio deserto
purchè io possa rinascere
in Te. con Te e per Te.
O, Signore!
L’amore ci rende ciechi
perché disconosce
limiti ed imperfezioni…
… Perchè è amore!
Inducimi a godere,
il più a lungo possibile,
il Tuo dono della saggezza,
acquisito lentamente da me stessa,
con le mie non poche sofferenze
e con le mie molte esperienze di vita.
La mia saggezza è una particella
della Tua vastissima cultura,
o, Signore!
Leggimi una Tua fiabella:
una Tua fiabella saggia.
Voglio assaporare, parola per parola,
le Tue spontanee lettere
narranti della Tua Vera Eternità .
Desidero sentire dentro le mie membra
tutto il Tuo illimitato Amore.
O, Signore!
Sgombri dalle nuvole
il Tuo Cielo.
Chiami nell’aria il sereno.
Fà che il sole brilli di luce
gli intelletti umani.
Cospargi di Pace il Tuo globo.
Vorrei sempre vederTi
col sorriso alle Tue labbra,
come un bimbo piccino piccino,
o, Signore!
Gli aghi della flebo
bloccano i fievoli arti
dell’umanità sofferente.
Gli aghi della flebo,
non sono nient’altro
che frammenti di chiodi pungenti
di Cristo piangente e gemente,
lassù, sulla Croce.
Tu sei il mio deambulatore.
Sei un deambulatore
scorrevole e leggero
che non cede mai,
inducendomi a camminare
instancabilmente
per le vie del Tuo mondo,
spinto dalla fede
che costantemente mi sostiene.
O, Signore!
A sera,
chiamami al dolce riposo notturno,
con le mie rime ed i miei pensieri.
Voglio vibrare della Tua eterna gioia,
voglio sentirTi dentro il mio cuore
ed assaporare tutto il Tuo immenso amore.
O, Signore!
Fammi piccola
perché possa assaporare,
maggiormente,
la Tua illimitata grandezza.
Fammi piccola
come un chicco di melograno,
ma profondamente saggia
di vita e di pensiero.
O, Signore!
Distraimi
col Tuo linguaggio colmo di saggezza,
voglio scordare ogni avversità vitale.
Voglio pensare che nel mondo
ci sia, ovunque,
la Tua intramontabile potenza
e la Tua eterna onnipresenza,
o, Signore!
Divertimi
con le Tue spiritose battute
e le Tue storielle eccezionali.
Inebriami come inebria
la leggiadra brezza le Tue foglie.
Sono costantemente assetata
della Tua soprannaturale saggezza,
o, Signore!
Riempimi l’animo
della Tua splendente gioia
perché so, con certezza,
che la Tua gioia è un merissimo gioiello
d’inestimabile valore
che non illude mai nessuno.
O, Signore!
Cospargimi
del profumo del tuo Eterno Amore.
Desidererei sapere
Quanto misura la Tua infinita dolcezza,
o, Signore!
Allorquando
le tremanti foglie ingiallite
si agitano al vento,
distaccandosi dai rami
degli alberelli,
io mi rattristo e piango…
…ma, contemplando il firmamento,
avverto un senso d’allegria
perché sono conscia
che non tutti i sogni tramontano all’alba.
Tiemmi per mano,
come se fossi una bimbetta ignara
e non lasciarmi mai sola
nella triste oscurità .
Voglio vivere nella Tua luce della fede
e nel Tuo giardino quaggiù,
sino al mio più naturale occaso erubescente.
O, Signore!
Fà che io coltivi
costantemente,
nel profondo del cuore,
il senso della mia vita
percepito nell’ormai lontana giovinezza
e lo renda, con la mia lotta quotidiana,
un dono d’inestimabile valore,
quanto il Tuo Universo.
Perchè il senso alla mia esistenza,
l’ho dato io,
o, Signore!
Dettami
tutte le parole coraggiose.
Fà che io trovi
sempre lettere veritiere
del narrare a tutto il mondo
la straordinaria vicenda
della mia vita,
seppur, con la mia croce.
O, Signore!
Anche ogni singolo fiore
vibra di poesia al vento.
Si lascia trastullare piamente,
giocando con le rime,
divertendosi con le strofe
ed ascolta la voce del Creatore
che stabilisce un dialogo con lui,
che gli offre il sostenimento.
Curami con la medicina
del Tuo Eterno Amore.
Desidererei che mi rimarginassi
ogni mia ferita interiore
e che perdonare non significa dimenticare,
ma non più odiare.
O, Signore!
Signore,
io non sono forte,
perché vivo con rassegnazione
la vita e la tetraparesi,
ma perché, vivendo serena,
sviluppo il tutto coraggio interiore
per superare i momenti più bui
e lotto costantemente col sole nel cuore
per affrontare ogni avversità ,
seppur, con senso umoristico.