CONFRONTO – MUORE LA NOTTE – IN COMANINNA NANNA IN POESIA – SPERANZE INCROLLABILISIAMO TUTTI ASSETATI – CHE SIA SEMPRE! – NON MUORE MAI ANCHE NEL PROFONDISSIMO DOLORE – GIORNO

Il sole illumina
l’intera terra.
La risplende di calore
e l’abbellisce con ogni colore…
…ma, si sa,
fiocca è la sua luce
confronto ai raggi inespugnabili
del Divino Amore!

Lassù,
muore la notte,
il lume di luna
si spegne.
S’aprono suoni
e musiche nuove;
nuove conquiste
e mille speranze.
Destati presto,
frugoletto mio,
da un lungo sonno
ti sei risvegliato!
Corri alla mamma,
con salti vivaci.
Falle una gran festa
coi versi e coi baci!

In coma significa
essere come l’araba fenice.
Si muore cerebralmente,
anche per anni.
Poi,
improvvisamente,
si ritorna in vita
con una rinnovata mentalità.

È notte, ora, bambino!
Il sole dietro le cime dei monti
già riposa.
Fa’ la nanna, cuccioletto mio.
Abbassa la piccole pupille,
anche tu
al par d’ogni creatura
del mondo quaggiù.
Hai le stelle e la luna come sentinelle
ed il gufare del saggio gufo
non t’impaurirà.
Stanca è la mamma,
e vuole sognare e sperare
in un domani,
per te,
tutto d’oro!

Anche nelle più aride paludi
d’ogni cuore umano
stanno nascoste
speranze incrollabili,
gioielli di valore inestimabile.

Pure nelle più torride paludi
dell’anima d’ogni uomo
possono sempre spuntare
fiori immodificabili,
fiori di eterno splendore.

Siamo tutti assetati
d’un Qualcosa di grande,
d’un Qualcosa d’eterno,
d’un Qualcosa vivo
ed in ogni istante
che sia presente in noi:
miriamo incontro all’Infinito,
dove il sole è intramontabile!

Signore,
mi raccomando,
che sia sempre eterno
il Tuo amore,
che sia sempre salda
la mia fede!

Il sole d’oggi tramonta
dietro le alte cime dei monti,
chiude gli occhi e muore,
ma il sole della fede
permane nel cuore dell’umanità,
in cammino,
sempre alla ricerca di Dio;
permane nella luminosa eternità.

Anche nel profondissimo dolore
la gioia della fede fiorirà
nel più torrido deserto.
Germoglierà ed offrirà
Gemme, fiori e frutti
a sazietà.

Trapassa la notte,
tramonta la luna,
si spengono le stelle,
una per una.
Il gufo cessa di gufare
e l’aquila riprende a gridare.
La vita diurna si ridesta,
rinasce l’alba,
laggiù,
dell’infinito orizzonte.
Dall’alto del firmamento,
il sole solleva
le vivace pupille dorate…..

…….Ed è subito giorno!

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