Provo piacere,
con la mia fantasia poetica,
immaginare di volare sfiorando l’universo,
contemplare ogni costellazione dorata,
palpitare, con le mani,
i rosei cirri più soffici del cotone,
vedere roteare,
restando sospesa nell’aria,
la terra attorno al sole,
domare la forza furiosa del vento
e conoscere da molto vicino
il potente linguaggio delle aquile reali
nei loro grandi nidi abbarbicati
sulle irraggiungibili
ed elevati cime dei monti.
Peonie!
Candide ed olezzate rose inglesi,
prive di spine,
elegantemente vestite di foglie
color verde smeraldo
ed apparentemente erette
da un fusto stelo.
Trionfate nella mite primavera,
ma il vostro splendore è breve,
contrariamente,
al pianto del rimpianto dei crisantemi.
Peonie!
Su questa terra,
spesse volte,
ci sentiamo in croce.
Ma su questa croce
è possibile anche gioire,
trasformandola
in un soffice letto
d’olezzati fiori.
Mi piace contemplare
l’azzurro terso e spazioso
del firmamento,
governato soltanto
dalle aquile imperiali.
Mi piace godere
ed immaginare
di udire l’acuto richiamo
delle aquile reali
che risuona dietro le alte montagne.
Ricordo, con immenso amore nel cuore,
il Papa dal puro sorriso del Cielo,
dal tono vero della voce di Cristo.
Fu breve il Suo pontificato
come le fragili ed esili foglie,
in autunno, sui rami degli alberi
al veleno del vento!
Talvolta,
mi sento che sono
come un punto a capo.
In verità,
talvolta, stento
ad arrivare sino a sera,
quando il fardello
dei miei dolori
aggrava il mio omero.
In verità,
talvolta, stento
a riposare la notte serena,
quando
la mia lingua palpita
il dente che mi duole.
Vivo, ogni giorno, filosofando.
Filosofando rifletto ed osservo
tutto ciò che accade attorno a me,
e sempre filosofando
predo con armata filosofia
gli aspetti più negativi della vita.
La vita si rigenera
ogni secondo
ed è intensamente profumata
come funghi di bosco,
in autunno,
ma come loro,
è di breve durata.
È ammirevole
avere i capelli biondi
come l’astro dorato,
le iridi verdi
come la mente al vento,
le guancia senza trucco,
le labbra rosee
come le rose rosa;
ma soprattutto….
…..è ammirevole
conservare nel cuore
lo splendore della primavera
eterna del cuore.
Cullami con un girotondo
di eterno amore.
Inducimi a sognare
di essere ancora
nelle materne braccia, Signore!
Lasciami dimenticare
gli opprimenti dolori quotidiani
e fammi giocare con te, Signore.
I Tuoi giochi non sono mai ingannevoli
e sono frammenti celesti del Tuo Cielo.
Stiamo vivendo
un nuovo e mite autunno…..
…..ma i passerotti,
tremando pensano già
al gelido inverno.
Ci rialziamo ogni mattina
sempre con l’immutata speranza
di essere più sereni di cuore
e di assaporare con gioia
una giornata migliore.