ROMA – Sono riprese le procedeure adottive in Bielorussia: ne dà notizia la Commissione per le adozioni internazionali. Dopo la firma del Protocollo Bilaterale il 12 dicembre 2005, la Cai è in costante raccordo con il Centro Adozioni del Ministero dell’Istruzione di Minsk "al fine di sollecitare e assicurare la piena attuazione del punto 30 del Protocollo, ove è previsto l’impegno delle Autorità Bielorusse ad esaminare tutte le pratiche pervenute prima del 30 ottobre 2004 e, comunque, giacenti presso il Centro Adozioni alla data della firma del Protocollo. Ciò significa che saranno esaminate anche quelle situazioni che in precedenza avevano avuto un parere negativo".
La Commissione ha appreso che, "al fine di evitare il respingimento delle domande, il Centro Adozioni, innovando rispetto al passato, acquisisce per ogni procedura pendente – oltre allo stato di abbandono – anche la documentazione che attesta la sussidiarietà e cioè che non è stata possibile l’adozione nazionale". La settimana scorsa c’è stata la prima sentenza positiva e sono in fase di presentazione i dossier aggiornati, relativi a un primo elenco di coppie per le quali erano stati depositati i dossier nella primavera 2004. Quindi la Cai assicura le famiglie "sul proprio costante impegno affinché tutte le procedure pendenti possano concludersi nel più breve tempo possibile".
Inoltre la Commissione informa che lo scorso 12 gennaio è stata promulgata in Ucraina la legge che proroga fino al 1° maggio le funzioni del Centro Adozioni presso il Ministero dell’Istruzione, "al fine di consentire la costituzione presso il Ministero della Famiglia del nuovo dipartimento competente per le adozioni e, nel contempo, procedere al passaggio delle competenze". Ciò significa che il Centro Adozioni, nella settimana in corso, potrà riprendere le sue relazioni con il pubblico e, quindi, consentire alle famiglie, per le quali risulta depositata la documentazione nel 2005, di essere riconvocate e ricevere le proposte di abbinamento.
"È possibile pertanto che le 77 famiglie presenti a Kiev alla fine di dicembre 2005, costrette a rientrare in Italia senza l’abbinamento, potranno essere riconvocate con breve preavviso nei prossimi giorni", informa la Cai, che segue con particolare attenzione l’andamento delle procedure in corso ed è in contatto con le nuove competenti Autorità Ucraine tramite l’Ambasciata d’Italia a Kiev. (lab)
Fonte: www.redattoresociale.it