ROMA – L’accordo c’è: gli uffici postali non si limiteranno ad accettare le domande per i flussi 2006, ma invieranno a Sportello unico, Questura, Direzioni Provinciali del lavoro i dati già informatizzati. In questo modo, i tempi d’attesa per datori di lavoro e cittadini stranieri che partecipano alla corsa alle quote dovrebbero ridursi drasticamente rispetto al passato.
Viminale e Poste Italiane hanno chiuso in tempo per la pubblicazione del decreto flussi una trattativa sulla presentazione delle richieste nominative avviata mesi fa nel contesto di un accordo molto più vasto, che rivoluzionerà il rinnovo dei permessi di soggiorno. Lo ha confermato a Stranieriinitalia.it una fonte autorevole di una delle due parti in causa.
L’effetto più immediato per chi deve presentare la domanda è che i moduli pubblicati nei mesi scorsi dai ministeri dell’Interno e del Lavoro, ancora on- line sui siti ufficiali, non vanno più bene, perché non sono adatti a passare sotto i lettori ottici delle Poste. Prima della pubblicazione del decreto flussi verranno quindi distribuiti in tutti gli uffici postali nuovi modelli, in realtà molto simili a quelli precedenti per quanto riguarda i campi da compilare.
La corsa alle quote non dovrebbe partire da tutti i 14mila uffici postali sparsi per la Penisola, ma da uffici "specializzati" dotati di una particolare affrancatrice elettronica, che faranno scattare contemporaneamente in tutta Italia l’accettazione delle domande. Il costo sarà quello di una semplice raccomandata.
A quanto pare gli sportelli a disposizione degli aspiranti datori di lavoro saranno comunque moltissimi, ma nei prossimi giorni converrà fare un salto in quello più vicino casa per sapere se è tra i prescelti.
Intanto, al ministero dell’Interno confermano l’impegno assunto la scorsa settimana durante una riunione con i sindacati: nel testo del decreto flussi verrà inserita una formula che farà partire la presentazione delle domande solo un settimana dopo (o anche qualche giorno di più) la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. In questo modo tutti avranno il tempo di informarsi e presentarsi preparati all’appuntamento.
Come spiegavamo all’inizio, in questi giorni Viminale e Poste Italiane stanno dando gli ultimi ritocchi a un’intesa sul rinnovo dei permessi di soggiorno. Entro la primavera le richieste non si presenteranno più in Questura, ma presso gli Uffici Postali, che poi spediranno dati a tutti gli uffici interessati nel procedimento. Un progetto sperimentale parallelo partirà in una decina di città italaine, dove sarà possibile presentare le domande in Comune. I patronati affiancheranno infine i cittadini stranieri nella preparazione delle pratiche.
(31 gennaio 2006)
Elvio Pasca