Umani all’asta: atroce, sublime choc

Un’asta atroce: si battono all’incanto esseri umani. Quando: lunedì sera alle 21. Dove: al di Roma. In che successione: il primo pezzo offerto è una vecchia ballerina del Teatro dell’Opera di Roma (oggi paralizzata e su una sedia a rotelle), protagonista nel 1962, per la prima volta, del balletto di Cajkovskij ; secondo pezzo, un giocoliere, ora senza un occhio, che per molti anni ha fatto divertire bambini e adulti esibendosi in un famoso circo in giro per il mondo; pezzo pregiato, infine, uno stupendo travestito, «disponibile a soddisfare tutte le fantasie e tutte le perversioni erotiche». è lo spettacolo-choc che segna il ritorno alle scene romane di Dario D’Ambrosi, il fondatore del Teatro Patologico, reduce da un mese di celebrazioni organizzate per lui e per la sua drammaturgia da Ellen Stewart, al Café La Mama di New York. Gli spettatori vivranno un’orgia di humour macabro, esplosivo, surreale. Ma anche una storia di assoluta crudeltà. Al cui interno, se si accettano le regole del gioco e il caos apparente, «vivacità, sorpresa, gioia, rabbia, disgusto e una dolce tristezza» (sono parole del critico del New York Times) sapranno giungere agli animi e ai cuori, accompagnandoli all’uscita «smarriti e risollevati». Nel corso della serata, la Regione Lazio consegnerà un premio ad Ellen Stewart, direttrice del La Mama, “per la sua lunga attività nel più famoso teatro di Off_Brodway”. Alle ore 20, un prologo con la proiezione del film-documentario di Reinhard Keller Teatro e follia , che acconta la preparazione e l’allestimento del Marat-Sade di D’Ambrosi allestito alcune stagioni al teatro Valle di Roma, in collaborazione con l’Associazione e con i suoi ragazzi, disabili psichici. Ancora: la presentazione di INRI, il film scritto e diretto da D’Ambrosi e girato interamente a New York.

R.S.

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