Laggiù,
in una gelida ed umida capanna,
riudiamo ogni anno
il vagito ed il gemito
del Dio Bambino.
Vorrei abbracciare
il globo intero
ed esclamare
esultante di gioia:
“Fratelli, è Natale, amatevi!”
Mi auguro
che la notte Santa del Natale
ci illumini interiormente,
aiutandoci a sperare
maggiormente ed ininterrottamente
in un fiorente avvenire.
Questo è il mio augurio!
Pallina di Natale
che splendi e risplendi,
appesa con le tue sorelle,
sull’abete,
ascoltami, ti prego,
inondi
le mie stanze
di celesti sonetti.
Lo scherzo è divertente
finché dura poco.
Ogni cosa ha il suo limite!
Mai gridare ridendo:
“Al lupo! Al lupo! ”,
come quel contadino
nell’antica favola di Esopo,
quando non c’è il lupo!
Contemplando l’albero di Natale
riavverto il dolce sapore
della mia solare, ignara
e spensierata infanzia
che ogni giorno
sfugge sempre più lontano.
Il firmamento oscuro
e minaccioso
è come un cuore senza pace.
Il termine della parola: "libertà"
significa essere liberi,
mentalmente,
seppur paralizzati
in un letto!