San Quentin, "Tookie" Williams è mortoAmnesty International: "Un omicidio a sangue freddo"

"La vita umana deve essere sempre difesa, anche se la persona che deve essere condannata ha ucciso a sua volta". è quanto ha detto il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del pontificio consiglio Giustizia e pace, commentando l’esecuzione di Stanley Tookie Williams avvenuta nel carcere di San Quintino.

"Uccidere una persona che ha passato 25 anni in un braccio della morte, equivale ad uccidere un innocente, una persona che forse, sottolineo forse, non era estranea al delitto, sicuramente però una persona diversa da quella del delitto. è una giustizia letteralmente spietata quella che non sa cogliere la diversità, l’innocenza ritrovata dell’uomo della pena rispetto a quello del delitto". Il Segretario di "Nessuno tocchi Caino", Sergio D’Elia, ha commentato così l’avvenuta esecuzione negli Usa di Stanley ‘TookiÈ Williams.

A detta di alcuni tra i presenti, nonostante l’atteggiamento remissivo del condannato, le guardie carcerarie e gli infermieri hanno incontrato enormi difficoltà a trovare la vena per l’iniezione letale ed hanno impiegato ben dodici minuti prima di riuscire a infilare l’ago. Lo stesso ‘TookiÈ dopo un po’ è parso visibilmente esasperato, e tuttavia ha continuato a conversare di tanto in tanto con gli agenti, chiedendo loro a un certo punto: "Ma non riuscite ancora a trovarla?". Alla fine la vena è stata localizzata, e l’operazione è proseguita più speditamente.

Alcuni testimoni dell’esecuzione hanno riferito che Williams prima di morire avrebbe fissato le persone presenti al momento dell’inizione letale con fare intimidatorio. Questa impressione non è stata confermata però dalla maggioranza dei resoconti forniti dopo l’esecuzione.

"Un omicidio a sangue freddo": così la Sezione Italiana di Amnesty International ha commentato l’esecuzione, avvenuta questa mattina in California, di Stanley Williams.

Al macabro rituale hanno materialmente assistito in tutto 39 testimoni, tra cui diciassette giornalisti e cinque persone scelte direttamente dall’interessato, oltre ad alcuni congiunti delle quettro vittime. "È entrato nella stanza della morte senza opporre alcun tipo di resistenza, lo hanno legato alla brandina, lui non ha mostrato in alcun modo il tehntativo di opporsi", ha raccontato uno dei cronisti presenti, Steve Lopez.

"È finita, ma al contempo non lo è", è stato il laconico commento del reverendo di colore Jesse Jackson, che ieri aveva potuto incontrare Williams per 25 minuti e insieme al quale aveva pregato per qualche istante. Il noto attivista per i diritti umani, in passato più volte in lizza per la nomination democratica alla Casa Bianca, aveva riferito di aver trovato l’interlocutore "colmo di pace interiore"; e anche fonti carcerarie avevano confermato che continuava ad apparire molto calmo, quasi sereno più che rassegnato.

"Non dimenticheremo quello che hanno fatto a ‘TookiÈ Williams, proveremo la sua innocenza, e proveremo che il governatore Schwarzenegger è un sanguinario assassinio, proprio come ha definito Tookie": è quanto ha detto una dei sostenitori di Williams, in una conferenza stampa tenuta davanti al carcere.

Ci sono voluti 22 minuti, dopo l’iniezione letale, prima che Stanley Tookie Williams morisse. Lo hanno riferito i testimoni, durante una conferenza stampa tenuta nel carcere di San Quentin (in California). I testimoni hanno descritto la difficoltà del medico, che non riusciva a infilare l’ago nel braccio destro, il tentativo di Williams di rimanere vigile fino alla fine, guardando i presenti e soprattutto le persone che più gli erano vicini.

L’avvenuta esecuzione di Williams è stata annunciata ufficialmente alle 9.37 (mezzanotte e 37 ora locale). ‘TookiÈ è morto due minuti prima. Ma il lamento funebre dalla folla si era levato in anticipo. I manifestanti contro la pena di morte fuori dal carcere stanno scandendo il nome ‘TookiÈ, e mostrando ancora una volta i cartelli, tra i quali ‘Stop agli omicidi di Stato’.

La pena di morte nei confronti di ‘TookiÈ Williams è stata eseguita: il condannato è morto. è il dodicesimo condannato giustiziato da quando la pena di morte è stata ripristinata nella California, e cioè nel 1992.

Duemila persone fuori dal carcere di San Quentin stanno protestando contro la messa a morte di Williams. Tra gli slogan dei manifestanti, "Salvate Tookie", e "L’amore è la risposta".

Nella sua ultima giornata, Williams ha incontrato diverse persone, prima di essere trasferito in una cella vicina alla vecchia camera a gas, dove gli sarà somministrato il letale cocktail di veleni. Ha letto inoltre lettere che gli sono giunte da tutti gli Stati Uniti, e anche "dall’Italia e da Israele", ha indicato la Thornton, aggiungendo che il detenuto ha rifiutato di consumare il suo ultimo pasto. Dopo essere stato trasferito vicino al luogo dell’esecuzione, ha precisato la portavoce, "ha bevuto del latte e guardato la televisione".

Trentanove persone assisteranno all’esecuzione di Stanley ‘TookiÈ Williams, tra cui 17 giornalisti e cinque testimoni scelti dal condannato. Lo ha annunciato l’amministrazione penitenziaria della California.

La Corte suprema degli Stati Uniti ha respinto l’ultimo ricorso del condannato a morte Stanley ‘TookiÈ Williams, che chiedeva una sospensione dell’esecuzione. Lo ha annunciato un responsabile del massimo organo giudiziario degli Stati Uniti.
Williams, ex leader della gang dei Crips, è stato condannato a morte nel 1981 per l’uccisione di quattro persone due anni prima a Los Angeles. L’esecuzione, mediante iniezione letale, è prevista subito dopo la mezzanotte ora della California (le 9 in Italia).

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