Comunicato CAI (Commissione Adozioni Internazionali)del 02/11/2005

All’arrivo a Minsk, la delegazione tecnica ha incontrato i rappresentanti della Commissione parlamentare per l’Infanzia, i quali hanno riferito sugli incontri avuti con le Autorità politiche bielorusse allo scopo di individuare una soluzione al delicato problema che vede coinvolte famiglie italiane e minori bielorussi a seguito del mutamento della normativa interna.
La Commissione parlamentare per l’Infanzia ha anche consegnato una bozza modificata del protocollo contenente una disposizione nella quale da parte Bielorussa delle pratiche depositate presso il Centro Adozioni di Minsk prima del 30 ottobre 2004. La delegazione tecnica, preso atto della disponibilità manifestata dalle Autorità bielorusse alla Commissione parlamentare per l’infanzia nell’affrontare il delicato problema delle situazioni pendenti, ha ritenuto necessario proseguire il negoziato al fine di pervenire ad una formulazione con la quale venivano assunti precisi impegni nella valutazione delle pratiche pendenti, di quelle già valutate con esito negativo e di quelle comunque giacenti presso il Centro adozioni.
Il prosieguo del negoziato si è reso necessario anche per procedere ad un approfondimento di tutti i 30 articoli del protocollo, in ordine ai quali erano state già formulate precise osservazioni, sia nel corso della precedente missione (13-15 ottobre), sia nel corso dei frequenti contatti direttamente intercorsi tra la Commissione per le Adozioni Internazionali e le competenti Autorità bielorusse.
Nella mattinata del 27 ottobre, nel corso di una riunione presso il Ministero dell’istruzione, alla presenza del vice ministro Kovalova, si è proceduto ad un esame di tutti gli articoli e per quanto riguarda le pratiche già depositate è stato deciso di scambiarsi i testi da discutere il giorno successivo. Il giorno 28 ottobre, infatti, nel corso di una lunga trattativa si è pervenuti ad un nuovo testo decisamente più completo e più garantista sul quale, tuttavia, la Parte bielorussa si è riservata di comunicare le decisioni dei vertici politici.
Attualmente proseguono i contatti per velocizzare i tempi di definizione.
Si assicurano le famiglie italiane che hanno in corso una procedura di adozione in Bielorussa del costante e quotidiano impegno della Commissione per le Adozioni Internazionali per la migliore riuscita del negoziato. (02/11/2005)
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Riportiamo di seguito due note dal sito del Ministero degli Affari Esteri (www.esteri.it)

27 ottobre 2005

27 ottobre 2005 – In relazione ai negoziati per un accordo con la Bielorussia sulle adozioni internazionali, alla Farnesina si rileva che adoperarsi per un risultato è importante, specie se si difendono cause umanitarie che riguardano i minori; confondere un insuccesso con un progresso negoziale è preoccupante e può compromettere sviluppi futuri.

Stupisce, dunque, l’incomprensibile ostinazione della Presidente della Commissione bicamerale per l’Infanzia, On. Burani Procaccini, e di altri componenti della Commissione parlamentare, nel convincimento di aver sbloccato nel corso della missione da loro effettuata ieri a Minsk, i 150 casi sospesi di adozione di minori bielorussi da parte di famiglie italiane.

Non è questo, purtroppo, il risultato raggiunto, come ben sanno i Rappresentanti governativi trattenutisi oggi i Bielorussia per proseguire il negoziato, che non ha fatto registrare gli affidamenti attesi dal Governo italiano, circa la positiva conclusione di tutte le pratiche di adozione depositate prima dell’ottobre 2004.

I capisaldi della posizione italiana – indispensabili per raggiungere un’intesa che risponda alle aspettative delle famiglie italiane interessate che non devono essere illuse – sono noti e sono stati ribaditi ancora ieri dalla Farnesina. Si tratta di ottenere un adeguato impegno da parte delle Autorità bielorusse ad esaminare favorevolmente le domande di adozione in questione, a riaprire l’esame delle domande il cui esito era stato negativo, a considerare la normativa bielorussa vigente al momento della presentazione delle stesse alla luce dei principi del diritto internazionale.

Ogni esito negoziale che non si basi su queste premesse non può essere considerato positivamente. In relazione poi a documenti riguardanti posizioni negoziali italiane distribuiti alla stampa da componenti della Commissione parlamentare dell’ infanzia, si esprime sorpresa per la diffusione ad opera dell’On. Bolognesi di tali testi, messi doverosamente dalla Farnesina a disposizione della Presidenza della Commissione parlamentare alla vigilia della missione in Bielorussia, su richiesta e per riservato orientamento della missione stessa.

Tali testi non contenevano nessun riferimento all’applicazione della normativa bielorussa recentemente introdotta ai 150 casi di adozioni pendenti, indicavano l’esigenza dell’esame o del riesame di tutte le pratiche in sospeso, cioè anche di quelle rigettate e ponevano come obiettivo della trattazione una loro positiva conclusione.

La strumentalizzazione politica di testi negoziali pregiudica la conduzione di trattative in corso e non favorisce quella positiva, sollecita conclusione alla quale anche il Parlamento attribuisce carattere prioritario.

26 ottobre 2005

26 ottobre 2005 – Una delegazione italiana composta dal Min. Plen Giuseppe Panocchia e dal Presidente della Commissione Adozioni Internazionali Roberta Capponi si è recata oggi a Minsk per firmare un documento in materia di adozioni internazionali.

Il Ministero degli Affari Esteri e la Commissione Adozioni Internazionali hanno da tempo avviato contatti con le Autorità bielorusse per giungere ad un accordo, di carattere umanitario, per sbloccare la trattazione da parte delle stesse Autorità bielorusse delle 150 pratiche di adozione presentate prima dell’ottobre 2004 ed accantonate dai competenti organi di Minsk a seguito dell’introduzione di una nuova normativa bielorussa di carattere eminentemente restrittivo.

La posizione italiana, nell’ispirarsi alla esigenza di salvaguardare il più possibile le legittime aspettative di tutte le famiglie italiane adottanti, mira ad ottenere la riapertura delle pratiche in questione, ivi comprese le poche pratiche il cui esame aveva già avuto un esito negativo a Minsk, puntando sull’applicazione della normativa vigente all’epoca della presentazione delle domande di adozione ed evitando la riproduzione della documentazione prevista a corredo delle domande stesse che la nuova normativa rende più stringente ed impegnativa.

Nel contempo una missione della Commissione Parlamentare per l’Infanzia, guidata dal Presidente Maria Burani Procaccini, ha avuto proprio in questi giorni incontri nella capitale bielorussa in vista di favorire la conclusione dell’accordo in questione. Nonostante le rappresentazioni fatte dalla delegazione parlamentare italiana, il testo che sino ad oggi le Autorità di Minsk sembrano disposte a sottoscrivere è, a giudizio del Ministero degli Affari Esteri, del tutto insoddisfacente in quanto privo di alcune assicurazioni che la parte italiana considera necessarie per garantire le attese delle famiglie italiane interessate. In effetti non vi è nel testo in esame un adeguato impegno da parte delle Autorità bielorusse ad esaminare favorevolmente le domande di adozione in questione, a riaprire l’esame delle domande il cui esito era stato negativo, ad applicare la normativa vigente al momento della presentazione delle stesse.

È previsto domani mattina un nuovo incontro negoziale nella capitale bielorussa con la delegazione governativa italiana. è vivo auspicio del Ministero degli Affari Esteri che il negoziato possa portare alla definizione di un documento che contenga le sopra ricordate garanzie a protezione delle aspettative di tutte le famiglie italiane interessate, e che la cooperazione con la Bielorussia in campo umanitario, che si sostanzia ogni anno anche nell’accoglienza temporanea nel nostro paese di oltre 20.000 minori bielorussi, possa riprendere con rinnovata fiducia nell’interesse prioritario di tutti i minori coinvolti nei programmi di adozione e di accoglienza temporanea.

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– sito di un coordinamento di famiglie in attesa di adozione dalla Bielorussia

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