ISOLAPRANZERO’ LIBERA – LA TAVOLOZZA DA PITTRICEIL LUME DI CRISTO

Alto ed acuto,
sulla cresta marina,
lo scirocco,
si precipita sull’onda.
Dopo s’arresta quieto
solo alla riva,
sfiorando
la piccola pineta
dell’isola.
S’adagia
ed apre come un sogno
di fragile bellezza.

Forse,
un giorno,
anch’io
brinderò in allegria
e pranzerò libera
come tutti,
senza paura di soffocare.

Ho una tavolozza
da pittrice
dove posso dare
alla tela
le pennellate emotive.
Dipingerò
di rosa i miei sogni poetici,
di rosso il mio linguaggio
dell’articolato amore,
di bianco la purezza
del mio libro,
di giallo la forza
della mia solarità,
di verde la speranza
della mia saggezza,
d’arancione il profumo
prediletto del mio cuore,
di blu il mare
della mia riflessione,
d’azzurro la mia barca
della temperanza,
di grigio i giorni
delle mie delusioni.

Alla fine scopro
di aver raffigurato,
sulla tela,
l’intera mia vita.

Mi estraneo
dai miei pensieri quotidiani.
e contemplo
la volta azzurrina.

Ora,
la vedo che assume
la tinta di porpora:
è il tramonto
coi suoi brillanti
effetti dorati.

La osservo,
attentamente,
e nella sua immensità
scorgo un altro sole.

Ma questa volta
la sua forma
non è circolare.
È il lume di cristo
che molti cercano e credono
di non vedere:
è proprio lì,
a portata d’ogni occhio umano.

È sufficiente innalzare
lo sguardo al cielo
che esso diventa color porpora
ed il sole morente
si trasforma
in una luce abbagliante:

è l’impareggiabile lume di Cristo!

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