"Sono in Iraq dalla fine di gennaio, per testimoniare la situazione di questo popolo, che muore ogni giorno, migliaia di persone sono in prigione, bambini, vecchi, le donne sono violentate e la gente muore ovunque, per strada, non ha più niente da mangiare, non ha più elettricità , non ha acqua".
"Vi prego mettete fine all’occupazione, lo chiedo al governo italiano, lo chiedo al popolo italiano perché faccia pressione sul governo. Pier aiutami, per piacere, fai vedere le foto dei bambini colpiti dalle cluster bomb, chiedo alla mia famiglia di aiutarmi, chiedo a tutti, a tutti quelli che hanno lottato con me contro la guerra,
contro l’occupazione, vi prego, aiutatemi".
"Questo popolo non deve più soffrire, così, ritiratevi dall’Iraq, nessuno deve più venire in Iraq, perché tutti gli stranieri, tutti gli italiani qui sono considerati nemici, per favore fate qualcosa per me".
"Pier, aiutami tu, sei sempre stato con me in tutte le mie battaglie, ti prego aiutami a chiedere il ritiro delle truppe, fai vedere tutte le foto che ho fatto, questo popolo non vuole occupazione".
"Aiutami, aiutatemi, la mia vita dipende da voi, fate pressioni sul governo perché ritiri le truppe. Conto su di voi, potete aiutarmi. Bisogna mettere fine all’occupazione, la situazione qui è intollerabile, i bambini muoiono, la gente muore di fame per strada, le donne vengono violentate, bisogna ritirare le truppe".
"Pier aiutami, fai vedere le foto che ho fatto dei bambini colpiti dalle cluster bombs, fai vedere quel che ho fatto per le donne. Nessuno dovrebbe venire in Iraq in questo momento, neanche i giornalisti, nessuno".
Queste sono le parole pronunciate da Giuliana nel video e che sta rimbalzando già in tutte le reti. Sono le sue parole, sono le mie parole.
Chiedo che siano le parole di tutti coloro che parteciperanno alla manifestazione di sabato a Roma.
Chiedo che siano le parole di tutti coloro a cui sta a cuore la liberazione di Giuliana, di Florence e di tutti gli ostaggi.
Chiedo che siano le parole di chi crede che senza libertà non può esserci giustizia e senza autodeterminazione non può esserci libertà .
Chiedo che queste parole vengano riprodotte in centinaia di migliaia di copie e diffuse ovunque perché chiunque le possa conoscere.
E chiedo che vengano inviate al presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, e al presidente Ciampi, e al parlamento italiano perché rispondano alle affermazioni di Giuliana e dicano se a loro giudizio sono false o se, invece, sono la terribile ma esatta descrizione di quello che è successo e sta tuttora succedendo in Iraq.
Non mi importa se le ha pronunciate perché è stata costretta a farlo, lo so che Giuliana non parla così. Eppure, vorrei che ciascuno di noi ne assumesse lo spirito e le condividesse, per condividere con esse il groviglio di sentimenti e emozioni che vive Giuliana.
Solo la libertà di Giuliana può restituire la libertà a noi tutti. Fino ad allora, nessuno sarà più libero