Immagino di trovarmi
davanti al Presepe
che d’innanzi
ai miei occhi
diventi vivente.
Con un tocco di fantasia
e di magia
mi trovo anch’io
ad adorare
il santo Bambino.
Sono a Betlemme
e vedo
un’infinita schiera
di pastori,
pastorelle,
gente d’ogni luogo
e di ogni ceto sociale,
ognuno porta
il suo dono
al piccolo Dio.
Io sono l’ultima
ed a stento
cammino
appoggiata
al deambulatore.
Tutti offrono
i loro doni.
Poi,
viene il mio turno
ed il Neonato
mi chiede:
"E tu, cos’hai da darmi?"
Mi guardo attorno
e rispondo:
"Non ho nulla da offrirTi,
Signore."
Lui mi sorride
e mi dice:
"Dammi il deambulatore…….
……..e cammina da sola!"
Allorchè
nel mio cuore
si spegnerà
ogni scintilla d’amore
e s’accenderanno
scintille di rancore
Non sarà più primavera!
Si sa
che la magia invernale
è la strada tutta argentata
di ghiaccio.
È il ricamo della brina
sui rami
degli alberi spogli
di verde.
È l’abbagliante luce
candida della neve
che nell’ora del tramonto
assume il colore vermiglio
dei tenui raggi solari
rosseggianti tutta
la valle.
Mentre
la fanciulletta dorme,
nella sua ridente stanzetta,
sotto un tenue lune.
Per magia e per incanto
ogni giocattolo
si anima,
danzando
attorno al suo lettino
della piccola dormiente,
emettendo suoni articolati
che soltanto lei
ode nel sogno.
Dal lontano cielo oscuro
punteggiato
di corpi celesti,
la luna guardiana
sorride divertita
ai giochi animati,
e col suo sguardo materno
e lancia una carezza
ai teneri riccioli d’oro
di bimba.