Il Vice Direttore per l’educazione Liudmila G.Valentik saluta gli ospiti italiani, i dirigenti del rione e annuncia che l’incontro è dovuto all’inaugurazione ufficiale della "Casa Pinocchio". Poi prende la parola il Presidente dell’Associazione "Cavallo Bianco" Gaia Carletti. Salutando tutti i presenti, Gaia dice che per gli italiani è una festa perché hanno aspettato a lungo di poter realizzare il progetto in parola. Esprime la speranza che questo giorno diventi non solo una giornata della concordia, ma piuttosto dell’amicizia, che la realizzazione del progetto a cui sono interessate entrambe le parti, possa aiutare alcuni bambini a superare i problemi nel loro percorso dopo l’istituto tecnico. Ella consegna al Presidente del Comitato Esecutivo Rionale V.I. Apanasevich le chiavi della "Casa Pinocchio", e i souvenir ad ogni partecipe all’incontro. Gaia aggiunge che la casa è stata comprata a spese del fondo americano Pfizer. La rappresentante del fondo sig.ra Alessia Carboni consegna una targa al presidente del Comitato Esecutivo rionale. Il sig. Viktor, salutando i presenti nella sala, si rivolge con parole speciali prima di tutto agli amici italiani che trovano il tempo e le possibilità per venire da noi. Dice che proprio oggi ci si è avvicinati alla realizzazione del progettato. In Bielorussia non vi sono stati mai progetti del genere. Viktor I. ha segnalato che il nostro Stato fa molto per i bambini. Da noi sono in funzione tutte le scuole, tutte le università (dopo il crollo dell’URSS alcune hanno sospeso la propria attività per un certo periodo). Quest’anno è stata aperta una nuova università a Baranovici. I nostri giovani possono secondo i loro desideri e abilità continuare a studiare. Se non sono in grado di studiare nelle università , vi sono collegi oppure istituti tecnici per poter ottenere una professione.Siffatto progetto è diretto a diminuire il numero di bambini con destini rovinati. L’inaugurazione della "Casa Pinocchio" è il suo inizio. Se le cose andranno bene, i ragazzi, dopo aver ottenuto una professione, ritorneranno a Begoml dove li aspetteranno i posti di lavoro.
– Ci unisce un obiettivo comune: è quello di aiutare i nostri ragazzi. Abbiamo accettato la vostra proposta, vi ringraziamo. La nostra amicizia sarà lunga.
Concludendo il discorso, anche Viktor Il’ich ha consegnato una targa della "Casa Pinocchio", fatta dagli artigiani bielorussi.Come ricordo di quel giorno alla delegazione italiana sono stati regalati dei souvenir. Uno riporta lo stemma del rione, asciugamani bielorussi con cigni bianchi che abitano in mezzo alla silenziosa natura del lago di Dokshizy. Tra i souvenir vi è anche un libro dal titolo "Memoria" sulla storia del rione di Dokshizy. Vi sono anche delle parti dedicate alla scuola-internato di Begoml, alla visita in Italia dei bambini di Begoml. Oltre ai souvenir generali, ad ognuno è stato regalato un dono personale. Il presidente del Comitato Esecutivo rionale aggiunge che i bielorussi hanno una tradizione di fare regali in occasione della festa d’inaugurazione della nuova casa, in tal senso, da parte del Comitato Esecutivo rionate e del Consiglio rurale di Begoml si regala ai nuovi inquilini un televisore a colori, il libro "Memoria" e un calendario delle date memorabili. V.I. Apanasevich augura a tutti di sorridere, di essere di buon umore ed auspica che il progetto continui e gli italiani possano venire a trovarci come se fosse casa loro. Due ragazzine che diventeranno inquiline della "Casa Pinocchio" (Katia Siskevich e Yulia Starovoitova) ringraziano gli insegnanti, le autorità rionali e gli ospiti italiani per ciò che hanno fatto.Il direttore della scuola-internato Valerij Petrovich Mikhailovskij segnala con piacere che grazie al progetto almeno alcune persone avranno la possibilità di vivere tra la gente, che verrà ad aiutare in qualsiasi momento e darà un consiglio. Valerij Petrovich vuole che i ragazzi ringrazino con il proprio lavoro il paese che per molti anni si è preso cura di loro.La prima parte dell’incontro è finita con un piccolo ma ben preparato concerto degli allievi della scuola. I ragazzi hanno eseguito agli ospiti le canzoni sulla Bielorussia, le danze, le messe in scena.Poi i partecipanti all’incontro si sono avviati alla "Casa Pinocchio" per tagliare il nastro simbolico. Le ragazze che hanno avuto la fortuna di abitare in quella casa grande hanno offerto agli ospiti il pane e il sale. Il Presidente del Comitato Esecutivo Rionale V.I. Apanasevich e il Presidente dell’Associazione Gaia Carletti hanno tagliato il nastro rosso. Si sono aperte le porte della "Casa Pinocchio". Che vi sia sempre con i ragazzi il calore, l’armonia, il benessere. Grazie a tutti coloro che si prendono cura dei bambini sfortunati.Quello che rappresenta la "Casa Pinocchio", come ci vivono i ragazzi, ve lo raccontiamo in uno dei successivi numeri.
La seconda parte dell’incontro è avvenuta nella sala per gli ospiti della "Casa Pinocchio" in un clima di reciproca compressione e calore. La delegazione italiana e le autorità rionali si sono messi d’accordo sull’ulteriore destino del progetto. Il passo successivo è quello di costruire una serra e di organizzare un Internet-caffè nell’edificio della Casa di Cultura di Begoml (è proprio lì che si pensa di affittare i locali). Con ciò saranno formati i posti di lavoro per i nuovi inquilini della "Casa Pinocchio". Gli adulti controlleranno soltanto i loro tutelati. Si programma di fornire gli ortaggi alla scuola-internato e alle case di cura "Lesone" e "Borovoe". Si prevede di fornire i computer all’Internet-caffè. L’interesse reciproco di siffatto affare servirà per un ulteriore sviluppo del progetto.