Io faccio teatro per aiutare tutti i bambini bisognosi.Aiuto anche i bambini africani, che sono orfani e che non hanno nè da mangiare nè da bere.Vorrei farli sorridere sempre, portarli al mare, lavarli, vestirli e dargli da mangiare.Vorrei essere felice facendo felici i bambini.
I bambini Africani non hanno l’acqua e il mangiare. Io faccio teatro così aiutiamo anche loro.Ai bambini africani vorrei mandargli un libro e poi il denaro.Così si comprano l’aranciata, il latte, biscotti, le medicine e i farmaci, la carne, prosciutto, mozzarella e formaggio e i wusterl. "Venite a Roma bambini Africani che io faccio teatro per aiutarvi. Io vi aiuterò!Non avete la mamma e vi faccio da mamma come ho già fatto con i bambini Russi.Me lo sento proprio nel cuore di farvi da mamma".Il mio problema è come potranno venire i bambini? E dove vanno a dormire?Questo è il guaio!Dalle maestre? O dalle suore?Meglio le maestre! Perchè le suore sono troppo pericolose.Perchè non ti fanno mai uscire e comandano solo loro.Chissà quando potrete venire? "Piccini, normali". Quando potranno venire qui a Roma?Ho il desiderio di farli venire qui a Roma per poterli vedere.
Bambini vicini e lontani mi mancate molto!Vorrei conoscervi appena potete; con la calma, la tranquillità , con gioia!Sono anche attaccata alle amicizie. Ho conosciuto un sacco di palazzo qui!Non capisco perché io amo tanto i bambini vicini e lontani, per aiutarli. La gente per strada mi dice le stupidaggini e poi non te li affida. Io rimango male, delusa e poi mi sento male. E questo non mi va bene, perché c’ho già i miei problemi.Mi piace tanto vedere le persone, e dare l’affetto, conoscerle come carattere; buone che hanno un po’ di tempo: perchà a volte ti danno solo delle buche. Mi piacciono calme. Non quelle che ti mandano al diavolo. è la verità .