Sono qui in un’altra serata di quelle. Ognuno di noi ha qualcosa da dire agli altri, qualcosa da raccontare e forse da regalare. Esternare il proprio pensiero, il proprio essere, dare un senso a questo stare qui, insieme, è irrefrenabile.È un treno che corre veloce, non ferma che qualche attimo, per riprendere poi la sua corsa verso una meta che non arriverà mai. Il suo urlo va nella direzione del moto perpetuo portando con sé la volontà del mondo, sconvolgendo ogni tentativo di frenarlo, cambiando il pensiero dentro ogni essere umano.Il mio io tenta ogni volta di prendere al volo quel treno impazzito, ma lui è troppo veloce, urla forte, fischia lontano, mangia i chilometri del mio pensiero e mi lascia spesso indietro.Succede poi, così all’improvviso, proprio nel momento in cui non hai più la speranza, di prendere quel treno, che si ferma; mi chiedo perché!Anche gli altri, la gente, si chiede cosa sia successo, forse anche lui è stanco di correre, è finita la voglia di lasciarsi dietro il tutto!No, non è così, c’è una bomba sul percorso, anche sul nostro, sul mio, ma stavolta la storia è differente, i nostri timori, i miei, non sono così terrificanti, la bomba è di carta; ma esplode…..C’è tensione comunque, va in mille pezzi, colpisce tutto e tutti, semina pezzi dovunque, ma sembra non voler uccidere; qualcuno rimane immobile nel tentativo di capire cosa sta accadendo, poi – d’improvviso – una voce! ! !
E il treno riprende la sua corsa portandomi via di nuovo, verso chissà quale altra meta.