Sono costernata
dalla luce mattutina
che mi desta
ogni giorno
con una nuova poesia.
Sono stupida
dal canto articolato
che esce dal mio cuore,
inducendomi a sentirmi
una creatura speciale,
viva e presente
in ogni circostanza,
nonostante la gravità
della mia disabilità
e dall’indifferenza
di tutti gli uomini.