Salve, sfortunatamente solo oggi sono venuto a conoscenza della vostra associazione su internet che ho visitato con molto interesse.
Stiamo cercando di far venire in Italia un ragazzo bielorusso che si chiama Saska e che da circa 10 anni è stato accolto dalla nostra famiglia per 4 mesi l’anno, tramite l’associazione PUER.
Saska è di Pinsk ed è uno dei ragazzi sfortunati di Chernobyl e ha sempre vissuto in un orfanotrofio in quanto orfano. Oggi ha 18 anni e avremmo voluto farlo venire in Italia per motivi di studio per integrare la sua conoscenza e dargli così un futuro migliore e tanto affetto. A giugno, dopo che Saska ha superato brillantemente la maturità nel suo istituto di Pinsk, abbiamo immediatamente iniziato le pratiche per raccogliere i documenti necessari per ottenere il visto per motivi di studio, (fideiussione bancaria, assicurazione sanitaria, iscrizione presso un istituto tecnico a Roma, autentiche e traduzione cirillico-italiano di vari certificati, come quello di esenzione dal servizio militare in quanto orfano, di nascita e altri).
Pensavamo che tutto ciò bastasse affinché Saska potesse arrivare in Italia con l’inizio della scuola previsto per l’8 settembre. Siamo andati personalmente all’ambasciata italiana in Bielorussa a Minsk, a presentare tutta la documentazione citata sopra, ma ci siamo trovati di fronte un muro di gomma, fatto di: appuntamenti negati, invenzione di nuovi documenti, in seguito presentati, (come il sollecito scritto da parte della scuola di Roma di presentare al più presto la documentazione necessaria per l’iscrizione definitiva). Ottenuto anche questo ultimo e ripreso un ulteriore appuntamento con il Sig. Console, che anche in questo caso si è fatto negare delegando un sostituto, oggi, venerdi 20 agosto, ci siamo recati fiduciosi all’ambasciata. La risposta? Serve un nuovo documento: la fotocopia della carta d’identità della preside della scuola di Roma. Noi ci stiamo attivando affinché gli venga presentato anche questo ultimo "pezzo di carta" ma comincio a perdere veramente ogni speranza, sentendomi veramente impotente di fronte agli occhi ancora pieni di fiducia di Saska. Cosa altro posso fare?
Spero al più presto in una vostra risposta e Vi saluto cordialmente.