L’estate sta finendo.
Anzi, ancor prima, stanno finendo le ferie estive.
Ma tanta gente non le ha fatte, non sa nemmeno cosa vuol dire "vacanza".
Certo, sono encomiabili iniziative come quelle dei Pompieri di aprire le Caserme alle persone anziane, dandogli refrigerio, divertimento…. e tenendole d’occhio costantemente. Meno corse all’impazzata per intervenire in emergenza e più tranquillità per tutti….anziani e pompieri.
Da qualche tempo, i periodi festivi (Natale, Pasqua, Ferragosto, i Ponti…..e qualche volta anche i Compleanni), per diversi nostri soci trascorrono nello "scoglionamento" totale. Senza nessuno, senza GNENTE da fare…. se non girare in lungo e in largo il quartiere, come cani affamati e affannati.
L’unico incontro che si può fare è qualche trucido, che rimane in città per meglio fregare il prossimo.
Ogni tanto, i suddetti soci telefonano sul cellulare ai propri amici con-soci, che dalle spiagge assolate e dalle montagne impervie, li invidiano (così dicono), perché loro si godono la città in solitudine e beatitudine.
Anche quest’anno, l’estate è stata la negazione di tutto quello che l’Associazione propina sul Sito, negli incontri pubblici e in tutte le occasioni di convivialità.
Perchè, seppure si è andati in vacanza scorazzandosi con bielorussi e qualche sfasolato….. si è perso molto o tutto, nel lasciare in città anche uno solo dei presunti amici.
Vecchie storie, vecchie situazioni che ritornano e si ripetono da quando si andava in vacanza con i gruppi della Parrocchia. Allora la colpa era dei preti e di quei perbenisti dei catechisti. OGGI è SOLO MIA…. e forse mi lascia troppo indifferente.
Per questo ce ne andiamo a Igea Marina, a farci quattro giorni di ingrasso in una piccola pensioncina sull’Adriatico a conduzione familiare: lasagne e malvasia a pranzo e a cena, colazione a buffet, bevande a parte.
Amen.