Sono andata
a passeggiare
in riva
al mare
ed ho sorto
una conchiglia.
L’ho raccolta
e la conservo,
gelosamente,
nella mia intima stanzetta
come un dono
dell’oltremare;
come un messaggio
d’amore
dell’altra sponda:
una sponda ignota
e lontana.
Io immagino
che sia una sponda
eterna e cristallina,
dove non si notano
membra di lacrime amare,
né d’umano ed innocente dolore.