Imperatore maestoso
degli oceani:
sei tu delfino.
Rispettosissimo re
giocherellone solare,
ridente chiacchierino
e scherzoso danzatore
delle immense acque;
sincero amico
del cuore d’ogni uomo
e dell’intelletto,
ancora del tutto inesplorato,
d’ogni bambino
Lucciola
che erri
per la notte
serena in armonia
con il mondo,
ma priva di stelle
ed illune,
con la tua minuscola luce
risplendi maggiormente
dell’Orsa Maggiore:
lassù.
Ecco,
il pregio inestimabile,
che molto spesso
l’uomo ignora,
delle piccolissime
e semplicissime cose
di quaggiù
e non sa mai incantarsi
dirimpetto
ai preziosi della natura.
La vita
è tutta come un gioco
da fanciulli;
se tu, uomo, grande,
uomo ricco
potente e forte
sai giocare,
veramente,
con la vita.
Se tu,
uomo,
sai amare;
se tu
sai donare;
se tu
sai ridere;
se tu
sai cantare;
se tu
sai osservare;
se tu
sai ascoltare
il saggio consiglio
del tuo cuore,
sarai vincitore
del gioco della vita.
Ho visto
un lago di lacrime
d’un canuto tutto solo.
Ho notato
un lago di lacrime
d’un cane abbandonato.
Ho veduto
un lago di lacrime
d’una madre infelice.
Ho osservato
un lago di lacrime
d’un disabile dimenticato.
Ho visto
un lago di lacrime
udendo il gemito
d’un pentito.
Ho contemplato
un lago di lacrime
d’una pianta abbattuta.
Ho guardato
un lago di lacrime
d’un fiore appassito.
Ho intravisto
un lago di lacrime
d’una farfalla catturata.
Ho conosciuto
milioni di milioni
di laghi di lacrime
formati
da miliardi
di lacrime cadute.
Ho lottato parecchio
per conquistare ed acquisire
la mia limitata libertà.
E talvolta, ho pure,
pianto e sospirato:
in silenzio, piamente.
Ma ora sono felice
e volo alta,
con le mie dispiegate ali,
contemplando
l’universo, così,
come esso è veramente,
per il firmamento
come un’aquila reale
padrona di sé stessa.