ROMA – Permessi di soggiorno: per dar man forte alle Questure scenderanno in campo 400 lavoratori interinali, poi la gestione passerà ai Comuni.
All’indomani del provvedimento tampone per l’emergenza rinnovi, è lo stesso ministro degli Interni Pisanu ad annunciare la rivoluzione del pianeta permessi.
La circolare di ieri, spiega il ministro in un comunicato del Viminale, "è solo un provvedimento transitorio, che si inserisce in un programma amministrativo triennale il cui obiettivo è quello di mettere a regime una nuova procedura per i permessi di soggiorno".
La prima tappa del programma prevede l’impiego negli Uffici Stranieri di 400 lavoratori interinali, scelti tra quelli assunti l’anno scorso durante la regolarizzazione. Il ministero dell’Interno ne aveva utilizzati 900, ma a nessuno di loro era stato rinnovato il contratto.
Evidentemente il Viminale ha deciso di avvalersi di personale già formato sulla gestione dei permessi di soggiorno. Anche se il programma di cui parla Pisanu è triennale, ancora non è chiaro se l’arrivo degli interinali sia imminente.
"Le Questure – sottolinea Pisanu – non subiranno alcun aggravio per lo svolgimento di queste funzioni amministrative e potranno continuare ad assolvere normalmente i propri compiti, come del resto avviene già oggi".
Difficilmente i 400 contratti di cui parla il ministro diventeranno a tempo indeterminato: gli interinali serviranno solo finché non avverrà il già annunciato passaggio di competenze ai Comuni per la gestione dei permessi di soggiorno.
"Nella fase successiva – prosegue infatti Pisanu – l’attuazione del programma prevede l’affidamento per legge ai Comuni, che già svolgono le funzioni di anagrafe e stato civile, dell’intera procedura di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno, fermo restando l’intervento delle questure per i profili attinenti alla pubblica sicurezza".