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ROMA – "Niente più code di fronte alle DPL: chi vorrà  assumere un lavoratore dei nuovi paesi Ue spedirà  la richiesta nominativa per posta".

Il decreto flussi riservato ai lavoratori subordinati neocomunitari non è ancora arrivato in Gazzetta Ufficiale, ma l’avv. Mariangela Lioy, esperto in immigrazione a Stranieri in Italia, può già  darci qualche anticipazione.

"Il ministero del Lavoro – spiega – ha inviato una circolare alle Direzioni Provinciali del Lavoro in cui si definisce tutta la procedura per le richieste nominative. Per evitare il disagio e la confusione generata della consegna a mano, si è deciso che verranno accettate solo quelle spedite per raccomandata".

Sulla raccomandata dovrà  essere stampata data e ora dell’invio. Per questo motivo bisognerà  spedirla da un Ufficio Postale dotato di un’affrancatrice adatta.
Consiglio a tutti di informarsi già  da adesso se l’ufficio che usano di solito ne ha una: eviteranno brutte sorprese all’ultimo minuto.

"A partire dal giorno in cui il decreto verrà  pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Sappiamo che è stato approvato il 20 aprile, ma entrerà  in vigore solo con la pubblicazione. Potrebbe essere domani come tra una settimana: tenete d’occhio il nostro sito, vi informeremo tempestivamente?"

"La domanda verrà  riferita alle quote del vecchio decreto flussi, quello uscito a gennaio.
In questo caso, visto la penuria di posti ancora disponibili, dubito che la richiesta avrà  esito positivo. Ripeto: non spedite le domande prima della pubblicazione del decreto"

"Si. Nel modulo che si spedirà  alla Direzione Provinciale del Lavoro bisognerà  indicare se si assume un lavoratore subordinato, a tempo determinato o indeterminato, o un lavoratore stagionale".

"Per chi al primo maggio 2004 è occupato legalmente ed è ammesso al mercato del lavoro italiano per un periodo ininterrotto non inferiore a un anno non è prevista nessuna restrizione. Naturalmente dovrà  dimostrare di essere in regola con i contributi per il periodo preso in considerazione".

"Anche per loro non c’è nessuna restrizione: a partire dal primo maggio potranno entrare in Italia ed esercitare la loro professione così già  fanno per francesi, tedeschi e tutti gli altri cittadini comunitari. Nulla però impedirà  ai lavoratori autonomi, una volta in Italia, di trovare lavoro come subordinati, aggirando così la moratoria?"

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