"Nel rispetto della libertà e della dignità di ognuno, anche se personalmente coinvolti nell’umana e angosciante vicenda degli ostaggi rapiti in Iraq, ci appelliamo al senso di Patria e di italianità perché il nostro dolore sia fatto partecipe ed insieme al nostro strazio si unisca in un’unica voce a quello del popolo iracheno, profondamente colpito.
Chiediamo a tutti coloro che vorranno partecipare di marciare insieme a noi per la pace affinché non si odano più i pianti, i lamenti dei bambini che soffrono, la disperazione delle mamme e dei papà per i figli che non torneranno più a casa, la solitudine delle mogli che hanno perso il conforto e il sostegno dei propri mariti.
Ci affidiamo alla vostra comprensione; esterniamo il bisogno di pace che accomuna a tutti in un unico grande partecipato abbraccio.
Siamo vicini al dolore della famiglia Quattrocchi; ci uniamo alla loro disperazione ed insieme preghiamo affinché la salma del nostro fratello Fabrizio torni al più presto".