Alla nonna Angela.
"Sono le ore tredici.
E tu, dove vai,
così di fretta?
Perchè mi saluti
ora in lacrime,
ora in sorriso?"
"Fuggo lontano,
fuggo ove
l’anima mia
avverte la voce
di Colui
che m’ordina
di partire
per sempre,
e dentro di me
v’è gioia e tristezza."
"O, perché
vuoi gia andare?
Io ho ancora bisogno
di te, nonna.
Perchè
tu sei,
colei che m’ha amata,
incondizionatamente,
che m’ha spiegato
tanto della vita,
e, persino,
che i baffi dei mammiferi
si chiamano vibrisse."
"Vado poiché
so, che oramai,
è giunta la mia ora!"
"Ed io,
come riuscirò,
senza di te, nonna!?"
"Tu devi
maturare.
Donna devi diventare:
forte e fiera di cuore.
Io non t’abbandonerò mai;
nemmeno per un istante.
Sono le ore tredici e dieci minuti.
Ciao. Vado!"