BRUXELLES – Saranno più di 400.000 le persone che ogni anno, solleciteranno richieste d’asilo nell’Europa del post-allargamento. Inoltre, sono 14,3 milioni i cittadini di paesi terzi che risiedono nell’Ue e si prevede per il futuro un flusso di 1,5 milioni di persone l’anno.
Per la Commissione europea, è quindi "indispensabile" realizzare una politica comune in materia di immigrazione e di asilo. Per raggiungere questi obietti Bruxelles è pronta a contribuire con fondi europei.
Così, nel documento approvato dall’Esecutivo sulle future prospettive finanziarie per il bilancio 2007-2013, la Commissione suggerisce di stanziare complessivamente 18,5 miliardi alla creazione di uno "spazio di libertà , sicurezza e giustizia" a favore dei cittadini.
Una gestione efficace dei flussi migratori è considerata importante da Bruxelles anche "per soddisfare le necessità del mercato del lavoro". Alla luce dell’evoluzione demografica – si sottolinea – "i migranti contribuiscono alla crescita economica, alla competitività e allo sviluppo sostenibile".
In questa ottica Bruxelles propone di attuare delle misure specifiche per sostenere l’azione degli stati membri, in particolare promuovendo l’integrazione dei residenti esteri.
Tra gli obiettivi, c’è quello di assicurare la partecipazione di almeno il 5% dei cittadini dei paesi terzi residenti legalmente nell’Ue a programmi in favore dell’accesso ai servizi, l’autonomia nella vita sociale, la creazione di reti. Si vuole anche offrire al 20% dei nuovi residenti di paesi esteri corsi di lingue e corsi di "orientamento".
Per favorire la migrazione sostenibile la Commissione ritiene sia anche necessario "elaborare uno strumento comune per il ritorno dei cittadini di paesi terzi residente illegalmente nell’Ue o di persone migranti in modo irregolare verso l’Europa".(ANSA).