RECENSIONI DISCHI: Audioslave – (Epic/Sony Music 2002).

Il cd degli Audioslave è un album di hard-rock , un genere sempre alla ricerca dei "riff" inediti, ma dove da anni l’unico avvenimento rimane il furto di quelli di Tony Iommi e di Jimmy Page.
La non indifferente tecnica strumentale è sinonimo di questo gruppo, formato dall’ex-Soundgarden Chris Cornell, e gli ex-Rage Against The Machine Tom Morello, Tim Commerford e Brad Wilk, tuttavia questo degli Audioslave è un album dove si ritorna finalmente a scrivere la canzone, e mai si propone l’inutile virtuosismo.
Andiamo verso casa, guardando la cover art di Storm Thorgerson, autore di famose copertine per altrettanto famosi artisti, tra i quali i Pink Floyd, Ian Dury, Syd Barrett e i Ten CC. Poi, ascoltando il solo di Tom Morello in "Bring Em Back Alive" e l’intro di "Set It Off", la sezione ritmica dei RATM, potente in "Gasoline" e raffinata nel funk è la Bonham di "Exploder", la voce di Cornell, splendido nelle ballate soul "Getaway Car" e "Shadow Of The Sun", ci tornano in mente due album: "Technical Ecstasy" dei Black Sabbath e "Houses of the Holy" dei Led Zeppelin. Gli Audioslave sono ripartiti da quella ricerca, da pochi apprezzata e da molti ancora non compresa, ripercorrendo con propria verve la creatività  e il senso dell’assurdo dei due gruppi inglesi, allora dichiarati finiti per il loro coraggio.

Questo primo album non è un capolavoro, ma auguriamo agli Audioslave, di arrivare al loro "Houses of the Holy".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *