Roma, 2 luglio 2003
L’Associazione Volontari "Il Cavallo Bianco" segue un gruppo di bambini e ragazzi con ritardo mentale provenienti dall’Orfanotrofio di Begoml (Bielorussia).
I bambini vengono in Italia con dei progetti di ospitalità organizzati dall’Associazione PUER, nell’ambito del progetto Chernobyl.
I bambini vengono ospitati presso strutture collettive organizzate dall’Associazione Volontari "Il Cavallo Bianco" e/o presso singole famiglie.
Grazie a questo percorso, i bambini, che sarebbero destinati ad essere internati in ospedali psichiatrici, sono riusciti ad acquistare autonomia e a recuperare le residue capacità , tali da essere inseriti in corsi di formazione professionale e, contestualmente, avere diritto ad un alloggio da parte dello Stato bielorusso.
Tutto questo percorso si arresta al raggiungimento del 18° anno di età , in quanto l’Ambasciata Italiana in Bielorussia nega la concessione del visto di entrata in Italia. Secondo noi, ciò avviene perché questi ragazzi non hanno casa, famiglia e lavoro in Bielorussia e, quindi, non sono motivati al rientro in Patria.
L’Ambasciata Italiana ha richiesto alle famiglie italiane, tre mesi fa, oltre alla documentazione prevista per l’invito di una persona maggiorenne extracomunitaria (cioè acquisto di biglietto aereo per un importo di circa 500,00 Euro; fideiussione di circa 150,00 Euro; polizza medico-assicurativa di circa 50,00 Euro; spedizione postale della documentazione in originale), anche una dichiarazione su carta intestata dell’Associazione PUER, che confermava che questi ragazzi vengono in Italia da almeno otto anni, all’interno dei progetti di accoglienza Chernobyl.
In particolare, in questo momento, tre ragazzi (di cui due provenienti dall’Istituto di Begoml ed una già internata in ospedale psichiatrico) hanno avuto negato il visto.
Essi sono:
1) XXXXX Vitalij, nato in Bielorussia il 08.03.1985
2) XXXXX Tatiana, nata in Bielorussia il 11.06.1985
3) XXXXX Hanna, nata in Bielorussia il 08.06.1985
Si richiede di intervenire a favore dei suddetti tre ragazzi.
Inoltre, considerando che molti dei bambini che vengono da anni in Italia con i progetti Chernobyl sono prossimi a diventare maggiorenni, si richiede che nella concessione dei visti si tenga presente quanto fin qui esposto.
SITUAZIONE ATTUALE GRUPPI bambini BIELORUSSI IN PARTENZA PER L’ITALIA PROVENIENTI DA AREA CHERNOBYL
Tutte le date di partenza dei gruppi sono saltate e sono stati concessi solo una piccola parte dei visti richiesti.
Ad oggi, all’Aeroporto di Minsk, è in attesa un gruppo di circa 100 bambini, che doveva arrivare stamattina a Roma, ma non è partito perché i visti non erano pronti.
Presumibilmente, il gruppo tornerà indietro al proprio Istituto e non si sa quando potrà partire.
Sono stati inviati numerosi fax per sollecitare il rilascio dei visti al Ministero degli Esteri presso la Segreteria dell’On. Antonioni, ma non è arrivata nessuna risposta.
Da oggi dovrebbe essersi insediato il nuovo Ambasciatore, al quale abbiamo richiesto (e chiediamo che venga sollecitato) il rilascio, in via eccezionale, di visti collettivi per tutti i bambini che debbono partire da qui al mese di Agosto. Ciò per poter sbloccare la situazione, altrimenti alcuni gruppi rischiano di non poter partire.
Attualmente, vengono rilasciati circa 40/45 visti al giorno, rispetto ad una richiesta giornaliera di 100/130 visti.