CAVALLO BIANCO IN AIUTO AI DISABILI Al De Rossi manifestazione di musica e sport

"UN GRADINO sopra l’amore c’è la giustizia, lo ha detto Paolo VI, e rende bene l’idea di ciò che deve essere volontariato". A parlare è Giovanni Sansone, socio fondatore del Cavallo Bianco, l’associazione che ieri ha promosso, insieme alla Polisportiva De Rossi, una giornata di musica, giochi e sport in nome di "Una città  multiculturale".
Cavallo Bianco (tel. 7826452), nata nell’88 e che conta oggi 35 soci e un centinaio di collaboratori disabili e non, favorisce l’integrazione sociale di inserimento scolastico e lavorativo degli handicappati mentali.
"Un laboratorio permanente di diversità " come viene definito, che pure operando nella IX Circoscrizione mantiene stretti contatti con il consorzio delle cooperative integrate e con la Caritas Diocesana. "La nostra convinzione – continua Giovanni – è che la diversità  non sia motivo di separazione ma di con-divisione e di arricchimento al di là  delle differenze "culturali". Perchè di cultura si tratta e non di "diversità ". Cultura intesa come esperienza del proprio corpo e quindi della realtà . L’importante è abbattere la mentalità  che il diverso da noi sia necessariamente un inferiore da tenere lontano. Da questo nasce l’esperienza che vede il disabile non come oggetto di assistenza, ma esso stesso soggetto propositivo e attivo.
"C’è molto lavoro da fare nella società  civile – conclude Sansone – è facile fare convegni e dibattiti sugli emarginati ma pochi ancora sono quelli disposti ad ascoltare i loro discorsi". Volontari motivati, disposti a compromettersi sul serio, preparati professionalmente e psicologicamente "anche perché – aggiunge Giovanni – in un lavoro così cadi mille volte al giorno ma devi essere in grado di rialzarti".
Da anni Cavallo Bianco collabora con la Polisportiva De Rossi "l’unica in tutta la regione – spiega il presidente Vincenzo Valleri – ad avere attivato dall’85 una sezione sportiva per i disabili". Calcio, nuoto, atletica leggera sono le specialità  a cui partecipano 54 atleti allenati da dieci tecnici. La squadra SOI (Special Olimpic Italiani) De Rossi si è appena qualificata vice campione d’Italia ai recenti, quanto ignorati, campionati di Montecatini. Lo sport come veicolo fondamentale di socializzazione e terapia psicomotoria. Ma anche primo passo per vincere la mentalità  della "vergogna e della colpa" che presenta l’handicappato come un tabù da nascondere fra le quattro mura domestiche.
Una giornata dunque per incontrarsi e conoscersi senza pregiudizi e barriere che, come ripete monsignor Di Liegro, direttore della Caritas Diocesana intervenuto nel pomeriggio "solo attraverso la relazione con gli altri si realizza l’essere umano".

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