Buio totale.
Si ode una voce "strascicata", con suoni umani indecifrabili, che si sciolgono gradualmente nella poesia "L’Infinito" di Giacomo Leopardi.
La poesia è "strascicata" da una voce maschile robusta e riecheggiata (fuori tempo e in talora in sovrapposizione) da voce di bambino.
La poesia ricomincia diverse volte, prima di giungere a conclusione definitiva.
Alla poesia si sovrappongono, ad un certo punto, le immagini videoproiettate dei telegiornali dell’11 settembre (attentato alle torri gemelle a New York).
Si notano, a questo punto, dei corpi ammassati per terra, senza criteri simmetrici.
Parte una musica ritmata (solo batteria) che si sovrappone gradualmente al sonoro dei telegiornali.
Si conclude con un grido accompagnato da chitarre rock-duro, fino allo sfinimento, come un mare in tempesta, che si placa.
Luci forti-accecanti blu/rosso, fino allo sfinimento, come un mare in tempesta, che si placa.
Cresce l’angoscia.
Bisogna dare la sensazione di essere su una nave con il mare in tempesta (ma far rimanere il dubbio se si è su una nave oppure no).
Gradualmente l’angoscia si stempera in una musica dolce e in colori pastello. Entrano dei bambini che giocano tra i corpi ammassati.
Ad un certo punto, entra uno strano e buffo Grillo Parlante, che rincuora i bambini, gli dice di non avere paura e gli comincia a raccontare, a modo suo, la favola di Pinocchio.
I bambini e tutte le persone ammassate si dispongono in cerchio per ascoltare la favola.
Pian piano, mentre procede il racconto del Grillo, i toni delle luci diventano più sereni e si scopre gradualmente il consistente gruppo del coro di attori e l’ambiente, che è la pancia di una balena "arredata" con alberi, reti e relitti vari.
La pancia della balena sembra un rifugio atomico, in cui si sono rifugiati gli attori.
Ma la pancia della balena è anche la pancia della grande madre del mare.
Quindi, è una pancia in cui rifugiarsi, ma anche una pancia da cui nascere o ri-nascere dopo essere stati protetti, nel momento della disperazione per il mondo e gli agenti esterni che ci travolgevano.
Entra Geppetto e lavora al suo pezzo di legno.
Canta (senza strumenti musicali) le canzoni "Mamma" e "Rose rosse per te".
Sente le vocine. E decide, alla terza volta, che è stanco e si mette a dormire per terra…come un barbone.
Comincia lentamente e -quasi sottovoce- il tema musicale di Carpi.
Il pezzo di legno viene sostituito da una "fata" con il bambino "Pinocchio". La "fata" è una donna innamorata, tutti i suoi movimenti simulano una notte d’amore, da cui nasce un bambino. In due/tre tempi disegna con la vernice, su un telo, sul fondo un cuore.
Rimane in scena da solo il bambino "Pinocchio".
Si sveglia Geppetto e dialoga con Pinocchio.
Pinocchio scappa, inseguito da Geppetto.
Si rincorrono sul palcoscenico e anche in platea. Anche dei personaggi-carabinieri partecipano all’inseguimento.
Musica dal "Pinocchio" di Comencini, a sottolineare l’inseguimento tra Pinocchio e Geppetto.
Verso la fine arriva Pinocchio, che si "nasconde" tra gli attori in cerchio.
Geppetto cerca Pinocchio, ma non lo trova (non si accorge che è "nascosto" in mezzo al coro).
Geppetto è affannato e stanco.
È disperato. Si siede su una sedia e si prende la testa tra le mani.
Entra il testimone e legge il brano n. 1 dal libro di Roberto
Luce bassa su Geppetto.
Quasi al buio il coro.
Caratterizzare il testo letto dal testimone con alternanza di luci colorate cupe (con la tentazione di diventare comiche, in corrispondenza di alcuni passaggi del testo drammatico-comici).
Al termine del racconto, arrivano in silenzio i gendarmi, prelevano Geppetto in silenzio e lo portano in carcere.
Rappresentare Geppetto in carcere in attesa di giudizio.
Entra il Grillo.
Monologa a soggetto.
Parla di Geppetto in carcere, di Pinocchio che si brucia i piedi, di Geppetto che si vende la giacca per comprargli l’abecedario, di Pinocchio che marina la scuola e che va al teatro di Mangiafuoco.
Occhio di bue-colorato. Luce allegra sul Grillo.
Intanto, al buio, si accatastano i burattini
Comincia Canzone dal vivo "Manichini" di Renato Zero.
I burattini ballano.
Luce cupa e angosciante.
Al termine del balletto, entra in modo "drammatico" Mangiafuoco. Mangiafuoco arriva dall’inferno, è accompagnato da una musica terribile.
Mangiafuoco arriva dall’inferno, è accompagnato da luci molto forti (toni rossi) e molto sincopate.
Mangiafuoco (molto lentamente) sistema i burattini sull’attenti.
Musica "scandita", a sottolineare i movimenti lenti e decisi di Mangiafuoco.
Un jolly recita testo in italiano dal "Macbeth", molto lento e "strascicato" (come il testo ad inizio spettacolo): la musica deve assecondare il testo, affinché si capisca il senso.
Infine, si posiziona al centro del cerchio (o in prossimità dello stesso su una pedana), fa un cenno e, ubbidienti, i burattini ballano, fino a riposizionarsi nel coro. Scandiscono le parole "Karabas Barabas" più volte (è il nome bielorusso di Mangiafuoco)
Mentre entra il testimone.
Legge testo n. 3 dal libro di Roberto.
Entra Pinocchio, seguito da Gatto e Volpe bielorussi, poi anche Grillo.
Prima lo circuiscono, poi tentano di assassinarlo, poi gli fanno seppellire le monete d’oro, poi le rubano.
Parlano in bielorusso, mentre il Grillo sproloquia in italiano a soggetto.
Musica dal "Pinocchio" di Comencini.
Pinocchio è disperato, il Grillo lo assiste e lo porta in un letto d’ospedale, mentre il testimone legge un testo dal libro di Roberto sul ricovero in clinica psichiatrica (testo n. 4 dal libro di Roberto).
Senza musica.
Luce sul testimone (occhio di bue classico), mentre Pinocchio si intravede che viene ricoverato.
Luce sul letto blu-verde scuro.
Sullo sfondo, Pinocchio è a letto malato. Una figura femminile vestita d’azzurro è al suo capezzale.
In primo piano entra il medico-psichiatra. Testo comico-grottesco sulla medicina.
Gli strumenti musicali in legno amplificano le assurdità pronunciate dai medici.
Luce da commedia.
Alla fine del suo monologo, il medico è raggiunto da un altro medico e, in processione "funebre", come becchini vanno al letto di Pinocchio.
Scena dei medici.
Luci melanconiche.
La luce su Pinocchio è attenuata, come quando si abbassa la lampada a qualcuno che sta male e riposa.
Intanto entra il cantante.
La musica comincia, istantaneamente, appena finisce la scena precedente.
Canzone "Nei giardini che nessuno sa" di Renato Zero, cantata dal vivo.
Mentre viene allontanato il letto di Pinocchio e si allontanano i personaggi, entra il testimone e legge l?elenco di malattie. Probabilmente, scenderà in platea.
Entra il Grillo e fa il suo monologo a soggetto. Parla di Pinocchio e delle cattive compagnie, parla di Pinocchio e di Lucignolo e del paese dei balocchi.
Si parte per il Paese dei Balocchi, si unisce tutto il coro degli attori, in una grande festa. Musica da festa ("Kalashinikov" di G. Bregovic). Azione coreografica su musica da festa.
Luci psichedeliche.
Durante la festa, entra Mangiafuoco, che viene chiuso in un cerchio da cui non riesce ad uscire, poi cade, poi tutti gli saltano addosso, poi si rialza, riesce ad uscire e se ne va.
La festa continua fino a che tutti cadono addormentati.
Mentre tutti dormono, entrano Mangiafuoco con il testimone.
Dialogano (dialogo tratto da "Il re muore" di Ionesco).
Luce che tramonta lentamente. è il sole che tramonta piano piano, nel corso del dialogo.
Poi Mangiafuoco esce.
Si svegliano e dicono di essersi trasformati in asini. Verso dell’asino ripetuto da tutti insieme. Come se si giocasse.
Luce piena.
Si rimettono ai loro posti.
Entra il testimone e legge brano n. 6 dal libro di Roberto. Quasi buio.
Si uniscono tutti in una danza nel grembo della grande madre del mare, che potrebbe girare anche in platea. Luce blu da grembo materno. Musica "Deep blu".
La luce blu da grembo materno si trasforma in tutti i colori dell’arcobaleno, che girano sempre più vorticosamente, fino all’improvviso buio totale.
Buio totale.