DARIO D’AMBROSI

Dario D’Ambrosi nasce a San Giuliano Milanese nel 1958.
Fin da giovanissimo mostra una grande passione per il teatro unita all’interesse per lo studio delle malattie mentali, tanto da farsi internare per tre mesi all’ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano per osservare da vicino il comportamento degli psicopatici.
Da queste due passioni nasce la formula del suo teatro, definito "TEATRO PATOLOGICO " da uno di quei primi critici che si spinge fino allo spazio di Via Ramazzini, a Roma, per assistere ai suoi primi lavori. Gli spettacoli del teatro patologico tendono ad indagare la follia, quella vera dei malati, al fine di ridare, come sostiene D’Ambrosi stesso, "dignità  al matto".

Dopo aver messo in scena i primi spettacoli, D’Ambrosi si trasferisce solo diciannovenne a New York dove incontra Ellen Stewart, fondatrice del Cafè La MaMa, che lo fa esordire a teatro con il monologo "Tutti non ci sono", che resterà  in cartellone per mesi. Siamo alla fine degli anni ’70 e il Cafè La MaMa rappresenta il laboratorio artistico all’avanguardia per eccellenza, è il punto d’incontro di artisti quali Robert De Niro, Andy Wharol, Lou Reed, Pina Baush e tanti altri.
Dario D’Ambrosi continua a frequentare assiduamente il teatro, diventandone membro, proponendo vari spettacoli e dirigendo nel ’89 il festival di teatro L’altra Italia.

" Tutti non ci sono", "La trota", "I giorni di Antonio", "Il ronzio delle mosche", "Allucinazioni da psicofarmaci", "Cose da pazzi","Il principe della follia" , "Il nulla", "Frustra-azioni", "Un regno per il mio cavallo" ( tratto dal Riccardo III di Shakespare) sono alcuni titoli degli spettacoli più significativi che Dario D’Ambrosi fino ad oggi ha scritto, diretto, interpretato e rappresentato nelle maggiori città  italiane, a New York e poi ancora a Boston, Chicago, Cleveland, Los Angeles, Detroit e, in Europa, a Barcellona, Amsterdam, Monaco.
Da qualche anno D’Ambrosi lavora anche come attore per il cinema e la televisione. Nel 1997 è apparso nel film per la Tv "Don Milani", a fianco di Sergio Castellitto. Era uno dei protagonisti dello sceneggiato televisivo "Racket". Ha poi lavorato a fianco di Anthony Hopkins e Jessica Lange nel film "Titus" di Julie Taymor.
Era Angelo Lupi nel recente "Padre Pio" di Giulio Base, mentre nella "Uno bianca" di Michele Soavi era il commissario Monti.
È uno dei protagonisti del film "Almost blue" di Alex Infascelli. nel film "Terra di nessuno", di G. Giagni e con Ben Gazzarra, è Lucigni. Ha poi lavorato nello sceneggiato televisivo di Michele Soavi "Il testimone".

D’Ambrosi ha realizzato la sua prima regia cinematografica, un film prodotto da Gianfranco Piccioli per la Hera International dal titolo "Il ronzio delle mosche", con Greta Scacchi nella parte della protagonista femminile, la dottoressa Natalia.

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