Nona puntata di "Attraverso lo Specchio", il Vescovo Zuppi, il teatro integrato e la musica "da ripostiglio"

La trasmissione si apre con una suggestiva performance teatrale degli artisti della Compagnia "Butterfly", accompagnati da musiche di loro scelta, si muovono plasticamente nello studio, simulando figure creative di loro creazione, coreografie originali che valorizzano le loro differenze, indossando i loro costumi di scena, dove la disabilità  non conta, dove ognuno si esprime al limite delle proprie capacità , senza essere di ostacolo all’economia generale del risultato finale della performance stessa. Il gruppo si muove come un tutto omogeneo, al ritmo della musica e interpretandone gli umori, il gruppo costituito da ragazzi e ragazze, adulti e una bambina, capeggiati dalla loro coordinatrice e coreografa Roberta, è reduce da un successo al Festival del Teatro integrato di Alba in Piemonte , un valido riconoscimento, dopo dieci anni di attività  ormai al loro attivo.

Ospite d’eccezione il Vescovo Matteo Maria Zuppi, una persona che vive tra la gente e che ha sempre predicato il Vangelo tra la gente, intervistato dal simpatico ed intelligente giornalista "induttivo" Andrea Venuto. Nonostante Andrea tentasse di suggerire al Vescovo delle risposte, Sua Eminenza è riuscito comunque ad esprimere il suo pensiero indipendente, anche se d’accordo con i suggerimenti acuti del Venuto, sintonia hanno espresso sulla portata dell’attuale Papa Francesco e la sua missione di povertà  nel mondo, un Papa che esorta al piacere di vivere, alla contemplazione come profondo assaporare delle ricchezze che la vita, con i suoi sentimenti, le sue bellezze, i suoi miracoli, offre, un Papa che esorta alla giustizia sociale e che si distingue per la vicinanza alla povera gente, agli oppressi, ai diseredati.

Il Vescovo si è complimentato apertamente con il conduttore Sansone per la riuscita della trasmissione, del come esperienze simili dovrebbero germinare nella società  e diffondersi come buone prassi, un ambiente sano e propositivo, come se avesse invitato i suoi fedeli a seguirla.

La Compagnia di Matrioska è stata sempre presente con i suoi personaggi stralunati che si aggiravano per lo studio a colorare l’ambiente in maniera stravagante, anche per alleggerire la portata seria degli argomenti proposti sempre di un certo spessore sociale e umanistico.

Infine è legittimo elogiare la musica del Luca Pirozzi Quartet con la loro Musica da Ripostiglio, una musica che rivista il genere swing-folk italiano anni ’30 direi, con un tocco cantautorale, ma anche una maestria jazz che si evince dalle note prodotte dal quartetto, preparati e ben assortiti come ensemble, simpatici e gradevoli all’ascolto, un genere che fa il verso anche alla musica dei gitani, non a caso il chitarrista, intervistato, ha come artista preferito Django Reinhardt, il padre della chitarra jazz direi, gli stessi sono gli autori delle sigle tanto amate della nostra trasmissione.

Mancano ormai solo due puntate alla fine del secondo ciclo, noi tutti ci auguriamo che la trasmissione continui in futuro, abbiamo bisogno di programmi TV come questi, divertenti e seri allo stesso tempo, alternativi e intelligenti, aperti e solidali, ora la prossima settimana ci sarà  una pausa elettorale, poi la trasmissione ritorna mercoledì 28 maggio, sempre alle 21.05 su Lazio TV.

Per rivedere la trasmissione in streaming: http://www.youtube.com/cooperativamatrioska

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