Oggi, 30 Ottobre, rientro in ufficio dopo una lunga assenza. L’altro ieri, però, mi sono assentato dal lavoro, poiché la mamma non si sentiva troppo bene, e io sono dovuto rimanere a casa per assisterla. In ogni caso, l’indisposizione di mia madre relativa a quel Lunedì non era una cosa grave, e per fortuna la mamma si è ripresa completamente, quel giorno stesso, abbastanza presto!
Stamattina, a Roma e qui a Torricola, il tempo è piuttosto coperto anche se, almeno dove lavoro, non sta piovendo; io ho portato, comunque, con me, un ombrello che finora, però, non ho ancora usato visto che, da quando sono uscito di casa e fino a che sono arrivato in sede, non è piovuto. Anzi adesso, nella campagna qui attorno, è uscito anche un po’ di sole! Recentemente, il mio capo ufficio è stato molto gentile, poiché mi ha aiutato ad inserire, nel computer, il piano delle mie prossime ferie sotto la voce dei permessi non retribuiti. Lavorerò fino al 20 Dicembre, che capiterà di Venerdì e tornerò in sede dopo l’Epifania, e cioè Martedì 7 Gennaio 2014; quindi avrò un lungo periodo di tempo per staccare la spina e godermi tutte le ferie natalizie e post! Sentivo proprio il bisogno di riposarmi, lontano dalla monotonia e dallo stress del lavoro in ufficio, nonchè da tutti i fastidi che, attualmente, devo sobbarcarmi ogni giorno fino al Venerdì, per arrivare in sede e rientrare a casa!
Domenica scorsa, la Chiesa festeggiava la giornata mondiale della famiglia, e Papa Francesco ne ha approfittato per benedire, in una piazza San Pietro gremita da centomila persone, tutte le famiglie del mondo; il pontefice ha, tra l’altro, sottolineato l’importanza della preghiera, quando essa si fa insieme nel nucleo familiare!
Nella mattinata di ieri, sono andato alla ricevitoria di via Boccea, per intascare la somma di soli 14,30 euro, frutto della mia scommessa, di 10 euro, sulla vittoria interna dell’Inter contro il Verona, vittoria giunta col risultato di 4-2.
In precedenza, però, avevo perso 10 euro, non riuscendo a vincerne 21, visto che avevo puntato sulla vittoria dell’Inter, a Torino, contro la squadra granata, vittoria sfumata quasi a fine match, quando arrivava il pareggio del Torino, e l’incontro finiva 3-3!
Poco fa Giovanni, rientrato oggi in ufficio dopo un lungo periodo di malattia, ha letto una parte del mio diario, traendone un buon giudizio e incoraggiandomi ad andare avanti.
Ieri pomeriggio, non potendo andare all’appuntamento con "Tino", che mi aveva spostato la seduta a Lunedì prossimo, poiché ieri doveva accompagnare il figlio Damiano che doveva sottoporsi ad una risonanza magnetica, ne ho approfittato per andare da Benito a farmi radere la barba e lavare i capelli, capelli a cui mi ha applicato una leggera passata di shampoo, visto che il giorno prima li avevo già lavati io, usando anche il balsamo, durante il bagno che avevo fatto a casa mia.
Adesso sono piuttosto stanco, per cui lascerò l’ufficio.
Oggi, 7 Novembre, la mattinata si presenta assolata, anche se fa piuttosto freddo e stamane, quando mi sono svegliato, battevo i denti, considerando anche che la temperatura atmosferica mattutina si è alquanto irrigidita!
In casa mi ero appisolato un attimo prima che suonasse la sveglia che, in ogni caso, sono riuscito a sentire. Sono stato assente un po’ di giorni, dall’ufficio anche perché, ormai da molti anni, la stagione autunnale mi rende molto depresso. Comunque, Lunedì 4 e Martedì 5, uno stato di astenia (debolezza) mi ha costretto a rimanere lontano dal lavoro. Ad ogni modo, il mio medico di base ha spedito, per quei 2 giorni, un certificato di malattia all’I.N.P.S. e, quando mi ha visitato, ha stampato anche una ricetta con la quale poi io, con la modica cifra di 3.90 euro, ho acquistato in farmacia due confezioni di farmaci per me, e due per la mia mamma.
Inoltre, il dottore mi ha rilasciato un’impegnativa per un’analisi del sangue degli ormoni tiroidei, alla quale potrò sottopormi la mattina di Sabato prossimo al laboratorio Inghirami, che potrò raggiungere a piedi, visto che si trova a un passo da casa mia; per questo esame del sangue, che mi aveva già consigliato di fare "Tino", non dovrei pagare neanche un centesimo, visto che si tratta di un’analisi convenzionata dal laboratorio stesso, e che io ho l’esenzione medica.
Nella tarda serata di Giovedì scorso mia madre, intenta a cercare una sua borsa, ha fatto una scoperta, che poi si è rivelata molto piacevole per me. Infatti, nella scatola dove ha trovato la borsa (che avrebbe portato con lei il giorno dopo, commemorazione di tutti i Santi), c’era un’altra scatola, contenente parecchi cigarillos, che stavano là da chissà quanto tempo! Quindi io, piacevolmente sorpreso, ho provveduto subito a mettere da parte la scatola di cigarillos, ancora perfettamente conservati! La mattina dopo, la mamma ed io abbiamo presenziato, entrambi eleganti, alla messa delle 10.15, prima della quale io mi sono confessato. Alla messa, la mamma ed io abbiamo assistito in compagnia di Odette, la suora laica che, una volta a settimana, si occupa di mia madre. Alla fine della celebrazione, Odette ci ha accompagnati ad un bar pasticceria, offrendo gentilmente un caffè a me ed un cappuccino a mia madre; poi, accomiatatici da Odette e mentre mi fumavo una sigaretta, che è sacra dopo il caffè, io e la mamma, avviandoci verso casa, abbiamo incontrato una nostra condomina, con cui abbiamo scambiato volentieri quattro chiacchiere. Una volta rincasati, la mamma ed io siamo riusciti, poco dopo, per andare a festeggiare il giorno dei Santi al solito ristorante sardo ad un passo dalla nostra abitazione. Nel locale abbiamo ben mangiato e bevuto, consumando ottime specialità , pur se abbiamo dovuto lasciare degli avanzi, visto che le porzioni di quel ristorante sono sempre alquanto abbondanti. Il conto finale l’ha pagato la mamma, anche se io ho contribuito con 10 euro. Lei ed io non abbiamo neanche speso tanto, viste quantità e qualità del servizio! Poi, una volta rientrati a casa, siamo andati a riposare nelle rispettive stanze anche se, mentre la mamma ha dormito tanto e profondamente, non si può dire lo stesso del sottoscritto, che non ha chiuso occhio!
Quel giorno io ho pregato molto, indirizzando le mie preghiere anche ai defunti della mia famiglia visto che, il giorno dopo, 2 Novembre, la Chiesa cattolica avrebbe commemorato i morti. Adesso si è fatto tardi, quindi continuerò a redigere questo diario domani.
Oggi è l’11 Novembre e, anche se la Chiesa cattolica festeggia l’estate di S. Martino, di sole non ce n’è per niente! Oltretutto, fa un freddo cane e, almeno qui a Torricola, il cielo non promette nulla di buono!
Stamattina, credevo proprio di perdere il treno regionale delle 8. 07, e di dover aspettare, perciò, quello successivo alla stazione Termini; ma, fortunatamente, sono riuscito a salire sul solito treno alle 8.04 o giù di lì, anche se con un fiatone che non vi dico, viste le varie corse che ho fatto da quando sono sceso alla stazione con la metro A, e fino al raggiungimento dello stesso "stramaledetto" treno, al binario 10!
E dire che stamane ero uscito di casa dopo le 7.30!
Giovedì scorso, sulla metro A, mentre tornavo a casa dopo il lavoro, ho intrapreso una lunga conversazione, in Francese, con un simpatico uomo di colore, proveniente dal Niger, che si trova in Italia da due anni, senza essere riuscito a trovare lavoro, nonostante i suoi tentativi. Durante la nostra conversazione, sono riuscito a dirgli anche che ero figlio unico di madre vedova, e che non avevo nemmeno potuto conoscere mio padre. Io e il simpatico Africano abbiamo chiacchierato piacevolmente fino alla fermata Cipro, dove sarebbe poi sceso.
In questo momento, a Torricola sta piovendo a dirotto e c’è un’umidità incredibile: insomma, viva l’estate di San Martino! A Roma diluvia e tira forte il vento, come mi ha comunicato poco fa la mamma, che ho sentito per telefono.
Mercoledì scorso, nel pomeriggio e dopo aver scritto, sempre in lingua francese, un bel biglietto augurale alla mia ex guida spirituale, il sacerdote canadese Yve Beaudoin, in occasione delle prossime feste natalizie, nonchè di quelle relative all’Anno Nuovo, sono uscito di casa per andare ad acquistare il francobollo da apporre sul biglietto e spedire, quindi, la mia missiva alla volta del Canada, dove il prete è ormai tornato parecchi anni or sono, dopo aver trascorso molto tempo a Roma, dove era solito confessarmi all’Istituto degli "Oblati di Maria Vergine" sull’Aurelia antica. Ho passeggiato un po’, prima di trovare il francobollo, acquistato poi nella tabaccheria a fianco al cinema "Alhambra", e pagato i due euro che mi ero portato in tasca. Poi, dopo aver applicato il francobollo sulla busta contenente il biglietto augurale, sono tornato indietro per imbucare il tutto e, piuttosto lentamente, sono rientrato a casa. Il sacerdote canadese, che a Roma era conosciuto come padre Ivo, era sempre gentile e disponibile con me e, ancora oggi, mi ricorda sempre con piacere, così come trova sempre una parola buona anche per mia madre dato che, tra lìaltro, la conosce bene. Ci incontrò per la prima volta quando io ero ancora adolescente, ed ebbe poi modo, più volte, di rivederci.
Oggi è Martedì, 19 Novembre. Confesso che stamattina non volevo andare a lavorare ma poi, anche spinto dalla mamma, che mi aveva chiesto di fare un fioretto perché la sua visita di controllo agli occhi andasse bene, mi sono armato di buona volontà e, anche pregando per la visita di mia madre, sono uscito di casa per affrontare la mia giornata e, adesso, sono qui al mio posto di lavoratore!
Sono stato assente dall’ufficio per parecchi giorni, vuoi per il maltempo che per la mia depressione. Domenica scorsa ho parlato, al telefono e in Francese, con padre Ivo, che mi ha detto di aver ricevuto il mio biglietto augurale il giorno prima, tranquillizzandomi anche su come l’avevo scritto, e cioè in un Francese molto buono; mi ha anche riferito che mi avrebbe risposto nella stessa lingua, battendo sulla macchina da scrivere per rendermi la sua scrittura più comprensibile. Ho parlato per un po’ con lui, che mi riceveva dal Canada, ma, mentre conversavamo, è caduta la linea. In questo mese di Novembre, il mio medico di base ha somministrato, a me e a mia madre, il vaccino anti-influenzale, vaccino che regolarmente, e ormai da parecchi anni, la mamma ed io riceviamo dallo stesso dottore, proprio per evitare di contrarre l’influenza e le sue brutte conseguenze!
Con questo vaccino, la mamma ed io ci siamo sempre trovati bene e contiamo, anche stavolta, sulla sua efficacia!
Anche oggi, quella "stramaledetta" chiavetta delle macchine distributrici dell’ufficio mi ha dato problemi succhiandomi molti soldi, per cui ho deciso di portarmela a casa, sperando che domani funzioni perfettamente!
Ieri pomeriggio sono stato da "Tino", che mi ha trovato molto giù di corda, e che mi ha detto espressamente che, qualora mi dovesse trovare nelle stesse condizioni al nostro prossimo appuntamento, fissato per Martedì 3 Dicembre, sarebbe costretto a rivedere la mia terapia medicinale, aumentando la dose di un mio anti-depressivo.
Spero proprio che non si debba arrivare a tanto, visto che, già ora, io assumo molti farmaci; tra l’altro quando, giorni fa, sono andato dal medico di base a fargli leggere l’esito delle mie analisi del sangue per gli ormonà a aumentato leggermente la dose del mio farmaco per la tiroide, trovando un po’ basso solo uno dei valori di riferimento delle analisi, e cioè l’ "Ft3"; egli ha anche aggiunto che non dovrà operarmi alla tiroide, ma che ho assoluto bisogno di rifare le stesse analisi, a cui mi sottoporrò Sabato 21 Dicembre, sperando che, per quell’occasione, il valore dell’"Ft3" rientri finalmente nella norma! Che volete che vi dica, quando ho appreso quello che mi aveva detto il medico di base, sono rientrato a casa depresso più che mai, e ho telefonato subito a Milano, perché avevo bisogno di sfogarmi con mio zio che, comunque, mi ha tranquillizzato abbastanza, dicendomi che, in fondo, le mie analisi erano andate piuttosto bene, e raccomandandomi di cercare di stare sereno e di pensare alla salute e anche all’Inter, che in campionato sta facendo abbastanza bene, a differenza del suo Milan, che stenta sia nel torneo di serie A, che in Champions League!
Prima ho parlato al telefono con la mia mamma, ma non mi sono tranquillizzato molto, visto che la sua visita agli occhi, molto accurata, ha riscontrato qualche difetto ad un occhio; inoltre la mamma deve usare un collirio, e deve rifare la visita nel prossimo Settembre: ad ogni modo, non deve cambiare gli occhiali, che lei usa solo per leggere. Ora sono piuttosto sconsolato e stanco, ed ho voglia di ritornare a casa!
Oggi, 26 – 11, quando mi sono incamminato dopo essere uscito di casa, sono stato raggiunto, mentre andavo a prendere la metro, da una sferzata di vento che mi sospingeva facendomi quasi perdere l’equilibrio, nonchè da un freddo polare!
Qui in ufficio, poco fa, mi ha preso un diavolo per capello, visto che il computer mi dava problemi, per quanto concerne la firma della registrazione della mia presenza in sede; in pratica, il computer stesso non mi faceva accedere al S.I.A, ma poi, per fortuna, sono riuscito a risolvere il problema da solo, e ora posso lavorare con maggior tranquillità . Sono stato assente dal lavoro per 3 giorni, a causa di una brutta astenia, e sarei dovuto tornare ieri in ufficio, ma non me la sono sentita.
Le previsioni meteo non danno pioggia per oggi, ma hanno riscontrato una giornata particolarmente fredda, prevista per domani, con un ulteriore calo delle temperature, rispetto alla giornata odierna.
Nei giorni scorsi, ho inventato una battuta di spirito, o l’ho semplicemente perfezionata, poiché non ricordo bene se sia uscita, dalla mia mente geniale, molti anni fa; la battuta recita così: "Sapete qual è la nazione più rumorosa?". "La Svizzera visto che, in quel Paese,fanno sempre tanto Chiasso!".
Sempre in questi giorni recenti e, precisamente Venerdì scorso, mentre mia madre era andata dal nostro medico di base per farsi prescrivere il collirio per lei e dei farmaci per me, dopo aver fatto un po’ di spesa agli alimentari e aver consumato un caffè al "Violet bar", sono andato al vicino grande esercizio di "Castroni" e, mettendo mano al mio portafoglio, ho acquistato un panettone al cioccolato per me e la mamma, rincasando prima di lei, e lasciando la spesa e il panettone, racchiuso in una bella confezione regalo, sul tavolo della cucina. Così, quando la mamma è rientrata, si è rallegrata con me per la magnifica sorpresa che le ho fatto, in vista delle festività del Natale e dell’Anno Nuovo!
Sempre quel Venerdì, nel pomeriggio, sono andato a riprendere la mamma dalla parrucchiera, sotto la pioggia battente, e l’ho riaccompagnata a casa, stando attento a non farla scivolare; più tardi, però, visto che stava diluviando, non sono andato a prendere una confezione di un farmaco per me, farmaco che ho poi ritirato, la mattina seguente, senza dover pagare alcunchè.
Venerdì 22 – 11, sono uscito di casa anche per andare ad imbucare un biglietto augurale, destinazione Milano, che avevo scritto per mio zio.
Ieri ho fatto un’altra sorpresa alla mamma: infatti, uscendo di casa a mezzogiorno ho comperato, sempre da "Castroni" e dopo aver fatto un salto da "Lavosi" per il pane, un torrone morbido al cioccolato che ho pagato con i miei soldi.
Quindi, dopo essere rientrato nella mia abitazione, ho fatto felice la mamma che, ancora sorpresa per il torrone, lì ha subito sistemato vicino al panettone, e cioè sulla tastiera chiusa del nostro vecchio pianoforte. Apriremo le due confezioni soltanto durante le prossime feste. Inoltre, per quelle occasioni, io stapperò lo spumante dolce "Martini", che ho acquistato recentemente con i soldi della mamma.
Mamma che è molto preoccupata visto che, domani pomeriggio, dovrà sborsare la bellezza di 220 euro al tecnico della caldaia; questo per la sostituzione della vecchia scheda dell’impianto, sostituzione già avvenuta un po’ di giorni fa! Ma almeno, adesso, la caldaia è a posto e la mia casa può essere ben riscaldata all’occorrenza.
E io ho buttato dalla finestra altri 10 euro, che avevo scommesso sulla vittoria esterna dell’Inter contro il Bologna, vittoria che non è arrivata visto che, nell’ultimo turno di massimo campionato, la squadra nerazzurra ha soltanto pareggiato 1-1 contro i felsinei locali, nonostante un mucchio di palle gol costruite dall’Inter, comprese due traverse! Se la mia squadra del cuore avesse vinto, io avrei potuto intascare i 10 euro che avevo giocato più altri 9 euro; inoltre, in caso di vittoria, l’Inter avrebbe raggiunto, al terzo posto in classifica, il Napoli: così, invece, la squadra milanese mantiene il quarto posto, distanziata di due punti dal Napoli, di 7 dalla Roma e di 8 dalla Juventus, ora da sola al comando. Comunque, l’èquipe meneghina ha, ora come ora, 2 punti di vantaggio sulla Fiorentina e 4 sul Verona, rispettivamente quinta e sesta in campionato.
Stamattina (oggi è il 27 Novembre), quando è suonata la sveglia e la mamma è venuta a chiamarmi, io dormivo profondamente, pur se avevo sentito il trillo della sveglia! Mia madre mi ha chiesto se volessi rimanere a casa, ma io, pur a fatica, visto che la scorsa notte mi ero addormentato dopo le 24.00 e, intorno alle 4.00, mi ero alzato dal letto per andare in bagno (svegliandomi e riaddormentandomi subito dopo), mi sono alzato, ho fatto colazione e, dopo essermi preparato, sono uscito di casa, ed ora sono qui, a Torricola, dove ho già cominciato a lavorare.
Giorni fa, telefonando a mio zio, ho purtroppo appreso che la riabilitazione di mia nonna, dopo la sua rottura del femore, non sta dando i frutti sperati. Mio zio ha anche aggiunto che, Lunedì prossimo e in compagnia della moglie, andrà a trovare la mia 97enne nonnina, che vorrei proprio passasse in pace e serenità gli ultimi anni che le restano da vivere! Spero di sentirla presto e con un umore ristabilito, visto che l’ultima volta che le ho telefonato (e non si era ancora rotta il femore!), era molto triste.
Stamane, una volta presa la metro A in quel di Cornelia, ho notato che, come al solito, la carrozza su cui ero salito si riempiva via via di gente; avevo anche paura di non arrivare in tempo, una volta a Termini, per prendere il "famigerato" treno delle 8.07. Invece, quando sono giunto alla stazione, il treno non c’era ancora e io, al momento del suo arrivo, vi sono potuto salire senza troppo affanno! è partito pure in ritardo, come del resto aveva fatto anche ieri, quando aveva iniziato la sua corsa alle 8.14! Purtroppo, è tutt’oggi che sto attraversando un momento di stanca, e quindi ho poche idee per il mio diario e, per lo più, confuse. Ho appreso, dal mio collega Antonio, che Giovanni, a cui oggi volevo far leggere le mie riflessioni, non potrà raggiungermi in ufficio, visto che ieri accusava i suoi soliti problemi di pressione alta! Sono un po’ preoccupato, poiché la mamma non mi ha ancora telefonato; sento il bisogno di parlarle. Soltanto adesso sono stato avvertito del fatto che, mentre ero in bagno, mia madre aveva chiamato, per cui le telefonerò ora.
Ho parlato con lei e ci siamo rassicurati a Vicenza! (Sarebbe vicenda, naturalmente, ma la mia è una freddura che ho inventato tanti anni fa).
Oggi la giornata registra un clima particolarmente rigido; sembra di essere in Inverno, anche se non è ancora finito il mese di Novembre: non c’è nemmeno il sole, anche se, almeno, non sta piovendo. Io, comunque, adesso farò tutti i preparativi per tornare a casa, visto che sono molto stanco, e non vedo l’ora di raggiungere l’ovile domestico!
E così anche il mese di Novembre è finito; oggi è il 3 Dicembre, c’è il sole, ma fa tanto freddo! Da quando mi porto a casa la chiavetta delle macchine distributrici dell’ufficio, ho trovato la pace mia; infatti, mi sembra che, quando vado ad inserire l’utensile, esso non mi dia più problemi, e perciò pare che io non perda spiccioli: evidentemente, quando lasciavo la chiavetta in ufficio, qualcuno ne approfittava per usarla al posto mio!
Stamane la sveglia è suonata intorno alle 6.40 e, quando l’ho sentita, mi sembra che fossi assopito da poco e che essa, di colpo, mi riportasse alla realtà . Ho fatto fatica ad alzarmi e a fare tutti i preparativi, colazione compresa, prima di uscire di casa, quando io e la mamma ci siamo accomiatati affettuosamente sull’uscio! Poi, una volta presa la metro A, sceso a Termini e uscito in stazione, non ho dovuto affannarmi prima di salire sul treno regionale delle 8.07, tanto che, prima che partisse con 3 minuti di ritardo, ho fumato la mia seconda sigaretta della giornata.
Oggi devo affrontare una giornata campale poiché, quando avrò finito di lavorare qui e sarò tornato a casa per il pranzo, dovrò riuscire, nel pomeriggio, dalla mia abitazione e recarmi da "Tino", che mi aspetta per le 16.30/17.00! E spero tanto che, quando mi riceverà per la consueta seduta psicoterapeutica, non mi trovi troppo depresso, e non sia costretto ad aumentarmi il dosaggio dell’"Entact", un anti-depressivo. Proprio la depressione, oltre alla stanchezza per aver dormito poco, mi ha tenuto lontano dal lavoro per alcuni giorni!
Ieri sera, ho telefonato a "Tino", che mi ha dato una buona notizia, dicendomi che non c’è alcuna fretta, per me, di andare dall’endocrinologo; perciò, durante le mie prossime ferie, non dovrò sottopormi a tale visita che, tra l’altro, costa 80 euro la prima volta, e 60 alla visita di controllo (questi sono i prezzi fissati dal laboratorio!). "Tino" mi ha anche riferito di aspettare, da parte mia, gli esiti della seconda analisi degli ormoni tiroidei (a cui mi sottoporrò la mattina del 21 Dicembre), per poi eventualmente decidere se e quando, eventualmente, recarmi dall’endocrinologo.
Nei giorni scorsi ho ricevuto da padre Ivo la lettera di risposta al mio biglietto augurale per le prossime festività ; il sacerdote, nella sua lettera (che io ho anche letto a mia madre) mi ha anche rassicurato, tra le altre cose, sulla qualità del mio Francese che, a suo dire, è eccellente e presenta pochi errori! Egli ha detto che, per la mia depressione, devo confidare nell’aiuto di Dio e della Madonna. Mi rattrista il fatto che abbia anche detto che la sua salute, seppure abbastanza buona, sia in fase calante anche a causa del morbo di Parkinsons, che lo affligge da tempo!
Comunque, nel prossimo Marzo, il sacerdote canadese compirà la bellezza di 88 anni! Mia madre non ha ancora telefonato, qui in ufficio, e confesso di essere un po’ preoccupato anche perché, a casa nostra, oggi c’è Teresa, che non vorrei mettesse a soqquadro l’appartamento, durante la sua presenza, nè che spillasse, alla mia mamma, un sacco di soldi come sua consuetudine!
Domenica scorsa, la mamma ed io non siamo andati a messa, ma abbiamo assistito alla funzione in Tv, ricevendo la comunione spiritualmente. Io, quella mattina, ho poltrito a letto e non me la sono sentita di uscire di casa per andare in chiesa; non so neanche se, prima di assistere alla celebrazione televisiva, io abbia dormito un po’ o no. Ieri pomeriggio, ho telefonato a padre Raffaele, con il quale ho preso appuntamento, per la mia confessione prima delle feste, per Lunedì 16 Dicembre alle 17.30, presso il suo ufficio della chiesa di "S. Leone Magno". Per quell’occasione, spero di confessarmi a dovere, in modo di prepararmi in vista del Natale che, insieme alle altre feste, vorrei trascorrere in pace ed armonia con la mia mamma!
Non so se, durante le festività , mi vedrò mai con Enzo, che spero di riabbracciare presto. Vorrei che il Natale e l’Anno Nuovo mi portassero un po’ di pace interiore, cosa che attualmente mi riesce sempre molto difficile ottenere; vorrei anche che le festività mi dessero una speranza di un futuro migliore, sotto tutti gli aspetti, per me e la mamma! Spero anche che le prossime feste portino un po’ di serenità alle popolazioni della Sardegna e delle Filippine, dopo le catastrofi naturali che si sono verificate in quelle zone, e che hanno causato tante vittime e dolore.
Oggi sono solo, qui in sede, visto che la stragrande maggioranza dei miei colleghi si trova ad una riunione di lavoro, che si svolge molto lontano rispetto a dove lavoro io. Adesso vorrei tornare a casa, anche perché sono piuttosto stanco.
Oggi, Mercoledì 4 Dicembre, fa freddo, ma la temperatura atmosferica massima prevista, almeno a Roma, è di 15 gradi, quindi è più alta rispetto a ieri. Ho passato, un po’ di minuti fa, un brutto quarto d’ora in bagno visto che, dopo incredibili sforzi, non sono riuscito ad evacuare quasi per niente, forse per aver trattenuto troppo lo stimolo, o forse perché sto fumando un po’ troppo in questi ultimi giorni.
Inoltre, di natura sono sempre stato piuttosto stitico. Scusate la parentesi non certo interessante, e neanche poetica!
Ieri, dopo essere tornato a casa dal lavoro, ho ricevuto una bella notizia dalla mamma; infatti, con la fine di Dicembre, lei avrà finito di pagare la liquidazione, per il 2013, a Teresa! Poi, con l’anno nuovo si penserà , con più calma, al resto della liquidazione. C’è anche un’altra bella notizia che, sempre ieri, ho ricevuto da "Tino" durante la mia seduta psicoterapeutica, e cioè che lui mi ha trovato in migliori condizioni, rispetto alla seduta precedente, al punto di non dovermi aumentare il dosaggio dell’antidepressivo "Entact"!
Il mio amico ha anche comunicato, telefonicamente, la notizia a mia madre, mentre mi trovavo ancora da lui, e la mia mamma così si è alquanto rasserenata.
Adesso, visto che siamo in tema natalizio, vorrei enunciarvi una mia battuta di spirito: "Sapete come fa a coprirsi Gesù bambino, quando sente freddo?!? Si mette la giacca Avvento!".
E, a proposito di bambinello, Sabato scorso ho fatto un’altra sorpresa alla mia mamma. Ero uscito di casa, al mattino, per andare dalla podologa Alessandra, che poi mi avrebbe rimesso i piedi a nuovo; prima del trattamento, però, sono passato in fretta e furia in tabaccheria, dove ho acquistato un Gesù bambino molto bello, che mi sono fatto incartare in confezione regalo. Quindi, rientrato rapidamente in casa e mentre mia madre dormiva, ho sistemato con cura il regalo in salone, dopodichè sono riuscito. Più tardi, rientrato definitivamente e dopo aver consumato un caffè in un bar, ho detto alla mamma di guardare nella confezione regalo, che mamma non aveva ancora visto. Quando ha scoperto la sorpresa, mia madre è stata contentissima, ha provveduto a re-incartare il bambinello (che poi scoprirà definitivamente, per metterlo accanto ai nostri piccoli presepi) e, raggiante di gioia, non finiva di ringraziarmi!
Ora lascerò l’ufficio, anche perché sono piuttosto stanco, visto che la scorsa notte ho dormito molto poco; tra l’altro, le mie idee per il diario ci sono, ma molto confuse: mi sento spremuto come un limone!
Sono stato assente Giovedì e Venerdì scorsi per malattia. Sarei dovuto tornare, in sede ieri, ma non me la sono sentita, a causa di vari motivi. In ogni caso, sempre ieri, nel primo pomeriggio, sono andato da Benito, che mi ha rasato la barba e lavato i capelli a dovere! Stamattina, sono uscito intorno alle 7.30 da casa, e avevo una gran paura di non riuscire a prendere lo "stramaledetto" treno delle 8.07! Nell’incamminarmi per andare a prendere la metro A, ho persino attraversato in fretta la strada col semaforo rosso, rischiando di essere investito; poi, una volta che ho timbrato il mio abbonamento Metrebus annuale ai tornelli metropolitani, sono letteralmente schizzato di corsa per andare incontro alla metro A, che arrivava in quel momento e che ho preso al volo! Arrivato poi a Termini e fatte le tre rampe di scale, sono uscito dalla stazione, facendo anche in tempo a raggiungere il binario 17, e a salire sul treno regionale Roma – Nettuno, dove le porte si sarebbero chiuse alle 8.07 precise. Quindi, sceso a Torricola, ho camminato di buon passo e, una volta arrivato in sede, sono riuscito a registrare la mia presenza prima delle 8.30!
Domenica scorsa, festa dell’"Immacolata Concezione", la mamma ed io abbiamo presenziato alla Messa delle 10.15, in quel di San Leone Magno. Come tutti sanno, la celebrazione dell’8 Dicembre è molto importante per la Chiesa cattolica, poiché è dedicata alla Madonna a cui, durante quella giornata, mi sono rivolto spesso, e non solo in chiesa, visto che sia mia madre che io abbiamo tanto bisogno dell’aiuto della Vergine Maria, la quale, oltre ad essere la mamma di Gesù, è anche madre di tutti i viventi! Prima che la Messa finisse, io e mia madre abbiamo avuto modo di salutare, tra gli altri, anche Odette. Poi, nel tardo pomeriggio, la mia mamma è stata davvero brava, poiché ha sistemato gran parte di tutti gli addobbi natalizi e dei piccoli presepi che abbiamo, collocando anche una decorazione sull’uscio di casa. Inoltre, io ho provveduto a far accendere, con le luci elettriche, la casina dei giocattoli che, però, ora si accende solo di rosso (mentre prima le luci erano multicolori!), a causa delle pile un po’ scariche. La serata non è trascorsa troppo bene, visto che l’Inter non è riuscita a vincere col Parma, nella gara disputata a Milano, che si è conclusa con uno spettacolare 3-3, risultato che, oltre a mantenere inalterata la distanza dal terzo posto, occupato sempre dal Napoli, che ha 4 punti in più rispetto all’Inter (ora sola al 4° posto), mi ha anche fatto perdere altri 10 euro, che avevo puntato sulla vittoria della mia squadra del cuore che, qualora ci fosse stata, mi avrebbe permesso di riprendermi i 10 euro, e di guadagnarne 6 in più; inoltre, dopo l’esito del match, si allontana sempre più, per l’Inter, il discorso "scudetto" che, al momento, assume le sembianze del miraggio! Che volete che vi dica, la mamma ed io, da buoni tifosi interisti, siamo rimasti piuttosto delusi, digerendo anche male la perdita dei miei soldi e, mogi mogi, siamo andati a dormire poco più tardi!
Adesso mi preparerò per lasciare la sede che, se Dio vuole, raggiungerò anche domattina!
Oggi, 8 Gennaio, rientro in ufficio, anche se vi sarei dovuto tornare ieri, quando ho preferito rimanere a casa poiché mi sentivo stanco e molto giù di corda. Avevo detto di voler mettere il titolo "Diario pre e post vacanziero" a questo diario, per parlare di quello che sarebbe successo prima e dopo le mie ferie della scorsa estate, ma, a questo punto, parlerò anche di quello che è accaduto durante le lunghe vacanze natalizie.
Devo fare, però, una premessa; non sono potuto rimanere a Torricola fino al 20 Dicembre 2013, l’ultimo giorno prima delle ferie, per via di una brutta influenza che ho preso con tutti i sacri crismi, e cioè con febbre fino a 38.6/38.8 gradi, che il mio medico di base ha curato prima con la "Tachipirina", commettendo, secondo me e la mamma, un grave errore, visto che la febbre persisteva e che, anche quando stavo meglio, accusavo una gran tosse e avevo sempre decimi di febbre!
Secondo mia madre ed io, il medico è intervenuto troppo tardi con l’antibiotico poiché, se lo avesse fatto prima, il mio febbrone da cavallo o non ci sarebbe stato o sarebbe calato prima e, inoltre, mamma ed io pensiamo che, intervenendo in anticipo con l’antibiotico rispetto alla decisione presa dal medico, non mi sarei trascinato i decimi per tanto tempo, senza poter uscire di casa! Ad ogni modo, il dottore ha fatto partire regolari certificati medici per l’I.N.P.S. e, per farmi sciogliere il catarro e passare la tosse, mi ha prescritto delle bustine da far sciogliere nell’acqua, che dovevo assumere, come poi avrei fatto, fino al 1° Gennaio 2014.
Stamattina, quando sono uscito di casa per affrontare la giornata, ho sentito un gran freddo; ho dato uno sguardo al cielo, che era sgombro da nuvole e, in lontananza, l’ho visto con dei bei riflessi rosati, che annunciavano una giornata serena e senza pioggia. Una volta arrivato alla stazione Termini, sono montato subito sul treno Roma-Nettuno, che però sarebbe partito alle 8.21, visto che gli orari ferroviari sono cambiati; infatti, per andare a Torricola, all’andata, non c’è più il treno regionale delle 8.07, il cui orario è stato spostato, appunto, alle 8.21, mentre da Torricola a Roma-Termini ci sono treni, per esempio, alle 12.05, 13.05 e 14.05, diversamente da quelli che potevo scegliere una volta, e che partivano alle 12.32, 13.32 e 14.32. Quindi, per mantenere le mie 4 ore di contratto, sarò costretto molte volte a pranzare sul tardi, una volta giunto a casa stremato e stanco dopo una mattinata di duro lavoro! Tornando a ieri, nel pomeriggio sono uscito per recarmi da Benito, che mi ha rasato la barba e lavato i capelli, in modo che oggi potessi avere un aspetto presentabile in ufficio! Adesso s’è fatto tardi, ma domani sarò ancora qui, sperando di avere più idee per il mio diario.
Oggi 14-1 piove, fa freddo e l’umidità penetra fin dentro le ossa!
L’ultima volta che sono stato in ufficio, avevo fatto una gran corsa, uscito dalla sede, per raggiungere il treno delle 13.05 che mi avrebbe dovuto riportare a Roma; ma, una volta arrivato alla stazione di Torricola, ho dovuto constatare, mio malgrado, che le porte di quel treno si erano già chiuse, e che esso era partito in quel momento, lasciandomi con un palmo di naso! Sono quindi dovuto rimanere lì per un’ora, aspettando il treno successivo, e buscandomi un gran raffreddore e tanta tosse, al punto che, successivamente, il medico di famiglia mi avrebbe assegnato due giorni di malattia (Giovedì e Venerdì scorsi) per sindrome da raffreddamento.
Quell’infausto Mercoledì, poco prima che arrivasse il treno delle 14.05 alla stazione di Torricola, è giunta una mia collega che, molto cortesemente, mi ha permesso di avvertire, col suo cellulare, mia madre a casa, per informarla del mio pesante ritardo! Poi, una volta saliti sul treno che ci avrebbe riportato a Roma, la mia collega ed io abbiamo conversato un po’ in Tedesco e in Inglese, e così io ho avuto modo di praticare quelle due lingue, che un tempo conoscevo molto bene!
Ho adesso due buone notizie da dare ai miei lettori; infatti, oltre al bonifico di 100 Euro che la mia dolce nonnina ha fatto spedire per il mio regalo di Natale, come avevo già detto in precedenza, mio zio, telefonandomi un giorno, mi ha fatto sapere che aveva spedito un bonifico di 200 Euro, come regalo di Natale e per il mio compleanno passato!
Io ho intascato i 300 Euro totali, prelevandoli dalla mia banca e, con parte di essi (ora ne ho ancora un buon gruzzolo), di tanto in tanto ho finanziato un po’ anche la mamma! Inoltre, prima delle mie ferie natalizie, avevo fatto una scommessina di 10 euro sulla vittoria dell’Inter nel derby recente col Milan. Ebbene, grazie alla bella rete di tacco di Palacio, la mia squadra del cuore ha vinto per 1-0 sul Milan, e mi ha permesso di incassare 25,50 Euro (compresi i 10 giocati), che mia madre è andata a ritirare per me in ricevitoria, visto che io non potevo ancora uscire di casa, poiché non avevo ancora smaltito a dovere la mia passata influenza!
La mattina del giorno di Natale, dopo essere stati a Messa, la mamma ed io siamo rientrati un attimo a casa per ricevere, tramite la Tv, la benedizione "Urbi et orbi" che Papa Francesco impartiva in una piazza San Pietro gremita fino all’inverosimile!
Poi, io e la mamma siamo riusciti di casa per recarci, con l’autobus, al ristorante "La Pilotta", dove abbiamo pranzato abbastanza bene, pagando poi il conto, al quale io avevo contribuito, con un piccolo anticipo, prima di entrare nel locale.
Usciti dal ristorante, la mamma ed io abbiamo poi raggiunto la vicina Piazza San Pietro, dove abbiamo ammirato l’imponente albero e il presepe napoletano, che però ci ha un po’ deluso; abbiamo infatti convenuto che ci era piaciuto di più il presepe dell’anno precedente. Successivamente abbiamo passato un brutto quarto d’ora!
Infatti, raggiunte le fermate d’autobus di Porta Cavalleggeri, abbiamo inutilmente atteso per tanto tempo! Per fortuna, più tardi, abbiamo preso un taxi che ci ha rapidamente portato a casa! Il giorno dopo, la mamma ed io siamo andati, di mattina, alla Messa per mia nonna materna, e io ho pregato sia per lei che per gli altri defunti miei e della mamma. Al termine della funzione, mia madre ed io siamo tornati un attimo a casa, in quell’infausta mattinata di Santo Stefano, in cui sarebbe caduta pioggia abbondante! Poco più tardi, muniti di ombrelli, siamo riusciti per raggiungere, a piedi, la fermata del 46, mentre la mamma era arrabbiata con me perché, vista la giornata, voleva rimanere a casa al caldo! Una volta arrivato il bus, siamo tornati alla "Pilotta", dove io ho lasciato un piccolo acconto al proprietario Mario, da togliere poi alla mamma quando avrebbe pagato il conto finale, dopo il pranzo. Finito di mangiare, lei ed io abbiamo raggiunto a piedi un vicino stabile, dove abbiamo ammirato il favoloso presepe dei netturbini, presepe che ci ha molto colpiti e che, a seconda delle varie fasi della giornata, si illuminava fino a raggiungere fioche luci durante la notte! Una volta usciti, poi, dal locale dove era allestito il presepe e attraversando via di Porta Cavalleggeri, ancora infreddoliti siamo giunti alla fermata d’autobus e, poco più tardi, siamo saliti sul mezzo che, successivamente, ci avrebbe lasciati a pochi metri da casa. Raggiunta quindi la nostra abitazione, abbiamo acceso i termosifoni e, nonostante la pioggia e l’umido che avevamo imbarcato, io non ho preso una ricaduta d’influenza e la mamma, pur essendo molto raffreddata (come lo ero anch’io, del resto), non si è ammalata.
Oggi, 16 Gennaio, non piove; tuttavia, fa molto freddo e c’è molta umidità . Quando sono sceso dal treno alla stazione di Torricola, ho avuto un giramento di testa che è durato un attimo e mi ha spaventato: infatti, per un momento, avevo persino perso l’equilibrio! Più tardi, la collega Anna Esposito, mi ha tranquillizzato un po’ sul problema che avevo avuto, attribuendone la causa all’umidità , che dovrebbe avermi anche rallentato le gambe quando, una volta giunto stamane alla stazione Termini, mi ero precipitato sulle rampe di corsa! E, ancora adesso, sento le gambe molto rigide.
La sera del 31 Dicembre, la mamma ed io abbiamo festeggiato la fine d’anno al ristorante sardo vicino casa dove, oltre al menù fisso a base di pesce, abbiamo potuto consumare anche il cotechino con le lenticchie! Il conto lo ha pagato la mamma, meno il solito piccolo acconto che io avevo lasciato al cameriere e proprietario Diego, che ci ha anche regalato una bottiglia di vino sardo frizzante, che poi, nei giorni successivi, avremmo bevuto con calma a casa. Al termine della lauta cena, mia madre ed io siamo rientrati, brindando all’anno nuovo con un po’ dello spumante dolce che avevamo, e che abbiamo finito solo pochi giorni fa. Poi, coprendoci bene, siamo usciti sul balcone, da dove abbiamo assistito ad una fantastica serie di fuochi d’artificio, di varie forme e colori, che si è esaurita solo all’una e dieci di notte!
I fuochi si vedevano anche, in lontananza, dalla pineta Sacchetti e, forse, anche da "Monte Mario", probabilmente nella zona dell’Osservatorio. Poi, piuttosto infreddoliti, ma contenti della serata e nottata passate, io e la mamma siamo rientrati, chiudendo ermeticamente il balcone con il vetro e doppio vetro, guadagnando poi le rispettive camere da letto. Quella notte abbiamo dormito molto poco e, la mattina dopo, siamo andati a Messa a S. Leone Magno, per poi tornare a casa un momento, e riuscire per andare a pranzo al ristorante sardo a un passo dalla nostra abitazione. Secondo me, quel giorno ho mangiato meglio della serata precedente e, nel conto finale di 40 euro, la mamma ne ha pagati solo 20 poiché, prima che entrassi nel ristorante, io avevo lasciato l’acconto di 20 euro a Diego, mossa apprezzata molto da mia madre, che avrebbe dimostrato la sua contentezza, ringraziandomi più volte! Poi, tornati a casa, mamma ed io ci siamo un po’ riposati. Nel pomeriggio io, munito di ombrello e cellulare, sono andato a piedi al cinema "Alhambra", dove mi avrebbe raggiunto più tardi Enzo, che ho atteso davanti all’entrata del locale, dopo aver fatto i biglietti per la proiezione delle 18.30 del film "Philomena". Per molto tempo ho atteso il mio amico, che più volte mi avrebbe avvertito telefonicamente, dicendomi di aver trovato un sacco di traffico, una volta partito da casa sua con la macchina, e informandomi che aveva paura di non giungere in tempo per l’inizio del film! Quando infine mi ha raggiunto, io gli ho restituito altri 200 euro del prestito di 700 che, molto tempo fa, aveva elargito gentilmente a mia madre e me; così, visto che in precedenza gli avevo già dato 200 euro, ora il debito mio e di mia madre ammonta a restanti 300 che, con calma, potrò restituire ad Enzo in un secondo tempo. Quando io e lui siamo entrati nella multisala, il film non era ancora cominciato, anche se io ne ho perso poche battute dell’inizio, che poi lui mi avrebbe raccontato, visto che avevo un gran bisogno di andare al bagno, dato che ero stato tanto tempo al freddo fuori del cinema; sono dunque entrato nel bagno delle donne (l’unico libero, allora, in sala), riuscendo a fare tanta pipì!
Il film in questione, molto valido, mi ha lasciato con l’amaro in bocca; la protagonista, ormai anziana, raccontava di essere stata allevata in un convento di suore, molto cattive e troppo attaccate alla tradizione, e di come aveva dato alla luce un bambino, che poi le suore avrebbero venduto ad una famiglia benestante americana! Quindi, aiutata da un giornalista, la protagonista Philomena, interpretata magistralmente da Judy Dench, si mette alla ricerca del figlio in tarda età , scoprendo che era diventato omosessuale e che, una volta cresciuto negli Stati Uniti, si era messo a lavorare per la Casa Bianca. Scoprirà , infine, che il figlio, dopo aver contratto l’A.I.D.S., sarebbe morto ma, almeno, riuscirà a piangerlo sulla sua tomba, dove porgerà anche dei fiori!
Al termine del film, Enzo ed io siamo andati, a piedi, in un locale, dove lui mi ha offerto volentieri un arancino e un caffè. Dopodichè mi ha accompagnato alla sua macchina e, dopo un po’, ci siamo accomiatati. Raggiunta casa mia, la mamma ed io abbiamo trascorso la serata rivedendo volentieri, in camera mia e su SKY, il capolavoro "Dumbo", firmato Walt Disney, nel quale si raccontano le avventure dell’elefantino Dumbo che, nato in un circo, viene allontanato dalla mamma e preso in giro per via delle sue grandi orecchie. Nel circo sarà sfruttato in una serie di numeri non riusciti. Ma infine, aiutato da un topolino e da altri personaggi, riuscirà a volare e, quindi, sarà trasferito con successo in un circo di Hollywood, insieme alla sua amata mamma!
Mi sono dimenticato di dirvi che, nella mattinata del 24 Dicembre, ho accompagnato la mamma a fare un po’ di spesa per il cenone della vigilia di Natale e per i giorni successivi; abbiamo acquistato piatti a base di pesce, oltre al pane e al latte, spendendo pochi soldi da "Lara", il negozio di fronte alla chiesa di San Leone Magno, che quel giorno era pieno zeppo di gente!
Nei giorni scorsi, dopo una fila estenuante, sono riuscito a pagare il canone Rai in banca, coi soldi di mia madre, che poi è riuscita anche a levarsi il pensiero dell’I.M.U., della tassa sui rifiuti e del pagamento del condominio, sbrigando tutte queste faccende presso la nostra filiale bancaria.
Oggi, 23 Gennaio, era prevista pioggia su Roma, ma, per fortuna, finora non ce n’è stata, anche se io ho portato con me l’ombrello; fa comunque piuttosto freddo, e c’è parecchia umidità ! Adesso sono stanco e ho tanta voglia di ritornare a casa, ma domani sarò ancora qui in sede, sperando di avere più idee per il mio diario.
Oggi 28-1 si gela dal freddo ma, per fortuna, non piove. Prima di continuare ad elaborare il mio diario, vorrei parlarvi di un episodio accadutomi stamattina, mentre mi preparavo ad uscire di casa, episodio che in seguito mi ha fatto molto dispiacere!
Infatti, mentre mi apprestavo a prendere commiato dalla mia mamma, mi sono acceso un cigarillo (che poi avrei finito di fumare per strada); a questo punto, la mamma si è molto dispiaciuta, visto che si preoccupa sempre per la mia salute, e ripensando al dolore che le avevo dato, mi sono molto rattristato anch’io, successivamente!
Sabato mattina scorso, quando mamma ed io ci siamo alzati, abbiamo avuto un’amara sorpresa; la caldaia, infatti, era andata in tilt e, perciò, non solo mancava l’acqua calda, ma non funzionavano nemmeno i termosifoni! Per fortuna, in mattinata, sarebbe poi arrivato il tecnico Emiliano, il quale, scoprendo che la caldaia era completamente priva d’acqua, l’avrebbe ricaricata; a quel punto il fastidioso inconveniente era risolto, con buona pace di mia madre che, tra l’altro, non aveva dovuto sborsare neanche un euro! Prima dell’arrivo di Emiliano, io ero anche andato a fare un po’ di spesa per la mamma, nonchè a consumare un caffè e ad acquistare i cigarillos. Nel pomeriggio, poi, mia madre sarebbe andata dalla parrucchiera mentre io, uscito prima della mamma, sarei andato da Benito, che mi avrebbe dato una sistemata ai capelli e alla barba. Mentre mi stavo dirigendo dal barbiere, ho anche avuto modo di fare una buona azione, elargendo 50 centesimi ad una extracomunitaria di colore, che mi aveva chiesto se avessi qualcosa da darle per comprare un panino al bambino che stava accompagnando!
Domenica scorsa, in mattinata, la mamma ed io, usciti di casa, ci siamo recati alla Messa delle 10.15 in S. Leone Magno ma, prima di entrare in chiesa, io ho comperato le paste (tra cui i bignè di San Giuseppe) all’"Antico caffè Pineta", dolci che poi, insieme alla mamma, sarei andato a ritirare dopo la Messa. Una volta entrati in chiesa, la mamma si è confessata e, prima dell’inizio della funzione, mi sono confessato anch’io. Quindi abbiamo seguito la cerimonia officiata da padre Raffaele, anche se io ero distratto da vari pensieri; ho comunque pregato molto, ringraziando anche il Signore per aver concesso la nascita di due sani gemelli eterozigoti a Daniela, la moglie del mio amico di Parma, Stefano, che mi aveva comunicato la lieta notizia, per telefono, Sabato scorso, quando l’avevo chiamato. I due gemelli, Giorgia e Marco, erano nati prematuri il 30 Dicembre scorso. Alla fine della Messa, dopo aver entrambi ricevuto la Comunione e la Santa benedizione, la mamma ed io siamo andati a ritirare le paste e, prima di rientrare in casa, ci siamo fermati nella rosticceria di Mario l’Egiziano, dove mia madre ha acquistato un po’ di pizza per il pranzo e la cena. Una volta a domicilio, abbiamo acceso i termosifoni e, dopo pranzo, la mamma ha telefonato a Riccione, prenotando il nostro soggiorno in albergo, per le nostre prossime ferie estive, dal 14 Agosto (quando arriveremo per pranzo) a tutto il 24.
In precedenza, avevamo già prenotato per la seconda parte delle ferie, quelle sul Gargano, dove arriveremo per la sera del 26 Agosto. Vorrei concludere, adesso, il mio diario qui, sperando che piaccia ai miei lettori!