Ho voluto intitolare così questo diario, per poter parlare di tutto quello che succede, a me e non solo, prima delle mie ferie e al ritorno da esse.
Come i miei lettori ben sanno, io lavoro qui a Torricola, nel comune di Roma, da quasi 4 mesi, anche se vi avevo già lavorato in altre circostanze.
Stamattina, quando mi sono alzato, volevo quasi restare a casa, ma la mamma mi ha spronato ad andare al lavoro visto che, per me, questo odierno sarebbe stato l’ultimo giorno, prima di prendermi le ferie, dalle quali rientrerò, qui in sede, il 16 Settembre; così, facendo appello alle mie forze, sono uscito dalla mia abitazione per affrontare la giornata.
Oggi è il 5 Luglio, c’è un bel sole sia a Roma che a Torricola anche se, almeno finora, fa fresco e, fuori della mia sede, tira troppo vento come al solito!
Io poi indosso solo una camicia e un paio di jeans, e vi confesso che, per ora, sento un gran freddo.
Stamane ho preso la metro A piuttosto presto, anche se essa, dopo poche fermate, si è immediatamente caricata di gente, al punto che temevo che non avrei fatto in tempo a scendere, una volta arrivato alla stazione Termini!
Poi, giunto a destinazione e sceso dalla metro, sono riuscito a salire sul treno regionale delle 8.07, con abbondante anticipo rispetto alla sua partenza: devo dire che, a differenza di altri giorni, non mi sono nemmeno affannato troppo per montare sul treno stesso, che poi mi avrebbe portato alla stazione ferroviaria di Torricola.
Da là avrei poi proseguito a piedi, per raggiungere il mio ufficio intorno alle 8.30.
Al momento mi sento piuttosto esaurito, perciò le mie ferie cadono nel momento più adatto per staccare, finalmente, la spina!
Ieri sono riuscito a completare, in ufficio, quella "benedetta" traduzione (dall’Inglese all’Italiano), che Giovanni mi aveva dato da fare, e che era piuttosto impegnativa, vuoi per l’argomento che per come era scritta in lingua.
Al termine di questo compito, sono andato alla stazione di Torricola per prendere il treno delle 14.32 che mi avrebbe riportato a Roma, ma, visto che ero in largo anticipo rispetto a quell’orario, ho ingannato un po’ il tempo fumando una sigaretta all’ombra, dove ho atteso per la maggior parte del tempo, dato che il sole era cocente.
Oggi farà ancora più caldo, visto che è prevista, per Roma, una temperatura massima di ben 34 gradi! Sempre ieri, sulla via del ritorno a casa, vi sono arrivato relativamente presto, nel primo pomeriggio, visto che a Termini, timbrato il mio abbonamento annuale "metrebus" e scese le rampe, sono immediatamente montato sulla metro A, che mi avrebbe lasciato alla fermata di Cornelia, che come sapete si trova ad un tiro di schioppo dalla mia abitazione, che ho raggiunto visibilmente stanco e sudato, e dove ho pranzato con la mamma: pensate che ho finito di mangiare tra le 15.30 e le 16.00! In quel pomeriggio, più tardi, sono uscito con mia madre, per andare con lei ad un bar, dove le ho offerto un buon caffè freddo, prendendone uno anche per me, e fumando poi una sigaretta. Più tardi, in prima serata, mamma ed io abbiamo assistito, a casa nostra, ad un "musical" che andava in onda su SKY.
Il film era ambientato in America, e narrava dei sogni di ragazzi e ragazze, all’ultimo anno di liceo, ed alle prese con le difficili decisioni che avrebbero dovuto prendere, dopo il diploma, per iscriversi ai vari college universitari.
Il film si dipanava anche tra gli amori giovanili, ed è piaciuto sia alla mamma che a me, anche se non ce lo siamo goduto come avremmo potuto, intenti come eravamo a leggere le traduzioni delle canzoni che scorrevano sullo schermo televisivo, e che ci facevano perdere, ad esempio, il meglio delle scene di ballo: tra l’altro io, mentre seguivo la proiezione, non la gradivo appieno, visto che ero sovrappensiero e poco sereno, anche a causa della mia depressione attuale, dovuta pure ai mille problemi che io e la mamma siamo costretti ad affrontare, giorno per giorno!
Ora chiudo questo diario, che riprenderò, comunque, non appena rientrerò dalle mie ferie.
Oggi, Lunedì 16 Settembre, sono tornato in ufficio dopo le mie ferie, che ho trascorso, come al solito, un po’ a Riccione e un po’ a San Menaio, che si trova sul promontorio pugliese del Gargano, in provincia di Foggia, con il mare davanti e la pineta alle spalle.
Ho trascorso le mie ferie con la mamma, con cui sono arrivato, a Riccione, il 14 Agosto, per poi ripartire con lei il 25, in una mattinata umida e piovosa, per far tappa a Roma, dove lei ed io siamo rimasti per una giornata.
Poi il giorno seguente, dopo un avventuroso viaggio in pullman, mamma ed io siamo giunti all’Hotel "Nettuno", sul Gargano, ben oltre l’orario della cena!
A San Menaio, la mamma ed io siamo rimasti fino al 9 Settembre, ripartendo per Roma nel pomeriggio di quel giorno uggioso; ma per fortuna, la maggior parte della pioggia si è scatenata mentre eravamo sul pullman, che ci avrebbe portato a San Severo da dove, più tardi, avremmo preso la coincidenza (un altro pullman), con cui saremmo giunti, in tarda serata, al piazzale Tiburtino della Capitale.
Là , sobbarcati di un grosso carico di bagagli, abbiamo trovato immediatamente il taxi che ci ha riportato a casa, dove siamo rientrati 5 minuti prima della mezzanotte!
Tornando a stamattina, dopo aver trovato i cancelli della metro A chiusi probabilmente per i lavori alla biglietteria, sono dovuto passare per l’altro ingresso di Cornelia che invece era aperto, ed al quale mi aveva indirizzato una ragazza, alla quale mi ero rivolto disperatamente!
Quindi, dopo aver preso il treno metropolitano al volo e giunto finalmente alla stazione Termini, ho dovuto compiere una serie interminabile di giri a piedi, prima di trovare l’uscita corretta della stazione, alla quale mi aveva indirizzato un utente.
Nonostante tutte le peripezie che ho dovuto affrontare da quando ero uscito di casa, ho potuto raggiungere il treno regionale Roma – Nettuno delle 8.07, che era fermo al binario 11, raggiungendo la mia postazione di lavoro, in quel di Torricola, nella prima mattinata.
Come i lettori dei miei vari diari sapranno, molto tempo fa io amavo inventare battute di spirito e freddure; tuttavia, col passare del tempo, avevo perso quest’abitudine, ripresa soltanto di recente. A questo proposito, vorrei proporvi l’ultima delle mie trovate, coniata in questi ultimi giorni, e che recita più o meno così: se qualcuno, con una radio "universale", e cioè in grado di captare tutte le stazioni del mondo, avesse intenzione di sintonizzarsi su radio "Ghana", non deve far altro che cercare le stazioni africane. Se ne dovesse trovare una, in cui non capisse – un’"Accra", quella è radio "Ghana"! Spero che questa battuta vi abbia divertito; io la trovo carina e spiritosa!
Vi voglio dire anche che sono ancora piuttosto abbronzato, grazie al sole che ho preso e ai numerosi bagni di mare che ho fatto questa estate, durante le ferie trascorse; e, nonostante abbia un po’ di barba, la mia abbronzatura è rimasta quasi intatta, perfino sotto la pelle del viso, che dovrà essere rasata!
Ora lascerò l’ufficio, ma domani sarò ancora qui, e continuerò questo diario.
Oggi, 17 Settembre, la giornata si presenta, sia a Roma che a Torricola, con un cielo coperto e tante nubi; insomma, l’estate sembra già essere finita, anche se l’entrata dell’autunno è prevista soltanto per il 23 di questo mese.
Stamattina, la mamma mi aveva chiesto se volessi restare a casa, visto che ieri avevo affrontato una brutta giornata (anche per problemi tecnici, qui a Torricola) in generale; ma io, anche avendo dormito non troppo bene ed essendo già sveglio prima delle 6.45, ho deciso di uscire di casa e di recarmi al lavoro.
Giunto a Termini con la metro A, mi sono messo a correre in stazione, visto che avevo i minuti contati e, seppure sudato e molto in affanno, sono riuscito a salire sul solito treno regionale delle 8.07 e a prendervi posto, pochi minuti prima che partisse!
Tornando a stamane, devo dire che la mamma si era arrabbiata con me visto che io, prima di fare colazione, avevo già fumato una sigaretta alla menta.
Ieri, in ogni caso, sono stato piuttosto bravo, per quanto riguarda il fumo dato che, in tutta la giornata, mi sono fermato a quota 6, tra cigarillos e sigarette.
Quest’estate, a Riccione, ho fatto 34 bagni di mare, 22 di mattina e 12 di pomeriggio; sul Gargano, invece, mi sono prodotto in 25 bagni la mattina, e 22 di pomeriggio, portando il totale, tra Riccione e San Menaio, a ben 81 bagni di mare!
Devo dire, però, che il mare del Gargano – molto più pulito di quello di Riccione visto che, nelle belle giornate, a San Menaio si può ammirare, stando in acqua, un fondale limpido e tanti pesciolini che nuotano, cosa praticamente impossibile a Riccione. Quest’anno sono riuscito a portare la mamma in spiaggia, in tutti e due i posti, facendola anche passeggiare un po’ sull’arenile del Gargano. A Riccione, invece, le ho fatto fare lunghe passeggiate con me, soprattutto quando, la sera, siamo andati dal nostro hotel (il "Monica") in centro, dove abbiamo gustato ottimi gelati, come di consueto da "Adler", pagando il conto a volte io e a volte mia madre.
Tuttavia, sono rammaricato del fatto che lei, nel periodo di Ferragosto, si sia persa dei meravigliosi fuochi d’artificio che, al contrario, io ho potuto ammirare, fino all’ultimo, dalla terrazza del "Monica"!
Durante il magnifico spettacolo, io ho espresso anche vari desideri, che spero si possano realizzare presto, almeno quelli più importanti.
Attualmente, il mio desiderio principale è che la mamma viva a lungo, in modo da poter condividere, con lei, ancora tante cose belle, e anche perché mi rattrista alquanto il fatto che, un giorno (spero il più tardi possibile!) dovrò fare a meno di lei!
Stamattina, dopo che la nostra domestica Teresa, avrò svolto le sue mansioni a casa mia, la mamma dovrò andare in banca, per pagare il condominio di Agosto e Settembre, e spero che non dovrò fare un interminabile fila; oltretutto, non vorrei che si bagnasse di pioggia, visto che non so quali siano, al momento, le condizioni meteo dalle parti di casa nostra: spero, almeno, che non diluvi!
Mi ha telefonato proprio adesso la mamma, dicendomi che sarebbe andata in banca in questo momento, visto che Teresa ha lasciato il nostro appartamento soltanto da poco; mi ha anche tranquillizzato sulle condizioni meteo dicendo che, almeno dove abitiamo noi, il sole va e viene, ma non sta piovendo. Ha aggiunto anche che sperava di non fare tardi, in banca, e che mi avrebbe richiamato non appena fosse rientrata a casa.
Venerdì scorso mi sono recato da "Tino", per la mia seduta psicoterapeutica, dopo il ritorno dalle mie ferie; "Tino" mi ha trovato meglio di quanto temessi, e mi ha raccomandato di riprendere a lavorare in modo scoppiettante, poiché il lavoro rappresenta, per me, uno dei pochi mezzi che ho per intessere relazioni sociali al di fuori del mio piccolo ambito, e visto che lo considera anche come il miglior antidoto per la mia depressione!
In questo momento, sono piuttosto impaziente, visto che sto pregando Giovanni, come un Santo, perché venga a dare un’occhiata al mio diario, cosa che, finalmente, ha fatto adesso, dopo aver rimandato tante volte, da quando è arrivato stamattina!
Mi interessava un suo parere su quello che avevo scritto da ieri ad oggi, e la sua opinione in merito mi ha confortato.
Ora mi preparo per lasciare l’ufficio, dove tornerò domattina, sperando di trovare nuovi spunti interessanti, per la continuazione del mio diario.
Oggi, 18 – 9, è una bella giornata di sole e non c’è neanche vento.
Vorrei parlare, adesso, un po’ del pontefice romano, Papa Francesco che, eletto a Marzo di quest’anno, colpisce sempre per la sua grande umanità e simpatia, nonchè per la semplicità delle sue parole (che arrivano al cuore di tutti) e per la modernità delle sue idee innovatrici!
Mi ha colpito, in questi giorni recenti, una frase del papa argentino che, in risposta ad una lettera inviata dal noto giornalista non credente Eugenio Scalfari, lettera spedita dal giornale "La Repubblica" e concernente un problema di fede, ha immediatamente replicato a Scalfari, inviando la sua risposta allo stesso giornale e asserendo, tra le altre cose che, se una persona non crede ma agisce secondo una buona coscienza, in grado di farle compiere buone azioni e di distinguere realmente il bene dal male, non è condannabile da Dio! Questa asserzione del Papa mi ha colpito perché, se da un lato il pontefice, in questo modo, apre un dialogo molto importante con i non credenti, dall’altro mi lascia un po’ spiazzato. Infatti io, credente cattolico e praticante sono vittima di discriminazioni e pregiudizi, dettati anche dalla mia depressione: inoltre, cado sempre negli stessi peccati, e spesso faccio fatica a perdonare il prossimo.
Non vorrei quindi e credo non sarebbe giusto che, al momento del giudizio divino finale, un non credente si trovasse in Paradiso ed io, al contrario, che fondamentalmente sono un pezzo di pane, dovessi ritrovarmi all’Inferno, e quindi lontano dalla mamma, dal papà e dai miei affetti più cari!
Stamattina, anche arrivando alla stazione Termini verso le 8.00 sono riuscito, senza troppo affanno, a salire sull’ormai arcinoto treno delle 8.07, che poi mi avrebbe portato alla stazione di Torricola; quindi, arrivato in sede presto, sono riuscito a registrare la mia presenza, in ufficio, per le 8.32.
Poco fa, prima di fare una pausa e andare a fumare fuori dell’ufficio (anche perché oggi non ho molte idee da sviluppare), ho telefonato al mio barbiere Benito, con il quale ho preso un appuntamento per oggi pomeriggio, alle 17.00, per farmi radere la barba (ormai troppo lunga) e lavare i capelli; tra l’altro, per il lavaggio dei capelli, farò usare, a Benito, uno shampoo che lo stesso barbiere ha già provato l’ultima volta che l’ho visto, e che porterò da casa con me.
Questo prodotto è stato acquistato dalla mamma quando è andata recentemente dalla parrucchiera, e serve specificatamente a non far cadere i capelli.
Oggi non sto lavorando molto, ma in compenso ho scambiato volentieri molte chiacchiere con Giovanni e coi miei colleghi. Spero che, domattina arricchirò il mio diario, lavorando anche più di lena. Ora mi preparo a lasciare l’ufficio.
Stamattina (oggi è il 19 Settembre), prima che suonasse la sveglia di casa mia, io ero assopito, credo in un dormiveglia, e stavo sognando qualcosa di cui, ancora adesso, non ricordo assolutamente nulla. Poi la sveglia mi ha destato ed io, piuttosto a fatica, mi sono alzato: non avevo quasi voglia di uscire per recarmi al lavoro visto che ieri, quando ero andato a letto molto tardi, mi ero addormentato dopo la mezzanotte, alzandomi poco prima dell’alba per andare al bagno, e ricadendo nel sonno poco dopo! Perciò oggi volevo quasi rimanere a casa. Poi, in ogni caso, ho deciso di non perdere la giornata di lavoro, e adesso sono in ufficio tutto solo, e riesco a concentrarmi in santa pace!
Ieri, mentre ero ancora in sede e dopo che ne ero uscito per tornare a casa, sentivo i campanacci e i belati degli ovini, che pascolavano tranquillamente nella campagna qui fuori. In questo momento, ho un diavolo per capello poiché, quando sono andato ad inserire la chiavetta per prendere il caffè dalla macchinetta distributrice, chiavetta che avevo ricaricato ieri fino a 6 euro e 5 centesimi mi sono accorto, leggendo sul display del distributore di consumazioni, che mancavano 50 centesimi dalla chiavetta,
che avevo già trovato, completamente priva di soldi, una volta rientrato dalle ferie (e cioè quando doveva essere ancora carica di spiccioli, visto che io l’avevo lasciata in ufficio in tali condizioni, prima di usufruire del mio periodo di ferie!)!
Perciò Giorgio, che lavora qui a Torricola, pur avendo altre mansioni diverse dalle mie, mi ha consigliato di non caricare più la "famigerata" chiavetta, di esaurirne il credito e, infine, di prenderne una migliore da lui, quando la mia avrà esaurito il suo credito. Anzi, devo dire che adesso Giorgio è stato molto gentile, visto che gli ho appena chiesto quanto gli dovessi per la sua chiavetta, una volta esaurito il credito della mia, e lui mi ha risposto dicendomi di non dovergli assolutamente niente, e di consegnargli semplicemente la mia vecchia chiavetta!
Oggi ho un aspetto migliore, rispetto a quello che avevo ieri mattina; infatti, sono ben rasato e pettinato visto che, ieri pomeriggio, Benito mi ha tagliato la barba e lavato i capelli compiendo, su di me è un’ottima opera di restaurazione!
Quando, nella giornata odierna, lascerò l’ufficio e me ne tornerò a casa passerò, prima di raggiungere la mia abitazione, dalla ricevitoria di via Boccea, dove ho intenzione di scommettere i miei primi 10 euro della stagione sulla vittoria dell’Inter (la mia squadra del cuore), che affronterà Domenica prossima il Sassuolo, nella sfida calcistica di serie A, per la quarta giornata del massimo campionato.
L’Equipe nerazzurra giocherà in trasferta e, dopo le prime 3 giornate, si trova al terzo posto in compagnia di Fiorentina e dei campioni d’Italia della Juventus, a 7 punti, immediatamente dietro Roma e Napoli, le due capolista, che si trovano a quota 9.
Con la mia scommessa, quindi, spero di guadagnare un po’ di soldini ma, in seguito, dovrà cercare di non farmi prendere la mano da questo gioco d’azzardo legalizzato,
anche per non rischiare di perdere, eventualmente, troppo denaro di cui, al momento, sia la mamma che io abbiamo bisogno!
Inoltre, non sarebbe giusto sperperare tanti soldi quando c’è gente, in tutto il mondo, che soffre per seri motivi o, addirittura, muore di fame o di gravi malattie!
Adesso saluto i miei lettori, a cui do appuntamento per domani mattina.
Oggi, 20 Settembre, è una bella giornata di sole ed il cielo è sereno. Stamattina sono piuttosto teso e preoccupato, dato che dovrei cominciare a seguire un corso, sul computer, sull’argomento della privacy, corso che devo completare entro il 30 – 9, rispondendo anche ad un questionario inerente all’argomento di cui sopra.
Devo finire tutto entro la data stabilita, per evitare di dover sostenere il corso ad Ostiense, nella sede dove ho lavorato per tanti anni, ma che rimane troppo scomoda da raggiungere, per me, anche per la lontananza rispetto a casa mia!
In ogni caso, per accedere al programma ed al questionario sul "famoso" argomento, mi potrò avvalere dell’aiuto del collega Antonio De Honestis, che comunque non è ancora arrivato in sede, ma vi giungerà più tardi.
Prima ha telefonato la mamma, che mi ha detto di essere andata a fare la spesa nel negozio di alimentari sotto casa, riuscendo ad acquistare un sacco di roba, tra cui 2 pacchi di merendine per me, merendine che, in futuro, io potrò consumare volta per volta in ufficio, risparmiando così sugli spiccioli che mi porterà da casa!
Devo ringraziare di cuore il mio collega Antonio De Honestis che, dopo il suo arrivo, mi ha aiutato a risolvere quel questionario sulla privacy, a cui io avrei dato 12 risposte esatte su 17, rispondendo per conto mio; ma lui, che aveva sottomano il suo questionario con tutte le soluzioni esatte, mi ha comunicato le altre 5 risposte corrette. Cosicchè io ho trascritto, sul computer, il questionario con tutte le risposte esatte, tirando un gran sospiro di sollievo, per essermi tolto il pensiero di quel corso, e per non doverlo sostenere, in questo modo, presso la sede di Ostiense. Per ripagare il mio caro collega, poi, gli ho offerto un caffè!
Adesso lascerò l’ufficio, anche perché sono piuttosto stanco.
Tornerò qui la settimana prossima.
Sono mancato dall’ufficio per due giorni, ieri e l’altro ieri, per via di una fastidiosa cervicalgia. Ad ogni modo oggi, 25 – 9, sono di nuovo qui in sede, in questa bella giornata di sole dal sapore quasi estivo, nonostante l’autunno sia entrato già il 23 Settembre! Devo dire, però, che la mattina presto fa ancora piuttosto fresco!
Venerdì scorso ho avuto una triste notizia; infatti, quando ho telefonato a Stefano, il mio carissimo amico coetaneo di Parma, che vedevo spesso a Riccione e che conosco dalla nostra infanzia, mi ha detto che sua madre, da tempo ricoverata in ospedale per problemi cardiaci, era morta Mercoledì scorso: io, durante la telefonata, ho cercato di rimanere vicino a Stefano, nel suo dolore, più che potessi, commuovendomi per la mamma, che io conoscevo. Stefano se ne è accorto e, quando gli ho detto di non sapere che dirgli, mi ha riferito che gli bastava la mia vicinanza al suo dolore, e si è ricordato di dirmi di porgere i suoi saluti alla mia mamma!
Tra le altre cose, mi ha detto che l’amniocentesi di sua moglie Daniela era andata bene e che i due gemelli eterozigoti erano sani e crescevano bene nel grembo materno. Dovrebbero nascere nel prossimo mese di Gennaio.
Io ho pregato per Stefano, ricordandomi anche di recitare, più di una volta, l’"Eterno riposo" per la mamma, che aveva 83 anni.
Povero Stefano, pensate che ora è rimasto orfano di entrambi i genitori, visto che ha perso il padre, deceduto in un incidente stradale, quando il mio amico aveva solo 12 anni!
Ora, per sdrammatizzare il tono di tutto quello che ho scritto finora darò, ai lettori del mio diario, una bella notizia; infatti, grazie alla vittoria esterna, di Domenica scorsa, dell’Inter contro il Sassuolo, ho potuto incassare 17, 50 euro (i 10 che avevo scommesso sull’Inter vincente più il resto), grazie alla puntata che avevo fatto sulla "mia" squadra quello stesso Venerdì!
L’Inter, infatti, ha letteralmente "asfaltato" la neo-promossa squadra emiliana, seppellendola sotto un sonante 7 – 0, e riuscendo ad andare a segno anche con Milito, reduce dal grave infortunio dello scorso Febbraio ed autore di due reti.
Immaginatevi la gioia mia e della mamma, interista anche lei e che ha assistito, con me, in Tv, alla vittoria della "nostra" squadra del cuore!
Eravamo raggianti, tra le altre cose, sia per l’attuale ottima classifica dell’èquipe nerazzurra, che per la mia scommessa vincente.
Ieri, invece, è stata una brutta serata: infatti, mentre stavo assistendo ad Udinese – Genoa (altro match di campionato) il segnale di SKY, già cattivo da alcuni giorni, è scomparso definitivamente, al che io ho cominciato a sbraitare come un ossesso, ordinando più volte, alla mamma, di telefonare a SKY per avere ragguagli, cosa che poi ho fatto personalmente, riuscendo a parlare con una signorina.
Ma, fatti innumerevoli tentativi per recuperare il segnale sul televisore, ho fallito nel mio intento, prendendomela più volte con la mamma, che non c’entrava niente; oltretutto, nervoso più che mai, ho nominato invano il nome di Dio, Gesù e della Madonna, chiedendo poi perdono a loro più volte, e cercando anche di fare la pace con mia madre, che oggi, dopo avermi chiamato in ufficio, mi ha rassicurato sul problema di SKY, dicendomi di aver parlato con l’antennista di fiducia, che le ha riferito che verrà , a casa nostra, nel tardo pomeriggio odierno.
Ieri sera, poi, mi sono rassegnato a continuare a seguire la partita per radio, ascoltando anche le notizie della serie B, visto che ne era in programma un intero turno. Infine, dopo essermi calmato, ho ascoltato, a basso volume, un po’ di buona musica (tra cui anche alcuni pezzi interpretati da Fausto Leali) col mio impianto stereo, fumando un po’, e me ne sono andato, poi, mestamente a letto!
Spero che oggi, quando verrà il nostro antennista, il guasto di SKY sia perfettamente riparato, e che la mamma non debba sborsare troppi soldi, per ovviare al fastidioso inconveniente. Ora vorrei chiudere, per il momento, qui il mio diario, anche perché non riesco bene a riordinare le idee e sono piuttosto stanco.
Oggi è il 26 Settembre ed è un’altra bella giornata, dal punto di vista meteo, direi anche più di ieri. Stamattina la mamma si è alzata prima di me ed io, che l’avevo sentita, le ho parlato quando è entrata in camera mia. Avrei voluto starmene un altro po’ a letto, ma mi sono alzato prima del suono della sveglia, uscendo poi di casa piuttosto presto. Ieri pomeriggio, non tanto tardi, è venuto l’antennista con un suo collega a casa mia, ma non è riuscito a porre rimedio al guasto di SKY; ha asserito che il problema che avevo sul televisore in camera mia (che, attualmente non riceve più nessun canale, e non soltanto i canali di SKY!) era causato dal mio vecchio telecomando SKY. Ha infine aggiunto che, per l’assistenza tecnica, avrei dovuto recarmi in via Marconi 6, in zona pineta Sacchetti e che, in seguito, un tecnico SKY o lui stesso avrebbero potuto risolvere il "maledetto" inconveniente!
Quindi, insieme al collega, si è accomiatato da me e da mia madre, senza chiedere alcun soldo. A quel punto, io sono caduto nella disperazione più nera, ma la mamma non si è persa d’animo, consigliandomi di telefonare a SKY; dopo innumerevoli contatti, siamo riusciti finalmente a comunicare con un’operatrice, che però ha affermato che il problema avrebbe potuto non riguardare il telecomando; anche lei ha dato lo stesso consiglio del nostro antennista, e cioè di recarci in via Marconi 6, in zona pineta Sacchetti e prima del policlinico "Gemelli".
Quindi, dopo che la mamma mi ha dato 150 euro ed una busta dove ho messo il telecomando e il codice clienti SKY, io sono riuscito di casa, recandomi alla fermata bus accanto alla pineta Sacchetti, che si trova proprio di fronte alla nostra abitazione.
L’ ho trovato un giovane molto gentile, salito successivamente con me sul 994, che mi ha dato tutte le informazioni necessarie, per raggiungere la famosa destinazione, dove è situato un centro di assistenza tecnica SKY in cui, peraltro, io ero già stato, ma molti anni fa. Perciò, una volta sceso dal bus ho raggiunto facilmente, a piedi, la fatidica meta! Là , un operatrice ha preso i miei dati e il codice clienti, ha fatto una telefonata a un tecnico, dicendomi che sarebbe venuto a casa mia il giorno seguente, intorno alle 16.00: mi ha anche detto che, al momento della venuta del tecnico, avrei dovuto pagare 60 euro per la chiamata. Quindi sono ritornato a casa, grazie ad un altro 994, rientrando nella mia abitazione poco dopo le 19.00, e riportandomi dietro il telecomando, i 150 euro (che ho restituito prontamente alla mamma) e il codice clienti SKY; e spero proprio che il tecnico dell’emittente, quando verrà oggi pomeriggio a casa, riesca a venire a capo, nel migliore dei modi, della soluzione del problema che tanto mi preoccupa, in modo che io e la mamma, questa sera, potremo goderci in santa pace la sfida di serie A tra Inter e Fiorentina, che si terrà a Milano e promette scintille! Inoltre, quando il tecnico SKY verrà oggi pomeriggio a casa nostra spero che, oltre ai 60 euro per la chiamata, non esiga tanti altri soldi dalla mia mamma che, stamattina, ha dovuto già pagare 90 euro per il contratto relativo alla nostra caldaia.
Mi ha molto colpito, nei giorni scorsi, il discorso di Papa Francesco che, in quel di Cagliari, ha parlato dell’importanza del lavoro, in grado di elevare l’Uomo nella sua dignità , lavoro che manca molto in Sardegna, visto che in quella terra si registra un alto tasso di disoccupazione!
Oggi, 4 Ottobre, è il giorno dedicato alla memoria di San Francesco, a cui mi sono rivolto, mentre mi incamminavo dalla stazione di Torricola verso l’ufficio, perché mi illuminasse nel continuare a redigere questo diario, nella giornata odierna.
Sono stato assente, dalla mia sede lavorativa per parecchi giorni, nei quali mi sentivo molto depresso. Martedì scorso, poi, la mia assenza è stata forzata, a causa dello sciopero di metropolitane e mezzi pubblici, mentre ieri non mi sono presentato qui in ufficio visto che, oltre alla depressione, ho anche accusato una fastidiosa colica addominale. In ogni caso ieri, dopo le 17.00 il mio medico di base, dopo avermi visitato, ha spedito un certificato di malattia all’I.N.P.S., del quale io ho comunicato il protocollo più tardi, per telefono, al mio capo ufficio Antonio.
Prima di rincasare e di fare quella telefonata, ero comunque passato dalla farmacia per ritirare, con la ricetta del medico, un farmaco per me che potrà ritirare, comunque, solo oggi pomeriggio, senza peraltro dover pagare neanche un centesimo!
Il tecnico di SKY è poi venuto, a casa mia, due Giovedì fa, e ha risolto quel problema che avevo su tutti i programmi del mio televisore, e di cui avevo già parlato in precedenza. Fabio (è il nome del tecnico) si è fatto pagare, da mia madre, solo 10 euro per il suo intervento più i 60, già previsti per la chiamata; il tecnico ci ha dato, poi, anche un nuovo telecomando SKY e un decoder più rifinito, raccomandandoci però di sostituire, appena fosse possibile, la nostra vecchia card di SKY con una più aggiornata, cosa di cui, in questi giorni recenti, mi sarei occupato io.
Così la sera di quel Giovedì, la mamma ed io abbiamo potuto assistere, in tutta tranquillità , alla sfida casalinga dell’Inter contro la Fiorentina, sfida che si è rivelata palpitante soprattutto nel secondo tempo quando, dopo l’iniziale vantaggio dei viola grazie ad un rigore messo a segno da Rossi, l’Inter riusciva a ribaltare completamente l’esito della gara, grazie ad una prova di grande carattere di tutta la squadra, che pareggiava dapprima con un gol di Cambiasso in splendida rovesciata acrobatica, per poi firmare la rete del definitivo 2 – 1, grazie ad una prodezza balistica del Brasiliano Jonathan, che concludeva una mirabile azione nerazzurra, scoccando al volo un gran tiro che non lasciava scampo al portiere Neto!
Avendo poi notato, nei giorni seguenti quel Giovedì, altri problemi sul segnale di SKY ho deciso, Mercoledì scorso, di andare a farmi sostituire la "famosa" vecchia card ma, una volta giunto al centro SKY di via Marconi 6, un’impiegata mi ha costretto a ritornare indietro, affermando che avrebbe potuto sostituire (peraltro gratuitamente) la card solo dopo aver ricevuto l’autorizzazione da SKY.
Allora sono ritornato a casa, ho telefonato al servizio clienti dell’emittente, dove un operatore ha prontamente dato la "benedetta" autorizzazione! Quindi, nervoso e angosciato più che mai, ma anche abbastanza fiducioso, sono riuscito di casa e ho preso il bus 446, scendendo però alla fermata sbagliata; quindi, chiedendo informazioni a destra e a manca, ho raggiunto a piedi il centro SKY per la seconda volta: lì ho rilasciato la vecchia card e, preso possesso di quella nuova, sono rientrato definitivamente nella mia abitazione inserendo poi, nel decoder della mia televisione, la card nuova di zecca; scoprendo poi che il problema persisteva, ho richiamato il servizio clienti e, finalmente, dopo aver fatto ripetuti tentativi con la card, il telecomando e in altro modo, nonchè aiutato dal servizio clienti che ha provveduto da Milano, è ricomparso il segnale SKY, e il problema precedente si è dissolto nel nulla, visto che ora, grazie alla nuova card, la ricezione è ottima!
Adesso lascerà l’ufficio, per ritornarci la settimana prossima.
Oggi, 7 Ottobre, la Chiesa cattolica italiana celebra la festa della Madonna del Rosario di Pompei, madonnina a cui mia madre è molto devota, e a cui vorrei rivolgermi, in questo momento, sia perché mi illumini per la continuazione di questo diario, che perché benedica e protegga sempre la mia famiglia!
Famiglia che, come saprete, è composta soltanto da me e dalla mamma, visto che io sono figlio unico di madre vedova.
Nella giornata odierna, a Torricola il tempo è piuttosto nuvoloso e il sole è pallido anche se, in questo momento, si è affacciato a rischiarare il dì! Per fortuna, almeno per ora, non sta piovendo, ma non so come sia la situazione meteo a Roma, che stamane, quando mi sono alzato, non prometteva niente di buono; oltretutto, quando sono uscito di casa munito di un piccolo ombrello, faceva alquanto freddo, freddo che è ancora più pungente nella campagna circostante la mia sede lavorativa.
Comunque, le previsioni di ieri sera, su SKY meteo 24, davano alternanza di sole, nuvole e pioggia, a Roma, sia per oggi che per domani, con temperature in calo, credo soprattutto per quanto concerne la mattina presto.
Ieri mi sono comportato molto male nei confronti della mamma e della Madonna.
Mia madre ed io eravamo usciti per andare alla Messa delle 11.30 e, prima di presenziarvici, eravamo passati dall’"Antico Caffè Pineta", dove io avevo consumato un caffè e avevo acquistato due maritozzi con la panna e 4 paste.
Poi, quando la mamma ed io, muniti di ombrelli e della confezione di maritozzi e paste siamo entrati in chiesa, abbiamo aspettato un po’ prima dell’inizio della cerimonia a cui avremmo assistito. Al termine della funzione, io mi sono fatto prendere da brutti momenti di insofferenza e di impazienza nervosamente manifestati poiché, prima della benedizione finale, c’è stata una lunga supplica rivolta alla Madonna, vista la festa cattolica di oggi. Inoltre, quando siamo usciti dalla chiesa dopo mezzogiorno, mi sono precipitato a tornare a casa a piedi, lasciando sola la mamma che poi, carica di pacchi, sarebbe rientrata dopo di me con le 6 paste, e un pacchetto di roba che aveva acquistato in rosticceria; io ero rientrato prima, in casa, per un futile motivo, e cioè per accendere il mio televisore e sintonizzarmi su SKY, dove avevo appurato che la partita di serie A, Parma – Sassuolo, era cominciata da pochi minuti e si trovava ancora sul punteggio di 0 – 0. Più tardi avrei chiesto più volte, alla mamma, di perdonarmi, cosa che lei avrebbe poi fatto, con calma, dopo un po’ di tempo. E, sempre ieri, ho chiesto perdono tante volte anche alla Madonna, che poi avrei pregato, ripetutamente, durante lo scorrere della giornata!
Tra le altre cose, le ho chiesto scusa per come mi ero comportato in chiesa e con la mamma, e lì ho pregata di intercedere, affinché le vittime della tragedia recente di Lampedusa (dove si è registrato un immane numero di vittime migranti, numero destinato ad aumentare decisamente) andassero in Paradiso!
Ora lascerò l’ufficio, e spero di non bagnarmi di pioggia, fino al ritorno a casa.
Ritorno che è stato bagnato, visto che è cominciato a piovere, e con una certa copiosità , proprio mentre aspettavo il treno, alla stazione di Torricola!
Oggi è il 10 Ottobre e qui non piove, almeno per ora, anche se fa piuttosto freddo; a Roma è prevista alternanza di sole, nubi e pioggia, sia per oggi che per domani anche se, finora, sono stato fortunato e non ho beccato neanche un grammo d’acqua!
Ad ogni modo, mi sono portato l’ombrello da casa. Oggi avrei tante cose da dire, ma ora vorrei fare una pausa caffè e cigarillo.
Lunedì scorso, dopo che avevo finito di lavorare e mentre aspettavo il treno che da Torricola mi avrebbe riportato a Roma, sono stato intervistato da un giovane, che mi ha fatto un sacco di domande sulla qualità dei servizi della stazione di Torricola e a bordo dei treni regionali che prendo ogni giorno, nonchè su altre cose; io ho cercato di rispondergli meglio che potessi e lui, alla fine dell’intervista, mi ha ringraziato dicendomi anche che ero stato molto gentile. Mi aveva chiesto anche di dare dei giudizi e, possibilmente, dei voti, e io ricordo di aver assegnato un bel 4 alla stazione di Torricola, voto che, secondo la mia modesta opinione, è anche fin troppo generoso! In questi ultimi giorni, ho ricevuto due notizie, una buona ed una cattiva.
Quella buona l’ho appresa telefonicamente dalla mia banca, dove era stato rilasciato un bonifico di 100 euro firmato da mia cugina Fiorenza. Ciò vuol dire che mia nonna, alla quale avevo telefonato il 27 Settembre porgendole gli auguri in occasione del suo 97° compleanno e chiedendole, con una certa riservatezza, il regalo per il mio compleanno del 1° Settembre, ha accolto generosamente la mia richiesta, dando poi l’incarico a mia cugina di spedire il bonifico!
La notizia cattiva, che ho ricevuto ieri, riguarda la mia generosa nonnina che purtroppo, recentemente, è caduta fratturandosi il femore!
Spero tanto che si rimetta in sesto quanto prima anche se, alla sua età , la cosa non sarà certo semplice; vorrei tanto ringraziarla, successivamente, per la generosità che ha dimostrato nei miei confronti! E, a proposito di generosità , devo ringraziare anche mia madre che, alla mia proposta di dividere a metà i soldi del bonifico o, quanto meno, di rilasciarle 40 euro, ha risposto negativamente, dicendomi che quei soldi spettano interamente a me, visto che riguardano il mio compleanno. Ha poi aggiunto che, se in seguito avesse bisogno di denaro, prenderò qualcosa dall’incasso del bonifico, promettendomi di restituirmi il quantitativo preso, non appena le fosse possibile; in definitiva, il suo è un atto davvero magnanimo visto che, al momento, le sue condizioni economiche sono alquanto ristrette!
Adesso mi preparerò per lasciare l’ufficio sperando che, nei miei vari spostamenti prima di raggiungere casa mia, non mi colga il diluvio universale!
Oggi, 15 Ottobre, rientro in ufficio dopo esservi mancato Venerdì scorso, quando mia madre è stata poco bene e io ho dovuto assisterla la mattina.
Fortunatamente poi, l’indisposizione della mamma si è risolta tranquillamente, quel Venerdì.
Ieri, invece, non sono andato a lavorare, perché non me la sono sentita per una serie di motivi, legati anche alla mia depressione.
Giovedì scorso, sono tornato a casa bagnato fradicio come un pulcino visto che, quando ho lasciato l’ufficio e alla stazione di Torricola, pioveva fitto e io, pur munito di ombrello, non ho potuto ripararmi più di tanto: inoltre soffiava un vento così forte, che io dovevo stringere, a dovere, l’impugnatura dell’ombrello stesso perché non mi volasse via!
Pare che debba piovere anche oggi e domani e, nonostante siamo ancora in Autunno, sembra già che l’Inverno sia alle porte, anche per il freddo che fa; io, comunque, ho con me il solito ombrello e indosso un giaccone pesante, oltre ad una bella camicia e ad una maglia intima più consona, alla stagione, rispetto alla canottiera, che ormai ho abbandonato da diversi giorni! Per adesso, in ogni caso, posso dire di essere stato fortunato, visto che la pioggia non mi ha ancora sorpreso; anzi adesso, qui a Torricola, si è affacciato un pallido sole, ma non so se a Roma stia piovendo.
Sono preoccupato per la mia salute, visto che la settimana scorsa ho fumato troppo, al punto da non ricordare neanche la media giornaliera!
Oggi, per ora sono fermo a quota 3, ma non so quanto ancora fumerò, in tutto il resto della giornata. La mia mamma non fa altro che raccomandarmi sempre di smettere di fumare o, quanto meno, di ridurre il fumo. Aggiunge anche che, se abbandonassi completamente questo vizio, le farei un regalo grandissimo, sia per la mia salute che per il nostro portafoglio!
Stamattina quando, dopo aver fatto colazione, ho fumato una sigaretta nel salone, c’era quasi un buio pesto nel soggiorno, visto anche il tempo, che era piuttosto coperto, e l’ora mattutina, dato che erano passate da poco le 7.00!
Ieri sono potuto andare da Benito, che mi ha rasato la barba e lavato i capelli, ma l’ho potuto raggiungere solo nel tardo pomeriggio, visto che prima era stato dal suo oncologo, per farsi dire esattamente i risultati di un’analisi fatta recentemente, e che per fortuna non aveva riscontrato niente di male.
Oggi è il 21 Ottobre. Io sono stato assente dal lavoro per parecchi giorni, ma ho preso due giorni di malattia per Giovedì e Venerdì scorsi visto che, dalla sera del Mercoledì precedente ero stato poco bene, e la malattia si era protratta per i due giorni seguenti.
Quella famosa sera, 16 Ottobre, la mamma ed io eravamo andati al ristorante sardo sotto casa nostra, "Sa Seadas", per trascorrere un po’ di tempo piacevole insieme, nonchè per festeggiare a Roma il mio compleanno del 1° Settembre.
La serata è passata piacevolmente sia per me, che per lei e, nel corso di essa, io ho approfittato per conversare un po’, in lingua inglese, con un’anziana coppia di turisti statunitensi, provenienti dalla Florida e, per la precisione, da più a Nord rispetto a Miami. Il marito della signora mi ha detto che il mio Inglese era buono ed io, tra le altre cose, ho detto all’anziana donna, che mia madre mi fa anche da padre, visto che quando era incinta di me, aveva perso il mio papà , morto tragicamente in una sciagura in mare!
Tornando a me e alla mamma, io e lei abbiamo mangiato e bevuto discretamente al ristorante, consumando due pizze capricciose, due birre piccole, due dolci (una crema sarda per me, e un tortino al cioccolato per lei), un caffè solo per me e due mirti sardi, offerti dalla casa. Il conto totale, che ammontava a 26 euro, è stato pagato soprattutto da me, che avevo anticipato 20 euro al momento dell’ingresso nel locale, con la sorpresa e i ringraziamenti della mamma (che non si era accorta del mio cospicuo acconto), che ha dovuto, così, sborsare solo 6 euro, lasciando poi volentieri anche 3 euro di mancia per il cameriere! Al momento di tornare a casa con mia madre, però, io non mi sentivo troppo bene; infatti, mi girava e mi doleva la testa, mi lacrimavano gli occhi e, oltre ad un fastidioso mal di pancia, avvertivo anche un po’ di sinusite. Tutti questi sintomi li riscontravo anche a casa; avrà , evidentemente, preso un po’ di freddo e ingerito troppo alcool, fatto sta che, in seguito, il mio medico di base mi avrebbe diagnosticato una colica addominale, che mi ha costretto a casa Giovedì 17 e Venerdì 18 Ottobre.