di
Dentro ogni cultura, è riconoscibile la continuità della sequenza “”.
La coincide fondamentalmente con la , cioè con il processo di separazione tra un ordine e un disordine, tra un dentro e un fuori.
In tal senso, le costruiscono persone particolari e specifiche, perfino nelle loro funzioni percettive e cognitive.
A partire da tale consapevolezza, nascono percorsi che valorizzano le , anziché le analogie; che esaltano le , anziché l’omologazione agli stili dominanti; che consentono a tutti il diritto ad elaborare una domanda , ovvero a mettere in circolazione e a disposizione le proprie informazioni, le proprie interpretazioni, i propri suggerimenti.
Tutto ciò si traduce nel riconoscimento di ciascuna persona umana come , cultura come sintesi e percorso delle proprie personali e peculiari esperienze di vita e di relazione, di malattia e di benessere, di sogni e di desideri.
Proporre un equivale a sognare un viaggio , forse quel viaggio che non faremo mai più, quello che avrebbe potuto farci scoprire paesaggi nuovi e altre persone, che avrebbe potuto aprirci lo spazio degli incontri.
Forse uno dei nostri compiti più urgenti consiste nell’imparare di nuovo a viaggiare, eventualmente nelle nostre immediate vicinanze, per imparare di nuovo a guardare e non semplicemente a vedere, ad ascoltare e non a sentire. Gustando ogni attimo del nostro vivere come una bibita fresca in un afoso giorno di agosto, goccia a goccia, nella scoperta di tempi diversi dalla frenesia moderna, che non lascia più spazio alle emozioni, ai sogni, a visioni di nuovi mondi possibili.
. O, ancora meglio, , cioè quell’anelito spirituale, intellettuale e corporeo, per cui i sogni sono premessa a nuove visioni del futuro dell’umanità e le visioni sono preludio alla .
La strana straordinarietà e stranezza dell’itinerario sperimentale sperimentato è nell’avere coniugato i alle , la al , la all’.
Ma in tale avventura, è molto di più della cooperativa sociale o dell’associazione di volontariato; è il tempo e lo spazio delle passioni civili e culturali ; è l’incontro inaspettato tra persone spesso emarginate per il loro stato di salute o per la loro origine straniera con altre persone, adulti e bambini, donne e uomini, che scoprono insieme, nel deflagrare della , la loro vocazione innata a gridare, a compenetrarsi nell’abbraccio, a perdersi nel silenzio dei suoni e nell’anemia dei colori.