12 LUGLIO 2008COMUNICATO CONGIUNTO Progetto HUMUS/MONDO IN CAMMINO E AIPRI*TRICASTIN, LA STORIA SI RIPETE: CONTINUANO LE MENZOGNE COME SU CHERNOBYLIl Disastro nucleare di Tricastin interesserà le acque del Mediterraneo.

Se le informazioni diffuse dalla stampa e dalle autorità francesi sono vere, 360 kg di uranio (ridotte a 240 kg l’11 luglio), di cui non è dato sapere l’esatto tenore isotopico, contenuti a 12 gr/l in 30 m3 di effluenti (30.000 litri) si stanno riversando nel canale della Drôme in seguito all’ incidente del sito nucleare di Tricastin dell’8 luglio 2008 (30 m3 =30.000 litri x 12 gr/l = 360.000 gr/1000 = 360 kg. Per 20 m3=240 kg).
Sta avendo luogo una contaminazione nucleare senza precedenti. Falde freatiche e terreni sono fin da ora irrimediabilmente e definitivamente contaminati per miliardi di anni. Infatti non è umanamente possibile nessuna decontaminazione completa. Questa contaminazione per di più raggiungerà il Mar Mediterraneo. L’AIPRI e il Progetto HUMUS/MONDO IN CAMMINO invitano le autorità ed i “sapienti” che non cessano di lanciare tranquillizzanti messaggi menzogneri (come mai, fra l’altro, l’IRSN non specifica di che microgrammi si tratta quando parla di contaminazione delle acque?), di dare sostegno e corso alle loro parole con un bagno collettivo nelle acque del canale Donzère-Mondragon, del fiume Gaffière, del Lanzon ed infine del Rodano. Allo stesso modo li invitiamo a non sottrarsi, d’ora in poi ed in maniera esclusiva, da una alimentazione con i soli prodotti agricoli che crescono sulle rive dei suddetti corsi d’acqua e dal bere le acque pure delle attigue falde freatiche. Signori, che le azioni siano in linea con le parole!
(si ringrazia Paolo Scampa, presidente AIPRI, per la consulenza tecnica).

*ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE PROTEZIONE RAGGI IONIZZANTI

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11.07.08 Fonte: http://www.unita.it/
Un nuovo incidente e blocco dell’impianto francese
Incidenti alle centrali nucleari: incendio in Svezia e bloccata la Francia

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Nonostante le rassicurazioni delle autorità e dei gestori della centrale francese di Tricastin, oggi è stato chiesto il blocco per sicurezza. Intanto in Svezia brucia il tetto di una turbina di un impianto nucleare.

Arriva dall’Autorità per la sicurezza nucleare francese la richiesta del blocco, per ora, temporaneo dell’impianto nel Sud della Francia, dove lunedì scorso si era verificata una fuoriuscita di acque e uranio riversatesi poi nei fiumi vicini. Divieto agli abitanti di bere quell’acqua e di mangiare il pesce di quei corsi d’acqua così come di fare il bagno nelle acque contaminate.
“Prenderemo queste contromisure – ha intanto assicurato il portavoce della Socatri, la società poprietaria dell’impianto – in modo di assicurare che questi incidenti non si ripetano”.
Intanto oggi stesso un’altro incidente. Infatti un incendio ha distrutto il tetto di una turbina dell’impianto nucleare di Ringhals, in Svezia. (L’incendio è stato provocato involontariamente dagli operai che lavoravano con delle torce sul tetto dell’edificio, NdR)
L’attivazione dei servizi di sicurezza è stata immediata e sono state date le più ampie assicurazioni sulla situazione che sembra essere sotto controllo. L’impianto di Ringhals, nel sudovest della Svezia, è di proprietà della Vattenfall con una partecipazione della tedesca E.On.

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