Ambasciata della Repubblica di Belarus
nella Repubblica Italiana
Calpestando le norme del Diritto internazionale, il 13 novembre 2007 gli USA hanno dichiarato nel modo unilaterale l’introduzione delle sanzioni economiche contro la Repubblica di Belarus. Il Governo USA ha fatto bloccare gli attività ed arrestato le proprietà del consorzio bielorusso petrolifero “Belneftehim” sul territorio statunitense ed ha anche imposto un divieto alle persone fisiche e giuridiche di svolgere i rapporti economico-commerciali col “Belneftehim” e le sue rappresentanze all’estero.
Un’ennesima interferenza degli USA negli affari interni di sovrana Belarus rappresenta il tentativo di punirla per la posizione sempre attiva ed indipendente nelle organizzazioni internazionali, critiche obbiettive avanzate contro le violazioni da parte degli USA dei principi delle relazioni internazionali, ad anche per lo sviluppo dei rapporti bilaterali reciprocamente vantaggiosi con i paesi “indesiderabili” dall’Amministrazione USA.
Avendo intrapreso senza alcuna motivazione le misure discriminatorie contro Belarus, gli USA hanno infranto una serie delle norme internazionali ed impegni assunti:
La dichiarazione dell’Assemblea Generale dell’ONU riguardante l’inammissibilità dell’interferenza negli affari interni degli stati, protezione della loro indipendenza e sovranità (il 1965);
La dichiarazione sui principi del Diritto internazionale riguardanti i rapporti amichevoli e collaborazione tra gli stati in conformità con la Carta dell’ONU (il 1970);
La risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU che condanna le misure economiche unilaterali come il mezzo di costrizione politica ed economica degli paesi in via di sviluppo (il 2005);
Il Memorandum sulle garanzie di sicurezza in relazione all’adesione della Repubblica di Belarus al Trattato per la non proliferazione (il dicembre 1994). Com’è previsto dal Memorandum, in cambio alla rinuncia di Belarus all’arma nucleare gli USA si sono impegnati a non adottare contro la Repubblica di Belarus le misure di costrizione economica per renderla subordinata agli interessi USA. Inadempimento dagli USA dei propri impegni previsti dal summenzionato Trattato mette in forse il carattere delle garanzie offerte dagli USA agli altri stati in cambio alla loro denuncia di elaborare il proprio ciclo d’arricchimento nucleare.
La decisione del Governo USA non corrisponde ai principi ed alle regole del commercio internazionale, fissati e vigenti nell’Organizzazione mondiale del commercio.
Il Governo USA ha anche violato l’Accordo sui rapporti commerciali tra la Repubblica di Belarus e gli USA in conformità con il quale gli Stati Uniti si impegnavano a facilitare l’accesso delle merci e servizi bielorussi sul mercato americano nonché creare per loro le ottimale opportunita commerciale.
La Repubblica di Belarus ritiene inammissibile adottare delle unilaterali misure economiche di costrizione per i motivi politici, i quali hanno l’impatto negativo sull’economia e gli sforzi nel campo di sviluppo, nonché un influsso sfavorevole sulla collaborazione economica internazionale in generale.
Come è noto, l’ONU ritiene principalmente e coerentemente che nessuno stato sia in grado di adottare o stimolare le misure economiche, politiche o di qualsiasi altro tipo per costringere un altro stato a ubbidirsi a sua volontà.
Il Governo della Repubblica di Belarus ha avanzato la richiesta che il Governo degli Stati Uniti immediatamente ritornasse i capitali e la proprietà al loro possidente, il quale è il consorzio “Belneftehim”, ed annullasse tutte le restrizioni all’attività economico-commerciale del consorzio sul territorio USA in conformità con lo spirito e la lettera del menzionato Memorandum e l’Accordo.
Il Governo della Repubblica di Belarus si riserva il diritto di intraprendere l’adeguate misure di ritorsione, previste dalla pratica internazionale, e di chiedere il risarcimento dei danni arrecati al consorzio “Belneftehim”. La parte bielorussa si toglie tutti gli impegni finanziari e dell’altro tipo i quali possono sorgere sul territorio USA e fuori provocati dalla decisione del Ministero delle finanze degli USA al riguardo del consorzio “Belneftehim” e ne obera al Governo degli Stati Uniti.
La Repubblica di Belarus possiede tutto il necessario strumentario per adottare le misure di ritorsione contro gli USA, le quale saranno rigorosamente adeguate ai danni arrecate dalle sanzioni americani allo stato e popolo bielorusso.
Roma, lì 19 novembre 2007