LA VITA è COME UN TRENO
La vita è come un treno
che corre sul binario giusto.
Il treno è veloce,
perché la nostra esistenza è celere.
Il viaggio è lungo,
perché, si sa,
nella vita
è tutto un percorso.
È tutto un passare,
è tutto un trascorrere.
I tunnel,
che attraversiamo,
sono i nostri momenti bui.
Le uscita dalle gallerie
sono gli attimi della nostra vincita.
Le fermate sono le nostre pause,
le partenze
sono le riprese della nostra volontà
di rimetterci in cammino
ed i paesaggi
sono le nostre alternate speranze.
Nelle mitiche e poetiche notti
in ogni mia stagione della vita,
conosco un solo fiore
che risplende nell’oscurità taciturna
lanciandosi accarezzare,
senza emettere alcun brivido,
dalla brezza sonora delle mie rime.
È fior di luna!
Nell’erubescente tramonto del sole,
mi prendo tra i miei vibranti pensieri
di poetessa esperta.
Mentre al chiarore lunare,
mi sento all’occaso del miei tormenti
di donna in menopausa.
È nel silenzio del tramonto
che attendo costantemente impaziente
la mia mitica luna piena!
Io sono diversa
da te, normodotata.
Tu sei diversa
da me, tetraparetica.
Tu sei il contrario di me,
perché liberamente abile.
Io sono la parte opposta di te,
perché diversamente agile!
Abbasso le palpebre oppresse
e, sorridendo, felice immagino
di toccare, col dito indice,
il firmamento;
ma le rialzo,
spalanco la mano e sorgo
soltanto polvere di dolori e di umiliazioni.
Immersa nei miei pensieri,
dalla fantasia mi lascio inondare,
esplorando con l’intelletto
un mondo senza confini.
M’innamoro dalle immagini surreali,
risucchiando ogni forza di vincere
le avversità.
Immersa nei miei pensieri,
ritrovo la fiducia in me stessa!
Nell’ora serale,
all’ora crepuscolare
scruto intenta l’orizzonte
e contemplando,
lontanissimamente,
il sol morente m’accingo
all’appassionato poetar.
Astro aureo,
come tocchi le verdi cime dei colli,
vorrei che tu toccassi
anche il mio intelletto.
Rendilo, costantemente, armonioso;
sempre pesante e presente!
Chiunque colpirà
un solo disabile,
in qualsiasi momento della vita
ed in qualunque modo,
permarrà invalido nell’anima.
Contemplo ed immagino,
cogli occhi dell’intelletto,
un paesaggio eterno
confinante col cielo,
sgombro da ogni cirro:
il paesaggio della mia innata
ed illimitata fantasia.